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paolodegregorio Dio minore

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Inviato: 20 Feb 2010 19:19 Oggetto: lettera aperta a Marco Travaglio |
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- lettera aperta a Marco Travaglio -
di Paolo De Gregorio, 20 febbraio 2010
Nell’editoriale di oggi, 20 febbraio, sul Fatto quotidiano, Travaglio invia una dolente lettera aperta a Santoro, che in sintesi può essere definita una lettera di rinuncia a partecipare ulteriormente alla trasmissione Annozero, visto che gli sgherri della destra, giornalisti o politici, riescono a coprire delle loro urla chiunque voglia spiegare, portare fatti con serietà e verità.
Personalmente non riesco da tempo a sopportare questo immondo teatrino il cui copione è identico da anni, che è servito solo alle destre e alla casta dei soliti professionisti della politica e dei pennivendoli, che senza questa asfissiante presenza non sarebbero noti a nessuno e probabilmente senza stipendio.
“Annozero” e “Ballarò” format quasi identici, pur ascritti in quota alla “sinistra sparita”, sono sceneggiate disgustose, che non informano, spesso creano mostri che, per la loro notorietà saranno eletti, anche se nel loro collegio elettorale non li conosce nessuno.
Travaglio è l’unico giornalista italiano degno di questo nome, l’unico che può definirsi libero in quanto scrive per un giornale senza padroni, l’unico che rifiuta il finanziamento pubblico della editoria, a fronte di una massa di servi che scrivono solo ciò che può far comodo ai loro padroni, senza dignità, senza scrupoli, senza timore di essere perseguiti, con coperture politiche e legali che permettono a un “giornalista” come Minzolini di fare un comizio di beatificazione di Craxi sul TG1, in prima serata, usando un “pubblico servizio” per contestare le sentenze definitive dei tribunali della nostra Repubblica.
Caro Travaglio, la madre di tutte le battaglie sul terreno della informazione è quella di delegittimare il potere dei partiti in RAI. Potere decisivo che è diventato opprimente, con Rai1 e Rai2 totalmente in mano a uomini di Berlusconi, creando così un monopolio da regime dittatoriale.
Se è vero che in democrazia ogni potere deve avere un contrappeso, sul terreno mediatico siamo all’anno zero. E’ ora che ci si metta in testa che la RAI è dei cittadini. Viene tenuta in vita dai soldi del canone, e non può essere che venga usata contro i suoi finanziatori, a fini privati, e non come istituto indipendente, il cui direttore generale, con ogni potere, sia eletto dai cittadini, tra le molte personalità indipendenti dal potere economico e da quello politico e religioso.
E’ una battaglia possibile, di indubitabile democrazia. La sospensione del pagamento del canone fino quando non ci saranno le elezioni di una personalità indipendente, che deve rendere conto solo ai cittadini, non rieleggibile dopo due mandati, è uno strumento potente e reale.
Basterebbe buttare addosso al fortino dei partiti ed in particolare di Berlusconi, tutta la potenzialità di movimenti come quello di Grillo, del popolo viola, un po’ di dipietristi, e di quegli elettori che tengono alla legalità, sono contro i monopoli, e pensano semplicemente che un servizio pubblico deve essere senza pubblicità, gestito nell’interesse dei cittadini, e non un feroce circo dove i dirigenti si spartiscono tutto il lottizzabile, e ne hanno fatto l’ufficio di collocamento dei propri parenti e delle proprie amanti, oltre ad essere in quota a questo o quel partito.
Sono anni che ripeto queste cose. Grillo mi dice che la TV non conta più niente, conta solo il Internet, ma io sono convinto che vi è una parte decisiva dell’elettorato, almeno un 30%, quella che non legge libri né giornali, che non va in Internet, che è raggiunta solo dalle 5 reti berlusconiane, senza contrappesi, e questo continuerà a fare vincere la destra e il suo padrone.
