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Autore Messaggio
nino.dago
Semidio
Semidio


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MessaggioInviato: 02 Set 2009 16:12    Oggetto: La giusta causa Rispondi citando

"Giusta causa" è un concetto usato dal codice civile italiano (art. 2119 c.c.) per riferirsi ad un comportamento talmente grave da non consentire la prosecuzione del rapporto neppure a titolo provvisorio (in sostanza: neppure per il tempo previsto per il preavviso di licenziamento). Fin dalle origini del contratto di lavoro il fondamento del potere di recesso per giusta causa viene ricondotto alla natura fiduciaria del rapporto.Ed è proprio tale presupposto che impedirebbe la prosecuzione anche provvisoria del rapporto in presenza di fatti di particolare gravità e tali da incidere irreversibilmente sulle aspettative della parte recedente.Una delle implicazioni di tale ricostruzione -secondo la dottrina prevalente, consiste nel consentire che rilevino quale giusta causa di recesso fatti estranei alle obbligazioni contrattuali ma comunque idonei a far venir meno la fiducia.In sostanza si potrebbe recedere per giusta causa anche in presenza di situazioni che di per se non integrano inadempimenti contrattuali ( teoria oggettiva che sembra confermata dal codice del '42)Alla teoria oggettiva si contrappone teoria contrattuale che ritiene rilevanti al fine del licenziamento per giusta causa solo inadempimenti contrattuali. Giurisprudenza tiene conto assume parametri empirici : la sua portata oggettiva e soggettiva grado colpa e dolo , circostanze in cui è stata realizzata,presupposti relativamente agli effeti nella prospettiva di far venir meno la fiducia del datore, quindi la giurisprudenza è più vicina alla teoria oggettiva. In queste ipotesi, il datore può licenziare in tronco, senza dare alcun preavviso. A titolo esemplificativo, possono costituire giusta causa di licenziamento:

* rifiuto ingiustificato e reiterato di eseguire la prestazione lavorativa/insubordinazione [1]
* rifiuto a riprendere il lavoro dopo visita medica che ha constatato l'insussistenza di una malattia
* lavoro prestato a favore di terzi durante il periodo di malattia, se tale attività pregiudica la pronta guarigione e il ritorno al lavoro
* sottrazione di beni aziendali nell'esercizio delle proprie mansioni (specie se fiduciarie)
* condotta extralavorativa penalmente rilevante ed idonea a far venir meno il vincolo fiduciario (es. rapina commessa da dipendente bancario)

Al riguardo, la giurisprudenza di legittimità ha specificato che la giusta causa si sostanzia in un inadempimento talmente grave che qualsiasi altra sanzione diversa dal licenziamento risulti insufficiente a tutelare l?interesse del datore di lavoro (Cass. 24/7/03, n. 11516), al quale non può pertanto essere imposto l?utilizzo del lavoratore in un?altra posizione (Cass. 19/1/1989, n. 244).

Il giustificato motivo soggettivo

Il "giustificato motivo" (soggettivo) è un'ipotesi meno grave di inadempimento degli obblighi contrattuali, che giustifica il licenziamento ma con l'obbligo da parte del datore di lavoro di concedere il preavviso previsto (ovvero di pagarne il relativo ammontare). Possono costituire ipotesi di giustificato motivo soggettivo:

* l'abbandono ingiustificato del posto di lavoro
* minacce, percosse,
* reiterate violazioni del codice disciplinare di gravità tale da condurre al licenziamento

Sinceramente faccio fatica ad inquadrare dove si colloca, in questi due ambiti, sia il gridare davanti ai colleghi, sia il mandare un'email scritta in maiuscolo e in rosso...
Comunque in generale etichettare come ignorante e gentaglia una persona senza che si conoscano gli estremi del rapporto di lavoro non mi pare particolarmente brillante come cosa... In fin dei conti, se l'azienda in causa ha saputo solo portare questo magro bottino dell'email, forse tutti questi "danni" la dipendente non li aveva fatti.
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MessaggioInviato: 02 Set 2009 17:09    Oggetto: Rispondi citando

the_zius ha scritto:
invece hanno fatto benissimo a licenziarla, trovo solamente incredibile come il tribunale non abbia capito una beneamata mazza.
Se avesse gridato e fatto sceneggiate davanti agli altri colleghi avrebbero potuto licenziarla giustamente, no?
perchè invece se manda una mail tutta in maiuscolo questo fatto deve essere trascurato.
allora che trionfi l'ignoranza e che la gentaglia che infesta i posti di lavoro continui a rovinare la vita agli altri...

