Olimpo Informatico

[Zeus News]

Commenti all'articolo L'AgCom diventerà il censore di Internet
Il Decreto Romani affida all'Autorità Garante il potere di rimuovere i contenuti dalla Rete senza passare per l'autorità giudiziaria.


Foto via Fotolia

[etabeta]

non credo che questo decreto passerebbe le forche della Corte Costituzionale come è già successo per il Lodo Alfano.

La costituzione, "legge delle leggi", dice chiaramente:

Art. 15

La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge."

Tanto per chiudere ricordo all'attuale Governo che la forma Repubblicana dello Stato (Art. 1) non può essere oggetto di revisione costituzionale (Art. 139)

[OXO]

Resta il fatto dell'ennesimo, fulgido esempio di democrazia e libertà made in PDL...

E noi continuiamo ad assistere impotenti alla sgretalozione della legalità nell'interesse di pochi (o meglio, di uno solo)...

[{utente anonimo}]

La cosa curiosa è che poi ci si lamenta di paesi come la Cina. E' difficile non definire il decreto Romani come una legge dittatoriale, anche se personalmente penso che nasca per ignoranza ancora prima della volontà di "creare un regime". Ecco, almeno la Cina ha una strategia coerente...

[Silent Runner]

Beh, se non possiamo battere la Cina sul piano dei costi della manodopera e sulla potenza economica, almeno possiamo cercare di emularla partendo dalla limitazione sempre maggiore delle libertà dei cittadini.

Il tanto ventilato partito dell'Amore del nostro beneamato Premier è in odore di Leaderismo Maximo più da dittatura coreana che da vero premierato forte. Il delirio nel quale sta precipitando questo paese nell'indifferenza dei suoi cittadini non può che produrre questo genere di sciocchezze.
Tutte le dittature, siano esse mediatiche o militari, sono fondate sull'irrazionale. Ed è naturale che su certe spiagge la risacca porti a riva, oltre agli straccali e qualche carogna di cetaceo, anche gli allegri naufraghi della ragione semplice, amplificatori del presunto desiderio del leader di controllare tutto e tutti, di separare il grano dal loglio, i maschi dalle femmine, i neri dai bianchi, gli interessi privati da quelli pubblici con preferenza per quelli privati, i buoni dai cattivi, gli altri da noi eccetera.

Questa sciagurata proposta di legge non è che l'esempio di quelloche può capitare quando il Re impazzisce e la Corte degli Eguali più Eguali degli altri, si getta sul bottino. Si chiama saccheggio. Ed è quello che è sempre successo quando la soltadaglia, stanca della faticosa intrapresa, si sfogava sulle terre di conquista, rubando, stuprando e devastando.
Quello che stanno facendo a questo paese è ignobile e le correità sono infinite sono in termini numerici. Ma come ben sappiamo, anche l'Impero Romano è crollato lasciando come ombra sullo sfondo un piccolo staterello governato da un uomo che si crede discepolo di colui che è stato crocifisso proprio da chi lui ha emulato ed emula. Questo staterello che i più chiamano Vaticano non è altro che un clone minore di un impero antico e potentissimo che, a causa della propria struttura interna è crollato e si è dissolto come un edificio di sabbia asciutta.
Non so che cosa rimarra del nostro Paese se continuera il sonno della ragione che sembra aver preso le genti, i miei concittadini. L'Italia di oggi è un paese fragile che pare essersi formato solo dopo una guerra fratricida. Le sue leggi, le nostre leggi sono in costante pericolo di dismissione mentre il nostro sentire sotterraneo è nient'altro che primitivo istinto di sopravvivenza del lupo.
Homo homini lupus non è solo una bella frase ripresa e riproposta da Hobbes, è purtroppo un effetto collaterale del nostro abbandono della vita sociale, pubblica e politica nelle mani di delegati che, dietro un bel sorriso a 35 denti (questo Berlusconi ha detto di avere in bocca, lui antropologicamente diverso da noi che abbiamo solo 32 denti, compresi quelli del giudizio), nascondono solo un teschio dalle orbite vuote. E in orbite vuote non troverete né sguardi né pianeti.
Il Decreto Romani, che passi, resti, venga disatteso, dimenticato o cancellato è lì a dimostrare solo una cosa: temiamo gli stranieri, gli zingari, i neri, gli albanesi, gli islamici, mentre i veri nemici sono quelli interni, se non quelli interiori.