Tre reti di un vero servizio pubblico indipendenti,sono un obiettivo indispensabile, che nessun vero democratico può considerare superfluo o differibile, visto che oggi abbiamo la prova provata che possedere questi strumenti, e anche molto denaro, porta al potere politico.
La nostra Costituzione è buona, ma non aveva previsto il formarsi di un monopolio mediatico. Si dovrà pensare ad un articolo aggiuntivo che dichiari illegale ogni monopolio editoriale ed ineleggibile chiunque possieda un qualsiasi mezzo di informazione a carattere nazionale.
La tirannide è venuta dall’etere, è quello è il vero terreno dello scontro, dove Berlusconi e la destra possono e devono essere indeboliti e battuti.
Caro Marco, tu hai un giornale e puoi cominciare questa battaglia. Passerai alla storia se la vinceremo!
Paolo De Gregorio |
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Emmett Brown Dio maturo

Registrato: 28/09/05 01:41 Messaggi: 1295
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Inviato: 21 Feb 2010 11:43 Oggetto: Re: lettera aperta a Marco Travaglio |
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paolodegregorio ha scritto: | La nostra Costituzione è buona, ma non aveva previsto il formarsi di un monopolio mediatico. Si dovrà pensare ad un articolo aggiuntivo che dichiari illegale ogni monopolio editoriale ed ineleggibile chiunque possieda un qualsiasi mezzo di informazione a carattere nazionale.
La tirannide è venuta dall’etere, è quello è il vero terreno dello scontro, dove Berlusconi e la destra possono e devono essere indeboliti e battuti.
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Trovo queste tua considerazioni geniali e ovvie nel contempo. Ahimè, non ho la tua propositività nè il tuo ottimismo e le trovo anche impossibili da realizzarsi per effetto di una legge o articolo costituzionale, non foss'altro che per la possibilità di intestare giornali e televisioni a prestanome, come si fa con qualsiasi altro bene.
L'etere è ormai da tempo un "terreno" privato e ben recintato. Certo può e dev'essere oggetto di contesa, deve tornare disponibile a tutti in qualche modo e per questo dovrà scorrere il sangue. Spero solo in senso figurato, ma non ne sarei del tutto sicuro, preferisco non pensarci.
Comunque sono certo che il terreno dello scontro, purtroppo, dovrà prima o poi essere un altro, un terreno non virgolettato e ben poco etereo. |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 23 Feb 2010 19:21 Oggetto: |
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- Travaglio-Santoro: posizioni inconciliabili -
di Paolo De Gregorio, 23 febbraio 2010
Oggi il “Fatto quotidiano” ospita un civile confronto tra Travaglio e Santoro, con un “richiamo” in prima pagina.
Già dalla diversità di lunghezza dei due elaborati (quello di Santoro infinitamente più lungo e giustificativo), si può capire chi ha ragione, perché quasi sempre chi cerca il cuore del problema non ha bisogno di molte parole per metterlo a fuoco.
Riassumo per chi non ha letto e i miei giudizi li darò alla fine.
Santoro sostiene che “Annozero” assomiglia ad una partita di calcio, in cui tutti i falli sono leciti, anche la calunnia e la menzogna, e poi è il “saggio” pubblico che è in grado di distinguere e giudicare, e lo “scontro” è ciò che dà sale e imprevedibilità alla trasmissione, che in caso contrario perderebbe ascolti.
Travaglio, al contrario, reputa previdibilissima la rissa, che gli invitati di destra mettono in scena ogni volta che si parla di qualcosa che li disturba, e che molti telespettatori (me per primo) cambiano canale per non assistere al solito e scontato teatrino.
Mi dispiace che, alla fine della sua replica a Santoro, Marco faccia il diplomatico e sostenga che il “format” di Santoro tutto sommato è valido.
Non la tiro alle lunghe e vi esprimo il mio pensiero, sperando che abbiate letto il mio articolo di ieri, 22 febbraio: la presa della Bastiglia RAI.
