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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 01 Lug 2009 18:13 Oggetto: crisi: le farneticazioni del mago di Arcore |
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- crisi: le farneticazioni del mago di Arcore -
a cura di Paolo De Gregorio, 1° luglio 2009
Il grande esperto di psicologia di massa che vuole ?tappare la bocca? ai catastrofisti che allontanano dai consumi il popolo, dovrà prendersela soprattutto con Sergio Marchionne, stratega della Fiat, che fornisce un dato tragico, e cioè che la capacità produttiva globale di auto è di 90 milioni di vetture l?anno, 30 milioni in più di quanto il mercato attuale possa assorbire.
La cosa ci dovrebbe indurre a qualche riflessione che non siano le vuote populistiche affermazioni dello sprovveduto Cavaliere: una riflessione è che la crisi è profonda e strutturale in quanto è legata alla crescita di nuove realtà produttive (Cina, India, Giappone) e va ricordato che la Toyota in America ha superato la General Motors per macchine vendute ed è all?origine della crisi dei 3 marchi storici americani (Ford, G.M., Chrysler), che non sono fatti fallire secondo le regole della competizione capitalista.
La diminuita capacità di spesa dei singoli e delle famiglie, causa la crisi finanziaria, i milioni di disoccupati in più, hanno fatto il resto e la domanda di auto probabilmente non crescerà per molti anni.
Come si può ben capire la psicologia dell?ottimismo fasullo non si applica alle ?categorie? economiche, ma tende solo ad addossare ad altri le responsabilità della crisi ed esprime una cultura politica da mascalzoni illusionisti.
Certo che in questa vicenda da crisi globale sorprende la fulminea conversione agli aiuti di stato di aziende che giuravano sulla onnipotenza del mercato, e si sono accaparrate soldi che erano destinati, negli USA, a dare assistenza sanitaria a quei 50 milioni di americani che ne sono privi.
Un altro fenomeno globale, che denuncia quanto il capitalismo sia irrazionale, egoista ed inadeguato a risolvere problemi, è quello di massicci acquisti di terreni agricoli, soprattutto in Africa, da parte di paesi ricchi, che vogliono impiantarvi grandi monocolture per i propri consumi, sottraendo quindi spazi a gente che già soffre la fame.
La fonte di queste notizie è l?ultimo ?Espresso? che a pag. 98 ci informa dei paesi imprenditori, che sono Cina, USA, Svizzera, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Egitto, Libia, India, Sudafrica, Giappone, Arabia Saudita, Corea del Sud e molti altri, che hanno già stipulato contratti di acquisto per milioni di ettari (20 milioni di ettari solo in Africa negli ultimi tre anni), spuntando in alcuni casi il prezzo di due dollari l?ettaro. Praticamente i ricchi che vanno a rubare agli affamati, tipico della tradizione etica capitalista e colonialista.
Naturalmente questa operazione sarà spacciata come aiuto allo sviluppo, saranno impiegati sistemi industriale e sementi transgeniche ad alta resa, ibridando in modo irreversibile le colture autoctone.
Questa operazione è profondamente stupida e profondamente colonialista e accantona totalmente il problema dei problemi, che è quello di perseguire, per ogni Stato, la SOSTENIBILITA?, che è una strategia politica che deve portare ogni nazione a vivere secondo le sue risorse, essere indipendente alimentarmene ed energeticamente, obbiettivi che possono essere raggiunti solo con una drastica diminuzione delle bocche da sfamare.
Molti di questi milioni di ettari acquistati da banche e multinazionali saranno destinati alla produzione di semi oleosi per fare biocarburante, per continuare ad inquinare, invece di puntare su auto elettriche alimentate da energia prodotta con fotovoltaico o centrali di solare termodinamico.
Lo scenario che si creerà grazie a questa onnipotenza del denaro, assomiglierà a grandi campi di concentramento dove migliaia di nuovi schiavi, sotto sorveglianza di tipo militare, produrranno beni che partiranno scortati per andare ad ingrassare i ricchi.
Per i poveri di questi paesi l?unica speranza sarà quella di emigrare verso i paesi colonialisti, che avranno fatto un pessimo affare poiché presto gli emigrati diventeranno la maggioranza.
Siamo in buone mani!
