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Auto, in arrivo la panacea elettrica
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Zeus News
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MessaggioInviato: 24 Set 2009 14:41    Oggetto: Auto, in arrivo la panacea elettrica Rispondi citando

Commenti all'articolo Auto, in arrivo la panacea elettrica
Terrorizzate dalla fine degli incentivi, le case automobilistiche giocano la carta elettrica. Pro e contro della nuova mobilità a batteria.



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mariantonio.inter
Semidio
Semidio


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Residenza: meglio nero che bianconero ! NO al razzimo

MessaggioInviato: 24 Set 2009 18:10    Oggetto: Rispondi citando

le auto a batteria saranno vendute (comunque in quantutà limitate) solo con i vituperati incentivi (metano insegna). Per avere diffusione di massa dovranno avere un'autonomia di almeno 500 e passa chilometri.
Altrimenti si emette una legge europea che bandisce le auto con motore a scoppio e si risolve il problema.
Ora come ora, nessuno rinuncia alle auto super accessoriate, confortevoli e con lunga autonomia.
Finora tutte le iniziative per sostituirle hanno fallito, almeno parzialmente: metano, gas, incentivi per usare l'auto in comune, mezzi pubblici, ecc...
Forse tra 100 anni o con il petrolio a 500 euro al litro....
ciao
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{pippolo}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Set 2009 23:54    Oggetto: spostare il problema Rispondi citando

Il vero problema e' che nessuno dice che l'80 per cento dell'energia elettrica e' prodotta* da centrali termoelettriche ( in pratica gruppi elettrogeni di grandi dimensioni). Questo vuol dire che invece di inquinare in citta' con le auto, si preferisce inquinare di piu' in periferia. Senza considerare poi l'inquinamento aggiuntivo prodotto dallo smaltimento delle batterie esauste. Che poi le auto attuali siano delle grosse stufe ambulanti, questo mi trova in tutto d' accordo anche se ultimamente si stanno facendo sforzi per ottimizzare i consumi e far salire il rendimento, nondimeno neanche si dice che un motore elettrico restituisce intorno al 30 percento dell'energia che consuma. Quindi prima di essere a favore di quella o quell'altra tecnologia bisogna fare un po' di conti.

*L'energia non si produce ma si trasforma
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doctorzibo
Eroe in grazia degli dei
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Residenza: Milazzo

MessaggioInviato: 25 Set 2009 07:27    Oggetto: Rispondi citando

Se è vero quello che dicono nei siti sotto riportati, anche il motore endotermico, che è rimasto praticamente lo stesso dal momento della sua creazione, potrebbe avere dei miglioramenti interessanti:

http://www.revetec.com/
http://www.angellabsllc.com/
http://quasiturbine.promci.qc.ca/EIndex.htm

Inoltre, sempre che sia vero quello che dicono, anche nei motori elettrici sembra che ci possano essere dei miglioramenti nel rendimento ( anche se è già prossimo al 100% nei motori di grosse dimensioni ). Sarà vero?

http://www.flynnresearch.net/

Qualche riproduzione italiana ( dopo tanto inglese... Wink )

http://www.energeticambiente.it/parallel-path/
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{Alessandro}
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MessaggioInviato: 25 Set 2009 10:51    Oggetto: L'auto a combustione interna è morta Rispondi citando

Pippolo, ciò che dici è profondamente errato:

Il rendimento del motore elettrico non è del 30% ma è sempre superiore all'80%. Nella maggior parte dei casi ti posso dire che si supera il 90%.
Ciò significa che il 90% dell'energia fornita dalle batteria si trasforma in energia meccanica. Un dato straordinario.

Sono i motori a scoppio che hanno rendimenti intorno al 30%. E anche se si dice che ultimamente hanno fatto progressi siamo comunque a livelli percentualmente ridicoli.Le automobili odierne sono realmente delle stufe su quattro ruote.

E' errato anche ciò che dici relativamente alla produzione di energia: è vero che ci sono le centrali termoelettriche che inquinano, ma è anche vero che ci sono le fonti di energia rinnovabili e il nucleare (cui sono cmq contrario) che non producono emissioni.

Sei un concessionario di automobili?!?