Il “format” di Santoro è vecchio e credo che piaccia fondamentalmente ad un pubblico di destra. Non a caso egli stesso assimila la sua trasmissione ad una partita di calcio, dove lo spettacolo, la aggressività, il tifo, la violenza, sono le espressioni mentali più rappresentate a danno di qualunque razionalità e pacata elencazione di fatti e cifre, che sono le uniche categorie che possono cambiare l’opinione dei cittadini pensanti.
Santoro sta in una rete controllata dalla destra, e non credo che la sua trasmissione durerebbe a lungo se nocesse veramente a quella parte politica.
Per ora la sua trasmissione viene purtroppo ascritta ad uno spazio della sinistra, attribuzione veramente ridicola se vediamo che serve a screditare l’unico giornalista italiano (noto) senza padroni, Marco Travaglio, e che dura da quando la destra è al potere, cosa che ci dovrebbe far riflettere sulla sua reale influenza.
Santoro sta benissimo nella sua nicchia ben pagata del teatrino della Casta, egli non è di sinistra e non vuole cambiare nulla, lo “status quo” gli sta benissimo, e offre alla destra il prezioso regalo di poter definire di sinistra un “format” che non lo è, e che a mio parere utilizza emozionalità, luci, regia, che premiano solo chi strilla di più o è più fotogenico o con la battuta più pronta.
Travaglio non è di sinistra. Egli è una personalità indipendente che, sui fatti, può parlare liberamente male di D’Alema o Berlusconi, e non usa insulti, ma elenca puntigliosamente fatti, sentenze, circostanze, storia.
La sua “terzietà” è unica, e ciò è quello che veramente manca all’Italia dove tutti devono avere un padrino, senza il quale non si è assunti alla RAI né nell’impero Mediaset.
La battaglia che io propongo è quella di far fallire la RAI, attraverso la sospensione del pagamento del canone, per avere finalmente un servizio pubblico, senza pubblicità, che ci informi e ci porti fuori dall’illegalità di avere un uomo di Berlusconi, Minzolini con il suo TG1, che fa l’apologia del delinquente Craxi im prima serata, e poi ci parla anche di quanto sono nocive le intercettazioni telefoniche predisposte dai magistrati.
Caro Travaglio, dacci una mano in questo cammino, e non perdere tempo e onorabilità con Santoro e i suoi invitati, la RAI deve essere ridimensionata e se ci riusciamo ridimensioniamo Berlusconi e i suoi servi giornalisti prezzolati, visto che, in nome della “libertà”, si è annesso anche due reti RAI.
Paolo De Gregorio |
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toto200 Dio minore


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Inviato: 15 Mar 2010 18:09 Oggetto: |
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paolodegregorio ha scritto: | La battaglia che io propongo è quella di far fallire la RAI, attraverso la sospensione del pagamento del canone |
Assolutamente non per fare il benaltrista. Anzi, con molto rispetto per chi - come Paolo - impegna proprie risorse per distribuire informazione senza - giurerei - tornaconti personali, desidererei dire la mia a riguardo di quest'affermazione.
Ed inizio con un po' di numeri.
wikipedia ha scritto: | la RAI:
1. stima che
* 25.000 famiglie abbiano la TV;
* l'evasione del canone (chiamiamolo così per comodità) sia del 26%;
e ciò significa che, grosso modo, 18.000 famiglie pagano 109 euro all'anno di canone. Per un introito di circa 1.9 milioni di euro all'anno
2. ha chiuso l'anno 2008 con una perdita di bilancio di circa 37 milioni di euro. |
Non so in che modo sia stato accumulato il buco di 37 milioni di euro, ma azzarderei non sia influente. E mi viene da dire: realmente pensiamo che 1.9 milioni di perdite in più, conseguenza del fatto che nessuno paga più il canone, facciano la differenza?
