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bibolo2002 Mortale devoto
Registrato: 22/02/10 13:49 Messaggi: 5
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Inviato: 09 Mar 2010 09:05 Oggetto: * Impronte digitali come marcatore |
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Salve, io ho questo dubbio, un'azienda che ha scelto come marcatore di usare un rilevatore di impronte digitali per velocizzare l'operazione e per ovviamente evitare che uno timbri per un altro che cosa deve fare per essere allineata alla privacy per questa tipologia?
Grazie 1000
Bibolo2002 |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 10 Mar 2010 23:24 Oggetto: |
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le impronte digitali?
....
le impronte digitali?
una goccia di sangue no? |
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bibolo2002 Mortale devoto
Registrato: 22/02/10 13:49 Messaggi: 5
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Inviato: 12 Mar 2010 11:22 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | le impronte digitali?
....
le impronte digitali?
una goccia di sangue no? |
sai in certe realtà dove fanno i furbi occorrono contromisure....... poi forse qualcuno clonerà il dito...... |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 12 Mar 2010 13:35 Oggetto: |
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comunque se il mio datore di lavoro dovesse chiedermi le impronte digitali come autenticazione... credo che farei talmente tanto casino da riuscire a farmi licenziare.
come minimo farei la fame pur di pagarmi uno staff di avvocati e fare causa all'azienza, rifiutandomi contestualmente di effettuare qualunque mansione richieda quel tipo di autenticazione.
come minimo.
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 12 Mar 2010 13:56 Oggetto: |
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ripensandoci...
se non ricordo male, un acido che corrode le impronte digitali (per un paio di settimane, poi rispuntato) esiste...
al massimo mi piallo le impronte.
per principio !!! |
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JeanGrey Eroe in grazia degli dei
Registrato: 21/12/08 21:00 Messaggi: 142
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Inviato: 12 Mar 2010 17:28 Oggetto: |
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Ciao bibolo2002, ciao madvero,
l'autenticazione biometrica genera sempre polemiche
Citazione: | Con un Provvedimento del 21 luglio 2005, l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali dello Stato Italiano si è pronunciata sulla relazione tra privacy ed utilizzo di dati biometrici nell'ambito del rapporto di lavoro, a seguito della richiesta di una pronuncia preliminare in riferimento all'art. 17 del Codice privacy, avanzata da un'azienda italiana. Tale articolo prevede, infatti, una verifica preventiva dell'Autorità Garante prima di procedere al trattamento di dati attraverso procedure che, potenzialmente, presentino rischi di violazione delle norme che tutelano i diritti dei cittadini in materia di privacy. L'azienda ha chiesto di verificare la regolarità di un eventuale trattamento di dati biometrici dei dipendenti, attuabile per registrarne gli accessi alle sedi aziendali e quindi controllarne le presenze sul lavoro anche a fini retributivi e disciplinari.
L'Autorità si è espressa evidenziando, a priori, due aspetti legali:
* la necessità di informare in modo compiuto i dipendenti circa i dati loro richiesti e le modalità di gestione degli stessi;
* la necessità di garantire ai dipendenti la possibilità di registrare la propria presenza sul lavoro attraverso metodi alternativi (es.: firma su registro, timbratura con sistemi meccanici o elettronici) rifiutando quindi il conferimento all'azienda di dati biometrici.
Quindi, entrando nel merito della richiesta in esame, sulla base dei principi di necessità e pertinenza stabiliti dal Codice privacy vigente, l'Autorità ha dichiarato illegittimo l'utilizzo di dati biometrici per la registrazione delle presenze dei dipendenti presso la sede di lavoro. Secondo il Garante tale attività, che pure rientra nei diritti del datore di lavoro, può essere svolta in modo efficiente ed affidabile utilizzando strumenti di registrazione tradizionali: per l'Autorità, la richiesta di acquisire dati biometrici appare dunque sproporzionata, per la salvaguardia del diritto alla privacy dell'individuo, rispetto alle finalità gestionali dell'iniziativa. Per il Garante, le tecniche biometriche non possono essere utilizzate se è possibile l'uso di strumenti meno invasivi, anche se più costosi per l'azienda. In deroga a questa regola, e con precise limitazioni, ne è consentito l'uso nei casi in cui il diritto alla pubblica sicurezza prevale sul diritto individuale alla privacy. Ad esempio, per finalità di controllo antiterroristico, o per il controllo degli accessi all'interno d'impianti produttivi operanti su materiale altamente pericoloso. |
Biometria tra privacy e garanzie |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 12 Mar 2010 21:55 Oggetto: |
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senti jeangrey... tutto giusto quello che dici... ma facciamo un discorso molto più terra terra.
