Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
Addio alle lampadine da 75 Watt
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Scienze e nuove tecnologie
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 03 Set 2010 11:34    Oggetto: Addio alle lampadine da 75 Watt Rispondi citando

Commenti all'articolo Addio alle lampadine da 75 Watt
L'Europa mette al bando le vecchie lampade a incandescenza. Il futuro è di quelle fluorescenti, alogene e a LED.


Foto di Jakub Joachim
Top
the9ull
Mortale pio
Mortale pio


Registrato: 15/04/05 16:07
Messaggi: 26

MessaggioInviato: 03 Set 2010 13:07    Oggetto: Rispondi citando

Da quanto ne so le nuove fonti luminose soffrono anche di /alcune/ pecche, in particolare le lampade fluorescenti:
- serve più energia per produrle rispetto alle lampade a incandescenza, non si tiene mai conto di questo quanto si calcola il consumo;
- contengono mercurio; è stata fatta una legge per toglierlo dai termometri, perché inserirlo nelle lampade?
- la vita reale della lampada è inferiore a quella dichiarata: essa è influenzata dal processo di accensione/spegnimento. Nei test delle aziende produttrici esso viene effettuato ogni 8 ore, nell'utilizzo reale invece esso avviene molto più spesso.
Top
Profilo Invia messaggio privato
utonto_medio
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 09/02/08 14:28
Messaggi: 1012

MessaggioInviato: 03 Set 2010 22:17    Oggetto: Rispondi citando

confermo... se accendi e spegni con una certa frequenza si fulmina lo starter, ma diversamente dai neon tradizionali non è possibile sostituirlo o per lo meno non è una cosa che non può essere fatta dal consumatore comune. per lo meno così mi hanno detto
Top
Profilo Invia messaggio privato
{zi_o_zio}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Set 2010 09:32    Oggetto: Rispondi citando

Porteranno solo vantaggi...per tutti gli attori in scena; a spese dei cittadini(?) che pagheranno le lampadine 5 volte di più.
Però possiamno farle durare molto a lungo, non spegnendole mai.

Anzi potremo realizzare dei risparmi considerevoli eliminando tutti gli interruttori dagli impianti di casa. :)
Top
MaXXX eternal tiare
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 18/02/09 11:13
Messaggi: 2290
Residenza: Dreamland

MessaggioInviato: 04 Set 2010 15:37    Oggetto: Rispondi citando

the9ull ha scritto:
Da quanto ne so le nuove fonti luminose soffrono anche di /alcune/ pecche, in particolare le lampade fluorescenti:
- serve più energia per produrle rispetto alle lampade a incandescenza, non si tiene mai conto di questo quanto si calcola il consumo;
- contengono mercurio; è stata fatta una legge per toglierlo dai termometri, perché inserirlo nelle lampade?
- la vita reale della lampada è inferiore a quella dichiarata: essa è influenzata dal processo di accensione/spegnimento. Nei test delle aziende produttrici esso viene effettuato ogni 8 ore, nell'utilizzo reale invece esso avviene molto più spesso.


Lo ho sentito anche io.. però alcuni produttori pare siano avanti per togliere il mercurio e renderle più resistenti (es. le normali lampade/neon fluorescenti oltre a potersi fulminare se si accendono/spengono frequentemente in un breve lasso di tempo se le accendi passa un pò prima che diano la luce a piena potenza è sempre stato così ma adesso alcune marche in pochissimi secondi danno la luce piena, quasi istantanea come sulle lampadine incandescenti)

Quindi mi sento speranzoso, piuttosto è vero che il costo sia per farle sia per noi utenti finali è ancora alto Crying or Very sad speriamo possa abbassarsi anche se un pò di speculazione la faranno sicuramente, mi immagino già la lobby delle lampadine Twisted Evil

I fotografi, alcuni almeno invece sbufferanno in quanto fotografare con l'illuminazione artificiale delle lampade fluorescenti è molto più noioso che fotografare con luce artificiale delle lampade incandescenti (temperatura del colore della luce più vicina a quella della pelle mi dicevano e quindi minor rischio di effetto smorto o verdognolo) Mad
Top
Profilo Invia messaggio privato
ioSOLOio
Amministratore
Amministratore


Registrato: 12/09/03 18:01
Messaggi: 16342
Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 04 Set 2010 17:01    Oggetto: Rispondi citando

MaXXX eternal tiare ha scritto:
ma adesso alcune marche in pochissimi secondi danno la luce piena, quasi istantanea come sulle lampadine incandescenti)

spesso perchè la nuova lampadina è doppia...."tradizionale" appena accesa per dare il tempo all'altra di scaldarsi....

