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Zeus News Ospite
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Inviato: 15 Lug 2010 10:23 Oggetto: Anche la Fiat licenzia per un'email |
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Commenti all'articolo Anche la Fiat licenzia per un'email
La Fiat licenzia un delegato Fiom-Cgil: aveva inviato dall'email aziendale una critica all'accordo di Pomigliano.
Gli stabilimenti di Fiat a Torino (prima del cambio del logo)
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Ahriman80 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 24/11/09 12:23 Messaggi: 187
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Inviato: 15 Lug 2010 10:34 Oggetto: |
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Ora ci sarà un fronte di solidarietà per la persona che ha perso il lavoro, ma la prima cosa che mi è venuta in mente è perchè il tipo, invece di usare la mail dell'ufficio, non ne ha usata una personale.
Ora se ci sono delle regole facilmente rispettabili (e questa mi sembra che lo sia) ma cosa costa rispettarle? Si cerca sempre di piegare le regole al nostro desiderio, raramente il contrario... |
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 15 Lug 2010 11:07 Oggetto: mi sembri un po' semplicistico... |
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@ ahriman80
...nelle conclusioni. Forse l'uso della mail privata è bloccato durante il lavoro, e comunque l'azienda sarebbe venuta a conoscenza ugualmente della lettera, probabilmente avrebbe solo escogitato un'altro cavillo per inc...astrarlo. |
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{commercio} Ospite
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Inviato: 15 Lug 2010 11:58 Oggetto: policiy aziendale a senso unico |
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A quanto pare, stando alle dichiarazioni riportate, pare che la discutibile policy aziendale sia stata qui interpretata a senso unico, dato che le mail a sostegno del SI al referendum non sono state in alcun modo sanzionate dall'azienda. |
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Ahriman80 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 24/11/09 12:23 Messaggi: 187
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Inviato: 15 Lug 2010 13:18 Oggetto: Re: mi sembri un po' semplicistico... |
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{utente anonimo} ha scritto: | @ ahriman80
...nelle conclusioni. Forse l'uso della mail privata è bloccato durante il lavoro, e comunque l'azienda sarebbe venuta a conoscenza ugualmente della lettera, probabilmente avrebbe solo escogitato un'altro cavillo per inc...astrarlo. |
Scusa, ma quella è un'idea, non basata su nessun fatto... Il fatto è che è stato utilizzato uno strumento aziendale per motivi non inerenti all'azienda. Ci si lamenta sempre perchè i politici usano servizi per scopi non inerenti al loro lavoro, ma quando succede a lavoratori aziendali i cattivi sono sempre gli altri. Faccio notare che io sono un dipendente di azienda, forse la cosa mi secca particolarmente perchè poi a causa di singoli furbetti tutti ci rimettono.
{Commercio} ha scritto: | stando alle dichiarazioni riportate, pare che la discutibile policy aziendale sia stata qui interpretata a senso unico, dato che le mail a sostegno del SI al referendum non sono state in alcun modo sanzionate dall'azienda. |
Puoi riportare la fonte? perchè dall'articolo non mi sembra che ci sia scritto che abbiano risposto, e bisogna vedere se con mail aziendale o privata |
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MaXXX eternal tiare Dio maturo

Registrato: 18/02/09 12:13 Messaggi: 2290 Residenza: Dreamland
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Inviato: 15 Lug 2010 13:20 Oggetto: Re: policiy aziendale a senso unico |
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{commercio} ha scritto: | A quanto pare, stando alle dichiarazioni riportate, pare che la discutibile policy aziendale sia stata qui interpretata a senso unico, dato che le mail a sostegno del SI al referendum non sono state in alcun modo sanzionate dall'azienda. | Quoto.. che amarezza  |
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Ahriman80 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 24/11/09 12:23 Messaggi: 187
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Inviato: 15 Lug 2010 14:01 Oggetto: Re: policiy aziendale a senso unico |
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MaXXX eternal tiare ha scritto: | {commercio} ha scritto: | A quanto pare, stando alle dichiarazioni riportate, pare che la discutibile policy aziendale sia stata qui interpretata a senso unico, dato che le mail a sostegno del SI al referendum non sono state in alcun modo sanzionate dall'azienda. | Quoto.. che amarezza  |
Riletto l'articolo, non si parla di nessuno risposta dei 40...
