zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8148 Residenza: Atlantica
|
Inviato: 18 Lug 2010 09:52 Oggetto: |
|
|
La conferenza tenuta in Sardegna, purtroppo non ha avuto il risalto che merita ( visto che in italia si preferisce focalizzare l'interesse su altre cose, tipo veline e tronisti ) e la partecipazione è stata frenata dal fatto che essendo la Sardegna un isola, arrivarci non era proprio uno scherzo
Per rimediare l'anno prossimo la conferenza verrà tenuta in casa di madvero, dove in 45 MQ abbondanti ci sara spazio per workshop e tutorial
Tornando ai fatti concreti sia l'università di Cagliari che le amministrazioni pubbliche locali si sono dimostrate interessante all'aspetto economico dela mancanza di costi di acquisto delle licenze, anche se non credo personalmente che i responsabili amministrativi abbiano ben compreso cosa si nasconde nel costo implicito della gestione
Nonostante questo la possibilità di vedere applicativi open source che rispondo ad esigenze precise e dirette di gestione di problemi da parte delle PA, come ad esempio software per la manutenzione, la telegestione, le prenotazioni di liste, l'archiviazione, mostra da un lato le potenzialità del servizio, dall'altro permette alle stesse PA di potere aver euna carta contrattuale in mano da usare con le corporate tradizionali per spuntare in primisi condizioni economiche favorevoli, ed in seconda battuta anche cogestione e personalizzazione del software spesso nel passato fatto improponibile.
Inoltre molto dibattito vi è stato intorno ad una legge regionale tipo da proporre (va ricordato che la sardegna è una regione a statuto speciale quindi le sue leggi regionali hanno valenza ed ampiezza differente da quelle di piemonte, lombardia, lazio o campania) per regolamentare uso, sviluppo e promozione del software libero.
Altro dibattito anche nel carente mondo della scuola, dove e invalsa la pessima abitudine di utilizzare software commerciale regolarmente craccato, da Office di Microsoft, a AutoCAd di autodesk, a Photoshop,Indesign,Premiere di Adobe a OrCad di Cadence e via discorrendo, unendo quindi la brutta abitudine di usare solo software commerciale all apessima abitudine di usare copie regolarmente non pagate
Da questo punto di vista la proposizione di software libero oltre a spezzare definitivamente la deriva di usare solo software "irregolare" permette anche di dare la possibilità di modificare e personalizzare i programi secondo le esigenze didattiche stimolando e migliorando l'interesse degli studenti.
A questo punto vorrei fare una riflessione sul fatto che nel 2010 siamo appena alla quarta conferenza del software libero, cosa assolutamente negativa visto che il software libero gira da anni ( R. Stalmman ne parla dal 1984 e linux e del 1991) eppure si è rimasti per anni alla finestra a guardare senza fare niente se non inziative settarie, confuse ed estemporanee.
Se adesso si fà fatica a convincere le amministrazioni a puntare sul software libero, e quindi a spostare il costo dall'acquisto della licenza al costo della fornitura del servizio di assistenza, questo lo dobbiamo anche a codesti ritardi.
Noi dovevamo essere già alla decima conferenza del software libero non alla quarta!
e dipende molto dal fatto che in una ottica di puro consumo il software veniva visto come un prodotto che si crea, confeziona e si vende ( costo della licenza) a qualcuno che paga per una cosa che non sara mai sua, ma la si dovrà arrangiare, e chi ha creato il software, si deve mettere al lavoro per crearne un altro invece di pensare alla assistenza ai clienti, mutuando la politica commerciale delle software house americane dell'usa e getta!
Paghiamo quindi il ritardo con cui i programmatori in genere in italia hanno compreso che il vero affare non era vendere il proprio prodotto come si vende un prosciutto, ma vendere la loro competenza come un servizio alle aziende ( ed eventualmente anche ai privati) per l'assistenz adei loro programmi.
La strada e tutta in salita è la fatica tanta!  |
|