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ulisse
Dio maturo
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 12:08    Oggetto: Re: A Pinco Rispondi citando

quindiciottobre ha scritto:
Non mi sembra che emigrare sia il modo migliore di aiutare l'Italia...


A volte mi chiedo se è proprio giusto impegnarsi per cambiare le cose e mi domando: "ma sei proprio sicuro che l'Italia voglia essere aiutata?"

Una volta un pediatra mi disse: "è già difficile aiutare chi ti viene a chiedere aiuto figurati quelli che l'aiuto non lo vogliono".

In certi casi il modo migliore per aiutare è proprio quello di "lasciare nel proprio brodo" nella speranza che nessuno si faccia troppo male.

Dove sta il confine tra "ci provo" e "lascio perdere" ?
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rebelia
Dio maturo
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 12:15    Oggetto: Rispondi citando

io sono ottimista e penso che se riusciro' a inculcare determinati valori nella testa dei miei figli, prima o poi qualcosa cambiera'

penso anche che a volte vediamo solo i lati negativi, ma non quelli positivi e non sono convintissima che l'erba del vicino sia sempre migliore della nostra Smile
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 13:30    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Già questo è il vero problema: la classe insegnante fa mediamente pena.

Ho conosciuto professori alla "Attimo fuggente" ma bastano numeri a una cifra per contarli. La maggioranza è costituita da incompetenti.
Forse perchè il decreto Berlinguer, per ragioni politiche, ha aperto l'accesso all'insegnamento a cani e porci riempiendo le aule professori, dalle scuole materne a quelle superiori, di emeriti incapaci che hanno scelto l'insegnamento unicamente perchè si lavora solo per 18 ore alla settimana con tre mesi di ferie retribuite?

ho avuto ottimi insegnanti...giovani e anziani, che sapevano interessare, colpire, affascinare parlando di Storia, di Filosofia, anche di latino o di fisica..
ma ne ho avuto tanti, troppi che erano disinteressati quando andava bene...ignoranti proprio nel resto dei casi...
insegnante di italiano e latino che non sapeva coniugare minimamente verbi e congiuntivi, che al ricevimento parenti dice testualmente "se suo figlio vuole..le dica che si desse da fare"...che sosteneva che il "medioevo non era un secolo di quest'anno" giusto per dire che non era argomento previsto nel programma..

Zeus padre sa di cosa parlo...e magari ha ancora copia della storica raccolta di strafalcioni del liceo....
E io potrei aggiornarlo con quelli raccolti all'Università
Sono fatti gravi e inaccettabili...


Citazione:
A mio avviso l'elemento fondamentale che manca è la passione.
Senza passione puoi fare tanti lavori ma non puoi certo insegnare.

indubbiamente la passione serve sempre a far bene una cosa, tanto più quando il lavoro è insegnare, cioè trasmettere conoscenza e non solo far apprendere meccanismi...
Ma sarei già soddisfatto che la media fosse semplicemente correttamente impegnata



Citazione:
Sapete, vero, che oltre alle 18 ore settimanali di cattedra + 2 di ricevimento parenti + scrutini e consigli di classe, di materia e di istituto per altre 2 ore settimanali (mediamente e se si partecipa) un professore diligente dedica altre 15 ore alla settimana alla progettazione e preparazione delle lezioni, alla correzione dei compiti in classe, alle riflessioni sui propri studenti, all'autoformazione?
Sapete che, quando va bene, un professore diligente lavora ben più di 40 ore settimanali?
[..]
Voglio anch'io una retribuzione che, in cambio di una prestazione professionale certificata di alto livello, mi riconosca il merito del mio impegno.

