Inviato: 15 Set 2009 02:35 Oggetto: L'Italia: un paese da distruggere
spero non me ne vorrà l'olimpo tv...ma questo documento serve a me...
i dinosauri....
cosa sono??
come abbatterli?
saranno la nostra rovina?
o lo sono già?
la recitazione del professore è IMPECCABILE....
un vero professore/barone delle nostre università!!!!
una recitazione così realistica che qualsiasi studente che abbia frequentato una qualsiasi facoltà di mecina, giurisprudenza, matematica o ingegneria ha un rigurgito di stomaco a guardarla...un brivido alla schiena ripensando....ricordando....
e poi pare logico chiedersi....quanto questa scena ti sbatte in faccia dove stiamo andando?
e allora torna la domanda..i dinosauri di questa economia..di questa politica...quelli che bloccano le professioni, che castrano i giovani, che bloccano la ricerca e che sono contro l'evoluzione di una società moderna e all'avanguardia...
come distruggerli??
si possono distruggere?
o per avere un futuro dobbiamo seguire il consiglio del professore/barone?
tutti in un call center o tutti fuori italia??
La rovina è che proprio gli elementi migliori vanno via dall'italia, scienziati, ricercatori ma perchè qui non gli danno opportunità perchè questi potrebbero dare molto fastidio ai dinosauri...
La rovina è che proprio gli elementi migliori vanno via dall'italia, scienziati, ricercatori ma perchè qui non gli danno opportunità perchè questi potrebbero dare molto fastidio ai dinosauri...
e infatti io mi chiedo se c'è modo di fermare questa cosa o se l'italia sarà davvero un paese da distruggere....
con medici negligenti, giudici nulla facenti e una economia da buttare nel wc
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Inviato: 15 Set 2009 15:22 Oggetto:
ili07 ha scritto:
e infatti io mi chiedo se c'è modo di fermare questa cosa o se l'italia sarà davvero un paese da distruggere....
E sbagliata l'impostazione di base: l'Italia non è un paese da distruggere ma, più semplicemente, da costruire.
E' un paese fermo al boom economico degli anni 60' (che, tra l'altro non è stato sfruttato), dotato di strutture superate, incapace di rinnovarsi ed adeguarsi alle nuove esigenze.
Aprire la caccia ai responsabili non serve; è un problema di cultura: se manca la cultura della innovazione, ecco che non si costruisce nulla.
E qui si pone un altro dilemma: siamo certi che l'Italia, come Paese, sia dotato di una cultura propria?.
siamo certi che l'Italia, come Paese, sia dotato di una cultura propria?.
Sicuramente sì, ma occorre cambiare mentalità. + che pensare a nuovi valori, forse si dovrebbero "reinterpretare" rinnovando, altrimenti si continua a trasgredire per il solo gusto di farlo, perchè ci si sente tanto fighi, ma in questo modo ci si autodistrugge e basta, mentre invece si dovrebbe distinguere tra i veri valori e il consumismo, visto che gli operatori economici hanno imposto il loro interesse come valori ad una società che si è smarrita. I "Baroni" universitari hanno sostituito al merito i propri interessi come casta chiusa, normale che i migliori se ne vanno, non potendo competere con i figli di chi ha occupato l'Università
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Inviato: 15 Set 2009 16:29 Oggetto:
celestia ha scritto:
Sicuramente sì ....
Non è nelle mie intenzioni minare le tue certezze: personalmente, ne dubito.
Citazione:
..... mentre invece si dovrebbe distinguere tra i veri valori e il consumismo, visto che gli operatori economici hanno imposto il loro interesse come valori ad una società che si è smarrita.
Sicura che in relazione al consumismo la responsabilità non sia da addebitare a chi ne produce ampia richiesta?.
Citazione:
I "Baroni" universitari hanno sostituito al merito i propri interessi come casta chiusa, normale che i migliori se ne vanno, non potendo competere con i figli di chi ha occupato l'Università.
Non vedo alcuna attinenza tra il baronismo universitario ed il fatto che un paese non sappia come svilupparsi.
Se si tratta di un esempio di malcostume, è un discorso (e sono d'accordo) ma non penso sia questo (il malcostume atavico) il tema della discussione; quindi sarebbe necessario guardare altrove.
Sicura che in relazione al consumismo la responsabilità non sia da addebitare a chi ne produce ampia richiesta?.
