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fotovoltaico da record in Italia
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paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 12:00
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MessaggioInviato: 08 Mag 2010 14:51    Oggetto: Re: Rispondi citando

{pippolo} ha scritto:
se il mercato fosse veramente libero, non ci sarebbero i contributi, e visto che praticamente l'eolico come rendimento e' inutile, nessuno si sognerebbe di spendere soldi. Infatti senza i contributi per ripagarsi le spese e incominciare a guadagnare bisognerebbe aspettare almeno dieci anni (ammesso che tiri il vento). Purtroppo fino a che non si riesce a trovare un modo per conservare l'energia, parlare di energia eolica o solare, e' come parlare di aria fritta.



Che l'eolico come rendimento è nullo è una opinione, forse riferita alla pianura Padana o ad altre zone dove il vento scarseggia, ma non si può dire questo per Sardegna e tante altre zone d'Italia. Il rendimento può essere nullo se si fa la scelta di non immettere nella rete l'energia prodotta.

Gli esempi di Samso (in Danimarca) e di altri paesi del nord Europa dimostrano la validità dell'eolico.

Certo se la mafia si inserisce perchè vede la possibilità di guadagnare a prescindere dall'effettiva produzione ed immissione in rete di elettricità, per la possibilità di emettere "certificati Verdi" da vendere agli inquinatori
non solo è inutile, ma è anche dannoso per l'ambiente.

Quanto alla conservazione dell'energia credo che esistano le modalità adeguate (accumulatori) ed eventualmente il problema non sarebbe solo dell'energia prodotta da sole e vento.
Non si può liquidare come "aria fritta" una tecnologia a disposizione di tutti,ma non gradita a petrolieri e nuclearisti, che sono lobby molto più potenti della eventuale lobby delle rinnovabili.

Noi,singolarmente, possiamo scegliere di renderci indipendenti energeticamente con il fotovoltaico e questo può darci una sicurezza di fondo: essere liberi dai pericoli reali o speculativi del picco di pretrolio,più prossimo di quanto i media non dicano, dall'aumento del prezzo della elettricità che lo scenario di crisi non esclude.
E' una scelta saggia altro che "aria fritta", accumulatori o batterie sono in commercio.
E tanto per restare nei termini di saggezza, non escludete anche qualunque possibilità di autoprodurre prodotti agricoli.
saluti a tutti
paolo
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 08 Mag 2010 15:19    Oggetto: Rispondi citando

Stefano D'Amora sostiene che non c'è un tetto agli incentivi che metta in pericolo le richieste dei privati e voglio credergli.
Osservo però che i privati,in pratica, sono ostacolati da procedure burocratiche spesso scoraggianti e questo depone male riferendosi agli enti locali, anche se abbiamo esempi ottimi come quello della provincia di Bolzano, che ha raggiunto già il 56% di energia da rinnovabili ed ha l'obiettivo del 100% entro il 2020.
Inoltre Stefano indvidua, ma lo difende, lo snodo in cui si realizza la speculazione a rischio che è quello che l'autorizzazione a costruire un campo eolico o solare può essere venduta a soggetti diversi dachi l'ha ottenuta.
Resto dell'opinione che tale possibilità vada eliminata.
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 08 Mag 2010 15:20    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per i saluti!
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paolodegregorio
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Messaggi: 979

MessaggioInviato: 09 Mag 2010 08:24    Oggetto: Re: Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
{pippolo} ha scritto:
se il mercato fosse veramente libero, non ci sarebbero i contributi, e visto che praticamente l'eolico come rendimento e' inutile, nessuno si sognerebbe di spendere soldi. Infatti senza i contributi per ripagarsi le spese e incominciare a guadagnare bisognerebbe aspettare almeno dieci anni (ammesso che tiri il vento). Purtroppo fino a che non si riesce a trovare un modo per conservare l'energia, parlare di energia eolica o solare, e' come parlare di aria fritta.