Ma va comunque detto che sono molto migliorate rispetto all'inizio ed è normale.
Top
Profilo Invia messaggio privato
ingegnerino
Eroe
Eroe


Registrato: 11/10/05 10:49
Messaggi: 75

MessaggioInviato: 05 Set 2010 21:00    Oggetto: Rispondi citando

In realtà non è automatico che le nuove lampadine a risparmio portino un risparmio. Trascurando le sorgenti LED, che non permettono di dare direzionalità alla sorgente luminosa, le lampade fredde definibili "al neon" o "a risparmio", per poter funzionare necessitano di un reattore, che è incorporato. Ogni volta che la lampadina viene accesa, il reattore provoca un picco nell'assorbimento di energia, che si giustifica solo se lampada viene accesa e spenta poche volte. Se la lampadina è installata, ad esempio, in un corridoio di passaggio (magari con un sensore di presenza automatico) oppure in un bagno, il consumo finale potrà essere molto più elevato e comparabile con quelle a incandescenza, mentre la vita della lampadina diminuirà. per questi utilizzi le uniche lampadine idonee sono quelle alogene.
Top
Profilo Invia messaggio privato
mauro_mbf1948
Dio minore
Dio minore


Registrato: 18/03/08 05:06
Messaggi: 742
Residenza: genova

MessaggioInviato: 05 Set 2010 22:22    Oggetto: Rispondi citando

ingegnerino ha scritto:
In realtà non è automatico che le nuove lampadine a risparmio portino un risparmio. Trascurando le sorgenti LED, che non permettono di dare direzionalità alla sorgente luminosa, le lampade fredde definibili "al neon" o "a risparmio", per poter funzionare necessitano di un reattore, che è incorporato. Ogni volta che la lampadina viene accesa, il reattore provoca un picco nell'assorbimento di energia, che si giustifica solo se lampada viene accesa e spenta poche volte. Se la lampadina è installata, ad esempio, in un corridoio di passaggio (magari con un sensore di presenza automatico) oppure in un bagno, il consumo finale potrà essere molto più elevato e comparabile con quelle a incandescenza, mentre la vita della lampadina diminuirà. per questi utilizzi le uniche lampadine idonee sono quelle alogene.


Hai mai aperto lo zoccolino di una lampadina a risparmio energetico?

Non c'è alcun reattore interno a nucleo ferromagnetico come lo intendi, ma un semplice circuito ad inverter che accende progressivamente la lampada agendo sul momento di prelievo del segnale dalla semionda alternata.- E non c'è alcun trasformatore di alimentazione.-

Il "reattore" se così lo vuoi chiamare è in realtà un semplice nucleo toroidale a doppio avvolgimento, per sopraelevare la tensione che crea appunto l'inverter. Infatti dentro una di quelle schede elettroniche ci sono componenti di alta qualità sovente, come diodi di raddrizzamento per elevate tensioni, (non i soliti 1N4001 e 1N4004 come in tutti i circuiti di raddrizzamento a semionda, compreso il caricabatterie per il telefonino: Caduta di tensione per reattanza capacitiva, un condensatare ed una resistenza in serie: Un ponte di diodi, uno zener e un condensatore elettrolitico per stabilizzare, se devi alimentare una apparecchiatura elettronica:

Per ricaricare un batteria viene invece usata la parte più semplice senza raddrizzamento ad onda intera in quanto per ricaricare una batteria va benissimo una corrente unidirezionale pulsante, non occorre la corrente perfettamente continua come nei circuiti contatori digitali.-


Inoltre le lampadine elettroniche fluorescenti a risparmio enerfetico, in accensione emettono stranamente radiazioni infrarosse codificate ad impulsi che sembrano casuali. Se hai una antennina ruotante a raggi infrarossi per televisore, appena accendi la luce nella stanza, entro quattro secondi l'antennina aziona il motorino che la fa ruotare e per circa uno o due minuti va avanti ed indietro, fino a che la lampadA STABILIZZATA IN TENSIONE, NON RICEVE PIù IMPULSI.-

