Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
La legge bavaglio imbavaglia anche i blogger
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Ribelli digitali
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 18 Giu 2010 08:49    Oggetto: La legge bavaglio imbavaglia anche i blogger Rispondi citando

Commenti all'articolo La legge bavaglio imbavaglia anche i blogger
Nel decreto anti intercettazioni ci hanno infilato anche l'obbligo di rettifica immediata per i blogger. Mobilitazione in rete e fuori dalla rete.



Top
Ahriman80
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 24/11/09 11:23
Messaggi: 187

MessaggioInviato: 18 Giu 2010 09:14    Oggetto: Rispondi citando

Ma che c'entrano i blog con le intercettazioni!?!?
Top
Profilo Invia messaggio privato
{Info}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Giu 2010 11:02    Oggetto: OBBLIGO DI RETTIFICA: L'EMENDAMENTO Rispondi citando

La proposta di emendamento dell'On. Cassinelli:

ART. 1

Al comma 29, lettera a), sostituire il secondo periodo con il seguente: « Per le pagine pubblicate sulla rete internet, le dichiarazioni o le rettifiche sono inserite, attraverso una nota e senza alcun commento, in calce all'immagine o al testo cui fanno riferimento, entro quarantotto ore dalla richiesta se si tratta di una pagina appartenente ad un sito di informazione registrato presso la cancelleria del tribunale ai sensi dell'art. 5 o presso il registro degli operatori della comunicazione. In tutti gli altri casi, il termine è di sette giorni e decorre dal momento in cui il gestore della pagina, che agisce anche in forma anonima, prende a carico la richiesta di rettifica. ».

Al comma 29, lettera d), sostituire le parole: « per quanto riguarda i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica» con le seguenti: « per quanto riguarda le pagine pubblicate sulla rete internet ».

Al comma 29, lettera e), sostituire le parole: « o delle trasmissioni informatiche o telematiche, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, » con la seguente: « o il gestore delle pagine pubblicate sulla rete internet ».

Al comma 29, dopo la lettera e), inserire la seguente lettera f): « f) il comma 6 è sostituito dal seguente: "6. La mancata o incompleta ottemperanza all'obbligo di cui al presente articolo è punita con la sanzione amministrativa da euro 7.500 a euro 12.500. Per le pagine pubblicate sulla rete internet, purché il responsabile della pagina abbia indicato un recapito di posta elettronica valido e purché siano gestite senza scopo di lucro, la sanzione amministrativa va da euro 250 a euro 2.500". ».
Top
merlin
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 15/03/07 23:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 18 Giu 2010 13:49    Oggetto: Rispondi citando

Ahriman80 ha scritto:
Ma che c'entrano i blog con le intercettazioni!?!?

Nulla a che vedere con le intercettazioni, ma con la privacy probabilmente sì.
Il fatto è che ormai probabilmente sono letti più soltanto da una parte politicamente orientata, che ci ava a trovare la conferma e il rafforzamento delle proprie "convinzioni".
Invece l'Internet è la casa di tutti, per cui se pubblichi una vaccata non la puoi usare all'indomani per fare un pacchetto di sarde fresche al mercato; ma starà lì a disposizione di chiunque chissà per quanto e la potranno leggere e commentare persino beciuani e kirghisi, lapponi, amerindi e via discorrendo.
Senza tante leggi e mordacchie, sarebbe stato sufficiente un po' più di buon senso da parte di politici e giornalisti, anche se sono convinto che a quest'ultima categoria dei diritti costituzionali e no in genere non gliene freghi nulla, specie se poi aiuta gli editori poi a vendere qualche copia in più.
Quindi posso comprendere l'"indignazione" anche se non la condivido; in definitiva si tratta di difendere la pagnotta con le unghie e coi denti. E pazienza se poi ci va di mezzo la dignità e l'onorabilità di qualcuno, meglio ancora se ben conosciuto; alleluja, se poi quel qualcuno è famoso nel bene o nel male.
Top
Profilo Invia messaggio privato
{HS}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Giu 2010 16:11    Oggetto: Rispondi citando

E se uno in quelle 48 ore è in vacanza?!


p.s. giusto per confronto sempre in 48 ore la magistratura deve essere informata e deve rispondere (autorizzare) se la polizia ti ferma per strada e ti sbatte in cella di sua iniziativa.
Eppure tra le due cose mi pare vi sia una grossa differenza.
Top
Zeus
Amministratore
Amministratore


Registrato: 21/10/00 01:01
Messaggi: 12777
Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 18 Giu 2010 16:37    Oggetto: Rispondi citando

E' proprio questo il punto. I blogger al 99% sono non professionisti, che nella vita hanno un lavoro, ogni tanto vanno in vacanza magari per due o tre settimane, talvolta si ammalano, a volte rimangono offline perché hanno problemi di connessione o perché magari il loro Pc prende un virus, o semplicemente perché tra lavoro e vita sociale hanno altri impegni e non possono seguire il proprio o i propri blog. O magari perché il blog non lo seguono proprio più, hanno altri interessi e non postano da una vita (tantissimi blog sono in queste condizioni).