Certo, ma gli operatori economici hanno sostituito ai valori della società i propri interessi, quindi hanno creato falsi valori
Per quanto riguarda i "Baroni" non vedo molte novità: le antiche corporazioni medioevali hanno cambiato veste ma sono rimaste intatte come abitudini e malcostume. Chiaro che però così si impedisce a persone + preparate e capaci di accedere a posti di responsabilità e di dare un contributo adeguato a TUTTA la società, per cui la fuga di cervelli è normale, vanno dove invece si ragiona sulla base del merito, es in America
Per poter cambiare occorre avere una mentalità differente e ritornare alla selezione fatta sulla base dei meriti invece che sugli accozzi, è banale ma non c'è alternativa, non sono le conoscenze che porteranno risultati concreti
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Inviato: 15 Set 2009 16:57 Oggetto:
celestia ha scritto:
Per poter cambiare occorre avere una mentalità differente e ritornare alla selezione fatta sulla base dei meriti invece che sugli accozzi, è banale ma non c'è alternativa ....
Tutte le tue certezze .... (quel sicuramente si, del post precedente) .... come vedi, è un problema di cultura o, meglio, un problema legato ad un paese privo di una cultura propria.
Per il resto, credo di aver mal interpretato il tema della discussione.
Non avevo capito si parlasse di baronismo universitario.
Argomento interessante, non lo metto in dubbio ma, almeno per me, non cosi interessante
in verità il temna della discussione non si voleva fermare al baronismo universitario..
ma alle conseguenze che da quel seme di baronismo si estendono al mondo del lavoro..
i baroni universitari in certi campi sono proprio quelli che poi ti ritrovi a comandare in un ospedale, oppure a presiedere malamente in un tribunale, o ancora a decidere chi deve essere promosso in una azienda pubblica o privata...
sono gli stessi che insegnano male e che quindi non danno stimoli ai professionisti di domani...
i dinosauri dell'università sono spesso i medesimi che poi ci ritroviamo "primari in ospedale", "presidenti in tribunale", parlamentari alla politica, ecc ecc....
credo vi sia una netta congiuntura tra il dinosauro universitario e lo sbarramento lavorativo ai giovani....
e la domanda era appunto..come cambiare....
lo so che l'italia non è un paese da distruggere, ma a questi dinosauri fa comodo che noi tutti fuggiamo in massa...rimangono loro al potere!
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Inviato: 15 Set 2009 20:03 Oggetto:
ili07 ha scritto:
e la domanda era appunto..come cambiare....
lo so che l'italia non è un paese da distruggere, ma a questi dinosauri fa comodo che noi tutti fuggiamo in massa...rimangono loro al potere!
Dunque vediamo se ricordo bene (sintetizzando):
> a metà degli anni 60' nasce il movimento studentesco;
> nel 1968, operai e giovani studenti, guidati da Capanna, Pero e Bobbio, occupano le Università e scatenano la contestastione studentesca e da li, la lotta dei lavoratori.
Il 68' doveva essere, nelle intenzioni di coloro che guidarono la contestazione, una rivoluzione culturale che avrebbe portato il paese fuori dalle secche del dopoguerra e da quelle create dal boom economico mal gestito.
Sappiamo, tutti, come è andata a finire: gran parte dei contestatori, in primis Mario Capanna, sono diventati, dopo, i cosiddetti colletti bianchi; il concetto era: se la politica non la puoi sconfiggere da fuori, allora è preferibile combatterla dal suo interno.
Ciao rivoluzione culturale.
Poi venne la lotta armata senza distinzione di colore: Brigate Rosse, N.A.R., Prima Linea e chi più ne ha più ne metta.
La nuova rivoluzione culturale si fa con i rapimenti eccelenti, con le armi, con gli attentati, con le bombe, spesso sulla pelle di persone che non c'entravano nulla.
Anche qui, come sempre, qualcuno vince e qualcuno perde: ha vinto lo Stato.
Ciao rivoluzione culturale armata fatta con il mitra e con le bombe.
Tu parli di potere; la mia domanda è: chi ha conferito quel potere a coloro che chiami dinosauri (dioscuro sarebbe il termine maggiormente appropriato)? non se lo sono presi da loro, qualcuno glielo ha consegnato ed il problema, come ho appena evidenziato, viene da lontano.
Come si cambia? vediamo un pò: con un nuovo 68? oppure preferisci una nuova lotta armata? o ci sono proposte diverse?.
Un paese cambia nel momento in cui coloro che lo popolano decidono che è ora di cambiare: non servono rivoluzioni, non servono mitra, servono idee.