Infatti tengo coperta con qualcosa di opaco il sensore fino a che la luce nella stanza non sia completamente accesa , e la utilizzo al momento necessario e non prima, altrimenti avessi posizionato l'antenna per registrare qualcosa, se si accende la luce senza pensarci, addio sintonia dell'antenna ed addio registrazione!.-


Ciao.-

Mauro
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail Yahoo MSN
mda
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 01/11/06 09:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 05 Set 2010 23:30    Oggetto: Rispondi citando

the9ull ha scritto:
Da quanto ne so le nuove fonti luminose soffrono anche di /alcune/ pecche, in particolare le lampade fluorescenti:
- serve più energia per produrle rispetto alle lampade a incandescenza, non si tiene mai conto di questo quanto si calcola il consumo;
- contengono mercurio; è stata fatta una legge per toglierlo dai termometri, perché inserirlo nelle lampade?
- la vita reale della lampada è inferiore a quella dichiarata: essa è influenzata dal processo di accensione/spegnimento. Nei test delle aziende produttrici esso viene effettuato ogni 8 ore, nell'utilizzo reale invece esso avviene molto più spesso.


Vediamo di far luce sulla questione Neon:

- Vero che si richiede più energia nel costruirla, ma durando di più il risultato (ora vengono prodotte con macchinari e non manualmente) è un risparmio anche in questo punto di vista.

- E' sempre stato presente il mercurio, MA è (per legge europea) massimo 0,5 microgrammi (meno di milligrammi) ovvero una quantità inferiore ad un possibile sasso (il mercurio è un elemento naturale!) del nostro giardino. Dato che costa ora è presente in commercio sui 0,3 0,4 (anche 0.2) e le prossime lampade innovative non conterranno mercurio. Questo salvo lampade speciali.

- Questo accadeva nei vecchi neon o con i vecchi "starter" elettromeccanici che si potevano/possono tranquillamente sostituire. Ora non più (tutto è elettronico) anzi durano di più in caso di spegnimento/accessione delle lampadine!!! Provate ad accendere/spegnere velocemente una lampadina normale e vedrete che in un minuto si fulmina! Io posseggo il neon in bagno (e in tutta la casa) comperato 5 anni addietro!

- Il picco d'assorbimento d'energia in fase d'accensione è dell'ordine del cinquantesimo di secondo. Mamma mia che spreco!!!

- Per la fotografia serve ESCLUSIVAMENTE alogeno. Anche se le nuove macchine fotografiche digitali (anche le vostre CAM) hanno dei filtri per eliminare il problema automaticamente. Le lampadine tradizionali davano invece un colore più rossastro.

- Per gli impianti ad infrarossi, va detto che solo i vecchissimi hanno questo problema.

LED:

- Le lampadine LED sono dietro ad vetri che danno direzionalità alla sorgente luminosa

Ciao
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage AIM
mauro_mbf1948
Dio minore
Dio minore


Registrato: 18/03/08 05:06
Messaggi: 742
Residenza: genova

MessaggioInviato: 06 Set 2010 02:29    Oggetto: Rispondi citando

MaXXX eternal tiare ha scritto:
I fotografi, alcuni almeno invece sbufferanno in quanto fotografare con l'illuminazione artificiale delle lampade fluorescenti è molto più noioso che fotografare con luce artificiale delle lampade incandescenti (temperatura del colore della luce più vicina a quella della pelle mi dicevano e quindi minor rischio di effetto smorto o verdognolo) Mad


Per quanto riguarda il mercurio che contengono è così poco che non potrebbero arrecare grossi danni. E' mille volte più pericoloso il classico cinescopio per televisore o alcuni monitor non ancora a cristalli liquidi, che possono IMPLODERE; Inoltre a differenza dei termometri entro i quali c'è un quantitativo di mercurio di alcune gocce, allo stato naturale, ritengo che il contenuto sia assolutamente minimo. E credimi è più facile rompere un termometro che rompere una lampadina accidentalmente. Il vetro dei tubetti a scarica che compongono una lampadina moderna sono molto ma molto spessi. Per romperli è necessario un urto fortissimo od uno schock termico grandissimo, ma per alcuni tipi di lampadine la parte esterna è in materiale plastico, non sempre è in vetro, per cui anche un urto che rompesse l'involucro esterno, difficilmente romperebbe quello interno.-

