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ICT, la decadenza e una speranza
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 27 Mag 2010 23:00    Oggetto: ICT, la decadenza e una speranza Rispondi citando

Commenti all'articolo ICT, la decadenza e una speranza
I top manager dell'ICT esprimono preoccupazione per la crescente carenza di competenze nel mondo dei servizi informativi. Ma qual è il punto?


Adriano Olivetti accanto ad alcuni giovani operai nella fabbrica di Ivrea verso la fine degli anni '50.
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robyv
Eroe
Eroe


Registrato: 30/01/06 11:01
Messaggi: 62

MessaggioInviato: 03 Giu 2010 23:13    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con le conclusioni ed aggiungo che le aziende devono capire che le competenze vanno remunerate adeguatamente, se pretendono di pagare un dipendente qualificato €1000/1200 al mese oppure cercano un giovane al massimo di trent'anni con un curriculum da cinquantenne allora è giusto che non trovino nessuno e forse anche che falliscano rapidamente Twisted Evil
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{utente anonimo}
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MessaggioInviato: 04 Giu 2010 07:50    Oggetto: Rispondi citando

Parole sante. Non posso sapere se l'articolo rispecchia una verità assoluta o abbastanza generale, ma di sicuro descrive in maniera precisa la mia particolare condizione di lavoratore di piccola impresa.
Se l'azienda guarda esclusivamente al soldo e non investe un minimo nella sua strutturazione e nell'assunzione, allora quell'azienda ha una scadenza attaccata sulla schiena.
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HackYourMind
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 04/06/10 08:39
Messaggi: 17

MessaggioInviato: 04 Giu 2010 08:53    Oggetto: e si meravigliano ! Rispondi citando

In questi ultimi anni il settore Informatico è diventato come la grande distribuzione, troppi passaggi dal produttore (informatico) e consumatore (cliente finale) ed in tutti quei passaggi non c'è nessun valore aggiunto.

Concordo con robyv, cercano professionalità e offrono uno stipendio inadeguato, per non dire di peggio, ma non è il cliente finale, sono tutti quei passaggi intermedi.
I clienti finali arrivano anche a pagare 400/450 €/gg per avere un esperto informatico, ma alla fine di tutti i passaggi tra le varie società di consulenza che fanno solo "body rental" all'esperto offrono 50/60 €/gg, e a quel prezzo quanti esperti sperano di trovare ? Rolling Eyes
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{mfp}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Giu 2010 09:58    Oggetto: Fenomenologia corretta, soggetti sbagliati Rispondi citando

A parlare sono i manager, cioe' la gente che non ha mai avuto la piu' pallida idea di cosa stesse amministrando. Sono proprio loro che hanno fatto danni inenarrabili al tessuto economico IT nei passati 20 anni!
Persone che come me sono "partite dal bullone" prima di arrivare all'amministrazione, ce ne sono a iosa, ma e' impossibile che arrivino ad amministrare perchè costantemente tarpati da quegli incompetenti usciti da una qualche scuola di economia (o, peggio, ingegneria gestionale) senza mai aver fatto la gavetta IT... senza mai aver aperto una console... senza mai aver detto "no, questo non e' etico" o, ancora meglio, "la logica economica non puo' essere subordinata a quella informativa" (cfr. Sen/Stiglitz su asimmetrie informative che falsano l'autoregolazione domanda/offerta). E' gente che l'ICT l'ha spinto a botte di marketing... non s'e' mai degnata di spendere per spiegare/istruire/educare all'uso consapevole. Sono persone che hanno comprato per decenni apparati e servizi integrati dal cinese che lavora per Cisco/etc invece di integrarsi la tecnologia in casa... perche' amministrativamente (Ivory Tower) gli costava di meno e facevano bella figura (cartolare, sulla carta dei bilanci) con i consigli di amministrazione. Ed oggi si lamentano che non esistono competenze: graziearcazzo.com, se pagate markettari invece di pagare bene i tecnici... i tecnici scompaiono o si danno all'agricoltura!
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{Anonimo sistemista}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Giu 2010 11:04    Oggetto: La qualità si paga Rispondi citando