avrei preferito glissare un attimo per non sembrare la solita pazza paranoica, ma pazienza.
scendo in campo.
nel riferimento di legge si accenna alla spoporzionalità fra risultato atteso e mezzo impiegato per ottenerlo.
per fare un paragone automobilistico, è come se sparassi in faccia al primo tizio che osa tagliarmi la strada quando io passo col verde.
siamo nel 2010 e non nel 2080, giusto?
i costi per adottare tecnologie biometriche, e i costi per mantenere in sicurezza (mi spiego? ) l'intero sistema sono spropositati rispetto allo scopo.
se lo scopo è controllare che i dipendenti non facciano timbrature false... costerebbe molto meno pagare una persona esterna affinchè vigili sulle timbrature. costerebbe meno persino licenziare il dipendente e rischiare una causa per licenziamento immotivato!
se lo scopo è garantire la sicurezza informatica del lavoro svolto dai dipendenti... cioè, o lavori al cern e stai studiando la fissione nucleare, oppure non ha senso, son costi che non ammortizzi neanche in dieci anni di lavoro!
a patto di non fregartene bellamente dei dati biometrici acquisiti.
allora sì che il gioco vale la candela.
se l'ipotesi che un delinquente riesca a violare il sistema e reperire un bel pacco di dati biometrici non viene presa in considerazione, e non vengono prese le contromisure (che devono evolversi nel tempo, e bisogna preventivare un budget destinato solo a tale scopo)... allosa sì che i costi si abbattono di gran lunga.
o forse sono solo io, in quanto paranoica, a pensare che un bel db di dati biometrici possa valere un gran bel pacco di grana sul mercato nero. |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 12 Mar 2010 22:02 Oggetto: |
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a questo punto... se proprio devo scegliere...
tanto vale farsi innestare un rfid sottopelle e passare il polso sotto al trasponder quando devo autenticarmi, e vivere il resto della mia vita con un bracciale isolante... |
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facio Comune mortale
Registrato: 14/04/10 09:17 Messaggi: 4
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Inviato: 14 Apr 2010 09:49 Oggetto: |
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Ciao a tutti,
mi introduco perchè sono un addetto ai lavori ... conosco bene la tecnologia utilizzata per la lettura delle impronte e vorrei dare alcuni chiarimenti.
Premesso che io uso da anni questi dispositivi e li ritengo unici per comodità (non mi devo portare niente dietro), vorrei spiegare a grandi linee come funzionano i lettori di impornte digitali, per cercare di smorzare questo accanimento con tali sistemi ... compreso quello del garante!
Quando viene acquisita l'impronta, il lettore scannerizza l'immagine della stessa, la ripulisce e va a ricercare i punti caratteristici, ovvero le minuzie. Questi sono i punti in cui le linee dell'impronta si interrompono o si biforcono. La mappa di questi punti diventa un codice numerico, detto template, attraverso un particolare algortimo perlopiù proprietario dei produtti di tali sistemi. Dal template è impossibile risalire all'impronta che lo ha generato. Questo lo si può intuire facilmente, in quanto se ipotizziamo di aver ricavato, dal template, la mappa delle minuzie, non potremo mai ricostruirne l'impronta in quanto non potremo indovinare se in un punto la linea arrivava con un angolazione, invece che un altra, si interrompeva o si biforcava.
Ostacolare queste tecnologie, mi sembra come voler a tutti i modi aiutare quelli che vogliano fare i furbi ed a proposito di prezzi, adesso sono pure economici, un sistema complesso per rilevazione presenze, costa sicuramente meno di un mese di stipendio di una persona a vigilare sulle timbrature.
Per uno che non deve da fare il furbo, che problema c'è se per marcare appoggi il sito su un lettore invece che passare un cartellino?
