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[Zeus News]

Commenti all'articolo Il Pd dice no a Berlusconi in Telecom Italia
L'ex ministro Gentiloni a nome del Pd rifiuta l'ipotesi di scorporo della Rete in cui sia presente Mediaset.

[zeross]

Ad onore della verità bisogna ricordare che le prime pianificazioni di scorporo della rete furono fatte dal governo prodi proprio nel 2006, dopo la fallimentaria privatizzazione operata da prodi nel 1997, la prima scalata avallata da D'alema nel 1999 e la seconda scalata avallata da Berlusconi.

A questo punto l'unico interesse sembra essere non quello di telecom e degli italiani, bensì quello di impedire esclusivamente alla mediaset di Marina Berlusconi ( attuale presidentessa e capa suprema di tutta mediaset, alla faccia del padre ultrasettantenne) di appropriarisi della rete di telecom italia ed assumere una posizione di vantaggio assoluto in italia da cui poi mediaset potrebbe lanciare la sua campagna anti sky!

Praticamente in nome del popolo italiano si combatono solo saghe feudali che tutto hanno fuorché a cuore l'interesse dei cittadini.

Ultimo appunto al signor Gentiloni, io come utente di Telefonica in spagna mi trovo non bene, da dio ( anche se maledettamente con i prezzi uguali a T.I.) sia come livello dei servizi che come qualità ed educazione del personale.
Perché una fusione con telefonica dovrebbe essere peggio per Telecom Italia visto che ormai siamo già al peggio?

Forse perché i nostri politicanti non potrebbero volare a madrid per dare ordini e distribuire prebende?

[OXO]

[mariantonio.inter]

tralasciamo per un momento se ne siamo capaci di che partito fa parte il Gentiloni e non entriamo nel merito della vicenda.
Stigmatizziamo solo il concetto che passa:"troverebbe un'opposizione frontale da parte del Pd oltreché delle forze sindacali".
Ma è possibile che, con il bisogno che c'è di collaborazione per risollevare il PAese, ci sia ancora qualcuno che parli di "opposizione frontale".
Quando mai ne usciremo ?
Buona giornata

[OXO]

Hai proprio ragione: mettiamoci tutti amichevolmente intorno ad un tavolo e diamo tutto in mano ad una sola persona, così vai tranquillo che il concetto stesso di opposizione ce lo possiamo dimenticare... per sempre...

[mariantonio.inter]

caro oxo, secondo me, al contrario di te, la parola opposizione oppure maggioranza, sono solo stereotipi ingegnosamnete inventati da persone che vivono alle spalle di altre persone le quali pensano che lavorino ed agiscano in nom e per loro conto per esaudirne bisogni (motivo per il quale era stati votati). Ben attorcigliato vero come discorso! Ma mi è venuto così !
Dunque detto la parola, in questo caso opposizione, non ha pe me nessun valore (come maggioranza), dico anche che se il diavolo e l'acuqa santa si mettono d'accordo per "farmistarmeglioeviveremeglio", per me è l'ideale di vita. Quindi capisci bene che per me il motto è: meno ideologia e più pane.
ciao

[OXO]

Guarda che qui l'ideologia non c'entra proprio nulla: premesso che disprezzo l'una e l'altra parte (e tutte le altre parti che gli stanno nel mezzo), ritenevo che nel terzo millennio fossimo ormai tutti d'accordo che rimettere il proprio destino nelle mani di un solo uomo sia semplicemente inconcepibile, ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso...

[mariantonio.inter]

caro oxo, speriamo che il Berlusca vada presto in pensione e così eviteremo, ogni volta si parli o si porti ad esempio qualcuno di sinistra, non venga fuori la solita tiritera: "sei con Berlusconi! Vergogna!!!".
Ma sono già convinto che la stessa solfa sarà con chi prenderà il suo posto.
Non parlo di te ma dopbbiamo uscire da questa spirale destracentrosinistra. Porta solo divisione.
ciao

[zeross]

Stupendo discutere con animosità porta a galla le rivalità senza far emergere proposte concrete utili per la comunità.

Inoltre il fuoco ardente della passione spegne il raziocinio impedendo la formulazione di pensieri profondi ed elaborati, poiché bisognosi di riflessione e calma, stati di animo incompatibili con lo spirito battagliero dei cuori furenti del popolo italiano.