Ho appena dato le dimissioni dalla mia azienda dopo 12 anni.
Dopo i primi anni in cui il gruppo IT era piccolo e lavorava compatto con buoni risultati, criteri meritocratici e soddisfazioni personali, la situazione è gradalmente peggiorata.
Niente più straordinari, niente più recuperi se si lavora di week end o di notte, niente più corsi. Niente più assunzioni, a ogni uscita si sostituiva con consulenti. Oggi il rapporto è di 4 consulenti per ogni dipendente, e gli ultimi interni che conoscevano bene l'architettura generale se ne stanno andando.
Chi rimane, rimane soltanto perché ancora non ha trovato di meglio, e lavora con sempre minore passione.
Il know how dell'azienda è perduto, i pochi interni passano gran parte del loro tempo a istruire nuovi consulenti che per lo più dureranno qualche mese.
Con questo tipo di gestione, non c'è sicuramente da stupirsi se la qualità dell'IT peggiora.
Qui abbiamo gente capace e competente che ha lasciato per aprire agriturismi o andare alla cassa di un supermercato.
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{Michele}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Giu 2010 11:08    Oggetto: Non condivido e mi fa paura Carlo Privitera Rispondi citando

"Carlo Privitera, capo IT e tecnologie Luxottica, suggerisce che vorrebbe non più una generica IT per l'industria ma qualcosa definibile come Business Technology: tecnologia che genera fatturato."
Il fatturato della tecnologia è fatto da persone e non da cose, è un servizio non un prodotto, un servizio serve a fare utili ma non può essere l'oggetto dell'utile.
Michele
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{Raven72}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Giu 2010 15:20    Oggetto: ma che bella scoperta.... Rispondi citando

Si ma guardiamoli bene sti top manager IT....... Non distinguono un server da un prosciutto di Parma, hanno il loro bagaglio di parolone complesse con cui infarcisco le loro supercazzole prematurate con scappellamento Ethernet e alla fine quando scelgono i collaboratori/consulenti vanno a cercare quello che costa meno in assoluto.
E poi che cosa pretendi ?????? Che ti mandino Bill Gates in persona ???????
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{franco}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Giu 2010 22:08    Oggetto: Rispondi citando

la logica del profitto e subito con il decadere in azienda del valore risorse umane che hanno contribuito con intelligenza a farle crescere, a materiale usa e getta:oggi è questa la realtà che si vive in molte aziende e questa è la causa che in generale va impattare in negativo poi su un'intero settore.se si va a vedere il perche'si nota come tali aziende siano col tempo andate ad essere gestite da talent manager stile similburino, ( quelli che oggi chiedono come mai non c'è più entusiasmo nel fare le cose consapevolmente)arraffone e arrogante dediti ai soli numeri che poi sono spesso anche truccati.
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dagda
Dio minore
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Residenza: Eporediae Taurinensis

MessaggioInviato: 05 Giu 2010 02:04    Oggetto: Rispondi citando

e chi ha fatto la storia degli ultimi anni dalla ITC si trova a casa, come il sottoscritto, in mobilità.... con un'età anagrafica per la quale non lo prendono nemmeno a fare il commesso al supermercato!
Non commuovetevi, c'è solo da incaxxxrsi! Twisted Evil
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merlin
Dio maturo
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Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 05 Giu 2010 10:08    Oggetto: Re: Fenomenologia corretta, soggetti sbagliati Rispondi citando

{mfp} ha scritto:
A parlare sono i manager, cioe' la gente che non ha mai avuto la piu' pallida idea di cosa stesse amministrando. Sono proprio loro che hanno fatto danni inenarrabili al tessuto economico IT nei passati 20 anni! [...] Ed oggi si lamentano che non esistono competenze: graziearcazzo.com, se pagate markettari invece di pagare bene i tecnici... i tecnici scompaiono o si danno all'agricoltura!

Il discorso che hai fatto è interessante, leggerei qualcosa in proposito e mi sembri documentato. Se ti va, dammi qualche riferimento in pvt.
Per il resto, quoto tutto quel che dici a proposito dei manager, moderna consorteria di stregoni che avvelena l'economia e i mercati con le pozioni a base di trimestrali di cassa.

Invece ho qualche dubbio sull'attualità del valore "anzianità di servizio" perché lo sviluppo tecnologico oggi non è più quello di cinquant'anni fa e le vecchie leve non sono (o non sono state messe) in grado di adeguarsi all'evoluzione; costi amministrativi a parte, con una continua rincorsa allo "star meglio".
Cosa non illegittima in sé, ma un vecchio adagio ammonisce che il meglio è "nemico del bene". La tanto decantata o vituperata "flessibilità" non è altro che lo specchio del modo di vivere e di lavorare oggi, cioè all'insegna dell'instabilità e dell'insicurezza; mentre da qualche parte si viene ancor oggi sbandierando la necessità di una rincorsa a riacquisire posizioni che sono soltanto ideologiche ma purtroppo in contrasto con gli scenari ipotizzabili nell'immediato futuro.

