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Zeus News Ospite
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Inviato: 21 Mag 2009 15:23 Oggetto: Google rinuncia ai piani sull'editoria |
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Commenti all'articolo Google rinuncia ai piani sull'editoria
In un primo tempo l'azienda aveva pensato di acquistare un quotidiano e diventare fornitrice di contenuti. Ora ha deciso di concentrarsi sullo sviluppo tecnologico e aiutare gli editori in difficoltà tramite la pubblicità online.
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8148 Residenza: Atlantica
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Inviato: 21 Mag 2009 19:59 Oggetto: |
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Anche i sogni hanno il termine con il risveglio.
In Google hanno sognato di poter fare tutto ma si sono resi conto che se lo avessero fatto avrebbero commesso un errore madornale.
Come una societa autostradale che vive di strade potrebbe essere tentata di costruire automobili, cosi anche Big G ha pensato di veicolare propri contenuti, ma riflettendo ha capito che avrebbe fatto concorrenza a tutti mentre, rimanendo invece un veicolatore e fornitore di servizi focalizza meglio le sue risorse e fornisce un servizio migliore.
La saggezza questa volta a trionfato, a scapito dei sogni però........ |
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{Roberto} Ospite
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Inviato: 22 Mag 2009 01:12 Oggetto: |
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Finalmente una buona notizia. Non conta se Google abbia deciso o meno di diventare produttore di notizie. Quantomeno, ha capito che se sovvenzioni in ugual modo aggregatori e produttori, i produttori rischiano di morire (perché hanno costi enormi) e gli aggregatori... di non aver nulla da aggregare, salvo le elucubrazioni di milioni di frustrati... delle quali, sinceramente, nessuno sente il bisogno.
Il problema sarà quello di trovare un criterio (un logaritmo???? :-)))???) che riesca a distinguere fra chi aggrega notizie e chi produce notizie: se dico che il Corriere della Sera e Repubblica di notizie ne producono ben poche, creo qualche malumore e un po' di confusione? |
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mdini Eroe in grazia degli dei


Registrato: 09/09/08 14:59 Messaggi: 136
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Inviato: 22 Mag 2009 11:25 Oggetto: Quello che esce dalla porta a volte rientra dalla finestra |
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Tutti gli imprenditori che hanno i piedi per terra, prima di fare una scelta guardano il mondo intorno a loro per capire lo scenario intorno a loro; tutti guardano ma pochi vedono quello che conta: come si sta trasformando il mondo sotto i loro piedi.
In questi 10 ? 12 anni Google ci ha insegnato molto sul business online ed una cosa è certa: sanno vedere il cambiamento in atto e lo cavalcano per primi, anticipando servizi che subito diventano degli standard. Dopo le loro mosse il mondo non è più lo stesso, da allora in poi la gente si aspetta da tutti i fornitori almeno gli stessi servizi gratis!
I giornali di oggi sono un business perdente, le storiche testate giornalistiche si stanno inesorabilmente avviando verso una lenta scomparsa dal panorama dei media di massa.
La notizia è il bene più venduto al mondo, ma i giornali sono in crisi a causa degli alti costi della stampa (carta, inchiostro, manutenzione macchinari, distribuzione) e dalla sempre minore raccolta pubblicitaria.
Il libro elettronico oggi non è ancora una alternativa, principalmente a causa della migliore ?usabilità? e leggibilità dell?inchiostro stampato, ma negli ultimi anni i progressi dei dispositivi di Amazon (Kindle) e della Sony (Sony Reader) hanno subito una accelerazione notevole e questo fa pensare che nel prossimo futuro potrebbe esserci una svolta nelle abitudini dei lettori di quotidiani.
Pensiamo ad dispositivo di lettura elettronico che si possa maneggiare quasi come la carta ed abbia un contrasto simile a quello dell?inchiostro di china sulla carta bianca, che si aggiorna sul Web (anche in viaggio), che ha filmati e suoni oltre alle immagini, che per l?editore ha solo costi di redazione e pubblica annunci pubblicitari mirati altamente redditizi (per esempio adWord).
In questo panorama che si sta silenziosamente avvicinando a grandi passi, le nostre abitudini di lettori cambierebbero ed il giornale sarebbe una ricchissima finestra sul mondo in tempo reale.
In questo scenario Google sarà probabilmente il principale compratore di spazi pubblicitari e potrebbe anche tornare al sogno dell?editoria fornendo magari un servizio di quotidiano gratuito che riporta i titoli principali pubblicati sulla rete, notizie di agenzia ed altro.
Chissà, comunque sono convinto che nei prossimi anni in questo settore ne vedremo delle belle. |
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Dangerotto Semidio


Registrato: 20/08/08 16:34 Messaggi: 407
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Inviato: 25 Mag 2009 08:23 Oggetto: Re: Quello che esce dalla porta a volte rientra dalla finest |
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mdini ha scritto: | Tutti gli imprenditori che hanno i piedi per terra, prima di fare una scelta guardano il mondo intorno a loro per capire lo scenario intorno a loro; tutti guardano ma pochi vedono quello che conta: come si sta trasformando il mondo sotto i loro piedi.
In questi 10 ? 12 anni Google ci ha insegnato molto sul business online ed una cosa è certa: sanno vedere il cambiamento in atto e lo cavalcano per primi, anticipando servizi che subito diventano degli standard. Dopo le loro mosse il mondo non è più lo stesso, da allora in poi la gente si aspetta da tutti i fornitori almeno gli stessi servizi gratis!
I giornali di oggi sono un business perdente, le storiche testate giornalistiche si stanno inesorabilmente avviando verso una lenta scomparsa dal panorama dei media di massa.
La notizia è il bene più venduto al mondo, ma i giornali sono in crisi a causa degli alti costi della stampa (carta, inchiostro, manutenzione macchinari, distribuzione) e dalla sempre minore raccolta pubblicitaria.
Il libro elettronico oggi non è ancora una alternativa, principalmente a causa della migliore ?usabilità? e leggibilità dell?inchiostro stampato, ma negli ultimi anni i progressi dei dispositivi di Amazon (Kindle) e della Sony (Sony Reader) hanno subito una accelerazione notevole e questo fa pensare che nel prossimo futuro potrebbe esserci una svolta nelle abitudini dei lettori di quotidiani.
Pensiamo ad dispositivo di lettura elettronico che si possa maneggiare quasi come la carta ed abbia un contrasto simile a quello dell?inchiostro di china sulla carta bianca, che si aggiorna sul Web (anche in viaggio), che ha filmati e suoni oltre alle immagini, che per l?editore ha solo costi di redazione e pubblica annunci pubblicitari mirati altamente redditizi (per esempio adWord).
In questo panorama che si sta silenziosamente avvicinando a grandi passi, le nostre abitudini di lettori cambierebbero ed il giornale sarebbe una ricchissima finestra sul mondo in tempo reale.
In questo scenario Google sarà probabilmente il principale compratore di spazi pubblicitari e potrebbe anche tornare al sogno dell?editoria fornendo magari un servizio di quotidiano gratuito che riporta i titoli principali pubblicati sulla rete, notizie di agenzia ed altro.
Chissà, comunque sono convinto che nei prossimi anni in questo settore ne vedremo delle belle. |
Direi proprio che concordo su tutta la linea...  |
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