Il fatto è che, chi popola questo paese, da diversi anni ormai, ha le idee un pò confuse, ma quel che è più grave, non avverte alcuna necessità di cambiamento.
sì...ma serve anche SPAZIO per quelle idee...
come si fa a modificare un apice marcio mi chiedo, se quel marcio ti blocca le entrate??
questa è una società in cui prima dei 33-34 anni (salvo limitatissime eccezioni) non sei avvocato..
ancora di più ci metti per diventare medico...
dove nascono tante delegazioni di "giovani di partito" che rimangono tristemente li a fare ombra ai soliti noti che da secoli comandano indisturbati nel parlamento, nelle regioni, nei comuni...
sempre loro..come un immenso riciclo di materiale putrido e ammuffito...
idem nei ranghi più alti del potere giudiziario..CSM in primis...
mi chiedo: se la carriera politica fosse una missione a tempo, in cui il parlamentare fa 5 anni e poi non può più essere rieletto nè coprire cariche istituzionali diverse, il resto delle carriere e delle carceri professionali così impietrite attorno ai suoi elementi preistorici, potrebbe trarne nuova vita??
in fin dei conti è dal potere legislativo che il paese trae la propria linfa per andare avanti..l'economia, il potere giudiziario, la PA non sono nulla senza le leggi nei sistemi di civil law....
mi chiedo..dal rinnovo del modo di intendere la "carriera politica" (che carriera NON DOVREBBE ESSERE MAI), sarebbe possile accendere la miccia per tutto il resto??
il professore sul finale, alla domanda dello studente sull'apocalisse che sta per arrivare in italia risponde:
"magari!!!!almeno si muoverebbe qualcosa...saremmo costretti a ricostruire"
a chi non è concorde con il professore chiedo: c'è il modo di fare posto alle idee senza distruggere i muri di Berlino di questo paese????
Registrato: 29/02/08 22:32 Messaggi: 4396 Residenza: Riverside House
Inviato: 16 Set 2009 09:53 Oggetto:
Forse sono io che non comprendo, forse non riesco a capire dove vuoi arrivare; ci sono diverse cose, nei tuoi legittimi ragionamenti, che mi lasciano perplesso.
Chiedi un cambiamento (ed i cambiamenti non possono mai essere parziali altrimenti non sarebbero tali) e poi ....
Citazione:
a chi non è concorde con il professore chiedo: c'è il modo di fare posto alle idee senza distruggere i muri di Berlino di questo paese????
non vuoi abbattere i muri oltre i quali è celato tutto ciò che vorresti cambiare?
Qualcosa fa capire che in realtà l'inconscio del professore vuole dire qualcosa ma il subconscio cerca di celarlo ma la realtà traspare ad un attenta analisi. Forse più che distruggere o cambiare sarebbe meglio ignorare tante cose e mi riferisco in particolare alla tele, ai media, Berlusconi va a porta a porta e chissà perchè gli altri programmi della stessa ora e delle altre reti vengono aboliti. La gente non si domanda perchè? Poi dicono che il nano ha avuto il picco degli ascolti della serata... Ciumbia ma aprite gli occhi Italiani, non fatevi abbindolare. Poi sempre per coincidenza su rai 3 c'era un film di Hitler.....
> a metà degli anni 60' nasce il movimento studentesco;
In realtà il vero problema sorge prima degli anni '60: dopo la 2° guerra mondiale, un gruppo di ladri, cioè di politici, ha occupato l'Italia e ha distrutto tutto, sanità, scuola, politica... Andreotti & C. hanno realizzato lo sfascio che abbiamo, la rivolta studentesca era un tentativo di ritornare a ciò che funzionava, perchè il poco di decente che il ventennio aveva fatto non esisteva +, per quanto forcaiola la mentalità fascista era sempre meno corrotta dei politici post 2° dopoguerra!
Le rivoluzioni a metà, però, giustamente, non sono tali, e quindi anche chi voleva le riforme non ha avuto il coraggio di realizzarle, è + esatto dire che il popolo è stato rinunciatario
Il vero problema dell'Italia però è che tutti hanno interesse a far credere ciò che non è: es, conosco tante persone che lavorano in nero, figurando disoccupati, salvo poi quando gli offrono un lavoro rifiutarlo... Finchè lo fa una sola persona tanto quanto, ma se è abitudine di tanta gente si capisce che i dati dell'economia sono falsati, quindi mi viene il sospetto che chi + si lamenta di questa situazione in realtà ha tutto l'interesse a mantenerla... Domanda: quali speranze di cambiamento??? Nessuna! Ovvio, almeno fino a quando gli italiani non impareranno a dire la verità... Mi fermo qui per ora, se no dico cose di cui poi mi pento
Hai colpito nel segno Celestia, siamo una massa di egoisti, quando ci tolgono a tutti qualcosa ci lamentiamo se siamo in mezzo a questi. Una politica adottata dai più, le aziende lo hanno capito e piuttosto che dare 10 per ogni dipendente nel suo interesse ne da 1000 a 5 o 6 che in cambio cercano di persuadere la maggioranza, magari non sono tutti così i sindacati ma vi assicuro che funziona così nelle aziende, così anche in politica. Stanno facendo propaganda con la consegna delle case in abruzzo, casette di legno che saranno costate 20000 ? l'una al massimo, certo, danno una casa a quei poveri disastrati ma la casa che avranno durerà quanto? Ma le case vere dove sono? E i soldi di tutte le donazioni? Secondo me con quei soldi avrebbero ricostruito tutto l'abruzzo con case vere e non con baracche sembianti case, chi ci da la certezza di quanti soldi sono stati raccolti? Chi li gestisce, dove andranno a finire? Tante domande e molto più incertezze. Di una cosa sono sicuro, le case non so se le faranno in cemento ma le chiese si e le ricostruiranno esattamente come prima.