Se sbaglio (probabilissimo) citatemi il pezzo o la fonte. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 15 Lug 2010 16:59 Oggetto: Esistono anche altri principi. |
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Ahriman80 ha scritto: | Il fatto è che è stato utilizzato uno strumento aziendale per motivi non inerenti all'azienda. Ci si lamenta sempre perchè i politici usano servizi per scopi non inerenti al loro lavoro, ma quando succede a lavoratori aziendali i cattivi sono sempre gli altri. Faccio notare che io sono un dipendente di azienda, forse la cosa mi secca particolarmente perchè poi a causa di singoli furbetti tutti ci rimettono. |
Hai presente il principio di proporzionalità della sanzione? |
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merlin Dio maturo


Registrato: 16/03/07 00:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 15 Lug 2010 23:11 Oggetto: |
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"Così impari ad essere ingordo" disse il Pescatore al Cefalo che si lamentava per la cattura, asserendo che l'amo era troppo appuntito e comunque l'esca continuava ad agitarsi ben oltre il normale orario di lavoro.
Ed ovviamente tutti gli altri pesci del branco, giù a battere le pinne; non per nulla erano stati allevati negli stagni di Solidarnosh.
Essendo mutàngoli per natura roteavano gli occhi, ma dalle labbra uscivano soltanto alcune bollicine; tuttavia i soliti esperti in lettura labiale giuravano, il giorno dopo, che il commento generale fosse del tipo: meglio a lui che a me.
Ma 'ste cose per fortuna sono estranee alla nostra cultura (anzi: acquacoltura) e succedono solo tra i pesci più o meno "comunitari". I Cefali nostrani si limitano a sguazzare con le pinne nelle pozzanghere, proprio come fanno i bambini con le scarpe della domenica.
Solo che le nostre strade dissestate sono buche buche e ogni tanto invece della solita pozzanghera c'è un tombino profondo e qualcuno ci cade dentro e annega.
Anche se si chiama Cefalo e di mestiere fa il pesce. |
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dagda Dio minore


Registrato: 16/05/06 11:20 Messaggi: 630 Residenza: Eporediae Taurinensis
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Inviato: 16 Lug 2010 02:37 Oggetto: |
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merlin ha scritto: | "Così impari ad essere ingordo" disse il Pescatore al Cefalo che si lamentava per la cattura, asserendo che l'amo era troppo appuntito e comunque l'esca continuava ad agitarsi ben oltre il normale orario di lavoro.
Ed ovviamente tutti gli altri pesci del branco, giù a battere le pinne; non per nulla erano stati allevati negli stagni di Solidarnosh.
Essendo mutàngoli per natura roteavano gli occhi, ma dalle labbra uscivano soltanto alcune bollicine; tuttavia i soliti esperti in lettura labiale giuravano, il giorno dopo, che il commento generale fosse del tipo: meglio a lui che a me.
Ma 'ste cose per fortuna sono estranee alla nostra cultura (anzi: acquacoltura) e succedono solo tra i pesci più o meno "comunitari". I Cefali nostrani si limitano a sguazzare con le pinne nelle pozzanghere, proprio come fanno i bambini con le scarpe della domenica.
Solo che le nostre strade dissestate sono buche buche e ogni tanto invece della solita pozzanghera c'è un tombino profondo e qualcuno ci cade dentro e annega.
Anche se si chiama Cefalo e di mestiere fa il pesce. |
Oh, Vate, Ti erigo a mio Dio!  |
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Ahriman80 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 24/11/09 12:23 Messaggi: 187
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Inviato: 16 Lug 2010 08:46 Oggetto: Re: Esistono anche altri principi. |
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Silent Runner ha scritto: | Ahriman80 ha scritto: | Il fatto è che è stato utilizzato uno strumento aziendale per motivi non inerenti all'azienda. Ci si lamenta sempre perchè i politici usano servizi per scopi non inerenti al loro lavoro, ma quando succede a lavoratori aziendali i cattivi sono sempre gli altri. Faccio notare che io sono un dipendente di azienda, forse la cosa mi secca particolarmente perchè poi a causa di singoli furbetti tutti ci rimettono. |
Hai presente il principio di proporzionalità della sanzione? |
Si, quindi? Se vuoi mettere le multe nelle aziende fai pure, così a seconda di quello che succede si impone una trattenuta di stipendio...
