Olimpo Informatico

[Zeus News]

Commenti all'articolo L'epica del tergicristalli a intermittenza
Esce al cinema Flash of Genius, l'ennesimo sogno americano che si fonda sulla proprietà intellettuale.

[zeross]

Concordo con liver, è un film assolutamente palloso, e non solo perchè l'idea di base portante risulta essere la difesa dell'invenzione dell'intemittenza del tergicristallo, mediante un relè, ma proprio per la piattezza della trama, dove assistiamo ad un pirla, anche se ingengnere e professore universitario che all'improvviso a un lampo di genio ( flash of genius, da cui il titolo, un vero inno alla fantasia) e si accorge che se abbina sto relè può comandare il movimento alternato del tergicristallo, e come un pirla lo propone a Ford, pensando che la grande casa automobilistica gli fara produrre a lui il sistema.

Ford che non è costituita da pirla, lo manda a quel paese ma si tiene l'idea che fà uscire su tutte le nuove macchine.

Appeno l'illuso la vede inizia una battaglia per portare la Ford in tribunale, e la casa automobilistica cerca in ogni modo di opporsi e di trovare un accordo stragiudiziale, che lui non accetta per principio, nonostante i soldi non siano pochi.
Nello stesso momento al protagonista gli capitano tutte le disgrazie della terra( per allungare la banalissima trama del film) come famiglia allo sfascio, lavoro a rotoli, vita sbandata, eppure questa sorta di fallito riesce miracolosamente senza un soldo a portare Ford in tribunale.
Praticamente inverosimile

Il desiderio di vivere senza fare un beneamato niente solletica molti uomini ( e donne) ma questo modo di vivere e concepire la vita assolutamente parassitario è una strada senza uscita e senza prospettive, dove in realtà a trionfare sono solo i più forti ed i più furbi.

Il messaggio veicolato dal film (l'uomo che si è fatto da solo e trionfa contro le megacorporazioni ) è una grande travisazione della realtà

Purtroppo viviamo in una epoca di apparenza che non guarda molto alla sostanza e quindi crea nelle persone false aspettative portatrici di grandi delusioni

[{Cristina}]

Nulla di dire...il film è palloso,l'idea di fondo già vista e rivista...ma nonostante cio' è allarmante vedere come viene globalmente accettato un palese furto e l'ingiustizia subita dal protagonista solo perchè,ehi stiamo parlando della Ford...non ti puoi mica mettere a combattere con le multinazionali eh!!!Ok l'idea non era chissachè,ma magari neanche cosi' tanto, visto che,stando alla trama del film,gli ingegneri della Ford ci stavano lavorando senza profitto da tempo.E allora non è giusto solo perchè si è piu' potenti derubare quel povero cristo del protagonista!Come dite? si,vero di cose ingiuste ne è pieno il mondo,e utopia piu' totale credere che smetterà di essere cosi',soprattutto finchè molti continueranno a dar ragione o comunque a considerare perfettamente normale e corretto il comportamento tenuto dalla Ford...Per fortuna Luther Terry nn la pensava cosi' :) ( chirurgo Luther Terry, pubblica uno studio in cui conclude che il fumo è causa di cancro ai polmoni. L'anno seguente è imposto per legge che sui pacchetti di sigarette sia indicata esplicitamente la dannosità del fumo)Comunque per tornare al titolo del post Il desiderio di vivere senza fare un beneamato niente: haimè è un dato di fatto, non tutti,non a tutti nella vita capita di avere un'idea e di riuscire a metterla in pratica,ma per fortuna che a qualcuno capita!!Traspare u po' di invidia dal titolo?Dai...siamo onesti,a chi non farebbe piacere mollare il proprio lavoro magari noioso e ripetitivo per fare qualcosa di eddificante come vedere realizzata un apropria invezione?Fosse anche una cagata!!Andatelo un po' a chiedere agli operai della Fiat...
Comunque...detto cio' pieno rispetto per le idee altrui.
Buona giornata signori

[digirun]

[{Riccardo}]

Attenzione, non confondiamo le battaglie condotte da singoli contro corporazioni per motivi, se vogliamo, etici - come quella di Terry o di Erin Brockovich - o di giustizia sociale con quella che è una mera battaglia economica, per quanto legittima.

Far risarcire una comunità o un singolo avvelenati dai rifiuti tossici da una multinazionale è ben diverso che pretendere i diritti d'autore su di una canzone di successo perché somiglia a qualcosa che si è scritto prima.