Rilevazione Presenze a parte ... pensate quanto è comodo arrivare a casa ed aprire la porta appoggiando il dito sul lettore.
[SPAM rimosso] |
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uomodeighiacci Dio minore
Registrato: 01/01/09 19:29 Messaggi: 769
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Inviato: 14 Apr 2010 10:41 Oggetto: |
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facio ha scritto: | Rilevazione Presenze a parte ... pensate quanto è comodo arrivare a casa ed aprire la porta appoggiando il dito sul lettore. |
Questo non avresti dovuto dirlo..... |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 16 Apr 2010 00:32 Oggetto: |
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facio ha scritto: | Ciao a tutti,
mi introduco perchè sono un addetto ai lavori ... conosco bene la tecnologia utilizzata per la lettura delle impronte e vorrei dare alcuni chiarimenti. |
hai fatto benissimo ad inserirti nella discussione, benvenuto !!!
penso proprio che approfitterò della tua competenza nel merito per torturarti con le mie paranoie !!!
Citazione: | Premesso che io uso da anni questi dispositivi e li ritengo unici per comodità (non mi devo portare niente dietro), vorrei spiegare a grandi linee come funzionano i lettori di impronte digitali, per cercare di smorzare questo accanimento con tali sistemi ... compreso quello del garante! |
concordo sulla comodità.
ok, è comodissimo non portarsi dietro niente...
ma è proprio un peso così oneroso doversi ricordare un badge?
e stare attenti a non perderlo?
i maschi usano il portafoglio, noi donne siamo solite avvalerci delle borsette milletasche... e che sarà mai un badge? chi esce di casa senza patente / carta di identità / codice fiscale?
mica ce li perdiamo ogni due giorni !!!
ok, sarebbe più comodo non doversi portare niente dietro.
secondo me, però, un badge in più non è poi questo gran peso.
Citazione: | Quando viene acquisita l'impronta, il lettore scannerizza l'immagine della stessa, la ripulisce e va a ricercare i punti caratteristici, ovvero le minuzie. Questi sono i punti in cui le linee dell'impronta si interrompono o si biforcano. La mappa di questi punti diventa un codice numerico, detto template, attraverso un particolare algortimo perlopiù proprietario dei produtti di tali sistemi. |
hai detto la parola magica: algoritmo proprietario.
ti premetto che sono un'utente windows felice e soddisfatta e non sto a fare guerre sante sul software... però sto algoritmo proprietario scatena in me tutta un'intera categoria di ulteriori paranoie.
Citazione: | Dal template è impossibile risalire all'impronta che lo ha generato. Questo lo si può intuire facilmente, in quanto se ipotizziamo di aver ricavato, dal template, la mappa delle minuzie, non potremo mai ricostruirne l'impronta in quanto non potremo indovinare se in un punto la linea arrivava con un angolazione, invece che un altra, si interrompeva o si biforcava. |
questa ulteriore spiegazione invece dissipa gran parte delle mie paranoie, e se mi garantisci che l'immagine originale acquisita all'inizio della procedura viene cancellata per sempre, potrei anche cambiare opinione e diventare sostenitrice della tecnologia in oggetto.
Citazione: | Ostacolare queste tecnologie, mi sembra come voler a tutti i modi aiutare quelli che vogliano fare i furbi ed a proposito di prezzi, adesso sono pure economici, un sistema complesso per rilevazione presenze, costa sicuramente meno di un mese di stipendio di una persona a vigilare sulle timbrature. |
io non parlavo del mettere in piedi la procedura, parlavo del mantenimento in sicurezza delle informazioni acquisite negli anni.
Citazione: | Per uno che non deve da fare il furbo, che problema c'è se per marcare appoggi il sito su un lettore invece che passare un cartellino? |
il problema (a mio avviso) non è per il furbo che non vuol timbrare.
il furbo si compra una candela, squaglia la cera e ci appoggia il dito sopra.
poi prende un pezzo di plastica alimentare (che puzza e inquina da matti, ma si squaglia da dio), lo fa squagliare in modo che aderisca alla formina, e in un quarto d'ora ecco bello e pronto un dito finto per farsi timbrare il cartellino da altri.
e questa è la soluzione casalinga, ma non credo sia un problema procurarsi materiali più idonei allo scopo.
ripeto, il problema è legato alla natura dei servizi di rete legati al cartellino. raramente un badge è uno strumento associato esclusivamente alle timbrature... spesso e volentieri è un documento identificativo che serve ad accedere ad alcuni servizi.
se un crimnale volesse accedere a detti servizi... laddove prima mi rubava il portafoglio, adesso prova a tagliarmi un dito?