Santo cielo! Ma che ti ha fatto quella poveraccia?
Se in tribunale non hanno capito una benamata mazza tu invece sì, hai letto tutte le carte, sei a conoscenza di tutti gli elementi che sono stati sottoposti a giudizio? Perché se non è così la tua sfuriata può apparire solo una forma di rancore generalizzato e, questo sì, un tantino giustizialista. Ma alla Robespierre! Rolling Eyes
Tutti in galera! Evvai! (perché la ghigliottina e ormai demodé e fa troppo splatter)
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Riverside
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MessaggioInviato: 02 Set 2009 20:00    Oggetto: Rispondi citando

the_zius ha scritto:
invece hanno fatto benissimo a licenziarla, trovo solamente incredibile come il tribunale non abbia capito una beneamata mazza.

Per fare una affermazione di questo tipo, devo presumere tu conosca, molto bene, le policy aziedali della ProCare Health.

Certo di schematizzare in maniera comprensibile:

le policy non sono altro che una serie di regole aziendali, anche in relazione all'ultizzo di Internet e delle caselle di posta, che vengono sottoscritte all'atto della firma del contratto di assunzione, oppure, sono portate a conoscenza del dipendente, in allegato a contratto di lavoro o attraverso l'emanazione di ordini di servizio o di direttive.

Nel caso di specie, sembrerebbe che, l'azienda in questione (benché la cosa non venga specificata nel corpo della notizia), per quanto attiene all'uso proprio o improprio della rete e della casella di posta aziendale, non avesse fissato regole precise.

In assenza di regole, il tribunale giudicante non poteva far altro che respingere le pretese della azienda e condannarla al risarcimento ed alla riassunzione e/o reintegrazione, nei quadri aziendali, della dipendente.
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solaria
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MessaggioInviato: 02 Set 2009 21:40    Oggetto: Rispondi citando

posso dire che a me invece stanno sulle scatole quelli che ti mandano le email con il font mignon o non in corsivo ma enorme e magari pure boldato?

comunque arrivare a licenziare per una cavolata del genere...ci deve essere altro dai!
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the_zius
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 10:48    Oggetto: Rispondi citando

Riverside ha scritto:
the_zius ha scritto:
invece hanno fatto benissimo a licenziarla, trovo solamente incredibile come il tribunale non abbia capito una beneamata mazza.

Per fare una affermazione di questo tipo, devo presumere tu conosca, molto bene, le policy aziedali della ProCare Health.

Certo di schematizzare in maniera comprensibile:

le policy non sono altro che una serie di regole aziendali, anche in relazione all'ultizzo di Internet e delle caselle di posta, che vengono sottoscritte all'atto della firma del contratto di assunzione, oppure, sono portate a conoscenza del dipendente, in allegato a contratto di lavoro o attraverso l'emanazione di ordini di servizio o di direttive.

Nel caso di specie, sembrerebbe che, l'azienda in questione (benché la cosa non venga specificata nel corpo della notizia), per quanto attiene all'uso proprio o improprio della rete e della casella di posta aziendale, non avesse fissato regole precise.

In assenza di regole, il tribunale giudicante non poteva far altro che respingere le pretese della azienda e condannarla al risarcimento ed alla riassunzione e/o reintegrazione, nei quadri aziendali, della dipendente.


niente di tutto ciò, ma secondo me il comportamento su internet va equiparato al comportamento tenuto di persona. Ripeto, se avesse fatto una sfuriata insultando tutti gli altri dipendenti avrebbero potuto licenziarla, giusto?
Invece se ciò non è regolamentato uno fa quello che gli pare rompendo le scatole agli altri.

e si, il mio è rancore generale. di individui come questa ne sono piene le aziende, sarebbe ora di dare una bella sfoltita per creare posti di lavoro per gente seria.
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 11:43    Oggetto: Rispondi citando

Bene: cominciamo a licenziare quelli che non ci piacciono secondo criteri come questi e sarà come dare la pena di morte per il furto di un parcheggio.
Sento rumor di ghigliottine. Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 12:27    Oggetto: Rispondi citando

the_zius ha scritto:
niente di tutto ciò

Questo mi conforterebbe se il tuo ragionamento non fosse tanto diverso da quello che ha fatto l'azienda in questione.
Citazione:
ma secondo me il comportamento su internet va equiparato al comportamento tenuto di persona.

Valutazione approssimativa: affermi di non conoscere le policy aziedali della ProCare Health ma, a quanto sembra, conosci vizi e virtù dei suoi dipendenti e ciò ti consente di esprimere giudizi sommari Wink .
Citazione:
..... di individui come questa ne sono piene le aziende, sarebbe ora di dare una bella sfoltita per creare posti di lavoro per gente seria.

Iniziamo, prima a creare aziende serie e vedrai che situazioni come questa, non si proporebbero.
Non esiste che una azienda che non si sia dotata di policy ben definite (quindi una sua mancanza) faccia ricadere, sui propri dipendenti, la propria inadeguatezza.
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 13:18    Oggetto: Rispondi citando

Clappo vigorosamente! Applause Applause Applause Applause Applause
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 14:05    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Bene: cominciamo a licenziare quelli che non ci piacciono secondo criteri come questi e sarà come dare la pena di morte per il furto di un parcheggio.
Sento rumor di ghigliottine. Rolling Eyes


Il rumoreggiar di ghigliottine è forse anche colpa mia, che l'ho riportata in auge, citandola spesso, in questo forum.