Che l'eolico come rendimento è nullo è una opinione, forse riferita alla pianura Padana o ad altre zone dove il vento scarseggia, ma non si può dire questo per Sardegna e tante altre zone d'Italia. Il rendimento può essere nullo se si fa la scelta di non immettere nella rete l'energia prodotta.

Gli esempi di Samso (in Danimarca) e di altri paesi del nord Europa dimostrano la validità dell'eolico.

Certo se la mafia si inserisce perchè vede la possibilità di guadagnare a prescindere dall'effettiva produzione ed immissione in rete di elettricità, per la possibilità di emettere "certificati Verdi" da vendere agli inquinatori
non solo è inutile, ma è anche dannoso per l'ambiente.

Quanto alla conservazione dell'energia credo che esistano le modalità adeguate (accumulatori) ed eventualmente il problema non sarebbe solo dell'energia prodotta da sole e vento.
Non si può liquidare come "aria fritta" una tecnologia a disposizione di tutti,ma non gradita a petrolieri e nuclearisti, che sono lobby molto più potenti della eventuale lobby delle rinnovabili.

Noi,singolarmente, possiamo scegliere di renderci indipendenti energeticamente con il fotovoltaico e questo può darci una sicurezza di fondo: essere liberi dai pericoli reali o speculativi del picco di pretrolio,più prossimo di quanto i media non dicano, dall'aumento del prezzo della elettricità che lo scenario di crisi non esclude.
E' una scelta saggia altro che "aria fritta", accumulatori o batterie sono in commercio.
E tanto per restare nei termini di saggezza, non escludete anche qualunque possibilità di autoprodurre prodotti agricoli.
saluti a tutti
paolo



quando parlo di accumulatori o batterie mi riferisco, ovviamente, a impianti per l'autoconsumo delle singole case.
Per il resto, come ho già detto, il problema della conservazione dell'energia non è solo dell'eolico e del solare (nucleare compreso, le cui centrali devono funzionare 24 ore su 24), quello che conta è che sia immessa in rete.
buona domenica a tutti
paolo
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 05 Nov 2012 10:32    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Il tema è caldo come una camera magmatica ... ... ...
...Brutto eh? Ironico


Mi scuso per gli oltre due anni di ritardo.
Quoto integralmente Silent Runner. Crying or Very sad

Poi, più o meno, tutto il discorso in generale è quotabile. Wink
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 05 Nov 2012 21:07    Oggetto: Rispondi citando

ho letto che la produzione di elettricità in Italia sarebbe in eccesso rispetto alle esigenze. Non so se ciò corrisponde al vero, non ho approfondito e mi riservo di farlo. Anche se non è semplice avere notizie corrette.

Ad esempio si legge spesso sui media più diffusi che le rinnovabili costano troppo e che il governo intende ridimensionare gli incentivi.
Non sono un fan degli incentivi alle rinnovabili. Auspico che i costi degli impianti si riducano ulteriormente (già sono scesi di oltre il 60% di quando ho scritto il post iniziale), e che la tecnologia migliori i rendimenti.

Ma sui costi a carico nostro occorre fare almeno questa precisazione: in applicazione del Cip6,
negli anni 2000/2009 la GSE ha destinato oltre 33 miliardi di euro per contributi e incentivi alle ASSIMILATE e circa 13 miliardi di euro alle rinnovabili (fotovoltaico, eolico).
L'energia elettrica ASSIMILATA alla rinnovabile è quella prodotta da inceneritori, scarti di lavorazione delle raffinerie).