La RAI è come un ospedale: è utile, al potere, per quello che fa. Ed è impensabile che venga chiusa perchè in perdita.
Conclusioni: non credo che la campagna "non paghiamo il canone", ammesso e non concesso che funzioni, sia il mezzo per far fallire la RAI. Almeno, non per una questione di soldi.
Il fatto che sia l'unica strada realmente percorribile sarebbe un altro discorso: ci tenevo però a sottolineare alcune grandezze, se i numeri sono quelli, delle quali occorre tenere conto.
Tanto dovevo  |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 15 Mar 2010 20:58 Oggetto: |
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caro toto200,
ti ringrazio per aver portato l'interesse sul dato economico.
Certo chi "governa" la RAI ha l'obiettivo di far ripianare dallo Stato i 37 milioni di deficit, ma non credo che alla lunga ciò sia possibile davanti ad altre importanti cifre.
E qui ti vorrei dire che gli abbonati RAI sono circa 16 milioni e con un canone di 109 euro guarda che cifra viene fuori. Pare che con il canone la Rai sopporta la metà dei costi il resto con la pubblicità.
Ho cercato il dato delle disdette e ho trovato due dati diversi uno di circa 300.000 l'altro di 1 milione. Penso che sia più probabile la prima cifra che porta ad un mancato incasso di circa 30 milioni di euro.
Se invece fosse la seconda cifra saremmo a circa 100 milioni di euro non credo che se la caverebbero bene. E l'obiettivo di 1 milione di disdette si potrebbe comunque raggiungere con una adeguata campagna,
ciao
paolo |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 15 Mar 2010 21:03 Oggetto: |
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- giornalisti RAI: come i cittadini di Casal di Principe -
di Paolo De Gregorio, 13 marzo 2010
La sensazione che si ha, di fronte allo strapotere di un monopolista televisivo privato che vuole imporre anche al “servizio pubblico” le sue censure e i suoi uomini, è quella della enorme vigliaccheria dei “giornalisti”, tutti, che di fronte a questa incredibile occupazione militare della destra al governo, non si fermano immediatamente, in sciopero ad oltranza, fino alla restituzione alla RAI della funzione di servizio pubblico.
Saviano auspicava che i cittadini di Napoli e di Casal di Principe andassero (a rischio della vita) a denunciare i camorristi, perché non fa oggi un analogo appello alla dignità di tutti i giornalisti RAI che illegalmente spacciano per “servizio pubblico” un servizio prezioso ai partiti e al governo di destra, in barba a tutte le regole, regolette, cavilli, garanzie, sindacati, deontologia professionale?
Eppure di fronte ad un episodio come quello riportato da “il Fatto Quotidiano” di intercettazioni telefoniche in cui il Berlusca chiede al membro dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), Innocenzi, di fare in modo di spegnere la trasmissione Annozero, i giornalisti dovrebbero avere ben compreso di lavorare non più per un servizio pubblico, ma per un regime mediatico dominato da una entità politica totalitaria, in un gioco pericolosissimo se non letale per la democrazia, che va spezzato a qualunque costo.
Se non abbiamo visto una reazione adeguata allo strapotere di chi alza il telefono e ferma trasmissioni sgradite, è segno che il marcio tra i giornalisti RAI è profondo e vicino alla gangrena, e il loro servilismo e timore di perdere i favori del potente di turno supera ogni sussulto di dignità professionale.
Chiamare giornalisti i complici di Berlusconi in RAI è offesa a tutta la categoria, anche se sulla carta stampata non sono molti coloro che non si fanno imporre dai loro padroni rigide linee editoriali, che significano semplicemente che ti devi attenere a schemi ben precisi, omettendo di dare qualunque notizia sgradita alla proprietà.
Questa è oggi la “libertà di stampa”.
L’unico giornale che oggi considero libero è il Fatto Quotidiano, in quanto è l’unico senza padroni, l’unico che non riceve alcun finanziamento pubblico, la cui proprietà è dei giornalisti che vi scrivono, fattori che certificano la sua indipendenza. Infatti è l’unico che critica sia D’Alema che Di Pietro, sia Berlusconi che Napolitano.
