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[Zeus News]

Commenti all'articolo Un EEG per diagnosticare il deficit dell'attenzione ADHD
Per non dare farmaci inutili ai bambini serve una diagnosi oggettiva. Una tecnica basata sull'elettroencefalografia promette di riuscirci.


Foto di V. Yakobchuk

[zeross]

Purtroppo la diagnosi del disturbo da deficit di attenzione è ancora qualcosa di lontanto dalla certezza diagnostica a cui saimo abituati per altre malattie.

Mancano gli atlanti aggiornati con le zone del cervello interessate del disturbo, e quindi mancano anche gli schemi diagnostici.

Anche se uno fà un elettroencefalogramma non è detto che riesca ad ottenere le risposte necessarie.

Per chi non fosse completamente informatico ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) un disturbo neurologico che creando iperattività causa una mancanza di attenzione dovuto appunto a questo comportamento marchiato da iperattivismo.
Visto che le cause sono complesse, di natura diversa e non omogenea, che comparendo spesso accompagnato da altri disturbi a reso il malato più sensibile e la diagnosi maggiormente difficile.

Nel passato questa famiglia di distrubi non veniva riconosciuta, bollando i piccoli pazienti come irrequieti, vivaci, disattenti oppure disturbatori, monelli, quando non anche delinquentelli e teppisti

Fortunatamente la scienza medica ha fatto passi in avanti.

Ma la diagnosi resta ancora controversa per una serie di motivi che qui non posso illustrare ma che si riassume in mancanza di marcatori chimici e genetici che indicano l'insorgenza della malattia, l'assenza di una sintomatologia chiara ed univoca ( per questo spesso si parla di famiglia di disturbi di ipercinesi o ICD10 e non di malattia pura e semplice) ed una certa variabilità dei paramentri di analisi.

Per questo risulta essere importante mettere a punto un sistema di analisi obiettivo in grado di distinguere le varie patologie, per evitare di somministrare ai piccolo pazienti farmaci pericolosi ( come il metilfenidato) che essendo un farmaco stimolante può provaocare una dipendenza con susseguente abuso.

Bisogna aspettare per vedere l'andamento della questione.

Zeross

[Portavoce]

Già nel recente passato si sono pubblicate diverse ricerche scientifiche che - mediante la neuroimmagine - tentavano di provare l'esistenza di una differenza tra il cervello dei bambini presunti "ADHD" e quello dei bambini normali. Tutte queste ricerche sono poi state contestate per "grave pregiudizio editoriale", dal momento che i bambini sottoposti a screening cerebrale avevano già assunto psicofarmaci (che alterano il normale sviluppo del sistema nervoso centrale) e quindi era impossibile stabilire se le eventuali anomalie riscontrate fossero attribuibili a menomazioni causate dalla presunta malattia oppure a menomazioni causate dalla molecole psicoattiva. Inoltre il fatto che gli psicofarmaci abitualmente usati per l'ADHD abbiano lo stesso identico effetto su soggetti presunti ADHD e su soggetti sani non depone a favore della classificazione di questo problema di comportamento come "malattia". E' ovvio che in certi casi limite un problema esiste, ed è criminale non volerlo prendere in carico, ma chiediamoci sempre come adulti "che tipo di risposta siamo disponibili a dare" a questi disagi della sfera comportamentale e sociale, e quali rischi siamo disponibili a correre, dal momento che la comunità scientifica non è assolutamente concorde nel suggerire l'uso di psicofarmaci su organismi in via di sviluppo
Per informazioni indipendenti sull'argomento potete consultare www.giulemanidaibambini.org
Luca Poma

[{utente anonimo}]

Per poter prescrivere un farmaco come il Ritalin il medico deve inserire il bambino in un particolare database. In pratica tutti i bambini affetti da ADHD (o presunti tali) vengono SCHEDATI nel "Registro Italiano dell'ADHD", forse per futura memoria. E' giusto che queste cose si sappiano.

[mda]

[Portavoce]

Sono anch'io convinto - e molto specialisti con me - che non esista in quanto malattia. Non commettiamo però l'errore fatale di affermare che non esiste il problema di comportamento (iperattività), perchè un bambino che aggredisce i compagni, prende a forbiciate la maestra e si arrampica sulle tende non è solo "vivacino". Dovremo piuttosto interrogarci sulle origini reali del problema, e soprattutto evitare le semplicistiche scorciatoie farmacologiche.
Luca Poma

[mda]

[{Giulia}]

E' evidente che non vivete con un bambino che ha questo disturbo, che non sapete cosa vuol dire averci a che fare 24 ore al giorno, vederlo emarginato, deriso, trattato da scemo, vederlo soffrire perchè è intelligente ma non riesce a controllarsi e voi siete impotenti e soffrite con lui, voi che "blaterate" dall'alto del vostro piedistallo senza capirne proprio nulla. Continuate a parlare di "drogare", "assuefazione" e "abuso" ma evidentemente volete solo fare terrorismo psicologico. Un bambino con adhd quando prende il RItalin (dose giusta e stracontrollata) diventa semplicemente un bambino come gli altri, che gioca, ride, studia, ha finalmente amici e sembra tutto fuorché drogato, non è così quando non lo prende. Nel frattempo fa le terapie adeguate, psicologiche e comportamentali, troppo lunghe a volte per far solo quelle e la situazione può compromettersi irreparabilmente. Il bambino NON è assolutamente assuefatto e dipendente dal farmaco, non lo chiede e non lo cerca. L'abuso è stato fatto dai soliti americani che esagerano in tutto quello che fanno.
Ma scusate... se uno ha il raffreddore e si piglia una confezione intera di aspirina.. pensate che gli passa... o crepa..??? Così hanno fatto gli americani che pensavano di far diventare più intelligenti i loro figli (molti senza adhd), abusando del farmaco, già ma da loro è facile averlo. Bambini che si suicidano, che muoiono e.., ma allora succede anche da noi...
Ma se hanno la febbre gli diamo la tachipirina, oddio, avete letto il "bugiardino" di tanti farmaci che somministriamo senza essere quasi considerati dei criminali??
Non ho parole a leggere tutti i Vostri commenti!!! Non capite veramente nulla!! Giù le mani dai bambini dovrei dirlo io a voi.