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Zeus News Ospite
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colemar Semidio
Registrato: 17/08/10 23:44 Messaggi: 449
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Inviato: 26 Lug 2016 23:58 Oggetto: |
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Se è un condensatore, cioè un elemento elettrico caratterizzato dalla capacità C (duale della induttanza L), allora la curva di scarica (a corrente costante) non è quasi piatta come quella degli accumulatori che usiamo oggi, bensì è un segmento rettilineo che parte dalla tensione iniziale e scende fino a zero volt.
Quindi di per sè un accumulatore al grafene non sarebbe adatto ad alimentare direttamente un tipico dispositivo elettronico, il quale necessita di una tensione quasi costante.
Per risolvere il problema si può interporre un circuito stabilizzatore a stato solido (in pratica qualche transistor, un diodo zener e una manciata di resistori), ma in questo modo gran parte dell'energia accumulata andrebbe sprecata come calore dissipato sul transistor finale: [potenza istantanea dissipata] = {[tensione di uscita del condensatore] - [tensione costante di alimentazione]} * [corrente di alimentazione]. E comunque non si potrebbe portare a zero la tensione del condensatore per sfruttare tutta la carica.
Per superare anche questo problema bisogna interporre un circuito di tipo switching (oscillatore con elemento induttivo), il quale riesce a convertire la tensione quasi senza perdite di energia, al prezzo di una certa complessità che comporta un costo non irrilevante. Anche con questa soluzione però non si può scaricare il condensatore completamente fino a zero volt, dato che il circuito oscillatore ha bisogno di un minimo di tensione. |
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andrea c Comune mortale
Registrato: 27/07/16 08:48 Messaggi: 4
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Inviato: 27 Lug 2016 09:01 Oggetto: |
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ciao colemar,
il tuo discorso andava bene 30 anni fa.
E'ovvio che bisogna interporre un dispositivo switching, un DCDC come quello ad esempio che c'è in alcuni milioni di toyota ibride. non è più complesso o costoso degli inverter di potenza che si trovano in ogni vettura elettrica e in 9 milioni di toyota ibride (2 per vettura)
Se scarico i supercap solo al 50% di tensione, rinuncio a 1/4 dell'energia contenuta, se lo scarico a 1/4 rinuncio a un sedicesimo, non è un dramma. |
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colemar Semidio
Registrato: 17/08/10 23:44 Messaggi: 449
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Inviato: 27 Lug 2016 11:56 Oggetto: |
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@andrea c
No, effettivamente non è un dramma.
Però rispetto al costo totale supercap+DCDC il circuito DCDC può essere forse il 25%. Lo dico pensando al prezzo medio di un alimentatore USB da auto (che contiene un DCDC) rispetto al prezzo medio di una batteria di ricambio al litio.
Soprattutto, l'elemento induttivo del DCDC non si può miniaturizzare e darebbe parecchio fastidio negli spazi ridotti degli smartphone di oggi. |
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andrea c Comune mortale
Registrato: 27/07/16 08:48 Messaggi: 4
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Inviato: 27 Lug 2016 14:00 Oggetto: |
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Veramente io pensavo alle automobili elettriche più che ai telefonini, dove le attuali batterie al litio, pur ottime in sè, sono un vero limite. Effettivamente le induttanze sono un problema ovunque, anche se si può tentare di tirar su la tensione con uno o più charge pumps. Se queste benedetti supercap arrivano in produzione, troveranno il modo di farli costare il giusto (per loro, mai per noi) con annessi e connessi. Mi immagino che per un annetto costerà caro ricaricare il telefonino in due secondi, poi tutto si aggiusterà. Piuttosto con accumulatori eterni come faranno a farci buttare il telefonino dopo due anni? |
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Cesco67 Dio maturo
Registrato: 15/10/09 10:34 Messaggi: 1758 Residenza: EU
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Inviato: 27 Lug 2016 21:59 Oggetto: |
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andrea c ha scritto: | ciao colemar,
il tuo discorso andava bene 30 anni fa.