In caso invece di sola rottura DEI TUBETTI FLUORESCENTI INTERNI, l'involucro esterno ne impedirebbe la diffusione delle sostanze pericolose nell'ambiente.-

Non si tratta poi più delle lampade stradali a vapori di mercurio, che appunto avevano quell'uso, sia per le dimensioni necessarie che per i costi spaventosi; contenevano veramente mercurio alla stato naturale, e non poco, in un pozzetto contenuto nell'ampolla della lampadina; esso veniva fatto surriscaldare da una corrente fortissima di preaccensione che lo attraversava, tamente potente da fare bollire e vaporizzare il mercurio (oltre 357 gradi, pensa) fino a vaporizzarlo, in pochi attimi, e poi finalmente si innescava l'arco attraverso il gas di mercurio ionizzato per cui la lampada dava una luce particolarmente forte ed accecante, ideale per illuminare interi parchi ferroviari e stadi oppure grandissime piazze urbane.

Ricordo che all'accensione si verificava una specie di arco e si sentiva un crepitio, che arrossava la lampada e che in alcuni minuti cominicava a fare luce di un colore azzurro violetto, che cresceva poi di intensistà fino ad arrivare all'accensione totale in bianco abbagliante, ma sempre a tonalità azzurrastra.- Falsava infatti i colori come le lampade al sodio, quelle arancioni usate nelle autostrade nelle gallerie.

Qui, parlando delle lampade moderne, le correnti elevatissime necessarie per vaporizzare il mercurio e ionizzarlo in modo da accenderlo con una scarica elettrica sono eliminate, perchè si ha semplicemente una ionizzazione del gas contenuto nella lampada o nel tubo più volte ripiegato per costituire la lampada stessa, generata con alta tensione e quindi bassissima corrente.

Come è noto il sistema ad inverter con uscita in alta tensione viene molto usato per innescare l'accensione di un arco elettrico (anche nel tubo fluorescente classico si innesca in realltà un arco elettrico che però viene facilitato da due filamenti che riscaldano il gas nel tubo, oltre a fare da elettrodi conduttorii, e i filamenti sono in serie ; fra di loro c'è lo starter ch eprovvede ad accendere e spegnere 50 volte al secondo il tubo, oltre che a creare il preinnesco che li fa lampeggiare; il reattore come sappiamo è in serie a tutto il circuito, per ridurre la corrente ai filamenti ed al tubo. ) Nelle piccole lampadine spia al neon invece il reattore viene sostituito da un piccola resistenza da elettronica di almeno 20.000 Ohm.

Addirittura l'inverter proprio per la sua caratteristica di poter generare elevate tensioni viene usato nelle saldatrici ad arco per metalli, per ridurre sia la corrente di innesco necessaria, si per il mantenimento dell'arco elettrico per saldare con forti amperaggi richiesti dalla saldatura del ferro, ma con potenze almeno dimezzate rispetto alla classica saldatrice. Un esempio? Per aver 80 Ampere di corrente al secondario per saldare, bastano 500 Voltampere (Watt in alternata) di assorbimento sul primario, ossia dalla nostra rete. Con saldatrice ad arco tradizionale per avere 80 Ampere servono quasi due chilovoltampere, per 130 Ampere occorrono 2,9 chilovoltampere, il limite di un normale contatore domestico.-

L'utilizzo dell'innesco ad inverter inoltre facilita la saldatura perchè l'alta frequenza aiuta a mantenere acceso l'arco con minore corrente.-

Ma questo è un altro argomento.-

Altra caratteristica delle lampade moderne, è che lo "zoccolino" in plastica che contiene la scheda elettronica, scalda senza dubbio, ma di fatto isola dal calore la virola, per cui non si verifica più la cottura dei portalampade e dei fili elettrici che veniva generata dal calore emesso dal bulbo contenuto nella virola della lampadina:

Ricordo che per le lampade mignon che arrivavano al massimo a 60 watt, dopo parecchi mesi di utilizzo era assai facile che si scollasse il bulbo dal mastice della virola, specialmente per portalampade sagomati per proiettare la luce invece che per diffonderla: Alcuni di essi insufficientemente ventilati, prima o poi "cuocevano" il rivestimento isolante dei fili con rischio di corticircuiti diretti.