Escludendo dal discorso la vicenda di Italia7, che esula dal controllo di Telecom Italia e della sua infrastruttura fisica di comunicazione, il Partito democratico, nelle sue precedenti incarnazioni PDS/DS e PPI/Margherita aveva venduto la società pubblica Telecom Italia (nata dalla fusione di Stet, Sip, Italcable, ASST) con annesse infrastrutture in maniera incongrua ed improvvida.
Tutto quello che stiamo adesso discutendo e figlio di quella decisione incompetente e delle successive scalate a debito ( vera follia finanziaria-industriale per cui il comprato si accolla i debiti contratti per essere acquistato) favorite e protette dai governi D'alema e Berlusconi.

Da questa situazione di fatto bisogna partire e dal fallimento di quelle politiche finanziarie. Ora e sorto un problema, ovvero T.I. è indebitata fino al collo, con una quota rilevante in mano a banche ansiose di rientrare in mano di liquidità e con nessuna norma concreta che può impedire a telefonica ( tranne il fatto che telefonica non ha materialmente i soldi) di comprarsi T.I.


Le uniche due aziende con la possibilità di disporre di risorse finanziarie adatte allo scopo di comprare Telecom sono Mediaset ( impossibilitata per la legge attuale Gasparri che lo vietà espressamente) e News corporation di Rupert Murdoch, che viene visto come la peste indemoniata dai politici italiani perche non comprabile/ricattabile/minacciabile e quindi nemico giurato di Berlusconi perche rivale e della sinistra perché imprenditore estero non politicizzato e ne politicizzabile.

Con queste premesse, le chiacchere da salotto romano, ozioso ed inconcludente che vengono passate alle veline dei TG per essere esposte al volgo, sono solo futile esercizio di bassa letteratura.
Anche se volessero scorporare la rete fisica dei cavi e darla in mano ad una altra società, dovrebbero sempre trovare i capitale per finanziare questa operazione, visto che il furto è ancora considerato un reato.

Senza capitali, ed escludendo al contrario i soggetti che li possiedono da questa operazione, non si và da nessuna parte.

Ecco allora i gnomi delle foreste delle montagne partorire l'idea bislacca che Mediaset mette i soldi per finanziare l'operazione, mentre il controllo delle gestione della rete viene affidata ad un soggetto terzo pubblico.

Basta un poco di saggezza per capire che nessun privato ti fornisce i soldi per poi non controllare il proprio investimento finanziato cosi onerosamente 8)
Delle due l'una o io mediaset non controllo T.I e quindi non ti dò i soldi, oppure la voglio controllare ma allora devo essere io a decidere chi comanda.
In questo caso però tutti gli altri sono contrari e non si va da nessuna parte ma si resta fermi imbambolati ad aspettare gli eventi.

Per concludere invocare la collaborazione tra tutti coloro che hanno a vario titolo responsabilità e doveroso e necessario, però non si deve credere che ogni cosa va fatta amichevolmente per forza intorno ad un tavolino imbandito di brioches e bibitoni.
Se tutti fossero con perfetta identità di veduta o avremmo una dittatura oppure degli idioti, ma in nessuno dei due casi un fatto positivo