48 ore per pubblicare una rettifica sono un vincolo accettabile solo per un professionista (e che abbia uno staff che faccia le sue veci in caso di assenza). Senza contare che nemmeno i quotidiani hanno un obbligo temporale di questo genere.
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
TheBigPit
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 26/03/10 09:15
Messaggi: 165
Residenza: Castel de Callèr

MessaggioInviato: 19 Giu 2010 10:26    Oggetto: Rispondi citando

zeussino ha scritto:
E' proprio questo il punto. I blogger al 99% sono non professionisti, che nella vita hanno un lavoro, ogni tanto vanno in vacanza magari per due o tre settimane, talvolta si ammalano, a volte rimangono offline perché hanno problemi di connessione o perché magari il loro Pc prende un virus, o semplicemente perché tra lavoro e vita sociale hanno altri impegni e non possono seguire il proprio o i propri blog. O magari perché il blog non lo seguono proprio più, hanno altri interessi e non postano da una vita (tantissimi blog sono in queste condizioni).

48 ore per pubblicare una rettifica sono un vincolo accettabile solo per un professionista (e che abbia uno staff che faccia le sue veci in caso di assenza). Senza contare che nemmeno i quotidiani hanno un obbligo temporale di questo genere.


Se qualcuno (leggi: BLOGGER) vuole impegnare il suo tempo libero scrivendo e permettendo agli altri di scrivere BENE o MALE su qualcuno (persona fisica) o su qualcosa (società o azienda) deve assumersene ancor più le conseguenze rispetto ad un professionista.
Se mi fingo medico e svolgo mansioni da medico, mi assumerò conseguenze civili e penali ancor più severe.
Così come se provassi a fare l'ingegnere e firmare progetti e così via...
Tutti questi studenti, nullafacenti, tuttologi che aprono blog di pseudoinformazione hanno potuto scrivere tutto ciò che gli passava per la testa, calpestando diritti e privacy. Il tutto con la massima impunità.
Personalmente sono d'accordo con una maggiore severità nei loro confronti.
Non vedo proprio perchè un Tizio qualunque, che lede i miei diritti o la mia reputazione, debba avere più tolleranza rispetto ad un professionista che, parimenti, ha leso i miei diritti o la mia privacy.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Zeus
Amministratore
Amministratore


Registrato: 21/10/00 01:01
Messaggi: 12777
Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 19 Giu 2010 10:51    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordissimo con te...
Quello che contesto è il metodo (le 48 ore), obbligo che nemmeno i professionisti hanno.
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
splarz
Moderatore Hardware e Networking
Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 20/08/06 14:54
Messaggi: 2767

MessaggioInviato: 20 Giu 2010 20:08    Oggetto: Rispondi citando

TheBigPit ha scritto:
hanno potuto scrivere tutto ciò che gli passava per la testa, calpestando diritti e privacy
pensa te, diritti e privacy. e dimmi, hai pure qualche esempio da farmi? io neanche mezzo. la privacy poi: quanti blogger han pubblicato inediti spetteguless su pincopallo? ma di che stiamo parlando?
ti ricordo che per la diffamazione la legge già esiste ed è applicata.
Top
Profilo Invia messaggio privato
lorispalmerini
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 21/06/10 00:18
Messaggi: 1

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 00:27    Oggetto: Questa non e' una norma di censura,ma di tutela della verità Rispondi citando

Basta visitare il NIENTE SPAM! per verificare che molto spesso ho denunciato le nefandezze del governo italiano e molte dell'attuale.

Ma quest'anno ho ricevuto delle diffamazioni a mezzo siti di persone che volevano impedirmi la candidatura , mi hanno accusato perfino di aver in qualche modo favorito la carcarezione di una persona defunta, che in realtà era mia amica.

Ho chiesto la rettifica, ma nulla. Mi sono rivolto al giudice, e ho speso 1500 Euro, ma mi ha risposto che non esiste una norma che mi protegga.