Siamo naturalmente portati a parteggiare per Davide che affronta Golia, soprattutto quando Davide ha sacrosantamente ragione, ma la logica che difende il povero inventore dell'intermittenza è la stessa che viene usata quando Microsoft decide di brevettare una tonalità di blu. Poi non lamentiamoci.

[{cristina}]

si Riccardo...probabilmete hai ragione...io volevo solo puntualizzare sul fatto che non è,o almeno non dovrebbe essere considerato normale e accettato il fatto che in quanto multinazionale la Ford (x cui come riportato in un post di sopra,non composta da cretini(!?!))sia autorizzata a fare che cacchio vuole con chi è politicamente ed economicamente inferiore a lui,perchè se si iniziano ad accetare x buone queste cose,perchè,si sa,tanto succedono comunque,il mondo va allo scatafascio.
Nella trama viene portata all'esasperazione la voglia di "giustizia" del protagonista derubato dal "prepotente" di turno e insensibile a qualunque lusinga (ma quando mai?)
Ma è proprio questo il concetto che al di la di tutto dev'essere,a mio avviso,tenuto in considerazione.
Dopodichè niente a che vedere con la microsoft che brevetta una tonalità di blu...quelli sarebbero da rinchiudere e buttare la chiave x i danni che fanno...come il Barbareschi di turno...

[Kaholl]

Ehm...mi pare che il senso dell'ottimo articolo di Michele Bottari sia piu' profondo della semplice trama del film. Cioe' su quanto sia scontato che sia giusto difendere SEMPRE la proprieta' intellettuale, anche quando di ricerca e "lavoro intellettuale" ci sia pochino. In questo senso le risposte di questo 3D ne' danno un ulteriore dimostrazione. Bene hanno fatto, quindi, "Quelli di Zeus" a riproporre il tema, grazie e continuate cosi'!!

[Roberto1960]

Caro Michele Bottari, sono d'accordo con te quando lamenti questa ideologia strisciante dello sfruttamento e della speculazione a fronte del lavoro, serio e onesto.
Il mito di una vita di agi e ozio, di sola e perenne rendita, è senza dubbio inquinante.

Tuttavia se uno ha avuto una idea e qualcun'altro la sfrutta per guadagnarci milioni, la cosa non mi piace molto.
Dopotutto viviamo in una società capitalistica e meritocratica, se uno ha avuto una buona idea che gli consente di vivere di rendita, non ci trovo niente di male.
L'idea originaria della proprietà intellettuale era questa.
Poi che ciò consenta a figli, nipoti, pronipoti, più relativo codazzo di sanguisughe varie di vivere (benissimo) senza fare un cappero di niente per tutta la vita è una delle tante storture di questa società di paraculi...

Ma non è cancellando la proprietà intellettuale che risolviamo, perché allora diventa tutto una giungla in cui vincono i soliti leoni.
Sarebbe forse meglio magari riportare la tutela della proprietà intellettuale (incluso il diritto d'autore, altro scandalo planetario) a pochi anni, invece che ai molti decenni di adesso per ottenere il risultato secondo me più corretto: evitare che dei poveri cristi siano derubati delle loro idee, più o meno buone, ma evitare anche che queste idee valgano miliardi perché sono non sfruttabili da altri per un secolo o quasi.
Tra l'altro questo consentirebbe anche di far diventare rapidamente le idee "patrimonio dell'umanità", come è giusto che sia.

Vorrei poi commentare questa frase:

[{Dietrich}]

Gente, non sorprendetevi. Queste idee di ricchezza immediata fanno parte del modo di pensare americano dai tempi della corsa all'oro. C'è una continuità spaventosa nel concetto che oggigiorno si vede nei brevetti, diritti d'autore, ecc, oppure quando per una qualsiasi stronzata la gente fa cause legali alle aziende (meglio se multinazionali) o ai cittadini privati che hanno lasciato il loro gatto entare nel tuo giardino, che poi ha addirittura miagolato, cosa che ti ha causato uno shock perché da bambino ti aveva graffiato un gatto, che somigliava pericolosamente a quello lì. Ora ovviamente quelli ti devono risarcire.
L'idea base è che si può arricchire NON lavorando sodo ma cercando la tua "miniera d'oro" che ti fa fare la vita di parassita. E la cosa preoccupante è che questa mentalità ormai è stata importata anche in Italia (v. SuperMegaUltraEnaLotto & similia).

