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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 04 Ott 2009 19:39 Oggetto: la libertà di stampa non esiste |
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-la libertà di stampa non esiste -
di Paolo De Gregorio, 4 ottobre 2009
Certe volte appare chiaro che l?ABC della democrazia non è mai stato scritto e che le situazioni di fatto sono quelle da cui partire per riscrivere le regole in uso, e non le solite teorie fumose e fasulle.
Per vincere le elezioni bisogna raggiungere quella ampia parte di popolo, quella che non legge libri né giornali, stimabile al 30% della intera popolazione che, contro i propri interessi di classe, vota per la destra.
La cultura politica di queste persone è instillata tutti i giorni dal mezzo televisivo con il controllo di 5 canali e mezzo su 6, potere assoluto nel determinare il ?pensiero unico capitalista?, in profonda sinergia con l?attività della Chiesa cattolica. Questa attraverso le sue parrocchie, radio, televisioni, opere di ogni genere, scuole cattoliche, comunione e liberazione, mense per poveri, caritas, ecc, mantiene il controllo sui poveri e gli emarginati, cloroformizzandoli con la cultura del porgere l?altra guancia e che i poveri avranno un posto in prima fila nell?aldilà.
Se si vuole capire qualcosa di informazione, bisogna partire da questa realtà e studiare ciò che può incrinare questo potere assoluto.
Grillo ci ripete che il futuro è Internet e che le Tv sono morte, e così giustifica il suo disimpegno per una strategia contro il monopolio televisivo.
Quel 30% di popolo che fa vincere le elezioni alla destra non usa Internet, magari gioca con le macchinette dei videogiochi e si aggiorna nelle curve sud dei turbolenti stadi di calcio traboccanti violenza e becera ignoranza.
Berlusconi deve la sua fortuna politica al controllo delle reti televisive che hanno ottenuto l?incredibile risultato di far passare dei coraggiosi magistrati che lo indagavano per complottisti rossi che si inventano teoremi, e hanno fatto passare per paladino delle libertà un monopolista editoriale con spiccata tendenza a non tollerare critiche né accuse.
La ?libertà di stampa? che vediamo oggi 4 ottobre nei titoli dei giornali, dopo la manifestazione di piazza del Popolo a Roma, si esprime per quei pochi e poco letti giornali di sinistra in esaltazione trionfale dei 300.000, dimenticando lo stato comatoso della ?sinistra sparita?. Per gli altri, di destra o di proprietà del Cavaliere, la libertà di stampa è omettere la notizia che, infatti, non appare nemmeno o viene relegata in trafiletti delle pagine interne.
E visto che ognuno acquista il giornale che conferma le sue idee, nessuno influenza nessuno e gli schieramenti restano immobili.
Visto che i governi di ?sinistra?, Prodi e D?Alema, non hanno toccato né il conflitto di interessi né il monopolio televisivo, l?unica iniziativa che si può fare dal basso è quella di far fallire la RAI, già fortemente indebitata, punendola per l?insopportabile ruolo di fiancheggiatrice di Berlusconi, e ormai in mano alla destra.
Godrei immensamente nel vedere Bruno Vespa disoccupato e finire per sempre quei tristi teatrini dove i rappresentanti dei partiti fanno quotidiane passerelle in dibattiti finti che non sono utili a nessuno.
Far fallire la RAI non è un obiettivo da sottovalutare, non bisogna farsi ingannare dal fatto che lo chiede la Lega e che vogliono chiudere Santoro (mi sembra una contromossa per stoppare le iniziative di Grillo e Di Pietro contro il canone).
Dalle sue ceneri nascerà qualcosa di diverso, magari una ?public company? gestita dai cittadini, magari comprando piccole Tv regionali e facendole trasmettere alcune cose in contemporanea, avvalendosi di tutti coloro che sono stati emarginati dall?attuale sistema.
In attesa di un futuro lontano in cui tutti saranno su Internet è meglio occuparsi nel presente di Tv e far partecipare i cittadini ad un progetto in cui i giornalisti sono coloro che gratuitamente fanno inchieste, filmati, denunce sul proprio territorio, che è l?unico modo di fare la ?libertà di stampa?, facendola finita con la Casta dei giornalisti professionali che si vendono puntualmente al potente di turno.
Paolo De Gregorio |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 05 Ott 2009 15:59 Oggetto: |
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Paolodegregorio ha scritto: | La ?libertà di stampa? che vediamo oggi 4 ottobre nei titoli dei giornali... |
Certo parlare di libertà di stampa quando si parla solo delle squinzie di Berlusconi fa un pò senso... I giornali dovrebbero prima occuparsi di argomenti seri e poi protestare contro la censura. Non so se è un caso ma noto una politica editoriale pessima da parte dei giornali che una volta si definivano "Seri", il 70% delle notizie sono + che altro gossip o cultura popolare! Sigh! Tolta un pò di politica estera, resta poco per parlare di stampa imbavagliata, visto il basso profilo...
Il discorso fatto per DP dovrebbe valere per tutti i politici e per tutti i governi, a prescindere dal colore politico: perchè insistere tanto sulla vita sessuale del PdC e poi protestare perchè non accetta critiche? nessun politico si sputtana dicendo cosa fa a letto, non credo esistano masochisti simili. Se al posto del Berlusca ci fosse D'Alema non cambierebbe nulla: stesso discorso, niente calunnie e indifferenza per certe pruderie, o no?
Paolodegregorio ha scritto: | ...facendola finita con la Casta dei giornalisti professionali che si vendono puntualmente al potente di turno... |
Il problema della censura è invece molto sentito da parte dei giornalisti seri (pochi per la verità) che lamentano ingerenze di alcuni padroni, non tutti ovvio, che sono servili per interesse... |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 05 Ott 2009 18:33 Oggetto: |
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Si ha idea di quanto lo stato foraggia la stampa?
Quanto hanno senso questi aiuti con soldi pubblici alla stampa privata?
E quale è la qualità della stampa attuale (libera o non libera che sia secondo i liberi punti di vista di ciascuno) ? |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 06 Ott 2009 15:19 Oggetto: |
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IoSOLOio ha scritto: | E quale è la qualità della stampa attuale... |
Si dovrebbe fare un distinguo: la stampa indipendente esiste in rete e non, ma se i giornalisti devono lamentarsi della censura almeno evitino di guardare dal buco della serratura l'attività sessuale di Berlusconi, ciò che succede sotto l'orlo delle sue mutande non ha molto valore come informazione..., o no?
Un giornale indipendente, non pagato da un partito dovrebbe essere + credibile di uno politicizzato, ma se si dedica al gossip, dopo parlare di censura non è il massimo della serietà. Poi è chiaro che chi riceve soldi dallo Stato ne dipende, non si sputa sul piatto in cui si mangia, da qui una sudditanza che è bene evitare
E' molto difficile trovare le notizie in una congerie di pettegolezzi e opinioni presentate come verità
Ciao |
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