Per fare della RAI un servizio pubblico bisogna per prima cosa licenziare tutti i giornalisti, a meno che non si impegnino per ottenere nuove regole che la rendano realmente indipendente dai partiti e dal governo, con un direttore generale, di chiara indipendenza politica, religiosa, economica, che deve essere eletto direttamente dai cittadini che pagano il canone e che sono i suoi (oggi dimenticati) azionisti.
Paolo De Gregorio |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19509 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 16 Mar 2010 02:39 Oggetto: |
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aggiungerei che il fatto quotidiano non è un giornale che arriva in tutte le edicole. venerdì volevo comprarlo per leggere con calma un articolo su cui avevo buttato un occhio di straforo... nell'edicola in cui lo prendo di solito era finito, e nelle altre edicole non c'era proprio. |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 16 Mar 2010 11:23 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | aggiungerei che il fatto quotidiano non è un giornale che arriva in tutte le edicole. venerdì volevo comprarlo per leggere con calma un articolo su cui avevo buttato un occhio di straforo... nell'edicola in cui lo prendo di solito era finito, e nelle altre edicole non c'era proprio. |
A me piace andare al mercato. Mi piace girare per i banchetti, vedere la gente che si è alzata la mattina che era ancora buio ed ha caricato le cassette sul camion, poi ha montato la bancarella e vi ha distribuito sopra la merce. E quando scegli un prodotto c'è una faccia che lo garantisce, ti parla, ti passa il pacchetto.
E la mano che prende i soldi è di qualcuno che quei soldi se li è sudati. Normalmente al mercato è così. E, se posso andare a prendere una cosa al mercato, il supermercato non mi viene nemmeno in mente.
Al mercato più vicino a casa mia ci sono, com'è prevedibile, alcuni formaggiai. Due di essi, contro il carrettino, hanno ciascuno la propria scritta "azienda agricola vattelapesca". E la mia consorte si dirige sempre da uno dei due, e si mette in coda.
Io guardo l'altro banchetto e, se non c'è nessuno, prendo il portafoglio e vado a comperare un pezzo di formaggio. La toma che mi ispira di più. Un pezzo di formaggio non è mai un cattivo investimento.
Secondo me è giusto che entrambi restino sul mercato. A me piace contrabbandarlo per un discorso puramente egoistico. Ritengo che sia conveniente, per me, che entrambi continuino a portare il proprio banchetto al mercato. Ritengo che, se entrambi continueranno ad essere presenti sul mercato, io godrò di una libertà maggiore. E questo è un vantaggio per me, quindi faccio ciò che posso per conservarlo. Compero questo vantaggio. Ci metto del mio per evitare di perderlo.
Bene, per lo stesso motivo nel 2009 mi sono abbonato a Il Fatto Quotidiano. Immediatamente dopo aver letto il primo numero che girava in rete.
Per un anno, dal martedì alla domenica, dove sono sono, anche quando sono malato a casa, vado in rete, login-password e me lo scarico. Una comodità estrema.
Non mi ero mai abbonato a nessun quotidiano, ma ritenevo giusto dare uno stimolo a questo. Secondo me lo meritava.
Uno stimolo mio, non aspettare che lo facesse qualcun altro. Affiancandomi io a tutti gli altri che la pensavano come me.
E per potermi dire che l'abbonamento non rappresentava una spesa bensì un risparmio ho convinto un amico a cacciare 50 euro anche lui e lo leggiamo in due. Così alla fine ho il giornale anche quando vado a spasso (basta trovare una rete), sono convinto di avere contribuito direttamente alla distribuzione di un'informazione libera, ed ho risparmiato 50 euro. Il massimo.
