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e poi gli operai votano Lega!
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 12:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 19 Ago 2009 16:54    Oggetto: e poi gli operai votano Lega! Rispondi

- e poi gli operai votano Lega! -
a cura di Paolo De Gregorio, 16 agosto 2009

A pagina 16 dell?ultimo ?Espresso? vi è un piccolo specchietto in rosso che, senza commenti, ci informa di una inchiesta sui conti di Rifondazione Comunista che mi ha lasciato allibito, nonostante pensassi già il peggio che si possa pensare su questa organizzazione.
Avevo ben presente i ridicoli ed incomprensibili discorsi del cachemirato Fausto, le sue frequentazioni dei salotti della borghesia romana, le sue crisi mistiche, ricordo la mummia bolscevica Cossutta. Mi rendevo conto che era solo il simbolo rosso della falce e martello a far votare i nostalgici, lo sradicamento dalle masse era palese, i linguaggi astrusi, ma arrivare a sapere che i palazzinari romani finanziano regolarmente Rifondazione è veramente clamoroso.

-Contributi regolarmente incassati dalla Federazione romana del PRC nel 2008:
130.000 euro da imprese come Bricofer, Cam, Euro Servizi, Italiana Costruzioni, Ecoflora, Geim, Cogeim, Società Appalti Costruzioni, Caffaro, e dalla Associazione dei Costruttori Edili Romani 50.000 euro.

L?amara considerazione che mi viene da fare è che, se i padroni finanziano una organizzazione comunista, è segno che non temono questi comunisti, anzi li ritengono utili e li proteggono come fa il WWF con le specie in via di estinzione.
I rimasugli del vecchio PCI, senza alcuna velleità, né alcun peso nella società reale, cercano di sopravvivere a qualunque costo, poiché fuori dal Palazzo, dalla Casta e dal finanziamento pubblico dei partiti si scioglierebbero come neve al sole.
Rifondazione e tutti gli altri partitini che costituivano il sostegno al governo Prodi, per fortuna tutti trombati dal provvidenziale sbarramento elettorale del 3%, sono ancora un ostacolo al formarsi di un fronte antagonista, antiberlusconiano, mentre dovrebbero sciogliersi e rendere disponibile quel 5-6% di voti che ora vengono buttati.
Le uniche realtà su cui far convergere i voti sono quella di Di Pietro e il movimento di Grillo, che peraltro devono concordare qualche iniziativa comune, a cominciare dalla raccolta di firme contro il nucleare, l?abolizione del ?Lodo Alfano? e una nuova legge elettorale che ci riporti in democrazia.
Paolo De Gregorio
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