[digirun]

P.S. l'Ag.Com si divrebbe anche occupare, se trova il tempo, di tappare quella bocca di M...a di fe-DE, e del suo dIO, così come quella del "poeta" maledetto (e non in senso lato) più tutti i galoppini al seguito!
OVVIAMENTE all'altra feccia, taglierei addirittura le corde vocali, sto parlando del "magro", del baffino malefico, del mortadella, insomma tutti i facenti parti di questo porcile che è diventato il nostro "parliament"

[Roberto1960]

[Silent Runner]

Già ma anche questa finisce per essere una semplificazione.
Quali sono le ragioni storiche di questa nostra indolenza e sudditanza?
E una volta trovate come porvi rimedio collettivamente? (personalmente è più facile) e poi è proprio ciò che vorremmo?

Il successo del dittatore in salsa mediatica è un successo effimero. Quello che rimane è il nostro essere predisposti a farci ingannare, preferiamo le puttane alle ragazze che stanno con noi senza mercimonio. Perché nelle puttane ci immedesimiamo?

[etabeta]

[Roberto1960]

[Silent Runner]

Patetiche perché funzionali alla nostra voglia di essere dominati dagli eunuchi che stanno a guardia dell'Harem.

Non c'è un realtà un carattere meridionale e uno nordico, esiste invece una presunta identità regional-localistica che poi si distribuisce uniformemente e trasversalmente lungo il Paese.
Anche la nostra immeritoria predisposizione ad autoflagellarci è retaggio di infinite invasioni e dominazioni. Ce l'abbiamo nel sangue. Siamo un po' mediterranei e un po' asiatici, siamo africani e nordici. Il nostro DNA e la nostra cultura si è arricchita tanto quanto noi abbiamo arricchito il mondo con la nostra incessante capacità di adattamento a infiniti padroni. Abbiamo prosperato e siamo morti sotto padroni talvolta illuminati, talvolta semplicemente stupidi.
Ora che dobbiamo dominarci sa soli non riusciamo altro che a riprodurre pallide figure, cloni di nessuno spessore. Non c'è alcun gigantismo egotico in Berlusconi. Egli è solo un uomo che non chiede altro di essere amato dal suo pubblico. E tutti coloro i quali lo amano non chiedono altro che di essere amati da lui e in questa danza finiamo tutti coinvolti, nostro malgrado.

Non è che non siamo migliori di lui, magari potremmo superarlo in moralità e correttezza e forse non siamo così stupidi da non capirlo da soli. E' solo che abbiamo bisogno di proiettare all'esterno di noi, su altri, le nostre istanze più grevi, come i bambini che si divertono a fare i rutti e le boccacce quando mamma non sente.
L'assenza di miti ci costringe nello stretto ambito di quello che offre il mercato. E se il mercato è in mano ad un solo soggetto questi sono i risultati.
Il discorso è piuttosto lungo, resta il fatto che il discorso più breve lo sta facendo il governo, semplificando tutto. E' più facile da capire per la base elettorale se la regola imposta è più idiota e paradossale possibile purché si presenti come irrazionalmente logica.

[freeant]

[mda]

[{Io}]

x chi parla dei diritti costituzionali...dimenticali, non esistono +. La costituzione parla anche di libertá, e dov'é per esempio la libertá, a chi nn si puó opporre al palloncino, o a spogliarsi in aeroporto con la scusa del "terrorismo", la costituzione di reati con la detenzione preventiva, anche in assenza di prove, come riciclaggio (cioé basta che 6 scomodo a qualcuno, avviano un'indagine, ti congelano tutti i beni, ti arrestano e a fine inchiesta, se eri innocente e se 6 ancora vivo, un calcio in culo e via senza scuse) e cosí via... le libertá le stiamo perdendo poco a poco, e nessuno fá niente...

[digirun]

[etabeta]