vero...e falso...
vero perchè ciò che dici è giusto..quelle 18 ore settimanali di cattedra più lo stretto necessario per i parenti non sono quelle effettivamente reali dedicate al lavoro...SE sei un buon insegnante..come non ho dubbi possa essere tu visto anche solo l'impegno e la passione che metti nell'argomentare..
ma quanti fanno esattamente quello che dici ?
io ne ho trovati molti molti di più che andavano a far la spesa durante le ore a disposizione per supplenze...o per il ricevimento parenti dove chiedevano prima se qualcuno sarebbe andato...i compiti in classe li correggevano durante gli altri compiti in classe, ecc.ecc.
E allora restavano davvero solo quelle misere 18 ore, i 3 mesi abbondanti di ferie e un ottimo stipendio da arrotondare (nel senso di raddoppiare) comodamente a casa con lezioni private in nero...
E allora d'accordissimo a pagare in maniera adeguata l'insegnante...
ma a fronte di un adeguato impegno rispetto agli altri lavori..
e magari anzichè far andare praticamente tutti a lezioni private, vediamo di concedere normali ferie come per tutti e non quasi 3 mesi d'estate, 20 giorni a Natale, settimana a Pasqua, ecc.ecc.


Come detto, ho avuto grandi insegnanti...ma non erano minimamente la media
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ulisse
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 14:13    Oggetto: Rispondi citando

Beh, in termini di impegno ti posso confermare che nel mio lavoro ci metto l'anima; in termini di risultati non sta a me parlare, dovrebbero dirlo i miei studenti...
Io ti posso dire che sono soddisfatto di quello che faccio pur non dimenticando mai che ho tanto, tantissimo da imparare. Così tanto che non potrò mai esimermi dal mettermi ogni giorno in discussione.

In merito alle lezioni private le avevo volutamente sottintese perchè argomento troppo importante per limitarmi a citarlo.

Io stesso impartisco qualche lezione privata (di solito da 2 a 4 ore alla settimana) ma solo quando non ho sufficienti incarichi per coprire l'intera settimana di lavoro.
Il giorno che avrò nuovamente una cattedra (mi accontenterei anche solo di fare il precario ovvero il supplente) farò come quattro anni fa (si, sono ormai quattro anni che non ho le mie 18 ore alla settimana e, per la precisione, tre anni fa avevo 5 ore alla settimana, due anni fa 3 ore alla settimana e l'anno scorso e quest'anno nessun incarico...) ovvero smetterò di dare lezioni private a pagamento ma dedicherò qualche pomeriggio alle lezioni private GRATUITE agli studenti della mia scuola
(sempre che non mi capiti nuovamente una scuola in cui il preside mi ha vietato di usare un'aula libera per fare quello che chiamano "sportello" solo perchè non era stato organizzato dalla scuola).

Che posizione ho nei confronti delle ripetizioni?
Sinceramente mi ricordano tanto la situazione tra sanità pubblica e sanità privata dove la seconda esiste per colmare le lacune della prima.

Una specie di cartello tra "dottori".
Non è soddisfatto del trattamento dell'ospedale? venga nel mio studio.
Non è la stessa cosa per le ripetizioni private?

Sapete quanti genitori mi chiedono di affiancare i loro figli "per l'intero anno scolastico"? e non ho ancora capito come mai sgranano gli occhi quando rispondo loro "Spero proprio di no. Spero proprio che vostro figlio abbia bisogno solo di qualche mese. Altrimenti vuol dire che ho fallito l'obiettivo."

Ma, a quanto pare, è interesse di alcuni (molti, pochi?) fallire l'obiettivo altrimenti il giro d'affari si smorza...

Per il resto, caro IoSOLOIo, sono completamente d'accordo con te.
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Zeus
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 14:21    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
Zeus padre sa di cosa parlo...e magari ha ancora copia della storica raccolta di strafalcioni del liceo....



soltanto uno
"Tutti quelli che nel compito di latino hanno sbagliato il congiuntivo nella consecutiva... correggessero!"
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quindiciottobre
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 14:43    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
in termini di risultati non sta a me parlare, dovrebbero dirlo i miei studenti...


Non potrebbe essere questa la chiave di tutto?

Sembra che tutti siano (siamo) convinti di saper giudicare i nostri docenti. Sembra anche che i (bravi) docenti siano disposti a farsi giudicare dagli alunni.

Quindi? Facciamo decidere agli alunni!
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ulisse
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MessaggioInviato: 29 Mar 2005 15:52    Oggetto: Rispondi citando

quindiciottobre ha scritto:
Citazione:
in termini di risultati non sta a me parlare, dovrebbero dirlo i miei studenti...