Si gettava via la lampadina che ancora si accendeva sia per la sublimazione interna del filamento che anneriva la lampadina rendendola antiestetica; e sovente si doveva gettare la lampadina perchè si era scollata la virola dal bulbo, il che poteva essere fonte di corto circuiti.-

Le nuove lampadine, isolando buona parte del calore che viene contenuto e disperso dallo zoccolino della lampada, dove c'è l'elettronica, non permette più l'arroventamento delle virole, allungando anche la vita dei portalampade e dei lampadari domestici e soprattutto dei sottili fili usati per collegare le lampadine fra di loro.

Tra l'altro hanno già creato piccole lampade ad oliva che sostituiscono egregiamente le vecchie e tradizionali lampadine, quindi di effetto estetico piacevole anche in lampadari classici a gocce, senza variare di fatto le dimensioni.- I Tubetti fluorescenti variamente piegati che si illuminano sono contenuti in un involucro a oliva opaco, che imita perfettamente le vecchie lampadine opache dei lampadari classici da arredo domestico.-

Si trovano anche da 3 e 5 7 -9 - 11 e 15 Watt e fanno una luce corrispondente a quelle tradizionali fino a 60 watt.-

Il lampadario della mia sala ha 8 luci: Prima occorrevano per vederci bene nella stanza lampadine da 40 watt, quindi 320 watt ora di consumo: Ora sono lampadine da 5 Watt per un totale di soli 40 watt, quelli che consumava una lampadina singola:-

Lo stesso sul terrazzo ed in giardino, dove avevo 4 lampade stagne da esterno da 40 watt, ora ci sono sei lampade sagomate fluorescenti da 20 watt.

La luce che ne ricavo è almeno di intensità tripla. E in 10 anni circa non se ne è ancora bruciata una, mentre prima a causa del calore costretto nelle lampade stagne se ne bruciava una dopo alcuni mesi.-

Come ultima cosa e chiudo, quello che fa "bruciare" le lampadine tradizionali è sempre all'accensione, lo schock termico iniziale, perchè il filamento della lampadina che assorbe di solito per fare un esempio, se da 100 Watt circa 0,43 Ampere a regime, con 230 Volt, al momento dell'accensione però, con il filamento ancora freddo riceve una sberla di alcuni ampere, anche se dura per un attimo; e lo stesso schock lo riceve sia il vetro che da temperatura ambiente deve arrivare a temperature oltre i duecentocinquanta gradi in pochi minuti (infatti si potrebbe fondere della termocolla con una lampadina rovente) sia la virola di metallo, di solito lega di ottone od in rame, incollata al bulbo della lampadina, che tende con il tempo a staccarsi dal bulbo, perchè si deforma con la dilatazione e si "cuoce" il mastice adesivo ed isolante dei fili che contiene.- Inoltre se la lampadina fa cattivo contatto, si genera ossidazione e scintillio, che essendo un arco elettrico di per se stesso, genera calore intensissimo localizzato, fino alla fusione del piombo che fa capo al terminale della lampadina, con possibilità poi di ingresso di aria nella medesima attraverso il microspazio che si ha fra il filo terminale che esce dal bulbo ed il bulbo di vetro stesso.-

Mauro
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail Yahoo MSN
mauro_mbf1948
Dio minore
Dio minore


Registrato: 18/03/08 05:06
Messaggi: 742
Residenza: genova

MessaggioInviato: 06 Set 2010 03:50    Oggetto: Rispondi citando

ingegnerino ha scritto:
In realtà non è automatico che le nuove lampadine a risparmio portino un risparmio. Trascurando le sorgenti LED, che non permettono di dare direzionalità alla sorgente luminosa, le lampade fredde definibili "al neon" o "a risparmio", per poter funzionare necessitano di un reattore, che è incorporato. Ogni volta che la lampadina viene accesa, il reattore provoca un picco nell'assorbimento di energia, che si giustifica solo se lampada viene accesa e spenta poche volte. Se la lampadina è installata, ad esempio, in un corridoio di passaggio (magari con un sensore di presenza automatico) oppure in un bagno, il consumo finale potrà essere molto più elevato e comparabile con quelle a incandescenza, mentre la vita della lampadina diminuirà. per questi utilizzi le uniche lampadine idonee sono quelle alogene.