Quindi ritengo che dare il diritto di poter dire la verità a chi viene diffamato in modo che possa dare la spiegazione nello stesso luogo che lo accusa falsamente, sia una forma di democrazia e libertà in quanto garantisce i diritti delle persone. Non è una censura, quella semplicemente impedisce di far sapere, ed oggi chiunque è libero di diffamare senza pagare conseguenze.
Non si deve confondere la libertà con l'anarchia.

Vi prego di riflettere.
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
maxtired
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 13/04/07 08:21
Messaggi: 9

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 07:04    Oggetto: Rispondi citando

...e se alle prossime elezionI prima di mettere il segno della croce, riflettessimo un attimo?.. che ne dite?
GIÙ LE MANI DALLA RETE!
Top
Profilo Invia messaggio privato
{ettore bonadio}
Ospite





MessaggioInviato: 21 Giu 2010 08:04    Oggetto: Obbligo di rettifica Rispondi citando

Premesso che anche nei blog non ci dovrebbero essere scritte cose non vere, non vedo quale sia il problema della rettifica in 48 ore, vista la rapidità tanto decantata della rete. Ovviamente se ci sono i termini della rettifica
Top
dany88
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 12/02/09 11:14
Messaggi: 1300

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 08:28    Oggetto: Rispondi citando

TheBigPit ha scritto:

Se qualcuno (leggi: BLOGGER) vuole impegnare il suo tempo libero scrivendo e permettendo agli altri di scrivere BENE o MALE su qualcuno (persona fisica) o su qualcosa (società o azienda) deve assumersene ancor più le conseguenze rispetto ad un professionista.
Se mi fingo medico e svolgo mansioni da medico, mi assumerò conseguenze civili e penali ancor più severe.
Così come se provassi a fare l'ingegnere e firmare progetti e così via...
Tutti questi studenti, nullafacenti, tuttologi che aprono blog di pseudoinformazione hanno potuto scrivere tutto ciò che gli passava per la testa, calpestando diritti e privacy. Il tutto con la massima impunità.
Personalmente sono d'accordo con una maggiore severità nei loro confronti.
Non vedo proprio perchè un Tizio qualunque, che lede i miei diritti o la mia reputazione, debba avere più tolleranza rispetto ad un professionista che, parimenti, ha leso i miei diritti o la mia privacy.


Tu mi stai paragonando una persona che si improvvisa giornalista con uno che si improvvisa medico?. Shocked
Se si, allora è inutile continuare una discussione.

Spero che almeno siamo daccordo nel dire che "una maggiore serenità" è un eufenismo in questo caso Smile

Un tizio che lede i tuoi diritti e la tua reputazione può essere perfettamente perseguito ai termini di legge tutt'ora esistenti. Non c'è bisogno dell'ennesima legge porcata, sopratutto se fatta da incompetenti in materia.
Top
Profilo Invia messaggio privato
merlinox
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 17/11/08 10:00
Messaggi: 19
Residenza: Rovigo

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 08:37    Oggetto: Rispondi citando

Io sono blogger da tanti anni ma sinceramente non mi sento impaurito da questa cosa. La mia filosofia è sempre stata quella di porre interrogativi o di testimoniare fatti con prove concrete, e non basati su rumors o su spezzoni di intercettazioni o interviste senza un contesto.
Mi sono occupato poco di questa nuova legge, ma penso che online la facilità di scrivere e pubblicare e soprattutto di raggiungere orde di fan urlando più di altri, sia diventato un veicolo di fesserie!
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage MSN
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 09:35    Oggetto: Il Blog e la seconda legge della termodinamica Rispondi citando

Al di là dei casi personali rimane (dovrebbe rimanere) al centro della questione l'interrogativo: "cùi pròdest?" A chi giova? (scusate se ho accentato le parole per consentire una corretta dizione)

Perché questa classe politica e più precisamente le parti politiche che stanno governando in questo momento (anche se nascostamente lo stanno facendo da molto più tempo in modo extraparlamentare ma questa è un'altra faccenda) sembra preoccuparsi di questioni meno prioritarie portando avanti una campagna chiassosa e roboante su principi di difesa della libertà personale e della Privacy che poi si riduce a pochi individui ben identificabili e a una moltitudine del tutto sconosciuta ma comunque tutte persone con un enorme potere di autodifesa, un potere del tutto sconosciuto a noi poveri mortali chiamati a sottoscrivere questa nuova battaglia sui valori condivisi.