Non potrebbe essere questa la chiave di tutto?

Sembra che tutti siano (siamo) convinti di saper giudicare i nostri docenti. Sembra anche che i (bravi) docenti siano disposti a farsi giudicare dagli alunni.

Quindi? Facciamo decidere agli alunni!


Magariiiiiiiiiiiiiiiii
Considerati baciato in bocca da animale di razza e sesso a te gradite
(così dovrei aver ricompreso parecchi gusti sessuali)

Se può migliorare le mie quotazioni posso dirti che sono il papà dei questionari sulla didattica in università: alla Statale di Milano furono introdotti su mia proposta nel periodo della pantera (all'epoca ero rappresentante degli studenti).

Ora che sono "dall'altra parte della barricata" ti posso garantire che trovo i questionari sulla didattica preziosissimi.

E, forse perchè come prima cosa in aula metto in discussione il mio ruolo, nei questionari a me rivolti trovo sempre suggerimenti per migliorare e mai i temutissimi giudizi del tipo "datti all'ippica" (a parte quelli del tipo: "datti all'ippica, sarò la tua puledra" ma se sono bello che ci posso fare Laughing )

A scuola dubito che l'età degli studenti sia sufficiente a dare connotazione seria ad un siffatto questionario. Preferisco "leggere" cosa pensano di me gli studenti direttamente dal loro comportamento reattivo.

I giovani non te lo mandano certo a dire e non hanno bisogno di un questionario per comunicarti se ti apprezzano o ti disprezzano.

Li osservi un po' e se hai il coraggio di tenere gli occhi aperti le risposte sono lì, davanti al naso.

Anzi, a pensarci bene, i questionari, tra i più giovani, potrebbero essere deleteri.
Uno dei requisiti per un prof è il giusto mix tra autorità e autorevolezza.
A volte l'autorità può essere messa da parte, soprattutto con gli studenti più grandicelli.
A volte, invece, l'autorità non può mancare (e in alcuni casi anche a dosi massiccie) soprattutto con i più piccolini.

Direi che ove è richiesta autorità in dosi massiccie sconsiglierei un questionario considerandolo prematuro.
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M@kA
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MessaggioInviato: 30 Mar 2005 11:26    Oggetto: Rispondi citando

Vez...ma quanto sono daccordo.
Qui dentro ritrovo fra le righe le immagini che hanno accompagnato la mia tragica esperienza scolastica.
Come dice il saggio prof. di 45 anni le rivoluzioni non possono che partire dalla testa della gente.E caspita quanto dovrebbe cambiare la testa della gente.Una cosa spaventosa.Quello che è successo a me ha quasi dell'assurdo,eppure è la prova che il primo vero problema della scuola superiore italiana stù proprio nel basso livello umano (e quindi poi,professionale) del personale docente.
Esistono perle,per carità,ma se le apostrofiamo come tali un motivo c'è!

Giusto ieri sulla repubblica compariva una rticolo sui ragazzini bloggers francesi,che ne dicevano di tutti i colori ai loro professori,e li sbeffeggiavano pubblicamente.
Di contro questi 8 ragazzi sono stati espulsi con la propedeutica affermazione che "nella vita le cose on funzionano così.La società è diversa e loro devono imparare".
Mai sentito nulla di più mediocremente falso e patetico.

La mediocrità dell'arrivista frustrato,che ritrova nel ruolo d'insegnante una fonte di appagamento esistenziale,è il dramma,a quanto pare della scuola ovunque!

Ad avvalorare questa mia opinione si accompagnava pure un censimento sul profilo della scuola secondo una ricerca ministeriale.
Ai prof interessa di più che il bravo alunno "arrivi puntuale" piuttosto che "copi".
Io la leggo in un solo modo "godo perchè attraverso la preservazione del rituale e della subordinazione agli imperativi la scuola,concreta estensione del mio ego,si preserva e rafforza nell'incanalamento di questi piccoli adulti" tutto a discapito del "sono felice perchè queste future persone vivono e vogliono mettersi alla prova seriamente senza timore".