Ciao,

Leggi dopo per favore quello che ho scritto sul reattore interno delle lampadine e sul loro funzionamento nell'altro messaggio.

Quello che si puo dire è che per i vecchi modelli che raggiungevano la piena luminosita solo dopo alcuni minuti, non erano assolutamente pratiche per illuminare scale o locali ad uso discontinuo, come nel nostro condominio, dove esisteva prima una banale circolina, ma che si accendeva al pieno in pochi secondi, per portare ai piani inferiori, con un contatto a timer ossia a tempo, come nei garages, perchè utilizzati da due sole famiglie: Si vede che siamo figli di buona donna!

Più volte ho replicato in Asssemblea che è stupido mettere una lampada a risparmio neergetico che si accende in pieno in circa tre minuti, quando hanno temporizzato in poco più di due minuti (l'ho registrato e controllato di persona) il tempo di accensione della luce scale.

Lo hanno fatto per risparmiare, dicevano: Sì bel risparmio, contestai in assemblea.-

La lampadina speciale che costava allora 7.000 lire quando la circolina ne costava 1500, cambiarla noi inquilini, era vietato, ci voleva l'elettricista, con provvigione anche per l'Amministratore; e una assemblea per vedere se fosse il caso o no; l'intervento dell'elettricista oltre 50.000 lire: L'accensione della lampada a risparmio energetico in tre minuti per avere la luce piena, mentre la circolina era istantanea; La temporizzazione messa da quell'idiota di elettricista che aveva sostituito il vecchio timer pneumatico con ampolla a mercurio, e che era regolabile anche fino a 7 minuti, con quello elettronico tarato per due minuti e trentatrè secondi, il che vuol dire che bisogna essere centometristi per scendere quattro rampe di scale.-

Fatelo fare ad una persona di settanta anni e mi direte qualcosa. Se si rompe l'osso del collo è perchè è stato troppo lento.......

In tal modo la lampadina fa sempre una luce assolutamente inadeguata alla sicurezza di chi scende o sale le scale, perchè oltre al fatto che ci si potrebbe trovare al buio all'improvviso per il tempo troppo ridotto disponibile (non modificabile se non si cambia apparecchiatura, ma pare che ci voglia l'autorizzazione del presidente della repubblica per farlo, tanto sono ottusi!) in ogni caso quella lampadina energetica come risparmio pare che più che l'energia elettrica risparmi di più la luce che emana, in quanto non arriva, nè potrebbe arrivare MAI alla piena accensione, se la si spegne di default PRIMA che raggiunga la massima luminosità....

Se non sono scemi....non li vogliono, si dice. me ne convinco sempre di più...

Mauro
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail Yahoo MSN
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23485
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 06 Set 2010 09:33    Oggetto: Rispondi citando

L'illuminazione fotografica, oltre ad essere esclusivamente a luce alogena, è ormai stata, per la maggior parte dei professionisti, sostituita da luce flash. La luce alogena, a bassa potenza, viene utilizzata solo come luce pilota, per consentire il corretto posizionamento degli bank e degli spot.

No so come ne quando ma l'illuminazione a led potrebbe sostituire egregiamente alcuni tipi di illuminazione domestica o pubblica. Attualmente, il rendimento in termini di potenza luminosa è piuttosto basso e i costi delle lampade, eccessivi.