:)
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vac
Comune mortale *
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Messaggi: 323

MessaggioInviato: 25 Set 2009 11:42    Oggetto: Re: spostare il problema Rispondi citando

Il vero problema è che un sacco di gente dice stupidaggini sull'elettrico tipo che sposta il problema o che ha un efficenza del 30%

<b>L'elettrico è 3 volte + efficente dell'endotermico.</b>
Poi si aggiungono i costi di trasporto:
=> Meglio trasportare energia elettrica sui fili o benzina/gasolio sui camion?
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vac
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Registrato: 25/09/09 11:37
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MessaggioInviato: 25 Set 2009 11:45    Oggetto: Batterie... Rispondi citando

Quelle della mia auto elettrica hanno 10 anni. (e vanno ancora)
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{franciccio}
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MessaggioInviato: 25 Set 2009 17:00    Oggetto: Rispondi citando

scusate l'ignoranza, ma come si aggiungerebbe elettricità alla macchina? con una spina?
per benzina metano gpl ecc.. c'è il benzinaio, e per ste macchine? forse mi è sfuggito qualcosa! 8)
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Zeus
Amministratore
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Registrato: 21/10/00 01:01
Messaggi: 12777
Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 25 Set 2009 17:13    Oggetto: Rispondi citando

Si', con una spina in garage ricarichi le batterie Smile

Oppure, le batterie si ricaricano durante le frenate. Anziche' essere sprecata in calore, l'energia viene recuperata e ricarica le batterie. In questo caso pero' conviene avere un altro motore a disposizione (auto ibride) perché la ricarica non è sufficiente.
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{pippolo}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Set 2009 18:30    Oggetto: Rispondi citando

per alessandro: non sono un venditore di automobili, ma un semplice perito elettrotecnico, che qualcosa sui motori elettrici ha studiato, e posso assicurarti che alti rendimenti (>40%) si hanno solo con grossi motori con potenz nominale di oltre 2000 kW
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{Fulvio P.}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Set 2009 22:26    Oggetto: Grazie per la citazione Rispondi citando

Sono il collaudatore citato nell'articolo, ringrazio per la citazione e devo dire che io stesso non avevo riflettuto sulla fondamentale differenza attuale tra i veicoli elettrici e quelli a petrolio: i tempi e le modalità di rifornimento dell'uno e dell'altro tipo.

Pilotare una moto elettrica su strada è emozionante perchè davvero gli altri veicoli sembrano appartenere al passato, o meglio ci si sente nel futuro pur se la strada è nel presente... Se si ha l'avvertenza di non buttare energia nelle riprese da fermo come si è soliti fare in moto ma ci si abitua a un'accelerazione di tipo ciclistico in partenza, vincendo la tentazione di aprire tutto (si otterrebbe una ripresa che staccherebbe molti motori endotermici! Ma le forti correnti di spunto scaricano le batterie in modo non lineare) l'autonomia massima media si raddoppia addirittura. E la velocità rimane quella di crociera, generalmente superiore ai 70Kmh con motori da 5 Kw. Vi rivelo un segreto di Pulcinella per risparmiare: occhio all'amperometro, un normale amperometro istantaneo analogico a lancetta che è molto più utile al pilota di tante sofisticate (pur necessarie) apparecchiature di controllo e che aggiungo sempre ai prototipi che provo.

Ma torniamo alla differenza, quella vera... dice bene Bottari, è tutta nel modo in cui l'oggetto elettrico va per forza usato. E' tutta, dal punto di vista dell'utente, nei tempi e nelle modalità di ricarica che impongono un uso virtuoso del mezzo stesso. Io non me ne rendo conto perchè provo moto già preparate, pronte e cariche, mi preoccupo di valutare l'autonomia e gli altri parametri e della ricarica si occupano altri, io la ricarica non la vedo... ma se portassi a casa la moto e la collegassi alla mia presa di corrente, dovrei lasciarla attaccata qualche ora con un assorbimento di circa 700W dalla presa domestica.
Si tratta di veicoli adattissimi all'uso quotidiano di tipo pendolare, casa-ufficio.

Secondo me il vero boom di questi veicoli si avrà, a parte i costi che ancora possono scendere un poco, quando sarà possibile pianificare un viaggio ricaricando il mezzo dove si fa tappa: al ristorante, in ufficio, in fabbrica, nel parcheggio dell'albergo, all'autogrill, nel box dell'amico o sotto casa sua con una prolunga giù dal balcone, dovunque ci si fermi per un tempo sufficiente.

La rivoluzione non dovrà essere tanto nella tecnologia dei mezzi, già molto elevata (motori esafase, rendimenti molto superiori al 90%, recupero energia in frenata) quanto nella mentalità delle persone che metteranno a disposizione l'energia elettrica... attualmente tutti sono restii perchè non hanno la percezione di quanto poco costi ricaricare una moto e temono la 'bolletta salata'.
Eppure, se il ristoratore percepisse che il costo della ricarica completa della moto del suo cliente è di circa un euro, sarebbe felice di mettergli a disposizione una presa di corrente all'esterno della porta del locale. E in quei locali farebbero tappa prima pochi pionieri, magari in un raid nazionale opportunamente pubblicizzato, poi carovane di motociclisti elettrici. Il resto verrebbe da sè.