Per quanto riguarda il caso di Europa 7 va sottolineato che la società è una vittima del gioco politico perché fù illusa di una vittoria assegnadogli una concessione di trasmissione nel dicembre del 199, ma senza assegnare delle frequenze reali.
La società era priva ( e lo è tuttora) di propri impianti di trasmissione visto che quelli che possedeva fù costretta a venderli per partecipare lla gara, venendo fuorviate dal fatto che le fù indicato che nel cado rete4 non avesse vinto la gare mediaset sarebbe stata costretta a vendere i ripetitori inutilizzati che li avrebbe comprati appunto la stessa Europa7.
Già da questo si vede come fù principiata malissimo la questione fin dall'inizio, ma il fatto stesso che la gara venne decisa senza parametri tecnici ( tipo: numero di impianti posseduti, catologo di diritti posseduti, ore di programmazione giornaliere fatte e loro qualità, copertura gerografica) ma con valutazioni a dir poco estemporanee tipo l'attenzione alla cultura e la pianificazione della forza lavoro occupabile, a generato una graduatoria a dir poco bizzarra, sopratutto nelle emittenza locale con un numero esagerato di ricorsi.
Lo scopo di quella graduatoria, risultato evidente nel corso degli anni rimaneva solo come arma ricattatoria nei confronti di berlusconi da parte di Prodi.
Gli esiti di scelte idiote fatte allora sono davanti agli occhi di tutti, ma non per questo.
Il monopolio televisivo dipende da due fatti: il primo e l'inadeguatezza imprenditoriale degli altri concorrenti tipo Rusconi e Mondadori che fallirono con Italia1 e Rete4, e nella opposizione politica alla stessa mera esistenza della emittenza privata ( non dimentichiamoci che nel 1984 i tre pretori/attori che bloccarono in tre regioni le reti private oltre a finivest bloccarono anche ReteA del gruppo peruzzo, VideoMusic del Gruppo Marcucci, Retemia di mandella e Retecapri, mentre Telemontecarlo fece valere una licenza estera, nella fattispecie francese che respinse i finanzieri) con manovre che costrinsero i più a cercare sponde politiche per la loro sopravvivenza.
Voglio proprio vedere se qualcuno d'altro, al posto di questi imprenditori non si sarebbe ingegnato per salvare le proprie aziende da una manovra che più che giudiziaria sembrava una anteprima del grande fratello.
In questa situazione distorta per colpa di molti di coloro che adesso reclamano il pluralismo ( altra parola storpiate ma qui divaghiamo troppo) ma che allora hanno remato contro la sana concorrenza e libertà
Allo stessomodo con Telecom Italia si è proceduto a difendere l'azienda pubblica oltre ogni limite e poi dopo averla privatizzata, temendo di perderne il controllo ed il potere che ne deriva, si è cercato di recuperarla in maniera maldestra finendo per affossarla.
La concorrenza e scomparsa nel clientelarismo ed affarismo ed i clienti finali sono gli unici che pagano, come pagano coloro che lavorano in Europa7.

Le situazioni di monopolio o oligopolio non vengono giù dal cielo come un fulmine ma sono il frutto di una sedimentazione lunga e di un concorso di volontà multiple e convergenti.
Quando Berlusconi e Confalonieri a fine anni 90 volevano vendere Mediaset a Murdoch il centrosinistra insorse contro l'invasione dello straniero, e stessa cosa fece d'alema quando murdoch acquisto i diritti del calcio, imponendo per legge che nessuno poteva detenere piu del 50% dei dirtti del calcio.
Le interferenze politiche nel mercato hanno creato di fatto i monopoli di murdoch nel satellite e di Berlusconi nel terrestre.
Se non c'erano Murdoch e Berlusconi avremmo avuto Tarek Ben Ammar e DeBenedetti? forse, oppure altri, pensare nessuno e da ingenui.
Ora c'è un altro monopolio che fà gola in italia e si chiama Telecom Italia.

Chi credete che abbia I REQUISITI PER PRENDERSELO?

Zeross

[Pik]

Caro Zeross, un solo commento lapidario: C'è chi si taglierebbe i gioielli di famiglia pur di far dispetto alla moglie!

[{paolo}]

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.

[Blacks84]

Beh se anche telecom finisse nelle mani di Berlusca...siamo a posto, anche perchè se Mediaset ha voglia di buttarsi e controllare anche quel campo, un motivo ci sarà, e (se succederà ) lo vedremo fra qualche anno. Così a freddo dò ragione a zeross, per mettere ancora più alle strette sky.
Di certo sto qua che parla a nome del Pd, non mi propone nessuna soluzione; tenere fuori Mediaset non è un soluzione per uscirne fuori, utile all'Italia e agli italiani.
Spero solo che non succeda come Alitalia, che ci dobbiamo accollare noi cittadini i debiti.
E sarebbe saggio mettere al timone un persona competente, che non si faccia gli affaracci suoi (vedi Tronchetti Provera) sbattendosene di tutto e tutti.

Onestamente l'idea Mediaset non mi piace, così come mi piacerebbe che fossero gli italiani a rimanere in possesso di Telecom senza doverci mettere nelle mani di Klm o telefonia ecc.
Il terzo incomodo italiano non c'è?