In un momento di crisi economica mondiale, con una massa di precari e di giovani disoccupati con infime speranze si trovare un qualsiasi avvenire tutte le energie di questo governo si sprecano nel tentativo di far tacere il dissenso futuro, visto che il presente è ancora difficile da tacitare.

Il novecento ha visto nascere dittature con il consenso dei cittadini che poi le hanno subite in modo tragico e personale, il nuovo millennio si sta trascinando dietro le antiche cause antropologiche di queste abominazioni e non credo che finirà presto.
I Blog sono sicuramente un fenomeno transitorio così come lo sono stati i Ciclostile, scomparsi intorno agli anni '80, sostituiti dalle fotocopiatrici. Ma questo genere di sostituzione non è certamente stata imposta dall'alto, con leggi e commi più o meno invisibili e ignoti alla maggior parte della popolazione. E' stata piuttosto una migrazione volontaria verso sistemi paralleli e più efficienti di comunicazione.
Dobbiamo inoltre tenere conto del fatto che, ad ogni restrizione maturano esigenze di maggiore libertà e spesso altre vie vengono individuate in tempi storici.

Il fatto stesso che i Blog siamo pubblici e di facilissima consultazione da parte di chiunque (non necessitano volantinaggio o altra forma di distribuzione diretta) consente una migliore informazione anche sulle restrizioni che i Blog stessi possono subire ma questa informazione resterà comunque limitata ai fruitori del servizio.
Se non teniamo conto che la televisione è oggi il più efficace mezzo di manipolazione dell'opinione pubblica votante (questo è un particolare che non dovrebbe essere sottovalutato) è difficile che questo genere di manovra tendente a ridurre lo spazio di critica delle classi dirigenti possa mantenere la sua efficacia.

Ridurre a 48 ore il termine ultimo per una rettifica non denuncia una scarsa conoscenza del mezzo sul quale si vuole intervenire ma una vera e propria volontà di limitare (con ragioni all'apparenza nobili) la libertà d'espressione dei cittadini, perché questo termine, "libertà" è ormai di proprietà di una ben precisa parte politica, insieme a parole come "amore", "Italia", "Popolo", "Forza", "Sicurezza", "Impresa" e altre sottili allusioni (non cito le squallide esaltazioni della potenza sessuale e della capacità seduttiva del potere e del denaro promossa e amplificata curiosamente proprio dalla campagna di indignazione per alcuni comportamenti sessuali di personaggi molto in vista perché questo genere di citazioni finiscono per alimentare leggende che ben poco hanno di interessante).

Cari signori prepariamoci a qualcosa dal quale con fatica ci dovremo liberare forse fra qualche generazione.
Gli attuali attacchi alla cultura, all'istruzione, alla legalità e alla giustizia servono a distrarre i cittadini già alle prese con i problemi contingenti, proprio dai problemi contingenti.
E' ben noto la fine che ha fatto Lucignolo, imprigionato nel Paese dei Balocchi e alla faticosa risalita che il burattino di legno ha dovuto compiere, attraversando una vera e propria "morte personale" con l'abbandono del corpo simbolico del burattino di legno, stransustanziando in un corpo mortale di carne e sangue.

E sarà sulla nostra carne e sul nostro sangue vivo che si giocheranno le prossime mosse di questa classe dirigente che abbiamo mandato a governarci con leggi come questa sui Blog e sull'informazione?
Io mi auguro di no ma tutto è possibile.

Se, come disse T.H.White, "Tutto quello che non è proibito è obbligatorio!" è forse possibile che questa regola sia valida per entrambi i sistemi: quello arbitrariamente vincolante e restrittivo di questa attuale classe dirigente, così come quello caotico, arbitrario, molto spesso geniale tanto quanto poco retribuito, della realtà antropologica (o se preferite "Umana") che oggi vediamo agire e pensare, nell'uso consapevole e attento dell'informatica e delle reti non neuronali.

Se tutto quello che non è proibito è obbligatorio, sono sicuro che gli uomini liberi troveranno sempre un modo per scivolare intorno alle tirannie vecchie e nuove, dure o dolci, con o senza lubrificanti, con o senza condom, consenso, legittimazioni, tirannie che, come massi nel fiume, tentano di fermare la corrente ottenendo solo qualche mulinello e un po' di schiuma che presto si disperde.