E'ovvio che bisogna interporre un dispositivo switching, un DCDC come quello ad esempio che c'è in alcuni milioni di toyota ibride. non è più complesso o costoso degli inverter di potenza che si trovano in ogni vettura elettrica e in 9 milioni di toyota ibride (2 per vettura)
Se scarico i supercap solo al 50% di tensione, rinuncio a 1/4 dell'energia contenuta, se lo scarico a 1/4 rinuncio a un sedicesimo, non è un dramma. |
Bisogna anche considerare che un convertitore dcdc, pur ottimo che sia, ha sempre un rendimento inferiore ad uno, di conseguenza parte dell'energia viene sprecata in calore che deve essere smaltito ed in un telefonino potrebbe essere un problema (oltre alle dimensioni già citate fa colemar) |
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{ictuscano} Ospite
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Inviato: 29 Lug 2016 19:45 Oggetto: |
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@andrea c
"Piuttosto con accumulatori eterni come faranno a farci buttare il telefonino dopo due anni?"
Mah, a me non pare che si cambino per la batteria (la mia l'ho ricomprata con 14 euro), quanto sia per avere "l'ultimo iper-ultra velocissimo" col nuovo Android con 100-n mirabolanti novità, e sia per essere fighissimi, che fai col catorcio di 2 anni fa?...
per la verità, a me toccherà davvero cambiarlo, ma perché non mi aggiornano l'Android ed il 4.2 ormai si intreccia, e si pianta una App, poi l'altra, poi un'altra. Non è sempre così, ma è complicato andare avanti così |
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Gladiator Dio maturo
Registrato: 05/12/10 20:32 Messaggi: 12817 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
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Inviato: 30 Lug 2016 15:31 Oggetto: |
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@ictuscano
Ti ricordo la pratica sempre più diffusa di immettere sul mercato dispositivi con batterie non sostituibili in cui il limite di vita dei dispositivi potrebbe proprio diventa la vita delle batterie stesse.
In quanto a questa batteria prima di osannarla o denigrarla bisognerebbe vederla all'opera in un'applicazione pratica e noto che, sovente, dall'annuncio mirabolante all'applicazione pratica il miracolo tende a disperdersi o, quantomeno, a ridimensionarsi... |
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{ictuscano} Ospite
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Inviato: 31 Lug 2016 17:16 Oggetto: |
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@gladiator
(se non sbaglio) le batterie sono tutte sostituibili, quelle che dici tu non è che non si sostituiscono, si sostituiscono solo tramite l'assistenza. Sbaglio?
Peraltro in genere sono cellulari di quelli molto costosi, per cui per chi guarda il portafoglio la sostituzione vale la pena. La verità è solo che chi vuole sempre l'ultimo modello, al limite "ha la scusa" del fine batteria per prendere quello che in realtà desidera avere con tutte le sue forze... ;-)
E' comunque chiaro che per esempio nel mio caso quando acquisto guardo sempre se la batteria è sostituibile o no. Il problema è che poi è il S.O. che arriva a fine corsa, anche perché non gli fanno gli aggiornamenti (compresi quelli di sicurezza, penso a Stagefright): purtroppo non è la batteria che devo buttare, è proprio il cellulare... |
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Gladiator Dio maturo
Registrato: 05/12/10 20:32 Messaggi: 12817 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
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Inviato: 01 Ago 2016 10:50 Oggetto: |
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@ictuscano
Per quanto ne so, nella maggior parte dei casi la sostituzione della batteria tramite l'assistenza è un'operazione non semplice che può prevedere anche la sostituzione del dispositivo, in ogni caso l'effettuazione del backup, costi non proprio economici e, sovente, anche tempi non brevi se il negozio di assistenza non è nella tua città.
Il discorso che ciò sia limitato ai dispositivi costosi era certo vero ma il limite si sta spostando verso il basso sia perché i dispositivi costosi di alcuni anni fa stanno diventando la fascia media di oggi, sia perché anche per i dispositivi di fascia media di nuova concezione ci si sta orientando verso la batteria non sostituibile vedi link.
In quanto al fatto che sovente il limite sia il SO non aggiornato, per i dispositivi Android soprattutto, questo è tristemente vero ed è figlio della volontà di contenere i costi e, soprattutto, della volontà di spingere alla frequente sostituzione del dispositivo. |
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