Io pondero seriamente l'ipotesi di fare l'insegnante e da quando sono all'università,un paio di volte mis ono commosso nel vedere alcuni personaggi che gioivano alle mie schizofreniche richieste di iperattivo compulsivo con vuoto da rapporto studente-professore;e ridevo quando mi sgridavano dicendomi che sono disordinato e poco metodico.
Ridevo perchè era verissimo ed avevano ragione;e come dargli torto!Ma a me non faceva paura perchè questa gente mi ha riconosciuto i miei meriti,e non se ne risentiva se ero scostante nello studio del loro esame (son cazzi miei in fondo se toppo un esame) o se facevo qualche strafalcione.
Questa gente si limitava con professionalità a fare il prorpio dovere,e non leggeva in me la necessità di soddisfare il proprio egcentrismo.
Ovvero:non mi piace analisi.Al mio prof di analisi non glie ne fregherebbe niente se gli dicessi "sa..ma io con la matematica non siamo grandi amici".
Al massimo riderebbe e mi darebbe consigli adeguati,visto e considerato che frequento fisica!

Rileggendo e ripensando (date le scottature itneriori che mi porto) mi sono sovente soffermato sull'importanza del giudizio dello studente nei confronti dell'insegnante.
Quei blog franceso sono un picoclo tesoro secondo me.Centomila volte più preziosi di quegli inutili moduli da 4 soldi che fanno girare per le aule.
MOlta gente licompila svogliatamente,o si preoccpa di non essere sincera o troppoo severa,avvertendo ancor ail timore che l'autorità del professore incute.
Che secondo l'alunno incute,perchè poi il prof non aspetta niente altro che la verità spesse volte.

Purtroppo esistono anche personaggi schizofrenici che sanno cosa è giusto ma faticano ad accettare le critiche,e prima o poi strippano.Noi studenti ci troviamo a dover affrontare i prof,e non lavorarci assieme.
Ridicolo.E l'arrogante diritto di sapere e ptoere che molti prof si abrogano è quato meno patetico.Un vergognoso tentativo di tenere con i denti e le unghie un riconoscimento ed un titolo che li rende capaci ed in posizione dominante.

Roba vecchia che si trova pure nel maricume politico e menageriale.Solo in salsa scolastica.Nulla di nuovo all'orizzonte.E' il vizio umano all'arroganza e la miseria interiore.Principio della minima energia a livello psicologico.
PEccato che la critic apoi faccia male.

Quindi,terminando gli sproloqui personali (scusate) ritorno si quei blog.
Il blog,anonimo,libero,aperto in un luogo di soli ragazzi è secondo me il vero elemento con cui l'autocritica di un isnegnate dovrebeb scontrarsi.

Blog liberi ed aperti ci vorrebbero.Forum aperti.Garanzia di anonimato.E soprattutto non uno per ogni scuola.Tutto mescolato.Tutti gli launni di tute le scuole.Dove si scrive con diritto di impunità.Perchè,nel bene o nel male,quei luoghi sono un tesoro di informazioni per un docente.

Aiuterebbero enormemente a recuperare il grossissimo valore del lato umano che ogni adoelscente sviluppa.Evincerne problemi e potenzialità.Inoltre mettendo ragazzi in interazione si riesce anche a metterli in discussione fra di loro,conoscersi e confrontarsi,con relativo miglioramento e grosse lezioni di autocritica.Anche perchè,per forum o blog,il bullismo non funziona.Vince chi sa cosa dire e sa dirlo.Non chi sa imporsi od ha carisma.

Da qui un altor grande progresso:riscoprire la scrittura!Il valore della comunicazione scritta e le sue molteplici possibilità.DAto che è un vettore ben diverso dal confronto diretto e dal dibattito.
Torno su fattori quali bullismo e carisma.Senza addentrarmi nei dettagli.In pratica li,una persona con difficoltà ad imporsi ma molto spirito,può,stando dietro un schermo,rivelarsi e mettersi alla prova con molta più facilità,e scprirsi più vlocemente.

Quindi i mezzi di itnerent sarebbero un picoclo tesoro.Obiettivamente da incentivare e proporre.