Posto certo e progressione in carriera, meritocrazia e riconoscimenti sono oggi fantasie fuorvianti; per chi ha un posto di lavoro dipendente, ben venga il poterlo conservare sia pure a scapito di altri valori altrettanto degni di tutela ma oggi non rivendicabili e tutelabili; se gli va di continuare a spendere la vita a favore di gente che non sa seppure che esiste.
Oppure cambi tutto e vada a fare l'imprenditore di sé stesso, aprendo un'attività in proprio. Magari zappando la terra come facevano i nonni o aprendo un agriturismo come dovranno presto fare i figli. E non pretendano di trovare il meglio a spese del datore di lavoro grande o piccolo, che ormai ha le dimensioni e gli atteggiamenti (e purtroppo anche il potere) dei baroni e proprietari terrieri di una volta; e i loro dirigenti e supertecnici che altro non esprimono rispettivamente se non la modernizzazione del ruolo, ed incombenti, di campieri e soprastanti.
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MessaggioInviato: 06 Giu 2010 18:09    Oggetto: Re: Fenomenologia corretta, soggetti sbagliati Rispondi citando

merlin ha scritto:

Invece ho qualche dubbio sull'attualità del valore "anzianità di servizio" perché lo sviluppo tecnologico oggi non è più quello di cinquant'anni fa e le vecchie leve non sono (o non sono state messe) in grado di adeguarsi all'evoluzione; costi amministrativi a parte, con una continua rincorsa allo "star meglio".




Se hai una buona cultura di base parti con un vantaggio iniziale, ma poi La professionalita' te la costruisci strada facendo, con unica condizione una valida motivazione a migliorare nel tuo lavoro.

Ovviamente ove la massima pretesa imprenditoriale dell' azienda e' quella di raccattare dipendenti al minimo dello stipendio diventa piu' complesso trovare motivazioni per incrementare una professionalita' che viene comunque bistrattata.

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digirun
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MessaggioInviato: 06 Giu 2010 20:12    Oggetto: Rispondi citando

robyv ha scritto:
Concordo con le conclusioni ed aggiungo che le aziende devono capire che le competenze vanno remunerate adeguatamente, se pretendono di pagare un dipendente qualificato €1000/1200 al mese oppure cercano un giovane al massimo di trent'anni con un curriculum da cinquantenne allora è giusto che non trovino nessuno e forse anche che falliscano rapidamente Twisted Evil


ok! complimenti Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause
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MessaggioInviato: 06 Giu 2010 20:12    Oggetto: Rispondi citando

dagda ha scritto:
e chi ha fatto la storia degli ultimi anni dalla ITC si trova a casa, come il sottoscritto, in mobilità.... con un'età anagrafica per la quale non lo prendono nemmeno a fare il commesso al supermercato!
Non commuovetevi, c'è solo da incaxxxrsi! Twisted Evil


Ti capisco perfettamente, ho iniziato ad interessarmi di informatica nel lontano 1982, poi dopo il diploma è diventata una professione che mi ha portato dopo tanta fatica (l'ottusità dell'azienda x cui lavoravo era tale che si pensava che la formazione dei dipendenti fosse solo uno spreco di tempo e denaro, così ho rimediato studiando da solo) a diventare IT Manager.

Lo scorso anno l'azienda ha chiuso e io mi ritrovo a 42 anni a fare colloqui con direttori d'azienda che ti propongono 4,5€/ora e ti dicono pure: "guardi che fuori dalla porta a 30€/giorno c'è n'è una marea" Sad

A loro non interessa il curriculum, la formazione, l'impegno e la dedizione, nonchè l'attaccamento all'azienda, interessa solo risparmiare.

Concordo con Raven72 che afferma che ci sono manager IT che non sanno nemmeno come sia fatto un server o come si configuri un PC, però non siamo, per fortuna, tutti figli di papà, arrivati a ricoprire certi ruoli solo per conoscenze... qualcuno, per fortuna, che ricopre certi ruoli grazie al suo impegno, dedizione e competenza, esiste ancora.

Peccato che non siamo riconosciuti e quando affrontiamo i colloqui veniamo messi sul medesimo piano di ragazzini smanettoni Evil or Very Mad
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MessaggioInviato: 06 Giu 2010 20:17    Oggetto: Re: Fenomenologia corretta, soggetti sbagliati Rispondi citando

{mfp} ha scritto:
A parlare sono i manager, cioe' la gente che non ha mai avuto la piu' pallida idea di cosa stesse amministrando. Sono proprio loro che hanno fatto danni inenarrabili al tessuto economico IT nei passati 20 anni!