Paolo De Gregorio |
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Riverside Ban a tempo indeterminato

Registrato: 29/02/08 22:32 Messaggi: 4396 Residenza: Riverside House
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Inviato: 02 Lug 2009 00:52 Oggetto: Re: crisi: le farneticazioni del mago di Arcore |
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Sig. Paolo De Gregorio, quando la smetterà di aprire discussioni utliizzando, come titolo, specchietti per le allodole per il solo piacere di farsi leggere (e, come sempre accade, poi scappare e non rispondere a coloro che alla discussione partecipano)?.
paolodegregorio ha scritto: | La fonte di queste notizie è l?ultimo ?Espresso? che a pag. 98 ci informa dei paesi imprenditori, che sono Cina, USA, Svizzera, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Egitto, Libia, India, Sudafrica, Giappone, Arabia Saudita, Corea del Sud e molti altri ... |
A meno che, in quel molti altri sia ricompresa l'Italia (ma, neppure L'Espresso, nel suo articolo la cita ..... tenga conto che ho letto l'articolo in questione) avrebbe la compiacenza di spiegare cosa c'entrano, con il tema trattato, quelle che Lei definisce "le farneticazioni del mago di Arcore?.
In sé, il tema, in qualche misura, sarebbe anche interssante da discutere, ovviamente, ripulito dalle Sue considerazioni personali e dalle palesi contraddizioni che emergono nel contesto della discussione posta.
Se avesse intitolato questo thread, Le farneticazioni del Sig. Paolo De Gregorio, sono certo avrebbe, almeno per una volta, raccolto maggiori consensi.
Cordialmente, La saluto. |
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Gateo Dio maturo

Registrato: 17/11/03 19:16 Messaggi: 12379
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Inviato: 02 Lug 2009 17:27 Oggetto: Re: crisi: le farneticazioni del mago di Arcore |
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paolodegregorio ha scritto: | una riflessione è che la crisi è profonda e strutturale in quanto è legata alla crescita di nuove realtà produttive (Cina, India, Giappone) | Il Giappone non mi pare cosi' nuova realta', oltre ad essere' in crisi da molto prima del 2001. |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 02 Lug 2009 20:19 Oggetto: Re: crisi: le farneticazioni del mago di Arcore |
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Gateo ha scritto: | paolodegregorio ha scritto: | una riflessione è che la crisi è profonda e strutturale in quanto è legata alla crescita di nuove realtà produttive (Cina, India, Giappone) | Il Giappone non mi pare cosi' nuova realta', oltre ad essere' in crisi da molto prima del 2001. |
caro gateo,
ti ringrazio per l'osservazione, volevo correggere il post ma non ci riesco.
caro Riverside,
i due aspetti che ho messo in rilievo (dati Marchionne,e accaparramento terreni da parte di Stati che si preparano a fronteggiare una grande crisi), non ti sembrano preoccupanti da far sembrare farneticazione l'ottimismo a cui ci invita il Cavaliere?
ciao a tutti
paolo |
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Riverside Ban a tempo indeterminato

Registrato: 29/02/08 22:32 Messaggi: 4396 Residenza: Riverside House
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Inviato: 02 Lug 2009 22:55 Oggetto: Re: crisi: le farneticazioni del mago di Arcore |
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Intanto, Sig. Paolo De Gregorio, vale anche per Lei, la medesima richiesta inoltrata al Sig. Aldo Vicent: gradirei, quando si rivolge a me, la medesima deferenza con la quale io mi rivolgo a Lei.
Per quanto attiene a:
paolodegregorio ha scritto: | caro Riverside, i due aspetti che ho messo in rilievo (dati Marchionne,e accaparramento terreni da parte di Stati che si preparano a fronteggiare una grande crisi), non ti sembrano preoccupanti da far sembrare farneticazione l'ottimismo a cui ci invita il Cavaliere? |
A me pare che la questione non si ponga per due semplici ed evidenti ragioni:
1) Berlusconi (citato da Lei come il Farneticatore di Arcore) personalmente, non ha nulla a che fare con le scelte (sensate o meno che siano) del Sig.Marchionne, Amministratore Delegato della Fiat e non di Fininvest oppure del Governo Italiano, che non è raprresentato da un C.d.A. con sede in Torino ma, liberamente eletto.
2) il Sig. Marchionne (tra l'altro, da Lei non citato nel suo post di apertura della discussione), si occupa (mi corregga se sbaglio) di acquisizioni di aziende che nulla hanno a che fare con quelle di cui Lei sta trattando in questa discussione.
Non si arrampichi sugli specchi e, La prego, cerchi di non offendere la mia intelligenza, ricorrendo alla proposta di, alquanto, improbabili situazioni: La Fiat continuerà a produrre auto e non si occuperà, mai, di coltivazioni in Africa.