Citazione: | Rilevazione Presenze a parte ... pensate quanto è comodo arrivare a casa ed aprire la porta appoggiando il dito sul lettore. |
bingo !!!
ti ricordo che viviamo in italia.
le rapine per strada sono all'ordine del giorno. non fai in tempo a ricordarti dove hai parcheggiato la macchina che te l'hanno già fottuta !!!
preferisco consegnare ad un criminale le chiavi di casa e le chiavi della macchina piuttosto che farmi mozzare un dito per consentirgli di derubarmi più agevolmente.
sì, sono paranoica.
ma sono giustificata, perchè vivo in un paese ad alto tasso di criminalità.
e non ce l'ho con le leggi, non contesto l'impianto normativo (tutti i crimini sono sanzionati)... contesto fortemente l'applicazione delle leggi e la proporzionalità delle pene.
ti ricordo che se scarichi un mp3 illegamente puoi finire in galera da sei mesi a quanto decide il giudice (3 anni?), mentre se rapini per strada una vecchietta, la spingi per terra e lei si spacca metà delle ossa nella caduta... praticamente non ti fanno niente.
e questo, a mio avviso, non è affatto equo.
non mi fido, e mi tutelo da sola.
forse in maniera troppo estrema, lo ammetto. |
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facio Comune mortale
Registrato: 14/04/10 09:17 Messaggi: 4
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Inviato: 16 Apr 2010 13:10 Oggetto: |
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Eccomi qua madvero per darti qualche risposta perlopiù di carattere tecnico, sperando che il dibattito rimanga su un tono costruttivo.
Intanto, lo devo fare perchè materiale necessario al dibattito, vi invito a visitare questo link (sperando che questa volta non lo consideri SPAM), dove un costruttore di questi sistemi, spiega a grandi linee il principio di funzionamento dei lettori biometrici, con tanto di figure.
Citazione: | [...]
Quando viene appoggiato il dito, alcuni tratti della pelle andranno a toccare il prisma, ovvero dove l'impronta digitale presenta le creste. Invece, la superficie del prisma rimane a contatto con l'aria, dove l'impronta presenta le valli. La caratteristica del prisma ottico è di riflettere la luce in presenza di aria e di emetterla in presenza di altro materiale a contatto con la superficie in questione.
Pertanto il prisma riflette un'immagine pari al negativo dell'immagine dell'impronta digitale.
L'immagine, concentrata sul ccd attraverso la lente, è pronta per essere elaborata dalla CPU.
Nei dispositivi Tecno ID la CPU è nella scheda a bordo del lettore.
[...] |
I lettori biometrici utilizzati per controllo accessi, rilevazione presenze o semplici apriporta stand alone (quelli usati per porte di casa), si basano tutti (o quasi con qualche sfaccettatura su chi genera il template) sul principio descritto dal costruttore al link sopra. Trovi anche la conferma che dal template è impossibile risalire all'impronta.
Ci sono però anche sistemi che archiviano l'immagine dell'impronta, ma sono usati per altri scopi e non per le applicazioni di controllo accessi e presenze. Questi sono usati da polizia, banche (alla porta d'ingresso della filiale) e qualche gioielliere e servono proprio per rilevare l'impronta ed archiviarla, magari, nel caso delle banche, per qualche giorno.
Io lo trovo comodissimo, lo uso per aprire la porta di casa ed i condomini per il portone: non ce lo scordiamo mai, neppure se cambiamo giacca, borsa oppure se usciamo in pantaloncini per buttare la nettezza e ci scordiamo il portafoglio.
In ogni caso, chi non lo vuole usare, continua ad usare la buon vecchia chiave, che comunque deve sempre rimanere.
Per il problema "se mi tagliano il dito", ti giuro non mi preoccupo: a casa mia non c'è niente da prendere, ma proprio niente!!!