Parlando poi dei prof.Se vogliono fare lezioni private,che le facciano,però,oltre algi scontrini (che sarebbe il minimo) gli si dovrebbe,a io parere,vietare di farle durante periodo scolastico.Tempo tolto al lavoro.Non è professionale.INoltre bisogna eliminare la pietosa mentalità diffusissima tra motlissimi genitori secondo la quale il figlio DEVE riuscire a tutti i costi.
Qui nel mio paese (lo so perchè conosco la neuropsichiatra) il 40% dei ragazzi di un liceo scientifico sono int erapia,ed alcuni pure con farmaci,a causa di esaurimentie depressioni creati da stress da ambiente scolastico pressioni familiari.

Infine bisognerebbe,semrpe per i prof,creare,stando alal situazione di oggi,un vero e proprio manuale dove si insegna "come si insegna".
Bisognerebbe poi addirittura rendere costituzionale,ma già legge sarebbe molto bello,il grosso valore educativo ed umano,che dovrebbe essere PRIORITARIO nella scuola.
Perchè gente viva,capace,pronta e soprattutto felice,poi,se vogliamo farci i conti,al sistema sociale ed eocnomico è esattametne ciò che serve.

Quindi strutturare una scuola intorno alle esigenze umane degli alunni in quanto ragazzi in crescita bisognosi di sbattere la testa e SBAGLIARE senza timore di rimprovero od umiliazione (si.Ho detto umiliazione!!) per metere alal prova se stessi.Così da crare quel ciclo in cui l'insegnate abile inserirsi,in cui da i giusti imput,crea il giusto ambiente e la giuta armonia,per poter poi,al momento opportuno,pretendere anche ciò che gli studenti devono al processo di apprendimento.

In pratica portare quell'aria felice che si respira oggi solo all'univesità,dentro le superiori.

Dulcis in fundo,dato lo suqallido spessore umano di motli prof,bisognerebbe creare anche un manuale di riferimento in cui vengono con precisione delineate le direttive e le priorità(come negli scritti di Pennac tanto per dare un'idea) del metodo d'insegnamento.
Ancora oggi noi studenti viviamo le fatiche della sopportazione di una grossa generazione di vecchi insegnati dalla metnalità e dalla capacità insufficiente ai bisogni del mondo dove noi ragazzi viviamo!

I valori dei prof rispecchiano un modno che è già finito ed ha fallito da tempo.Questo è il vero problema.Ed i prof perlacei sono solo quelle persone che han saputo andare oltre e comprendere il valore anche umano,staccandosi quindi da quello schema arcaico e fallimentare,ed implementandolo con fattori umani e relazionari che lo studente,specie oggi,dove sei molto alsciato a te stesso,spasmodicamente ricerca.

Bisognerebbe tornare ai vecchi mentori.PErsone umane,che stanno con te,ti conoscono e cpaiscono,ma al mometo opportuno evono pretendere perchè devono metterti alla prova per tstarti.
Ma se così avviene,con serenità e rispetto,lo studente non temerà di fallire e di rischiare.E cercherà di rendere contento il suo mentore,fin dove gli sarà possibile.

Ok,ho romanzato,mi spiace,mi vien naturale,ma in linea di massima,con molta più semplicità umana,è quello che avviene sempre coi bravi prof!

Ai prof che girano qua dentor dico solo questo.
Dopo un anno e mezzo passato a piangere davanti ai libri universitari,mi sono accorto che io per anni non sono riuscito a sfruttare il mio potenziale a causa del TERRORE che l'avere una itnerazione con il professore,mi procurava.
Davanti ai compiti in classe mi paralizzavo perchè l'ansia mi mandava in panico,per paura di sbagliare.
Sono iconosciuto dai miei prof sia universitari che universitari come una persona estremamente intelligente (spero di esserlo davvero),ma acnora oggi provo un filo di terrore interno all'idea di dover affrontare uno scritto.
Sono passati già 4 anni,e mi han detto di fare lo psichiatra.Quindi pensate voi certa gente come sta ridotta.

Bene.Altre proposte così su due piedi..a no,ne ho ho un'altra.
Io sono un creativo ed un intuitivo.Come semrpe noi soggetti di qeusto ramo siamo piuttosto sorprendenti nel capire le cose,ma siamo totalmente in balia dei nostri schizzi interiori,dei capricci cerebrali e fatichiamo terribilmente a concentrarci a comando.
Abbiamo un cervello molto indisciplinato.