Ma forse è bene che precisi, che come nella rivoluzione francese, io la userei solo per quelli "dei piani alti"* e non per qualche povero dipendente frustrato....

* e tutti i complici di questa situazione di cose in cui ci troviamo a vivere, oltretutto con l'aggravante di averlo fatto, "per i soliti 30 denari"

Evil or Very Mad
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 14:35    Oggetto: Rispondi citando

Oh, non ti preoccupare, stiamo solo scambiando opinioni.
Io credo che la "ghigliottina" non sia la soluzione ma solo un modo (pretestuoso) per sfogare la propria legittima frustrazione nei confronti di fatti che non possiamo controllare e sui quali non abbiamo alcun potere, sentendoci così "vittime" di un sopruso che subiamo in modo indiretto ma non per questo meno irritante.

Le ghigliottine non hanno fatto la rivoluzione, semmai è avvenuto il contrario.
Si consiglia maggiore prudenza perché anche Robespierre anticipò la sua fine. E' bene ricordarlo, a chiamare la forca spesso ci si finisce per primi.

Siamo in odor di metafora, ovviamente. Wink
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digirun
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 14:43    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Oh, non ti preoccupare, stiamo solo scambiando opinioni.
Io credo che la "ghigliottina" non sia la soluzione ma solo un modo (pretestuoso) per sfogare la propria legittima frustrazione nei confronti di fatti che non possiamo controllare e sui quali non abbiamo alcun potere, sentendoci così "vittime" di un sopruso che subiamo in modo indiretto ma non per questo meno irritante.

Le ghigliottine non hanno fatto la rivoluzione, semmai è avvenuto il contrario.
Si consiglia maggiore prudenza perché anche Robespierre anticipò la sua fine. E' bene ricordarlo, a chiamare la forca spesso ci si finisce per primi.

Siamo in odor di metafora, ovviamente. Wink


Conosco benissimo la fine che fece Robespierre, quando "non serviva più"
Conosco anche i mille aneddoti su quelli che per "eccesso di difesa" perirono nelle loro stesse trappole.
Io non sono assolutamente frustrato, vorrei fare soltanto il "giardiniere del mondo" per qualche giorno, e ripulirlo dalle erbacce, tutto qui.
So bene che a volte fra le erbacce ci finisce qualche bel fiore, ma è un rischio che vale la pena di correre, così pure c'è il rischio che io stesso "cada sulla falce e mi sgozzi" ma fa parte dei rischi del mestire, e li correrei volentieri Twisted Evil
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MessaggioInviato: 03 Set 2009 15:04    Oggetto: Rispondi citando

Allora buona fortuna.

P.s.
non ho scritto che sei frustrato, parlavo in generale.

P.s. 2
Non credo alla fortuna. Wink
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zeross
Moderatore Software e Programmazione
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Registrato: 19/11/08 11:04
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Residenza: Atlantica

MessaggioInviato: 03 Set 2009 15:40    Oggetto: Rispondi citando

La ProCare Health Ltd di Auckland, associata con aziende brittaniche, è una azienda di assistenza sanitaria primaria e di sviluppo di informatica che si è specializzata nella realizzazione di programmi per l'assistenza di malati cronici, accesso ai servizi medici, sistemi di pagamento e di monitoraggio degli assistiti.

I pazienti assistiti sono 650.000 ed i dipendenti sono 199 ( Vicky Walker esclusa Twisted Evil )

Il sito della ProCare non riporta notizie al riguardo della policy aziendale probabilmente perchè sono notizie interne, ma in compenso i vari siti neozelandesi non parlano altro che di questa e della sua lettera del dicembre 2007 come il New Zealand Herald ed i commenti sui vari forum concordano su due fatti.

L'intervento dell'azienda per come si è configurato è stato un abuso nei confronti della dipendente visto l'assenza di motivazioni oltre ad una email inviata a tutti i dipendenti ( 199 email) in cui si lamewntava di tutti che non la trattavano come lei meritava nel setore amministrativo dove era impiegata, ed il secondo fatto sia che la signora Walker è una emerita rompiballe.
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Dio Kwisatz Haderach


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Residenza: Non dove vorrei stare, ma dove altro vorrei adesso lo so.

MessaggioInviato: 01 Ott 2022 19:11    Oggetto: Rispondi

Zeus News ha scritto:
Commenti all'articolo Licenziata per un'email TUTTA IN MAIUSCOLO
Una donna neozelandese ha perso l'impiego per aver inviato un'email "provocatoria" con il testo in rosso e in maiuscolo.


Allora che dire di questo?

I tempi cambiano...
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