Non ho conferma diretta di questo, ma si dice che il dito morto non viene riconosciuto. Quello che sono certo è che se ho il dito molto molto freddo, il lettore non legge più l'impronta, ma vede una macchia nera. Rinizia a rilevare se riattivo la circolazione.
Citazione: | ripeto, il problema è legato alla natura dei servizi di rete legati al cartellino |
Spesso i sistemi di timbratura biometrici, hanno lettori stand alone, senza possibilità di leggere neppure il template e quindi di inviarlo ad un PC. Quindi senza creare nessun db. Se credi ti mando un link a questa documentazione ... sw presenze con lettori biometrici.
ciao ciao |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 16 Apr 2010 20:45 Oggetto: |
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facio ha scritto: | ...sperando che il dibattito rimanga su un tono costruttivo. |
beh se vuoi proprio litigare...
scherzi a parte, non stare a preoccuparti: è normale che quando qualcuno parteggia per qualcosa e qualcun altro invece la osteggi, possano scaldarsi gli animi... ma ciò non toglie che ci si possa accalorare e difendere le proprie tesi a spada tratta senza venir meno alle regole di netiquette.
Citazione: | Io lo trovo comodissimo, lo uso per aprire la porta di casa ed i condomini per il portone: non ce lo scordiamo mai, neppure se cambiamo giacca, borsa oppure se usciamo in pantaloncini per buttare la nettezza e ci scordiamo il portafoglio. |
a me continuano a piacer tanto i mazzi di chiavi...
Citazione: | In ogni caso, chi non lo vuole usare, continua ad usare la buon vecchia chiave, che comunque deve sempre rimanere. |
vedi che non sono l'unica retrograda?
Citazione: | Per il problema "se mi tagliano il dito", ti giuro non mi preoccupo: a casa mia non c'è niente da prendere, ma proprio niente!!! |
neppure a casa mia, dovessero venire i ladri mi lascerebbero 100 euro di mancia e un bigliettino della serie
Citazione: | almeno ti ci puoi riempire il frigo, barbona! |
ma io resto diffidente.
più che un modus operandi, è uno stile di vita.
Citazione: | Quindi senza creare nessun db. Se credi ti mando un link a questa documentazione ... sw presenze con lettori biometrici.
ciao ciao |
forse nelle piccolissime aziende il badge serve esclusivamente alla rilevazione delle presenze...
nelle grandi aziende, invece, ti assicuro che il badge è un passpartout per tutta una serie di autenticazioni per accessi e servizi che non ti sto a spiegare.
continuo a preferire il badge. |
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uomodeighiacci Dio minore
Registrato: 01/01/09 19:29 Messaggi: 769
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Inviato: 17 Apr 2010 08:51 Oggetto: |
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@facio
Magari sono paranoico anche io, ma non vedo perchè non possano clonare un dito. Tu dici che alcuni lettori tengono l'immagine quindi, avendo una buona dose di cattive intenzioni e le giuste attrezzature, mi sembra fattibile.
Ora ti farò un pò di altre domande, voglio metterti in crisi scherzo, è solo che mi piace pensare a tutte le evenienze anche le più assurde. Considera che sono uno di quelli che, se dovessi affondare con la macchina in un lago (a proposito di strane evenienze..), maledirò chi ha inventato i vetri elettrici...
Premessa: se mi parli di comodità, mettere chiave e lettore sulla stessa porta è vantaggioso; se mi parli di sicurezza allorra devo usare solo il lettore. Supponendo di essere nella seconda, ti chiedo:
Con un lettore sulla porta nessuno può entrare in casa mia a parte me e "pochi eletti", come lo presto il dito ad un amico se ne ho urgente bisogno?
Se manca la corrente che succede? Ovvio ci sarà una batteria ma quanto dura? (mai più di una chiave che è "eterna")
Se si rompe il lettore che succede? (in fondo si parla sempre di apparecchiature elettriche, non le considero esattamente infallibili..)
Se un marmocchio fà lo scherzone di versare colla, vernice, martellata sul lettore che succede? (vado a cercare il marmocchio..)
Se ho il dito bagnato, sporcato, ferito, insanguinato, fasciato? (comune per chi fà lavori manuali)
Se un impulso elettromagnetico o una tempesta solare.. bhe, non esageriamo! |
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facio Comune mortale
Registrato: 14/04/10 09:17 Messaggi: 4
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Inviato: 19 Apr 2010 17:29 Oggetto: |
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Tutto giusto, dubbi e risposte.