PEr anni mihanr otto le balle dicendomi che "deve imparare bla bla bla"
Grazie al piffero,e come si fa ad impararlo?!?
L'ho imparato da solo,tanto per cambiare.
Oggi posso vantare una buona abilità di focalizzazione grazie alla discpilina datami dalle arti marizali e dalla ginnastica.
Esatto.Per discpilinare la testa sono dovuto passare dal corpo.

E queste discpiline:danza,ginnastica,arti marziali.Dvrebbero venire insegnate,a mio parere,fin in tenera età nelle scuole.
Magari con anche accordi con strutture comunali e provinciali,in cui tenere regolari ore di lezione,e saltuari stage dimostrativi.
TAnto oggi la ginnastica fa riderei polli.
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MessaggioInviato: 30 Mar 2005 13:28    Oggetto: Rispondi citando

L'idea di introdurre i questionari è stata splendida, meravigliosa.

E' un vero peccato oggi siano completamente inutili perché mal scritti, mal applicati e mal interpretati.

Complimentissimi!

Ciao!
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MessaggioInviato: 30 Mar 2005 14:26    Oggetto: Rispondi citando

vedo che l'argomento ha destato più interesse di quanto avrei mai supposto...



ps: vedo anche il nuovo arrivo di M@kA ...ben trovato
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M@kA
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MessaggioInviato: 30 Mar 2005 17:07    Oggetto: Rispondi citando

Eh si...è una cosa che proprio mi brucia da dentro.Adoro intimamente il mondo della cultura,e vedere come son ridotte le scuole oggi mi da una gran tristezza.

Citazione:
E' un vero peccato oggi siano completamente inutili perché mal scritti, mal applicati e mal interpretati.


Esatto.Mal scritti da una parte per i più svariati motivi.Oltre alle prime difficoltà a poter inserire i propri pensieri all'interno dei giudizi prestampati,vi assicuro che permane fortemente quella dell'accondiscendenza verso la scuola.
Quanta gente ho visto far finta di niente.Scrivere tanto per scrivere o per far star zitto il prof.Non esagerare col giudizio per evitare di urtare sensibilità.
Son discorsi che ho fatto con persone tanto delel superiori quanto dell'università.
Per queto ritengo che il regno migliore per estrapolare dai ragazzi delel superiori i reali giudizi sulla scuola sia un luogo aperto di libero scambio di epserienze.
Come il Blog.Vai racconti punto e basta.
Per rendere operativa la cosa,e permettere alal gente di parlarsi liberamente senza il timore del giudizio del prof,basta assicurare l'anonimato.
I prof poi,vanno,e leggono.Però non facendo il "forum della scuola".Troppo piccolo.Ci vuoel un'area più generica e vasta secondo me.Ispira più tranquillità.
Un solo megaforum per più scuole sarebbe l'ideale,così,ad occhio e croce.

[Mamma quanta fantasia repressa che ho ragazzi... Mr. Green vo a farmi na camomilla]
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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 08:15    Oggetto: Rispondi citando

Studenti, fuga dai banchi Assenti a una lezione su 3
* fonte Corriere.it

mah...è un po' che manco dai quei banchi ma le cose devono essere peggiorate parecchio rispetto ai miei tempi se sono davvero così...
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horus
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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 08:50    Oggetto: Rispondi citando

Questo discorso mi ha sempre fatto arrabbiare, spero di non offendere nessun genitore ma la colpa è principalmente loro.

Se il bambino non ha studiato è inutile fargli prendere un brutto voto quindi gli firmo una giustificazione, se non ha voglia perché insistere, se ieri sera è andato a letto tardi non mi va di svegliarlo..... MA STIAMO SCHERZANDO?

Quante volte si sentono di questi discorsi, quando questi ragazzi arriveranno nel mondo del lavoro (speriamo) cosa faranno? Si metteranno in mutua perché quella mattina non hanno voglia?