In molti Paesi civili, qualcuno anche extracomunitario (cos'avete capito? parlo della Svizzera!) le colonnine di ricarica, anche gratuite, sono spesso la norma e le nostre diatribe italiote su colonnine sì-colonnine no fanno sorridere...
A quanto mi hanno raccontato persone degne di fede, a Milano gli amministratori preposti e/o i loro consulenti si sono pappati poco tempo fa circa CINQUE MILIONI DI EURO pubblici solo per PROGETTARE la FATTIBILITA' delle colonnine di ricarica... Io sapendo che il sindaco è petroliere mi sarei rassegnato in partenza e non avrei fatto la proposta...
Comunque, come paventa Bottari, io tremo al pensiero di dove prima o poi arriveremo, anzi torneremo se mai ce ne saremo allontanati: batterie che si ricaricano in pochi minuti (o rapida sostituzione con batterie già precaricate) e mezzi spropositati, punto e a capo.

Quanto alla ricarica rapida, c'è un problemino cui pochi pensano: sarebbero necessari -oltre ad alimentatori di alto costo e dimensioni superiori alle attuali, che sarebbero di difficile alloggiamento sui mezzi- brevi assorbimenti di decine di Kw dalla rete elettrica, per cui servirsi della normale utenza domestica sarebbe impossibile e l'uso di colonnine pubbliche opportunamente dimensionate diverrebbe obbligatorio.

Ciao :)
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Emmett Brown
Dio maturo
Dio maturo


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MessaggioInviato: 26 Set 2009 08:28    Oggetto: Efficienza tripla! Rispondi citando

{pippolo} ha scritto:
per alessandro: non sono un venditore di automobili, ma un semplice perito elettrotecnico, che qualcosa sui motori elettrici ha studiato, e posso assicurarti che alti rendimenti (>40%) si hanno solo con grossi motori con potenz nominale di oltre 2000 kW


Pippolo, non hai studiato con attenzione, e neppure hai fatto esperienze e misure. 2000KW??? Vuoi dire due Megawatt di motore elettrico? GRANDE GIOVE!!! No no, pippolo, ripresentati all'esame e... fammi parlare col tuo professore Smile

Ha ragione Alessandro, fatti e circostanze confermate dal collaudatore qui sopra e anche da me per esperienza diretta (sia empirica che professionale e perciò quasi scientifica) nell'uso di veicoli elettrici e di batterie e motori di ogni tipo.

La perfezione non è di questo mondo e alle leggi della termodinamica non si sfugge, ma i motori elettrici sono quanto di meglio vi sia per trasformare un'energia (quella elettrica) in un movimento. Già ora i motori elettrici e i relativi controller viaggiano su rendimenti superiori al 90% e ulteriori miglioramenti ben vengano ma, ormai, non potranno che essere marginali.
Bisogna piuttosto puntare su un diverso tipo di produzione dell'energia elettrica e ancor più, nell'immediato, su un più efficace sistema di immagazzinamento di tale energia per l'uso mobile (leggi: batterie.) Lì sì che, nonostante i macroscopici progressi recenti, c'è ancora molto da fare e siamo all'inizio di una bella storia.

Ha ben ragione anche Vac quando dice che

Il vero problema è che un sacco di gente dice stupidaggini sull'elettrico tipo che sposta il problema o che ha un efficenza del 30%

L'elettrico è 3 volte + efficente dell'endotermico.
Poi si aggiungono i costi di trasporto:
=> Meglio trasportare energia elettrica sui fili o benzina/gasolio sui camion?


Caro Vac, io ho avuto e ancora a volte ho a che fare con individui sedicenti elettrauto che fanno confusione tra tensione e corrente!
E vedo 'idraulici' che dopo decenni di mestiere confondono a caso i concetti di pressione e di portata! Immaginati dunque cosa ne possono comprendere i non-specialisti in genere... Salvo ovviamente chi abbia voglia di conoscere davvero questi semplicissimi concetti, verificabili persino empiricamente con grande facilità.
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{pippolo}
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MessaggioInviato: 26 Set 2009 11:21    Oggetto: per emmet brown Rispondi citando

guarda che dove lavoro, abbiamo motori che assorbono oltre 2500KW, sono alimentati a 6000V
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cisco
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MessaggioInviato: 26 Set 2009 17:36    Oggetto: Re: spostare il problema Rispondi citando

{pippolo} ha scritto:
[...]Quindi prima di essere a favore di quella o quell'altra tecnologia bisogna fare un po' di conti.