Io non sono molto paranoico.
Alcuni esperti di sicurezza per applicazioni tipo porte blindate, ritengono che è meglio non montare il cilindro, ovvero lasciare solo l'apertura elettronica.
Io che mi occupo di elettronica e che sono più che convinto che questi sistemi oggi sono fin troppo affidabili, preferisco lasciare la possibilità di aprire anche con la chiave ... non si sa mai, l'elettronica può bruciarsi!
Se manca la corrente, si può prevedere la batteria, dimensionata come uno crede. Per alcune applicazioni è stata dimensionata per durare oltre un anno, considerando quattro aperture al giorno.
Il marmocchio ... se lo beccooo!
Non mi è ancora capitato, ma se ti infila due chili di stucco nel cilindro della porta?
Il dito bagnato lo asciugo, ferito ne uso un altro ... il consiglio è di registrare almeno due dita di mani diverse.
E x l'alluvione????
Ciao |
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uomodeighiacci Dio minore
Registrato: 01/01/09 19:29 Messaggi: 769
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Inviato: 19 Apr 2010 18:46 Oggetto: |
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Bhe.. una durata di un anno è mica male
Giusta obiezione lo stucco, con molta pazienza e il "kit del piccolo scassinatore" forse entro, ma non sarebbe bello..
Grazie dei chiarimenti.
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facio Comune mortale
Registrato: 14/04/10 09:17 Messaggi: 4
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Inviato: 19 Apr 2010 18:56 Oggetto: |
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lo stucco è la prima cosa che mi è venuta in mente, ma ora che ci ripenso la cosa più utilizzata per certi simpatici scherzi è la colla ... attack loctite e simili. |
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 15 Giu 2010 02:39 Oggetto: |
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facio ha scritto: | Tutto giusto, dubbi e risposte.
Io non sono molto paranoico.
Alcuni esperti di sicurezza per applicazioni tipo porte blindate, ritengono che è meglio non montare il cilindro, ovvero lasciare solo l'apertura elettronica.
(..) |
Che io sappia è l'inverso, ovvero la più insicura è l'impronta digitale che è facilmente clonabile.La più sicura è la scansione della retina.
Nelle moderne chiavi inoltre è presente (nascosto all'interno) un piccolo magnete posizionato in modo tale da rendere inclonabile la chiave se non da un centro specializzato. Se il magnete non è presente o non nella posizione giusta la serratura NON scatta.
Tornando al discorso mi risulta (ma non sono un avvocato ma un tecnico) che per le norme della privacy è vietato richiedere (al dipendente o altri) le impronte digitali (o altro dato biometrico o biologico) o anche parte di esse. Salvo :
1) Uso militare
2) Accesso ad una struttura ad alta sicurezza. Es: Centro elaborazione di una banca.
3) Uso personale della persona stessa.
Nota: Negli anni 70-80 (vedete i Film e telefilm italiani dell'epoca se non ci credete) la delinquenza nelle strade era 100 volte peggio di oggi.
Ciao |
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madvero Amministratore
Registrato: 05/07/05 20:42 Messaggi: 19480 Residenza: Ero il maestro Zen. Scrivevo piccole poesie Haiku. Le mandavo a tutti via e-mail.
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Inviato: 15 Giu 2010 22:28 Oggetto: |
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mda ha scritto: | Tornando al discorso mi risulta (ma non sono un avvocato ma un tecnico) che per le norme della privacy è vietato richiedere (al dipendente o altri) le impronte digitali (o altro dato biometrico o biologico) o anche parte di esse. |
tranquillo... fatta la legge, trovato il decreto interpretativo.
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 15 Giu 2010 23:31 Oggetto: |
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madvero ha scritto: | mda ha scritto: | Tornando al discorso mi risulta (ma non sono un avvocato ma un tecnico) che per le norme della privacy è vietato richiedere (al dipendente o altri) le impronte digitali (o altro dato biometrico o biologico) o anche parte di esse. |
tranquillo... fatta la legge, trovato il decreto interpretativo.
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Di meno ... Il de-cretino interpretativo!
Ciao |
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