Attenti, la chiesa ha più potere di tutti e soprattutto più soldi, l'ho detto già da qualche parte e lo ripeto, la bellezza del vaticano e le sue ricchezze danno un idea incerta sul suo vero operato.
Non bisogna aspettare che tutti inizino a cambiare per cambiare noi stessi, sarebbe un modo per dimostrare che si sta bene così invece dobbiamo iniziare a cambiare senza guardare se gli altri lo fanno o no.
Non bisogna aspettare che tutti inizino a cambiare per cambiare noi stessi,
I buddhisti lo dicono da 2500 anni: ma Vai a dirlo agli Italiani... Non c'è verso, se non si cambia mentalità non cambierà mai nulla. Certo internet può aiutare, e non è un caso che la politica non ami la rete, visto che unisce persone anche molto lontane fra di loro; ma l'es dell'Abruzzo anche se è illuminante e solo uno degli innumerevoli es che si possono portare del solipsismo imperante, e decisamente il vaticano ha tutto l'interesse a mantenere lo status quo. Leggevo la storia di Savonarola: avevo i brividi, mi credi se Ti dico che è uno specchio del nostro tempo? E' incredibile ma è così, mi chiedo che differenza c'è tra la Signoria fiorentina e il nostro governo?!? I pochi "Savonarola" di oggi sono idealmente messi al rogo, e mi dispiace dire che non è una battuta!...
Hai colpito nel segno Celestia, siamo una massa di egoisti, quando ci tolgono a tutti qualcosa ci lamentiamo se siamo in mezzo a questi. Una politica adottata dai più, le aziende lo hanno capito e piuttosto che dare 10 per ogni dipendente nel suo interesse ne da 1000 a 5 o 6 che in cambio cercano di persuadere la maggioranza, magari non sono tutti così i sindacati ma vi assicuro che funziona così nelle aziende, così anche in politica. Stanno facendo propaganda con la consegna delle case in abruzzo, casette di legno che saranno costate 20000 ? l'una al massimo, certo, danno una casa a quei poveri disastrati ma la casa che avranno durerà quanto? Ma le case vere dove sono? E i soldi di tutte le donazioni? Secondo me con quei soldi avrebbero ricostruito tutto l'abruzzo con case vere e non con baracche sembianti case, chi ci da la certezza di quanti soldi sono stati raccolti? Chi li gestisce, dove andranno a finire? Tante domande e molto più incertezze. Di una cosa sono sicuro, le case non so se le faranno in cemento ma le chiese si e le ricostruiranno esattamente come prima.
Attenti, la chiesa ha più potere di tutti e soprattutto più soldi, l'ho detto già da qualche parte e lo ripeto, la bellezza del vaticano e le sue ricchezze danno un idea incerta sul suo vero operato.
Non bisogna aspettare che tutti inizino a cambiare per cambiare noi stessi, sarebbe un modo per dimostrare che si sta bene così invece dobbiamo iniziare a cambiare senza guardare se gli altri lo fanno o no.
delle casette infatti ne stiamo parlando qua e la domanda in effetti andrebbe fatta anche in quel 3D
sui dinosauri e la voglia di cambiare in effetti mi chiedo..c'è davvero sta voglia di cambiare negli italiani???
oppure questa sciatteria e poca correttezza in fin dei conti fa comodo a quasi tutti perchè permette di mettere da parte il diritto civico?
oppure questa sciatteria e poca correttezza in fin dei conti fa comodo a quasi tutti perchè permette di mettere da parte il diritto civico?
Più che di mettere da parte il diritto consente di poter fare ciò che si vuole senza problemi: è triste dirlo ma è così, e la cosa peggiore è che chi si lamenta a gran voce spesso è proprio chi pecca di +! Mannaggia!!!
Purtroppo siamo pigri e aspettiamo nella speranza che ci pensino gli altri a cqmbiar le cose. Questo è parassitismo che poi non ha nulla a che fare con la parola stessa, se continuiamo a poggiare le speranze sugli altri senza renderci conto che gli altri fanno la stessa cosa andremo solo a peggiorare, non possiamo andare avanti addossando tutto su governo come per dire non è colpa nostra...
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