Si tratta solo di continuare a scorrere.
Ed è quello che faremo, non tutti e non sempre ma lo faremo.
La seconda legge della termodinamica è inviolabile in questa parte di realtà.
Non ci saranno emendamenti in grado di emendarla.
Top
Profilo Invia messaggio privato
eratostene
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 10/02/06 12:38
Messaggi: 1058
Residenza: colli fiorentini

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 10:39    Oggetto: Rispondi citando

anche io nel NIENTE SPAM! ho attaccato diverse persone e il risultato è che mi hanno invitato come "contestatore" a una loro conferenza.

Dopodichè, come è stato giustamente fatto notare, il reato di diffamazione è sempre esistito....

piuttosto, sarà probabilmente utile adottare la "censura preventiva" e cioè non autorizzare la pubblicazione dei commenti prima di averli approvati da perte del blogger?

Allora, però (semi off topic) tutte le bufale tipo l'arma segreta degli americani che provoca i terremoti, oroscopi, cerchi nel grano e altro?
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
toto200
Dio minore
Dio minore


Registrato: 28/11/05 16:43
Messaggi: 664
Residenza: europa

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 12:35    Oggetto: Rispondi citando

TheBigPit ha scritto:
Personalmente sono d'accordo con una maggiore severità nei loro confronti.

Ed io sono d'accordo con te: se un venditore di CD taroccati può andare in galera per qualche (cinque?) anno, perchè non portare a 20 anni di galera la pena massima per chi lede la privacy delle persone? si tratta di un reato che infanga le persone per tutta una vita ... dopo anni e anni si troverà ancora traccia di quel fango in rete ... 20 anni sono il minimo. Meglio 30. Ecco, 30 mi sembrano più adeguati. O sennò, facciamo 40 e non se parli più. E chi propone meno di 40 è un anti-italiano.

Sarà una severità adeguata? credo di sì ... non meno di 40 anni di galera ... e finalmente l'Italia potrà dirsi all'altezza della civiltà degli altri paesi occidentali ... a parte alcuni dettagli che riguardano i soldi per i quali occorre cercare il nostro paese molto in basso ...
Top
Profilo Invia messaggio privato
{RoDante, il Cuoco Erran}
Ospite





MessaggioInviato: 21 Giu 2010 14:37    Oggetto: Rispondi citando

CERTO che continuare a scivere anarchicamente quello che si vuole fottendosene del rispetto per gli altri e di tutti è comodo... E' ora che la finisca certa gente di sputare nel piatto ove poi mangia...
Il blog è diventata informazione, troppo spesso disinformazione spacciata pae verità, italianamente... Oltre ad un popolo di santi, navigatori e commissari della nazionale, siamo anche un popolo di giornalisti depositari della verità e anche tutti eccellenti cuochi...
Mi permetto di scrivere con quasi 18 anni di web alle spalle, vari blog e/o forum, mai avuto problemi di censura, perche scrivo quello che sento, non contro qualcuno, ma per tutti...
Roba da ridere, se non fosse tragica...
Top
splarz
Moderatore Hardware e Networking
Moderatore Hardware e Networking


Registrato: 20/08/06 14:54
Messaggi: 2767

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 17:01    Oggetto: Rispondi citando

lorispalmerini ha scritto:
ho speso 1500 Euro, ma mi ha risposto che non esiste una norma che mi protegga.
cioè vuoi dirmi che questo reato non è applicabile?
Citazione:
La diffamazione, in diritto penale italiano, è il delitto previsto dall'art. 595 del Codice Penale secondo cui:

Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032.

Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2065.

Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516.

Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate.
Top
Profilo Invia messaggio privato
AI
Eroe
Eroe


Registrato: 17/03/10 14:27
Messaggi: 54

MessaggioInviato: 21 Giu 2010 17:16    Oggetto: ci risiamo Rispondi

Non voglio entrare nel merito del giusto o sbagliato ma ci sono un paio di aspetti nella nuova normativa che mi lasciano perplesso, e sembrano essere frutto della stessa meccanica delirante che porta spesso il nostro legislatore a legiferare senza aver nozione tecnica minima della materia.

Iniziamo a osservare il primo punto: l'obbligo di rettifica entro 48 ore.
la richiesta di rettifica sottointende che vi sia una equiparazione implicita del media blog ad altri meccanismi di pubblicazione quali giornali, televisione o radio.

Ora la legislatura italiana in materia ha gia piu volte escluso che simile equiparazione possa essere fatta, per loro natura i blog sono espressione personale e quindi soggetta alle limitazioni imposte dalle vigenti leggi sul reato di diffamazione diretta e non di diffamazione a mezzo stampa.