Fra l'altro ho notato che nessun produttore dichiara, sulle confezioni delle lampadine a led per uso domestico, l'effettiva potenza di illuminazione in lumen e nemmeno una comparazione con lampade ad incandescenza.
Top
Profilo Invia messaggio privato
{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Set 2010 11:51    Oggetto: Rispondi citando

A questo punto le comprerò via Internet dalla Cina, non ho intenzione di pagare cinque volte tanto un'oggetto che rende peggio di ciiò che dovrebbe sostituire.
Top
digirun
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/03/08 23:37
Messaggi: 1687
Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)

MessaggioInviato: 06 Set 2010 22:18    Oggetto: Rispondi citando

Mauro mi sembra ferrato in materia, nonostante alcune semplificazioni che rendono inesatti alcuni punti, ma qui non è necessario arrivare al dettaglio. Smile

Però mi domandavo perché, zitto zitto, non regola da solo il timer delle scale, per avere più minuti di luce! Wink

Per quanto riguarda l'uso delle "Nuove fonti" per illuminare set fotografici, la risposta è semplice, NON si possono usare (se si pretende il massimo) perché manca la QUALITA' della luce (il parametro Ra, nei cataloghi illuminotecnici) sia per il led che per i tubi fluorescenti, di qualunque tipo siano, lineari, compatti, HF, a induzione, anche utilizzando miscele di 5 polveri fluorescenti (che è il massimo) non si raggiunge lo spettro continuo del sole, delle lampade a filamento o delle Xeno (che sono quelle poi usate nei flash fotografici)

Se avete dubbi o curiosità sui "ballast" (gli alimentatori elettronici per i tubi fluorescenti) domandate pure, visto che è stato il mio lavoro per anni e sono titolare di alcuni brevetti in questo settore fin dal 1988, quando queste cose era sconosciute ai più Wink

Io, in bagno e nei posti dove la luce non sta accesa molto, continuo ad utilizzare lampade a filamento.
In soggiorno e cucina fluorescenti compatte, ma di QUALITA', proprio per un fattore di Ra (resa dei colori)
In camera lampadine classiche, perché mi piace dimmerarle, accenderle di notte partendo lentamente da zero...
Insomma non ritengo di sacrificare certe comodità all'altare del risparmio!
Ovviamente penso tutto il contrario per chi le usa in ambienti dove stanno accese ore e ore, ho visto dei negozi con lampadari di decine e decine di lampadine da 40W, solo per l'estetica retrò!
Così come vedo altrettante attività illuminate da centinaia di lampadinette alogene!
Pensare che il massimo di efficienza è ancora un primato dei classici tubi fluorescenti da 26mm (18-36W) Rolling Eyes che però non si vedono quasi più perché "brutti"...
Top
Profilo Invia messaggio privato
Stx
Dio minore
Dio minore


Registrato: 07/07/08 13:38
Messaggi: 730
Residenza: In coda sulla Tangenziale Est

MessaggioInviato: 13 Set 2010 16:18    Oggetto: Rispondi citando

Avrete sicuramente notato nei supermercati una categoria di lampade "a risparmio" che non avete citato: quelle di vetro con la forma consueta che pero' contengono all'interno una lampada alogena al posto del filamento. Hanno l'unico vantaggio che sono regolabili in luminosita' ("dimmerabili").

Per il resto sono l'ecobufala piu' eclatante che trovate in vendita in questo momento. Sono in classe "D", risparmio 30%. Irrisorio. Inoltre andranno fuorilegge pure queste entro 5 anni. E soprattutto costano UN CASINO!!!

Quella da 25W equivalenti consuma 18W e costa 3.50 euro. Ma se quella a filamento costava 50 centesimi!?? Con i 25-18=7W risparmiati quando andro' a recuperare i 3 euro (TRE EURO!!) di differenza sul prezzo di acquisto? MAI!!
Di che risparmio parliamo allora visto che non posso fare altro che pagare di piu'?!??!

Visto che in molti punti vendita non si trovano piu' le lampade a filamento, nonostante siano ancora legali quelle sotto il 75W, concludo dicendo che con la scusa dell'ambiente ci stanno spennando soldi senza che l'ambiente, minimamente, ne benefici.

E io? Pago!!
Top
Profilo Invia messaggio privato
digirun
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/03/08 23:37
Messaggi: 1687
Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)

MessaggioInviato: 13 Set 2010 21:06    Oggetto: Rispondi citando

Bravo STX!