... a te piace andare al mercato?  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 16 Mar 2010 13:05 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | aggiungerei che il fatto quotidiano non è un giornale che arriva in tutte le edicole. venerdì volevo comprarlo per leggere con calma un articolo su cui avevo buttato un occhio di straforo... nell'edicola in cui lo prendo di solito era finito, e nelle altre edicole non c'era proprio. |
Non c'è altra alternativa che l'abbonamento.
I giornali e le riviste minori sono ostaggio della distribuzione che fa il bello e il cattivo tempo. |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19509 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 17 Mar 2010 03:00 Oggetto: |
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toto200 ha scritto: | ... a te piace andare al mercato?  |
sì. però diciamocelo, il fatto è un quotidiano talmente pesante da leggere (per la mole di informazioni ivi contenute) che ci vorrebbe un'ora e passa al giorno per leggerlo tutto bene da cima a fondo.
silent ha scritto: | Non c'è altra alternativa che l'abbonamento. |
io lo voglio in edicola, accanto al corriere della sera o alla gazzetta. che diamine !!!
(e poi... il mio condominio è un porto di mare, non per i condomini che ci vivono ma per la gente di passaggio... non lo troverei mai il giornale tutte le mattine.) |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 17 Mar 2010 10:02 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | toto200 ha scritto: | ... a te piace andare al mercato?  |
sì. però diciamocelo, il fatto è un quotidiano talmente pesante da leggere (per la mole di informazioni ivi contenute) che ci vorrebbe un'ora e passa al giorno per leggerlo tutto bene da cima a fondo.
silent ha scritto: | Non c'è altra alternativa che l'abbonamento. |
io lo voglio in edicola, accanto al corriere della sera o alla gazzetta. che diamine !!!
(e poi... il mio condominio è un porto di mare, non per i condomini che ci vivono ma per la gente di passaggio... non lo troverei mai il giornale tutte le mattine.) | Sì, "Il Fatto" è illeggibile perché non abbiamo tempo! Io ho deciso di dedicare una mattina alla settimana piantando il lavoro (posso farlo, sono fortunato) per andare il biblioteca in sala lettura dove mi spolvero i quotidiani e le riviste che mi interessa leggere.
A casa, oltre che al cesso non trovo mai il tempo di leggere un accidente! Ho una pila di libri e testi scientifici da leggere che mi chiama continuamente... Narrativa? Non so più cos'è! Mi stavo ripassando Proust ed è li che sonnecchia sul comodino. Da vergognarsi! Faccio prima a rileggermi Stefano Benni che, malgrado la leggerezza, riesce a farmi riflettere comunque sulla condizione umana. E sorridere.
Ma la colpa non è delle riviste o dei giornali, la colpa è nostra che viviamo ad una velocità sbagliata.
Raccolgo gli spunti su internet ma è troppo poco, dobbiamo sederci e leggere. Senza fare altro. E se ci scappa la pipì trattenerla fino allo scoppio. |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 17 Mar 2010 12:19 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | sì. però diciamocelo, il fatto è un quotidiano talmente pesante ...
[...]
... io lo voglio in edicola ...
[...]
... e poi ... il mio condominio ...
[...]
... non lo troverei mai ... |
... c'è stata l'invasione delle cavallette, un'inondazione, ... [John Belushi nelle fogne motiva le cause che hanno ostacolato il suo presentarsi agli appuntamenti, rivolgendosi alla fidanzata - The Blues Brothers]  |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 17 Mar 2010 12:31 Oggetto: |
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Silent Runner ha scritto: | "Il Fatto" è illeggibile perché non abbiamo tempo! |
Io lo scarico, poi scorro tutti i titoli fino in fondo. Quindi ritorno sugli articoli il cui rapporto interesse/tempo è accettabile per la situazione contingente.
E comunque l'archivio è lì: login-password e posso sempre scaricarmi quello di ieri, o dell'altro ieri, o ...
ed è una comodità.