A me la cosa suona come, non si è comportato in modo consono alle regole che ci sono, ma chi se ne frega. E siamo partiti tutti dal presupposto che la regola non fosse sbagliata. |
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merlin Dio maturo


Registrato: 16/03/07 00:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 16 Lug 2010 09:11 Oggetto: |
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dagda ha scritto: | merlin ha scritto: | "Così impari ad essere ingordo" disse il Pescatore al Cefalo [...]. |
Oh, Vate, Ti erigo a mio Dio!  |
Ma no, ma no, è solo che l'imminenza delle ferie mi fa venire su l'acido molto più del solito...  |
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{Mauro Lambertini} Ospite
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Inviato: 16 Lug 2010 15:06 Oggetto: uso degli strumenti informatici: servono regole |
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Se mando in giro un filmetto hard va bene, se un comunicato sindacale no. Da sindacalista mi sono spesso trovato in problematiche come quella del delegato Fiom. L'assenza di regole sull'uso degli strumenti informatici e sulla libertà di pensiero e critica sul posto di lavoro è lo strumento usato dalle aziende per colpire chi manifesta il proprio pensiero, diffondendo pericolosi germi di libertà. E' bene che in ogni azienda i lavoratori pretendano accordi che fissino regole precise, per essere tutelati. Questi accordi possono prevedere il divieto di utilizzo degli strumenti aziendali (cioè l'invio di e-mail dal proprio posto di lavoro) ma devono consentire la diffusione del pensiero dei lavoratori, con modalità definite, anche con strumenti informatici (es: bacheca elettronica, possibilità di raggiungere le mail dei lavoratori con invii dall'esterno). Se le aziende rifiutano possiamo anche avere un sussulto d'orgoglio e tornare ai capannelli in sala mensa e ai volantinaggi davanti alle porte. Svegliamoci!! |
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merlin Dio maturo


Registrato: 16/03/07 00:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 16 Lug 2010 17:25 Oggetto: Re: uso degli strumenti informatici: servono regole |
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{Mauro Lambertini} ha scritto: | Se mando in giro un filmetto hard va bene, se un comunicato sindacale no. Da sindacalista mi sono spesso trovato in problematiche come quella del delegato Fiom. L'assenza di regole sull'uso degli strumenti informatici e sulla libertà di pensiero e critica sul posto di lavoro è lo strumento usato dalle aziende per colpire chi manifesta il proprio pensiero, diffondendo pericolosi germi di libertà. E' bene che in ogni azienda i lavoratori pretendano accordi che fissino regole precise, per essere tutelati. Questi accordi possono prevedere il divieto di utilizzo degli strumenti aziendali (cioè l'invio di e-mail dal proprio posto di lavoro) ma devono consentire la diffusione del pensiero dei lavoratori, con modalità definite, anche con strumenti informatici (es: bacheca elettronica, possibilità di raggiungere le mail dei lavoratori con invii dall'esterno). Se le aziende rifiutano possiamo anche avere un sussulto d'orgoglio e tornare ai capannelli in sala mensa e ai volantinaggi davanti alle porte. Svegliamoci!! |
Mi sembra che un po' tutti abbiano affrontato il problema tardi e del verso sbagliato.
I "padroni" pubblici e privati, vietando apoditticamente l'uso del mezzo informatico e imponendo in seguito policy incongrue e spesso inaccettabili dal punto di vista costituzionale;
il Garante ci ha messo di sua ad aumentare la confusione dicendo e disdicendo;
qualche giudice, chiamato a dirimere ex post i contrasti, ha talvolta dimostrato di capire poco i termini della questione, che non è solo giuridica ma comportamentale, in un'era ormai informatizzata in quasi tutte le sue espressioni;
i sindacati, pronti a contrastare invece di contrattare, per rivendicare a riappropriarsi di un ruolo ed una visibilità che altrimenti tendeva a sfuggigli;
i dipendenti, che nell'iniziale marasma generalizzato si sono abituati a fare qualsiasi cosa e acquisita l'abitudine han fatto finta di credere che fosse anche cosa lecita.