Sono perfettamente d'accordo con la tua affermazione.
Io non sono un esperto in questo campo, ma perlomeno direi che è una affermazione assennata. Le percentuali poi... hmmm... è facile far cambiare una percentuale: dipende sempre da come la si calcola.

Solo con una mentalità scientifica(*) si può decretare il successo o l'insuccesso di una "nuova" (mica tanto) tecnologia.
E farsi un po' di conti mi sembra quanto meno obbligatorio.

A mio parere, l'unica energia veramente a buon mercato è quella solare.
Meglio creare energia che viene dal cielo, o meglio creare energia usando altra energia (termoelettrica, idroelettrica...)?
Ma forse qui andiamo molto nel futuro ed i vari Moratti & C. forse non sarebbero molto d'accordo. Wink
Secondo me, ritirare fuori un'idea dello scorso secolo non è molto lungimirante. Forse è solo una strategia di marketing? Si sa, il marketing deve avere sempre prodotti nuovi da lanciare, sennò come se lo pagano lo stipendio?

(*) Nessuno scienziato ha mai la ragione in tasca. Tutto è valido fino a prova contraria. Ogni certezza di oggi potrebbe rivelarsi errata domani.
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 26 Set 2009 20:07    Oggetto: Re: per emmet brown Rispondi citando

{pippolo} ha scritto:
guarda che dove lavoro, abbiamo motori che assorbono oltre 2500KW, sono alimentati a 6000V

Non lo metto in dubbio, e certamente quei motori hanno un rendimento altissimo rispetto ad altri dello stesso tipo ma più piccoli.
Intendevo sottolineare che non è vero che i motori elettrici di dimensioni più 'normali' rendono meno del 40% (salvo siano proprio fatti male...) e ad esempio ho esperienza diretta di motori piccoli, da pochi KW, a magneti permanenti e senza spazzole, che nel caso delle moto sono contenuti nel mozzo della ruota motrice, funzionano solitamente a 72Vcc e hanno sei fasi, con un controller a chopper che regola potenza e velocità, e il rendimento complessivo del gruppo controller-motore è sul 90%. Generalmente il rendimento del motore vero e proprio supera ampiamente il 90% e non è necessario il raffreddamento forzato. Il controller invece non sempre è all'altezza del motore quanto a rendimento. Il rendimento dell'alimentatore che ricarica le batterie è anch'esso intorno al 90%.
Punto debole della catena, si capisce, sono le batterie, che non rendono altrettanto e non hanno vita eterna come le altre parti.

In campo aeromodellistico ci sono motori elettrici fatti allo stesso modo, con rendimento simile, trifasi, del peso di poche decine o centinaia di grammi e dalla potenza addirittura pericolosa... Rapporto peso/potenza e rendimento molto superiore al motore endotermico. Prestazioni impressionanti. Girano freddi e silenziosi. Punto debole, come sopra, sono le batterie.
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vac
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MessaggioInviato: 26 Set 2009 21:39    Oggetto: Rendimenti... Rispondi citando

Rispondo a Pippolo:
Il rendimento di un nuovo motore elettrico arriva al 90%
Quelli un po' + vecchi (come il mio) 80%
Un ulteriore 2-10% viene disperso dall'azionamento. (Detto inverter)

Se fosse come dici il motore si scalderebbe moltissimo, invece, anche in salita si intiepidisce appena.

Nel caso dei motori endotermici (quelli tradizionali) il rendimento arriva al 30% solo in rare condizioni ideali, mediamente è il 10%.
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{Gianluigi Malvassora}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Set 2009 22:37    Oggetto: Rispondi citando

Per ora le auto elettriche sono un faslo ideologico.
E' come l'energia nuclere. Senza la soluzione del problema delle scorie radiattive, le centrali atomiche si dimostrano inefficenti, costose e..inquinanti.
lo stesso varr... Visualizza altroàper le batterie di suddette auto. L'inquinamento attuale per la produzione di batterie gia' e' alto. decuplicarlo? E se domani ci mettessimo tutti a caricare le nostre macchine alla rete elettrica...come compensiamo l'incremento della domanda di energia se, per esempio, ogni estate per il solo effetto deiìll'uso dei condizionatori mandiamo in crisi l'intero sistema nazionale?
La soluzione a mio giudizio e' la sostituzione dei carburanti fossili con quelli di origine vegetale. Ma facendo attenzione ai contraccolpi sul prezzo dell'offerta che possono mettere in crisi le economie alimentari dei popoli piu' poveri del pianeta.
Desalinizazre e desertificare per aumentare la produzione di questi vegetali, in linea di massima cereali, e' la migliore soluzione.
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cavaliere76
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MessaggioInviato: 29 Set 2009 01:01    Oggetto: Rispondi citando