In tutto il liceo non sono mai arrivato nemmeno a metà del libretto delle giustificazioni, mio padre (severo ma giusto) mi diceva:
Citazione:
Non importa se prendi un brutto voto, vuole solo dire che la prossima volta dovrai studiare di più per recuperarlo.
Quando sono stato più grande ed ho cominciato ad uscire la sera non mi ha mai imposto rientri forzati alle 23 o a mezzanotte: io ho sempre avuto una sola condizione:
Citazione:
Domattina non voglio doverti venire a svegliare
Ebbene.... io mi sono sempre alzato e non ho mai tagliato un'interrogazione o un compito, ho preso i miei 2 e ho avuto un sonno pazzesco ma il liceo l'ho finito e anche bene, senza bisogno di sotterfugi per non rovinare la media ecc.

Per quanto riguarda l'articolo del Corriere, è vero che la scuola oggi impegna molto: cominciamo a togliere tutte quelle attività collaterali che sono state introdotte recentemente, a scuola si va per studiare, tutte le altre cose le faccio nel tempo libero se ne ho voglia altrimenti (visto che sono un bambino/ragazzo) vado a giocare che mi fa solo bene.

Scusate il tono perentorio delle mie frasi ma questi punti sono sempre stati fonte di accese discussioni con amici e parenti.
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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 09:19    Oggetto: Rispondi citando

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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 09:26    Oggetto: Rispondi citando

cito:

Citazione:
Se il bambino non ha studiato è inutile fargli prendere un brutto voto quindi gli firmo una giustificazione, se non ha voglia perché insistere, se ieri sera è andato a letto tardi non mi va di svegliarlo..... MA STIAMO SCHERZANDO?


ribadisco, e mi unisco a Pinco :
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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 09:46    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Se il bambino non ha studiato è inutile fargli prendere un brutto voto quindi gli firmo una giustificazione, se non ha voglia perché insistere, se ieri sera è andato a letto tardi non mi va di svegliarlo..... MA STIAMO SCHERZANDO?

questa te la quoto ed applaudo pure io, sono assolutamente d'accordo e sono anche contro i troppi impegni extrascolastici dei figli

cmq tornando in topic la scuola sta "prendendo una brutta piega" e perdendo per strada alcuni suoi compiti basilari (scrivere e far di conto, giusto per dirla "a moda vecchia") a favore di un sacco di attivita' extra che, pigiate a forza nell'orario scolastico, finiscono per penalizzare il piano di studi

mi sta bene che si faccia laboratorio di ceramica, ma non se gli si sacrificano ore di italiano, matematica o inglese, come troppo spesso sta succedendo nelle scuole qui in giro (non solo quelle frequentate dai miei figli: parlando con amici e colleghi sento che sono tutti piu' o meno nella stessa situazione, per cui ne desumo che altrove non dev'essere molto diverso)
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sir jdp
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 11:43    Oggetto: Rispondi citando

ZapoTex ha scritto:
L'idea di introdurre i questionari è stata splendida, meravigliosa.

E' un vero peccato oggi siano completamente inutili perché mal scritti, mal applicati e mal interpretati.


confermo e rilancio: qui, non esiste nemmeno il consiglio di garanzia che è l'organo che dovrebbe valutare tali questionari. A quanto pare gli organi collegiali della facoltà (docenti, studenti e personale amministrativo) non riescono neppure ad esprimere i candidati sufficienti per ricoprire i ruoli, da 3 anni. In pratica ogni anno si raccoglie un bel po' di carta straccia.
Senza contare come vengono distribuiti: in un giorno a caso non pubblicizzato, durante un'ora di lezione stante il benestare del docente, con valutazione su quel singolo corso e qualche generica domanda sull'offerta dell'ateneo.

Per chiudere il quadro mi si dice che l'ateneo non abbia nemmeno dati precisi sulla popolazione studentesca: in pratica non sa quantificare quanti siano gli studenti iscritti.

E per fortuna che sono venuto nel ricco nord-est...
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rebelia
Dio maturo
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MessaggioInviato: 19 Apr 2005 13:05    Oggetto: Rispondi

sir jdp ha scritto:


E per fortuna che sono venuto nel ricco nord-est...


a) EX ricco nord est Sad
b) a servizi siamo sempre stati messi piuttosto male
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