Ne consegue che esistono gia in essere nel nostro corpo giuridico, una serie di normative atte ad evitare che si possa usare per esprimere commenti che ledano in qualche maniera la persona o l'attivita' professionale di un individuo.

Quindi da dove viene l'esigenza di rimarcare con una nuova normativa un illecito gia previsto nel nostro ordinamento?

Il problema poi si allarga ad alcuni altri aspetti strettamente legati al media blog.

Non essendo il blog sottoposto all'obbligo di registrazione (in quanto riconosciuto strumento di espressione personale e non giornalistica) di fatto non esiste un "editore responsabile", la figura che, per legge, e' in prima persona responsabile di quanto scritto e publicato.

La responsabilita' va quindi demandata a chi scrive "l'articolo". Qui vi sono, pero', due ordini di problematiche tecniche:
1) individuare chi effettivamente scrive l'articolo (e quindi ha una responsabilita oggettiva)
2) dove il blog risiede fisicamente.

I due aspetti non sono secondari e sono intrinsecamente legati.

Nel primo caso occorre poter definire in maniera specifica chi puo' essere ritenuto responsabile della scrittura del blog.
Se ammettiamo, come accade spesso, che il blog e' scritto da una unica persona che si dichiara esplicitamente il problema sembrerebbe secondario.
In realta' mancando un meccanismo che oblighi ad un riconoscimento reale lo scrivente, chiunque puo firmare un blog col nome di un'altro.

In altre parole, a meno che chi ha scritto la nota contenente l'oggetto del ricorso on sidichiari esplicitamente colpevole, risulta difficile poter assegnarne la responsabilita' in maniera assoluta.

Di altrettanto valore e' la osservazione che se il blog in questione e' ospitato su di un server di un altro paese (come molti in realta' sono, almeno i miei Laughing ) la richiesta di rettifica si scontra col fatto che il "reato" o presunto tale, non e' stato compiuto sul territorio italiano e quindi al di fuori della giurisdizione del nostro pese, sopratutto nel caso in cui chi offre lo spazio non abbia figura giuridica sul territorio italiano.

Ne puo' valere la osservazione che sia la lingua a determinare la liceita' della azione legale, io personalmente scrivo su di alcuni blog ed alcune note sono scritte in inglese e spagnolo quindi se esprimo lo stesso concetto in spagnolo od in inglese e' lecito in italiano no?

Si noti che non uso appositamente i termine "articolo" perche questo equivarrebbe ad una non corretta e deviante equiparazione all'equivalente giornalistico.

Insomma siamo presenti all'ennesimo pasticcio tecnico\giuridico. non contesto la supremazia della politica, ma talvolta (come ho avuto modo di esprimere in precedenza) un minimo di consocenza della materia su cui si vule legiferare aiuterebbe a creare norme che non siano degli abomini.

Per altro vi sono un paio di aspetti ancora che varrebbe la pena di discutere in merito:

Cosa succede quindi nel caso che non sia possibile identificare in maniera inequivocabile chi ha scritto l'articolo?

Come correttamente osservato dalla associazione degli internet providers nella loro comunicazione, non e' pensabile demandare l'onere del controllo (e la relativa punizione) a un elemento terzo, il fruitore di connettivita'. Per altro e' nella natura fluida del web e dei blog poter disporre di una grande facilita' di movimento; e quindi la possibilita' di essere "mirrorati" o di avere l'articolo ripubblicato e citato in altri blog rende di fatto ed oggettivamente la attivita' censoria difficile.


Con che criterio viene definito un articolo?
La assunzione che il blog sia un diario scritto da una sola persona si scontra, ancor auna volta, con la natura particolare del media cui stiamo facendo riferimento. Stiamo parlando di web e non carta stampata, se da un lato la carta e' un media statico (una volta scritto quello che e' scritto e' scritto, iuna pagina web e' composta da elementi in parte statici ed in parte dinamici.
Per esemplificare la cosa: nei miei blog uso anche riferimenti provenienti da altre sorgenti (link rss tipicamente) che puntano a risprse di cui non ho il controllo che potrebbero quindi anche contenere "affermazioni lesive".

In questo caso sarei perseguibile?

Ancora una volta la impressione e' che ci si trovi davanti all'ennesimo maldestro tentativo di legiferare su un oggetto di cui poco si capisce (e su cui poco ci si sforza in termini di comprensione).
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Ribelli digitali Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a 1, 2  Successivo
Pagina 1 di 2

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi