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Zeus News Ospite
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Inviato: 11 Lug 2010 17:31 Oggetto: Telecom Italia, mobilità per 3.700 persone |
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Commenti all'articolo Telecom Italia, mobilità per 3.700 persone
L'ex monopolista risponde allo sciopero con l'apertura della procedura di mobilità per 3.700 lavoratori.
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{Grifone Rosso} Ospite
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Inviato: 11 Lug 2010 22:41 Oggetto: |
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Da un azienda che ha 1,5 miliardi di euro di guadagni netti, ma che vuole tagliare i dipendenti è vergognoso! Poi il fatto che i vertici hanno stipendi faraonici e stanno spostando le chiamate dei call center (187,191 e 119) all' estero è ancora più vergognoso... povera Italia... |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 12 Lug 2010 01:27 Oggetto: |
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Siamo alle solite.
Le infrastrutture nei settori civili definiti "strategici" a cominciare dalle scuole per finire con le comunicazioni in senso lato dovrebbero restare allo Stato e/o enti pubblici che le fanno funzionare con prelievi di natura fiscale e affittandole ai privati con vincolo di prezzo massimo sui servizi da offrire alla comunità dei cittadini.
Si avrebbe la possibilità di evitare monopoli di fatto e quegli accordi di cartello che costituiscono il variegato oligopolio che è poi la cancrena che affligge il sistema macroeconomico italiano nel settore servizi essenziali. |
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AI Eroe
Registrato: 17/03/10 14:27 Messaggi: 54
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Inviato: 12 Lug 2010 10:41 Oggetto: |
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tutto sommato mi sembra che ci si muova nel solito modo, manager piu o meno competenti (non entro nel merito perche non li conosci direttamente) molto pagati e pressione sulla foza lavoro per ridurre i costi e far contenti investitori istituzionali ed alzare il ROI.
certo: si potrebbe obiettare che questo meccanismo alla lunga distrugge il valore della azienda, che il management piu che di competenza vive del fatto che l'ex monopolista usa una posizione di vantaggio a discapito degli altri competitor del mercato, che il modello di organizzazione aziendale e' decrepito, che il livello di servizio e' da terzo mondo (con rispetto parlando del terzo mondo, prima che mi arrivi una giusta querela )
ma allora si dovrebbe dire anche che il nostro management ed i nostri imprenditori sono tra i peggiori del pianeta, che in italia si confonde l'economia con la contabilita', che nel bel paese la responsabilita' deoi propri errori viene quasi sempre fatta pagare a qualcun altro e cosi via.
e siccome non sono anti italiano e non voglio essere querelato per aver espresso una opinione non lo diro'.
Diro' solo che da una azienda che per nome del suo amministratore delegato sostiene che il livello di connettvita' del paese e' piu che adeguato nonostante le statistiche sul digital divide ci pongano perennemente ai posti piu bassi non ci si puo aspetare comportamenti diversi da quelli che sta mostrando.
amen |
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dagda Dio minore
Registrato: 16/05/06 10:20 Messaggi: 630 Residenza: Eporediae Taurinensis
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Inviato: 12 Lug 2010 10:47 Oggetto: |
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Leggiamo la dichiarazione di Bernabè:
Nel triennio 2010-2012, Telecom Italia investirà in Italia 9,2 miliardi di euro. La gran parte di questa cifra – 7 miliardi di euro - sarà destinata a infrastrutture di rete e Information Technology. Lo ha dichiarato all’Ansa l’Ad del gruppo, Franco Bernabè, a Londra per presentare il piano industriale approvato lunedì dal Cda.
Gli investitori magari gli credono anche! |
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AI Eroe
Registrato: 17/03/10 14:27 Messaggi: 54
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Inviato: 12 Lug 2010 11:13 Oggetto: |
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beh tutto sommato agli investitori non credo interessi un gran che che l'italia rimanga arretrata, cosi come non interessa nulla al soggetto di cui sopra che invece continua a sfruttare e gioire della situazione di fatto di monopolio sull'ultimo miglio che gli consente tranqullamente di non considerare le pressioni che il mercato gli presenterebbe nel caso di reale competizione sul territorio.
Agli investitori interessa vedere che si muovono soldi e che il ROI e' alto, per fare questo dichiari come investimenti spese che coprono in realta' piu o meno la manutenzione ordinaria e poco altro in termini di sviluppo e licenzi forza lavoro per abbassare i costi operativi.
Siccome non hai pressione competitiva dal mercato non interessa a nessuno la reale qualita dei servizi erogati (o cosi o pomi....) e quindi sono tutti contenti.
Dove per tutti si intende, ovviamente:
il management pagato per seguire le indicazioni e tagliare costi, indipendentemente dalla qualita' dle prodotto erogato, quindi la leva dei tagli risulta la migliore visto che non c'e' relazione tra qualita' ed espansione del mercato.
gli investitori che vedono un ROI alto nel breve periodo (gli investitori non hanno nessun interesse al benessere aziendale nel medio o lungo, dal punto di vista finanziario la massimizzazione del guadagno si ottiene con speculazioni di breve termine che massimizzano i profitti minimizzando i rischi).
l'AD che ottiene due vantaggi, la fiducia degli investitori che finanziano le sue scelte (e stipendio), una posizione di potere piu consolidata grazie alla generosa distribuzione di compensi alle linee manageriali.
cosa centri questo con una sana gestione economica e' tutt'altra discussione.
cosa centri questo con scelte corrette, responsabili ed etiche e' ancora poi un altro cinema.
Adam Smith riteneva che il libero mercato dovesse essere, innanzi tutto, etico, ma lui era un vittoriano, altri tempi altri uomini |
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Zorro Dio maturo
Registrato: 23/08/05 08:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 12 Lug 2010 14:25 Oggetto: |
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AI ha scritto: | beh tutto sommato agli investitori non credo interessi un gran che che l'italia rimanga arretrata, cosi come non interessa nulla al soggetto di cui sopra che invece continua a sfruttare e gioire della situazione di fatto di monopolio sull'ultimo miglio che gli consente tranqullamente di non considerare le pressioni che il mercato gli presenterebbe nel caso di reale competizione sul territorio.
Agli investitori interessa vedere che si muovono soldi e che il ROI e' alto, per fare questo dichiari come investimenti spese che coprono in realta' piu o meno la manutenzione ordinaria e poco altro in termini di sviluppo e licenzi forza lavoro per abbassare i costi operativi.
Siccome non hai pressione competitiva dal mercato non interessa a nessuno la reale qualita dei servizi erogati (o cosi o pomi....) e quindi sono tutti contenti.
Dove per tutti si intende, ovviamente:
il management pagato per seguire le indicazioni e tagliare costi, indipendentemente dalla qualita' dle prodotto erogato, quindi la leva dei tagli risulta la migliore visto che non c'e' relazione tra qualita' ed espansione del mercato.
gli investitori che vedono un ROI alto nel breve periodo (gli investitori non hanno nessun interesse al benessere aziendale nel medio o lungo, dal punto di vista finanziario la massimizzazione del guadagno si ottiene con speculazioni di breve termine che massimizzano i profitti minimizzando i rischi).
l'AD che ottiene due vantaggi, la fiducia degli investitori che finanziano le sue scelte (e stipendio), una posizione di potere piu consolidata grazie alla generosa distribuzione di compensi alle linee manageriali.
cosa centri questo con una sana gestione economica e' tutt'altra discussione.
cosa centri questo con scelte corrette, responsabili ed etiche e' ancora poi un altro cinema.
Adam Smith riteneva che il libero mercato dovesse essere, innanzi tutto, etico, ma lui era un vittoriano, altri tempi altri uomini |
Condivido! Anche perchè - forse per la prima volta - un forum su ZN su questa materia non si apre con il solito rosario: Bernabè è uno stupido, B. è un deficiente eccetera. Rosari che non danno giustizia della figura dell'AD di Telecom ...
Piuttosto mi incuriosisce il punto di vista di AI, che guarda evidentemente a questa vicenda da un osservatorio particolare, se non "privilegiato".
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AI Eroe
Registrato: 17/03/10 14:27 Messaggi: 54
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Inviato: 12 Lug 2010 22:08 Oggetto: |
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Zorro
Pavia è un osservatoria privilegiato?
mi limito ad osservare che se uno è AD di telecom proprio scemo non deve essere, strategie e piani a quei livelli sono il pane quanto poi al fatto che le sue scelte siano piu o meno condivisibili o piu o meno utili al paese, o piu o meno ispirate a considerazioni di lungo periodo, beh .... qui si possono nutrire perplessità, sempre ammesso che avere un legittimo dubbio non sia da considerarsi atto sacrilego (da come vanno le cose in italia proprio da escludersi non è ...)
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