Invece a mio modesto parere la questione sull'uso dei mezzi informatici all'interno delle aziende, andrebbe preventivamente risolto e con l'uso di tanto buon senso da una parte e dall'altra, seguendo un po' il principio che regola da tanti anni l'uso della carta e della penna .
E cioè che ogni tanto posso anche scarabocchiare qualche foglio, scrivere alla morosa o anche farmi la lista della spesa; ma non posso adoperarli per fare caricature offensive del datore di lavoro e dell'organizzazione aziendale in senso lato.
Perché la soluzione, giusta ancorché dolorosa, può anche consistere nel licenziamento in tronco.. |
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{Marcello Favale} Ospite
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Inviato: 16 Lug 2010 18:23 Oggetto: Ma qual è il problema? |
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Questo dipendente ha utilizzato impropriamente il servizio posta di proprietà ddella Fiat per sollecitare azioni contro l'azienda di cui sta usufruendo dei servizi che gli mette a disposizione.
Peccato che ci sarà un giudice comunista che lo asssolverà come è successso per gli altri casi indiati nell'articolo.
Qui non si tratta di essere di destra o sinistra: occorre darsi TUTTI una regolata perchè i considetti rappresentanti sindacali (che poi difendono i loro personali interessi, nella massima parte dei casi a me - dipendente - noti) non devono sentirsi come i giornalisti ed i magistrati, cioè ONNIPOTENTI.
Ricordo, e chiudo, che questa norma fu autorizzata da un governo di sinistra e lo dico con orgoglio. |
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{Alessandra Salimbene} Ospite
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Inviato: 16 Lug 2010 18:42 Oggetto: Possibile che l'azienda ha sempre torto? |
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Sono titolare d'impresa e vedo continuamente i miei collaboratori che parlano su Skype dei cacchi loro, si scambiano e-mail personali e fanno telefonate private in orario di lavoro. Provate a fare un richiamo o un licenziamento!!! Subito davanti al giudice... sono la prima che riconosce che i diritti dei lavoratori vanno difesi, ma dovrebbe valere il principio che l'impresa ti rispetta e tu devi rispettare l'impresa. Non si critica l'azienda, non si diffondono informazioni riservate, non si sputa con colleghi o altri nel piatto in cui si mangia. E a maggior ragione questo non si fa con la mail aziendale e in orario di lavoro. Fuori dall'orario di lavoro e con i mezzi propri, fatta salva la tutela della riservatezza di ciò che succede in azienda, ognuno fa e dice cosa vuole. E se ritiene giusto andare contro le regole (che sono esplicite) perchè ritiene che questo sia giusto per "lotta di classe" allora lo faccia pure, ma non si lamenti delle conseguenze. |
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 16 Lug 2010 18:55 Oggetto: Re: Esistono anche altri principi. |
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Silent Runner ha scritto: | Ahriman80 ha scritto: | Il fatto è che è stato utilizzato uno strumento aziendale per motivi non inerenti all'azienda. Ci si lamenta sempre perchè i politici usano servizi per scopi non inerenti al loro lavoro, ma quando succede a lavoratori aziendali i cattivi sono sempre gli altri. Faccio notare che io sono un dipendente di azienda, forse la cosa mi secca particolarmente perchè poi a causa di singoli furbetti tutti ci rimettono. |
Hai presente il principio di proporzionalità della sanzione? |
ECCO BRAVO SILENT, DIGLIELO!
è inutile cercare scuse, volevano una motivazione a caso per farli fuori, la prima che si è presentata l'hanno sfruttata!
eh! ma torneranno le ghigliottine, torneranno a tintinnar le sciabole  |
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 16 Lug 2010 18:58 Oggetto: |
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merlin ha scritto: | "Così impari ad essere ingordo" disse il Pescatore al Cefalo che si lamentava per la cattura, asserendo che l'amo era troppo appuntito e comunque l'esca continuava ad agitarsi ben oltre il normale orario di lavoro.