Per quanto riguarda la crisi economica è un fatto globale: inutile dire che sia preoccupante.
Da qui, ad imputarne le responsabilità, anche in minima parte, a Berlusconi e Marchionne, ce ne passa. |
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8200 Residenza: Atlantica
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Inviato: 02 Lug 2009 23:44 Oggetto: |
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Certo che se questo serie di thread finisce sempre a cazzotti non si cava mai un ragno dal buco!
Il problema della sovraproduzione automobilisica e parzialmente vero nel senso che c'è un surplus di produzione in europa, usa e giappone mentre esiste un deficit in india, cina e sud america.
Si potrebbe obiettare che la produzione in eccesso in paesi avanzati venga esportata in paesi a forte domanda, ma marchionnè giustamente vedendo in una ottica futura con costi di trasporto elevato considera improponoibile sotto il punto logistico produrre una cosa in un angolo della terra e poi spedirlo in capo al mondo.
Per questo Ad di Fiat punta molto alle attività GM in sud america per avere maggiori unità produttive in quel continente.
Caso diverso e slegato da mondo auto riguarda gli accordi stipulati dalle compagnie alimentari nord americane, cinesi e giapponesi ( in misura minore quelle europee) dove lo scopo principale e proprio la produzione agricola di base per l'alimentazione bovina, suina, equina che richiede una massa enorme di foraggi.
Se tutti i cinesi mangiassero carne come gli americani occorrebbe tutta la produzione annuale di carne del mondo, con la necessita di 330.000 miliardi di tonnelate di foraggio per sfamare queste bestie!
Il numero non è sbagliato, e mostruoso.
Stesso discorso se tutti i cinesi mangiassero tutto il pesce che mangiano i giapponesi, con gli stessi livelli di consumo, occorrerebbero 96 mila miliardi di tonnellate di pescato, praticamente tutta la raccolta mondiale!
Ecco che cmq in questo caso che sorge un problema di approvvigionamento per cui il più forte vince, quindi i più forti economicamente si accaparrano diritti di sfruttamento di risorse alimentari per il futuro.
E stiamo parlando di miliardi di persone.
Per quanto rigurda l'italia, le stime istat sostengono che il nostro paese può sostenere in maniera compatibile 7,5 milioni di persone.
Cosa suggerisce di fare il signor di gregorio degli altri 57,5 milioni di persone.
Anche i forni crematori richiedono risorse energetiche.
Suppongo che abbia riflettuto a lungo sul metodo dei khmer rossi del macete e della zappa, ma resta il fatto che ci vuole tempo per eliminare e sotterrare tutti gli abitanti in eccesso.
e nel frattempo dove li mette? E come li mantiene?
Come dice mantenerli non ci pensa proprio 8)
Ma come e generoso signor Paolo di Gregorio
I problemi seri richiedono analisi serie e risposte efficaci sia sul breve periodo, sia sul lungo medio periodo.
Il rientro della popolazione và eseguito in maniera graduale, concordata ed uniforme in maniera planetaria, perchè se noi in occidente abbiamo un tasso di crescita della popolazione negativo, non potremo mai compensare un tasso di crescita in africa di 8 figli a persona, che porta gli squilibri principali in quel continente.
Negli stati uniti hanno iniziato seriamente a prendere in considerazione l'esperienza dello stato della california che negli ultimi trenta anni a mantenuto uguali i suoi tassi di consumo energetico mentre gli altri 49 states hanno aumentato del 50% questo livello.
Difronte a problemi cosi gravi ridurre tutto alle battutine di Silvio B., fatte tra un tramezzino ed una scopata virtuale ( vista l'età senile del soggetto) mi sembra francamente assai infantile ed indegno di essere commentato.
Zeross |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 03 Lug 2009 15:27 Oggetto: |
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Scusate, ma non riesco a capire cosa c'entra la crisi politica della sinistra con la SOSTENIBILITA' (?)...
O Paolo mescola argomenti diversi, o sono io che ho perso un passaggio (!) Il fallimento del capitalismo può anche essere fisiologico, perchè nessun sistema, ottimo o pessimo che sia, è eterno, ma la crisi di produttività della Fiat che c'entra con la sovrapopolazione mondiale (?) se vengono prodotte meno auto tutt'alpiù avremo meno smog, o no?
Berlusconi: il nesso? Boh!!!
Spero che si tratti del caldo, ma in questa congerie di argomenti non vedo un nesso logico, almeno di dare le colpe al professore di logica e gnoseologia |
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