Un servizio di qualche giorno fà sulla rai, che mi trova perfettamente d'accordo, dichiarava che il prossimo futuro dell'auto è l'ibrida ad idrogeno/benzina, destinata a diventare solo ad idrogeno in futuro non molto remoto. L'idrogeno lo si può trovare e produrre facilmente, ed ha il vantaggio di non dover operare enormi lavori in casa, come nel caso delle auto elettriche che ti devi dotare di colonnine per la ricarica (i vecchi condomini senza garage o posti auto cosa fanno? Tutti a piedi?), basta riorganizzare la rete dei distributori convertendoli in parte ad idrogeno.

Il motore elettrico rimarra confinato nel campo dell'agricoltura, dove dal 2010 dovrebberro vedere luce i primi trattori a motore elettrico. Sono molte le aziende agricole che ormai producono l'energia elettrica necessaria per l'azienda in casa, tramite pannelli fotovoltaici e eolico, con un buon surplus di energia che viene rivenduto al gestore nazionale. A questo punto, anziche rivendere questa energia, la riutilizzerebbero per alimentare i mezzi d'opera, azzerando non solo l'inquinamento dai gas di scarico dei motori a nafta, ma anche i costi di fornitura del carburante, che non è poco.
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vac
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MessaggioInviato: 29 Set 2009 08:00    Oggetto: Quanta disinformazione nei commenti precedenti!! Rispondi citando

@Gianluigi Malvassora
Io l'auto elettrica ce l'ho da molti anni.
http://vaconline.altervista.org/car/index.php

La produzione delle batterie inquinava ai tempi delle Ni-Cd ora non lo si usa più.
SVEGLIATEVI!!!
Anche le batt. al piombo sono inquinanti solo se disperse, il piombo è riciclabilissimo e fonde a poche centinaia di gradi; per rifondere (=riciclare) i motori tradizionali occorre molta + energia!!

@cavaliere76
L'idrogeno è un idiozia pura.

Informati su wikipedia o altro, scopri che:
1. Per produrre idrogeno occorre una marea di energia (il triplo di quella che si ottiene bruciandolo)
2. Il trasporto e lo stoccaggio dell'idrogeno sono un utopia: e' l'elemento + piccolo dell'universo ed e' leggerissimo. per avere un autonomia di 200Km caricavano le bombole ad 800 bar (4 volte il metano).
Inoltre l'idrogeno sfugge dalle guarnizioni (appunto perché piccolo) ed indebolisce qualsiasi metallo (si infila in mezzo al reticolo)
L'idrogeno disperso oltre ad essere uno spreco è altamente esplosivo.

le celle a combustibile sono costruite con Platino (costosissimo) ed hanno una vita limitata. Sono 30 anni che si cerca un alternativa ma non c'è verso.
Infine:
le celle a combustibile producono una corrente modesta, per avere accelerazione e spunti di potenza occorre aggiungere delle batterie.

In pratica l'auto ad idrogeno è un auto elettrica in cui le celle a combustibile tengono carica la batteria
=> Le auto ad idrogeno aggiungono agli elevati costi delle auto elettriche tutti i difetti del idrogeno migliorando solo di poco l'autonomia ed i tempi di ricarica.

P.S. x Ricaricare la mia auto elettrica uso una normale presa 230V


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MessaggioInviato: 29 Set 2009 08:09    Oggetto: Rispondi

x Emmett Brown
A proposito di incompetenza:
Se vuoi farti 2 risate clicca sul link
e scarica
"Storia semiseria di una riparazione"

Citazione:
Consegno l'auto all'autoconcessionaria (Vedi "Ordine di Lavorazione")
...Mi viene spiegato che è un modello ?poco? diffuso e che l'unico meccanico che ha fatto il corso è al momento in
ferie.
Trascorsa la prima quindicina di giorni, comincio a contattare telefonicamente e direttamente l'autoconcessionaria
(2-3 volte a settimana) per cercare di capire quel che stava succedendo
Durante il lungo "ricovero" mi vengono comunicate varie diagnosi:
? "L'abbiamo ricaricata una prima volta, è andata bene, poi ci abbiamo riprovato e si è interrotta..."
? Il caricabatteria è da sostituire, costa oltre 4000 euro e non è coperto da garanzia in quanto è un
componente soggetto ad usura (vedi allegato "Norme di garanzia")
? Cerchiamo attraverso la nostra rete se troviamo un'auto da rottamare da cui ricavare un caricabatteria
usato....
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