[{cristina}]

ente, non sorprendetevi. Queste idee di ricchezza immediata fanno parte del modo di pensare americano dai tempi della corsa all'oro. C'è una continuità spaventosa nel concetto che oggigiorno si vede nei brevetti, diritti d'autore, ecc, oppure quando per una qualsiasi stronzata la gente fa cause legali alle aziende (meglio se multinazionali) o ai cittadini privati che hanno lasciato il loro gatto entare nel tuo giardino, che poi ha addirittura miagolato, cosa che ti ha causato uno shock perché da bambino ti aveva graffiato un gatto, che somigliava pericolosamente a quello lì. Ora ovviamente quelli ti devono risarcire.
L'idea base è che si può arricchire NON lavorando sodo ma cercando la tua "miniera d'oro" che ti fa fare la vita di parassita. E la cosa preoccupante è che questa mentalità ormai è stata importata anche in Italia (v. SuperMegaUltraEnaLotto & similia).
Secondo me non è esattamente la stessa cose,si rischia di fraintendere e di fare di tutta l'erba un fascio.
Un conto è il "furbo" di turno che cerca (o crea) l'occasione adatta per mangiare un po' sulle spalle della vicina perchè il quadrupede di turno ha fatto irruzione nella propria abitazione!!!
Ma mi sembra ben diverso questo improbabile individuo da i (TANTI) disgraziati che quotidianamente vengono derubati da multinazionali che,poverine,non possono permettersi di pagare colui che ha partorito l'idea che li sta facendo arricchire di qualche altro milionuccio.
Dopodichè benissimo ai diritti d'autore di 5 10 anni anzichè di un secolo...

[Silent Runner]

Confesso di non capire il perché si debba scomodare Hollywood per ragionare di un argomento antropologicamente "pleonastico" come questo.
Che poi si debba usare un film come media per...

...Ma che sto dicendo? Nessuno ci ragionerebbe su spontaneamente e tantomeno su invito visto come ormai siamo abituati ad affrontare le problematiche con tifo da stadio o da giuria tipo: X-Factor. Senza ragionare.
Trovo perciò piacevolmente interessante l'approccio al tema (e al film) presente in questo articolo di mezza estate.

Per i distratti, ricordo che per vedere in funzione i tegicristalli a intermittenza non c'è bisogno di Flash Player.

[mda]

[{Manuel}]

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.

[freemind]

Quoto mda.
Purtroppo i brevetti sono un blocco al libero viaggiare della conoscenza.
Anche se lavoro per un'azienda che ha alcuni brevetti mi rendo conto che se non sono cose molto specifiche alla fine si finisce sempre a far causa a qualcuno (anche per qualche minima cazzata).
Purtroppo nei software è ancora peggio, tristezza a palate!

[naturuzzu]

"evitare che dei poveri cristi siano derubati delle loro idee, più o meno buone, ma evitare anche che queste idee valgano miliardi perché sono non sfruttabili da altri per un secolo o quasi."
Sono d'accordo con "Roberto 1960",sfruttare l'idea ma poi basta.
Comunque io, se fossi stato al posto del genio americano,avrei accettato i soldi della ford,ma a quel punto il film sarebbe finito,a meno che....

[Silent Runner]

A meno che?

[{roberto}]

L'utopia dell'egualitarismo ha creato più danni e generato più crimini del nazismo. Ma troppi (soprattutto in Italia), sembrano non volerlo accettare.
Sono d'accordo che troppi sogni sono buttati lì per illudere la gente: anche internet è un grande sogno con il quale molti credono di potersi arricchire, perché in sette ce l'hanno fatta... Ma è anche vero che non basta un buon brevetto per diventare ricchi: anche dopo averlo registrato, ed ammesso che l'idea sia buona, ti devi fare un mazzo così per portarne a casa qualcosa!
Dunque, non confondiamo la legittima aspirazione al diritto d'autore con il problema delle successioni (cioé diritti a chi non se li è meritati.
E, santa polenta, cerchiamo di renderci conto che tutte le brutture della storia sono derivate dalla non accettazione del concetto di diversità!
Non a caso la sinistra italiana non è mai riuscita a confrontarsi nemmeno con sé stessa: nessun "egualitarista" accetta le diversità degli altri.
Per fortuna, siamo diversi. E soltanto chi lo accetta riesce ad accettare la diversità degli altri! Così c'é chi riesce davvero a inventare qualcosa di nuovo, chi vorrebbe riuscirci ma non è in grado e chi non è assolutamente interessato ad inventare nulla...

[mda]

[Silent Runner]

Le semplificazioni, i paragoni, gli accostamenti per apparenti similitudini sono spesso eleganti, gratificanti e all'apparenza omnicomprensive ma sono e restano semplificazioni.
L'egualitarismo non può essere compresso in un concetto di devianza ideologica, politica e psicologica come quella che ha generato e fatto "ben funzionare" il nazismo, almeno fino a quando ha funzionato.

[zeross]