PERFETTO !
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MessaggioInviato: 06 Giu 2010 20:25    Oggetto: Re: ma che bella scoperta.... Rispondi citando

{Raven72} ha scritto:
Si ma guardiamoli bene sti top manager IT....... Non distinguono un server da un prosciutto di Parma, hanno il loro bagaglio di parolone complesse con cui infarcisco le loro supercazzole prematurate con scappellamento Ethernet e alla fine quando scelgono i collaboratori/consulenti vanno a cercare quello che costa meno in assoluto.
E poi che cosa pretendi ?????? Che ti mandino Bill Gates in persona ???????


NON SOLO! scelgono "complici" "yes man" che gli consentono, in cambio di una mancia, di rubare a man bassa nell'azienda, "guardando dall'altra parte"
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digirun
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MessaggioInviato: 06 Giu 2010 20:30    Oggetto: Re: Fenomenologia corretta, soggetti sbagliati Rispondi citando

merlin ha scritto:
ormai ha le dimensioni e gli atteggiamenti (e purtroppo anche il potere) dei baroni e proprietari terrieri di una volta; e i loro dirigenti e supertecnici che altro non esprimono rispettivamente se non la modernizzazione del ruolo, ed incombenti, di campieri e soprastanti.


Commento arguto e intelligente come al solito, la penso esattamente come te, specialmente per il grassettato...
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 07 Giu 2010 03:31    Oggetto: Rispondi citando

Circolava una battuta, "chi sa fare, fa; chi non sa fare, insegna; chi non sa fare e nemmeno insegnare, dirige".
Negli anni da semplice battuta è diventata una vera e propria prassi, sostenuta da arrivismo, clientelismo e nepotismo.

Ma cosa c'è dietro a questa realtà?
Semplicemente il fatto che sempre meno aziende stanno sul mercato perché effettivamente producono. In tante nascono, vivono e muoiono solo per una serie di spinte puramente speculative.
Il Dio denaro così pretende.
Abbiamo fatto un mondo di carta-moneta, un mondo in cui il denaro si è sempre più staccato dal benessere vero, quello della gente.
Il risultato è che il lavoro, la qualità di chi sa fare seriamente un lavoro, le competenze, oramai contano poco.
In un mondo di illusioni va meglio un quaquaraquà che vende fumo.
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{Laura}
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MessaggioInviato: 07 Giu 2010 07:25    Oggetto: manca il riconoscimento della professione "ICT" Rispondi citando

aggiungerei che l'ICT non è mai stata considerata come "professione", e questo, unito alla banalizzazione che viene data al lavoro informatico (è semplice se basta un click...), porta ad utilizzare chiunque (e non personale professionalmente qualificato con opportuni titoli di studio) come informatico, perdendo ovviamente in qualità.
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{Enrico}
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MessaggioInviato: 07 Giu 2010 08:47    Oggetto: Non diamo tutte le colpe alla scuola Rispondi

Io ci andrei piano a dare tutte le colpe alla scuola.
Anche se tempo addietro la pensavo diversamente sono convinto che la scuola deve fornire la cultura ed apertura mentale per potersela cavare bene nella vita, e non inseguire una formazione tecnica che non può che essere obsoleta alla fine degli studi.
E questo vale soprattutto nei campi come l'informatica dove la velocità di innovazione è in continuo aumento.
Lo skill tecnico si acquista strada facendo e continuando a studiare, non sopporto il verbo 'smanettare', è quello che ha rovinato la nostra professione.
Questo vuol dire impegno da parte delle aziende, ma soprattutto anche dei tecnici.
Oltretutto penso che per gli investimenti che riceve la scuola stia facendo ancora miracoli: perchè se è vero che esistono degli insegnanti incompetenti e magari 'fannulloni', ne conosco moltissimi che hanno dedicato e dedicano tutta la vita ad insegnare con tutto l'impegno possibile.
Sono inoltre d'accordo che i manager dell'ICT non dovrebbero lamentarsi di ciò che raccolgono, visto ciò che hanno seminato. Per anni in questo lavoro se volevi fare carriera dovevi diventare un commerciale (scelta che io non ho fatto).
Se fossero LORO preparati a fare il loro lavoro avrebbero personale qualificato perchè magari lo avrebbero costruito e RICONOSCIUTO negli anni.
Ogni casalinga di Voghera sa che se è vero che non sempre compri la qualità spendendo tanto, di sicuro non la compri spendendo poco.
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