La beffa consiste nel fatto che noi, con la bolletta elettrica alla voce A3 (oneri di sistema) finanziamo gli inceneritori che poi ci regalano malanni vari (ma sulle malattie non ci sono le firme, dimostrare il rapporto causa/effetto è da scienziati...). E intanto marcegaglia, moratti, garrone, etc. riscuotono e noi ..paghiamo.
Forse è ora di dire stop
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Zievatron
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MessaggioInviato: 06 Nov 2012 00:37    Oggetto: Rispondi citando

STOP!!! Evil or Very Mad
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 11 Feb 2019 15:16    Oggetto: Rispondi

paolodegregorio ha scritto:
- fotovoltaico da record in Italia -
di Paolo De Gregorio, 6 marzo 2010

L’Italia sale al 2° posto in Europa, preceduta solo dalla Germania, nella classifica dei produttori di energia solare, con produzione pari a un “GigaWatt” di potenza.
Gli impianti certificati in funzione sono più di 70.000 e forniscono energia a un milione e duecentomila persone.
Dunque, in pochissimo tempo e nonostante grandi rallentamenti prodotti da intralci burocratici e da un ministro nuclearista (Scaiola) che vede in pericolo la costruzione di centrali nucleari se il fotovoltaico soddisfa la domanda di elettricità, siamo arrivati alla autosufficienza energetica per oltre un milione di persone.

Figuriamoci che tipo di accelerazione ci sarebbe in materia di indipendenza energetica se la regione Sardegna, dove mi trovo, che ha un milione e seicentomila abitanti, con un sistema industriale in crisi, reso precario dagli umori e dalle convenienze di multinazionali straniere, trasformasse le due zone industriali, quella al nord di Porto Torres, e quella a sud-ovest di Porto Vesme, in due poli di produzione di pannelli fotovoltaici, i più moderni ed efficienti e oggi anche meno costosi, con l’obiettivo dichiarato di rendere la Sardegna una isola verde, totalmente indipendente dal petrolio.
Non ci sarebbe modo migliore per allontanare ogni ipotesi su una possibile centrale nucleare a Oristano o, peggio, su un eventuale deposito di scorie radioattive in una zona già sotto servitù militare.
Sarebbe bellissimo veder partire un progetto del genere, coinvolgere le università di ingegneria di Sassari e Cagliari con ricche borse di studio per chi si specializza nel fotovoltaico, in sinergia con una struttura produttiva da riconvertire, ma che già possiede professionalità e maestranze con esperienza industriale.
Quell’inutile evento del G8, spostato da La Maddalena a L’Aquila, ci è costato 500 milioni di euro di denaro pubblico, lasciando nell’isola manufatti incompiuti che nessuno vuole gestire.
Ma quanto ci costa il partito del “fare” e del “buon governo”? Vuoi vedere che se ci fosse un progetto serio per l’autosufficienza energetica della regione Sardegna, per venire incontro ai tanti disoccupati, per una isola verde con il fotovoltaico diffuso sul territorio, senza concentrazioni in grandi centrali, e che farebbe decadere anche la costosissima metanizzazione con gas proveniente dalla Algeria, i nostri ottimi governanti piangerebbero miseria, non tirerebbero fuori un euro, e parlerebbero di sognatori e di illusi??

Oggi, di fronte alla possibilità reale, semplice e pulita, di moltiplicare per 50 il fotovoltaico esistente, equamente su tutto il nostro territorio e diventare così autosufficienti, ecco dei mascalzoni che se ne fregano delle nostre paure e della nostra salute, che con arroganza vogliono imporre la scelta nucleare contro la volontà del popolo italiano che già votò un referendum che cancellava l’opzione nuclearista.
Anche lo stabilimento industriale di Termini Imerese in Sicilia, che presto chiuderà, dovrebbe essere immediatamente convertito in fabbrica di pannelli fotovoltaici, per rendere autosufficiente energeticamente tutta la Sicilia, assorbendo tutti gli operai che saranno licenziati dalla Fiat, per fare del sole il petrolio siciliano.
Con l’elettricità si cucina, ci si illumina, ci si scalda e ci si rinfresca, ci si sposta con un’auto elettrica, e per fare questo non si emette un solo grammo di Co2.
Paolo De Gregorio
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