Dire che non lo leggo perchè ha tante pagine tutte interessanti è un po' come dire che ho deciso di morire di fame perchè ci sono troppe cose buone da mangiare.
Tutte scuse 8) |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 17 Mar 2010 12:55 Oggetto: |
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Bella battuta ma tu sai meglio di me che gli aforismi sono bugie con le gambe lunghe.
Il tempo non c'è te l'assicuro, e non te lo puoi dare.
O fai questo o fai quello.
Io ho lo studio in casa ma non ti credere che per questo riesca a fare meglio. Le cose si sommano sempre più velocemente, non sono più gli anni '50 e nemmeno i '60.
Quando devi lavorare a contatto, per e con una società convulsa, il tuo lavoro diventa convulso, il tuo tempo si restringe, le tue risorse si riducono.
Il fatto stesso di stare in rete comporta migliaia di ore di scrittura e di lettura dei post. E se scrivi o leggi, altro non puoi fare. Devi scegliere.
Ma se scegli perdi i contatti, i rapporti, non puoi terminare un lavoro per fare un altro lavoro senza lasciare a mezzo uno dei due. Non ci sono vie d'uscita.
Nonc'ècristichetenga, il tempo non te lo puoi dare se non ce l'hai. |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19509 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 17 Mar 2010 21:53 Oggetto: |
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toto200 ha scritto: | Dire che non lo leggo perchè ha tante pagine tutte interessanti è un po' come dire che ho deciso di morire di fame perchè ci sono troppe cose buone da mangiare. |
eh, ma tu sei sano di mente, mica psicopatico come me !!!
io se compro il giornale, lo leggo tutto da cima a fondo. ecco perchè normalmente compro il fatto in edicola (ma non tutti i giorni!!!) e quotidianamente sbircio al volo quello di un compagno di banco che lo compra (sempre in edicola).
registrarmi on line per me è improponibile: mi conosco e so che lo leggerei tutto tutti i giorni.
già passo mediamente 13/14 ore al giorno davanti a un monitor, aggiungerne altre due non mi sembra proprio il caso.
più che altro, il mio psichiatra me l'ha sconsigliato.
e l'oculista sottoscrive. |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 18 Mar 2010 10:18 Oggetto: |
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Silent Runner ha scritto: | Il tempo non c'è te l'assicuro, e non te lo puoi dare. O fai questo o fai quello. |
madvero ha scritto: | so che lo leggerei tutto tutti i giorni. già passo mediamente 13/14 ore al giorno davanti a un monitor, aggiungerne altre due non mi sembra proprio il caso. |
Premesso che a casa propria - vivaddio - ognuno fa quello che vuole vediamo di salvare capra e cavoli: se vi saltasse lo schiribizzo di scorrere l'edizione di un giorno che non trovate, me la chiedete. Sarò felice di farvela avere  |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 19 Mar 2010 10:44 Oggetto: |
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grazie toto,
questa sì che è disponibilità.
Finora non ho problemi a trovare il "fatto", anche se ne arrivano poche copie ai miei edicolanti. Comunque hai ragione, l'abbonamento online è più comodo, ma ha ragione anche madvero che poveretta sta troppe ore davanti al monitor, è meglio, se possibile, alternare col cartaceo.
A me non piace l'inserto satirico festivo, è troppo pieno, preferirei un pò di satira al giorno.
ciao a tutti
paolo |
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madvero Amministratore


Registrato: 05/07/05 21:42 Messaggi: 19509 Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta
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Inviato: 20 Mar 2010 05:48 Oggetto: |
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oggi l'ho preso in edicola e c'era in allegato anche un dvd.
democrazya  |
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toto200 Dio minore


Registrato: 28/11/05 17:43 Messaggi: 664 Residenza: europa
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Inviato: 22 Mar 2010 12:37 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | oggi l'ho preso in edicola e c'era in allegato anche un dvd.
democrazya  |
Sabato, facendo il download, il DVD non è venuto giù ... lo voglio  |
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