Ed ovviamente tutti gli altri pesci del branco, giù a battere le pinne; non per nulla erano stati allevati negli stagni di Solidarnosh.
Essendo mutàngoli per natura roteavano gli occhi, ma dalle labbra uscivano soltanto alcune bollicine; tuttavia i soliti esperti in lettura labiale giuravano, il giorno dopo, che il commento generale fosse del tipo: meglio a lui che a me.
Ma 'ste cose per fortuna sono estranee alla nostra cultura (anzi: acquacoltura) e succedono solo tra i pesci più o meno "comunitari". I Cefali nostrani si limitano a sguazzare con le pinne nelle pozzanghere, proprio come fanno i bambini con le scarpe della domenica.
Solo che le nostre strade dissestate sono buche buche e ogni tanto invece della solita pozzanghera c'è un tombino profondo e qualcuno ci cade dentro e annega.
Anche se si chiama Cefalo e di mestiere fa il pesce. |
GENIALE!  |
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Roberto1960 Dio maturo

Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
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Inviato: 16 Lug 2010 19:30 Oggetto: Re: uso degli strumenti informatici: servono regole |
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merlin ha scritto: | ...E cioè che ogni tanto posso anche scarabocchiare qualche foglio, scrivere alla morosa o anche farmi la lista della spesa; ma non posso adoperarli per fare caricature offensive del datore di lavoro e dell'organizzazione aziendale in senso lato. |
Ovvero, traducendo, dal momento che tu accetti di lavorare per una azienda, i tuoi diritti costituzionali (articolo 21) di manifestare liberamente il tuo pensiero vengono soppressi, quantomeno limitatamente al tuo pensiero circa l'azienda stessa in cui lavori.
Una concezione un po' bizzarra, secondo me.
E' ovvio che un dipendente non può offendere l'azienda e i suoi dirigenti (ma è vero anche per chiunque altro) ma non si vede il motivo per cui non dovrebbe poter dire che quel certo accordo è sbagliato, quel certo contratto è negativo, eccetera.
Le aziende SERIE in presenza di questi comportamenti da parte dei dipendenti, agiscono bloccando la carriera, gli incentivi, o cose simili, cosa che è evidentemente nel loro diritto, non certo nel licenziamento, che altrettanto evidentemente dovrebbe essere fuori del loro diritto, oltreché "reazione sproporzionata".
Tant'è che quasi sempre tutti questi licenziamenti vengono annullati dal giudice del lavoro, oppure le aziende mettono mani al portafogli.
Secondo me Fiat ha dimostrato ancora una volta di non essere un'azienda seria. |
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 17 Lug 2010 12:07 Oggetto: ... l'azienda ha sempre torto ... |
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Sottoscrivo in pieno quanto scritto dalla titolare d'impresa.
Io sono un lavoratore autonomo, non ho dipendenti, sono stato lavoratore dipendente.
Lavorando presso aziende e uffici pubblici e vedendo molti monitor di postazioni informatiche, vi assicuro che in pochissimi casi non vedo skype, facebook, messenger ecc, utilizzati per chattare durante l'orario di lavori per i cavolacci propri!!
C'è pure chi sostiene che questo comportamento non pregiudica la produttività, ma sfido chiunque a dimostrare di continuare a lavorare mentre fa altro!
Se per le aziende private il calo di produttività sono affari del datore di lavoro, da contribuente che regolarmente paga le tasse a me da molto fastidio trovare negli uffici pubblici tale situazione ... in quanto in un certo qual modo sono io,l come tutti noi, a pagare lo stipendio a qualcuno per chattare con gli amici ... mentre io se mi devo guadagnare la pagnotta devo sudarmela!
Se il sindacalista, in quanto lavoratore, durante l'orario di lavoro fa altro piuttosto che prestare la propria opera verso l'impresa, che però deve essere regolare nel versamento del corrispettivo per l'opera ricevuta, è in torto. punto e basta.
Se poi nelle sedi opportune svolge l'attività di delegato sindacale per tutelare gli interessi propri e degli altri lavoratori che rappresenta, nessun problema.
Attenzione però perchè al rispettodelel regole: non si può sempre pretendere che sia solo l'altra parte a doverle rispettare .... |
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