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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 21 Mag 2009 12:00 Oggetto: immigrazione e ambiente |
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- Immigrazione e ambiente -
a cura di Paolo De Gregorio, 20 maggio 2009
Massimo Fini in un suo articolo sul Gazzettino del 15.5.09 sostiene che le sole regole a cui deve attenersi un immigrato nel nostro paese sono quelle della legalità e non deve rinunciare a nulla della sua cultura.
Teoricamente giusto, ma quanti hanno capito quale funzione abbia svolto e svolge il fenomeno della immigrazione, chi ne trae i massimi vantaggi, chi ne patisce gli svantaggi, e quale strumentalizzazione politica sia stata esercitata proprio da quelle forze sociali e politiche che con doppiezza hanno utilizzato il lavoro dei migranti e nello stesso tempo si associano alla protesta contro i clandestini?
La classe dominante, la Confindustria, i padroni dell?edilizia, gli agrari, hanno appoggiato i flussi migratori con l?evidente risultato di aver ridimensionato le conquiste dei lavoratori, mettendoli di fronte al fatto compiuto della presenza di milioni di poveracci pronti a sostituirli, hanno goduto e godono di grandi profitti nelle varie situazioni di utilizzo del lavoro nero, mentre la destra cavalcava e cavalca il disagio delle grandi periferie, dove si sono riversate queste masse di immigrati, in senso xenofobo e razziale, ottenendo un vistoso consenso elettorale.
La Chiesa e la sinistra parlano di accoglienza e diritto di asilo, ma sembrano non rendersi conto della enormità del problema e dei vantaggi che questo fenomeno ha portato alle destre, cosa successa già in Francia.
Personalmente ho sempre sostenuto che quello della immigrazione, compresa quella d?origine europea, è un fenomeno perverso, legato a squilibri in genere originati dal colonialismo occidentale, e oggi in crisi in quanto la economia italiana e quella europea soffrono di una minore domanda delle loro merci, fenomeno dovuto all?ingresso nella scena globale di nuovi soggetti economici che offrono le stesse merci a prezzi più bassi.
Questo è un fenomeno strutturale, e se non viene capito e gestito, nel senso di fermare tutta l?immigrazione, ci porrà di fronte a una guerra tra poveri tutt?altro che metaforica.
Ma l?aspetto principale, per cui è essenziale fermare il fenomeno, è quello, moderno, razionale, colto in senso scientifico, della SOSTENIBILITA?, che dovrebbe essere la pietra angolare da cui far partire ogni ragionamento, per cui si deve raggiungere un equilibrio tra numero di abitanti e risorse di ogni nazione, nel senso misurabile dell?autosufficienza alimentare ed energetica (energia prodotta con le rinnovabili).
L?immigrazione e la grande prolificità di questa cultura, si scontrano con una minore offerta di lavoro, anche per il futuro, e vi è la necessità vitale di diminuire di numero per entrare nel campo della sostenibilità, spostando verso la piccola agricoltura e la produzione diffusa, decentrata di energia elettrica milioni di individui, famiglie, cooperative, con spazio adeguato per tutti.
La globalizzazione, con le sue truffe finanziarie, con la evidente crisi ambientale, con la precarietà dei mercati, è fallita e va sostituita dal progetto globale della sostenibilità, della diminuzione delle nascite, della fine delle assurde spese per gli armamenti, della fine del consumismo, del rispetto dell?ambiente e della salute delle persone, di una riconversione economica verso il soddisfacimento dei consumi interni.
A Massimo Fini chiedo di commentare queste valutazioni ed inserire il problema immigrazione di questo ampio quadro.
Paolo De Gregorio |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 21 Mag 2009 15:49 Oggetto: |
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Ciao Paolo
Capisco i Tuoi sentimenti, ma purtroppo la Storia ci dice che c'è stata la rivoluzione industriale e quindi profonde modifiche che non si lasciano annullare in un giorno. Ritornare indietro al 100% non è possibile, perchè una volta compiuta l'azione poi questa produce i suoi effetti; certo possiamo effettuare delle compensazioni ed evitare l'estremizzazione della globalizzazione, ma non possiamo annullarla completamente, altrimenti dovremo eliminare anche internet, che è "figlia" della globalizzazione, anche se ne rappresenta molti vantaggi; ma azzerare alcuni fenomeni è impossibile. Anche per quanto riguarda l'immigrazione si pone lo stesso problema: i disperati che arrivano non possiamo fucilarli perchè non è facile garantire a ognuno di loro uno standard di vita decente, in fondo i respingimenti mirano ad evitare di avere gente costretta ad una vita peggiore di quella delle bestie, visto che l'Italia spende milioni di euro per aiutarli a casa loro, piuttosto dovrebbe spenderli "bene", invece i soliti vizi nostrani si fanno sentire...
Sarebbe più facile se si potesse dire a coloro che hanno creato questi problemi di cambiare comportamento, ma dubito fermamente che sia possibile. In teoria la soluzione è semplicissima, ma in pratica le caose cambiano!
Celestia |
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