Approvo e sottoscrivo Wink
Top
Profilo Invia messaggio privato
mauro_mbf1948
Dio minore
Dio minore


Registrato: 18/03/08 05:06
Messaggi: 742
Residenza: genova

MessaggioInviato: 23 Nov 2010 01:54    Oggetto: Rispondi citando

Stx ha scritto:
Avrete sicuramente notato nei supermercati una categoria di lampade "a risparmio" che non avete citato: quelle di vetro con la forma consueta che pero' contengono all'interno una lampada alogena al posto del filamento. Hanno l'unico vantaggio che sono regolabili in luminosita' ("dimmerabili").

Per il resto sono l'ecobufala piu' eclatante che trovate in vendita in questo momento. Sono in classe "D", risparmio 30%. Irrisorio. Inoltre andranno fuorilegge pure queste entro 5 anni. E soprattutto costano UN CASINO!!!

Quella da 25W equivalenti consuma 18W e costa 3.50 euro. Ma se quella a filamento costava 50 centesimi!?? Con i 25-18=7W risparmiati quando andro' a recuperare i 3 euro (TRE EURO!!) di differenza sul prezzo di acquisto? MAI!!
Di che risparmio parliamo allora visto che non posso fare altro che pagare di piu'?!??!

Visto che in molti punti vendita non si trovano piu' le lampade a filamento, nonostante siano ancora legali quelle sotto il 75W, concludo dicendo che con la scusa dell'ambiente ci stanno spennando soldi senza che l'ambiente, minimamente, ne benefici.

E io? Pago!!


Infatti, io usavo per riscaldare un acquario di tartarughe acquatiche, una lampadina SOFTONE da 100 Watt, schermata come luce (avvolta da una reticella di ottone) ma utilizzandone il CALORE, per tenere un ambiente FUORI dall'acqua temperato, mentre invece all'acqua stessa ci pensava i termoriscaldatore.-

Ovvio che se l'acqua è a 24 gradi, e l'animale per respirare porta la testa a pelo dell'acqua, ne trova molti di meno, è rischioso per i suoi polmoni.-
L'aggiunta della lampada infatti diminuiva anche la frequenza di attacco e stacco del riscaldatore, perchè contribuiva a mantenere come uno schermo termico sul pelo dell'acqua, il calore nell'acqua stessa che anzi si intiepidiva.-

La lampadina è ora da 105 Watt (come quelle che hai dEtto e rende come una da 150) Solo che se ti andasse una goccia sulla lampadina da 100 watt a filamento, esplode subito per la differenza termica, il che vuol dire che irradia veramente calore, mentre l'alogena imprigionata nel bulbo non scalda a tale punto infatti puoi toccarla o quasi. provati a toccare Dopo cinque soli minuti la classica ad incandescenza anche solo da 40 watt e poi mi dirai SE LA PELLE NON CI RESTA ATTACCATA.- .-

Quindi sono d'accordo solo per motivi di isolamento elettrico, non per scambio termico o luminoso.- Eviti solo il contatto diretto con l'alogena.-

Ma il vetro ad esempio si sa che ferma i raggi ultravioletti, che sono invece utili.-

E da che mondo e mondo per le incubatrici per il pollame, quelle domestiche intendo, sono sempre state usate banalissime lampadine ad incandescenza, o serie di lampadine ad incandescenza di piccola potenza, schermate in incandescenza, ad esempio velandole con una reticella fitta di acciaio inox o di ottone.- Perchè le resistenze elettriche, se non umidicate, creano aria troppo secca, infiammazione dei polmoni e con la morte dei pulcini.-
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail Yahoo MSN
aldorote
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 01/06/07 13:33
Messaggi: 132

MessaggioInviato: 19 Apr 2013 14:06    Oggetto: Rispondi citando

per le tartarughine avevo collegato in serie due faretti da 150w, risultato: ne consumavano 37 ciascuno, lavoravano a bassa temperatura, producevano calore e non luce e dopo oltre 10000 ore di funzionamento erano come nuovi Very Happy
Top
Profilo Invia messaggio privato
mauro_mbf1948
Dio minore
Dio minore


Registrato: 18/03/08 05:06
Messaggi: 742
Residenza: genova

MessaggioInviato: 20 Apr 2013 00:15    Oggetto: Rispondi

[quote="digirun"]Mauro mi sembra ferrato in materia, nonostante alcune semplificazioni che rendono inesatti alcuni punti, ma qui non è necessario arrivare al dettaglio. Smile

Però mi domandavo perché, zitto zitto, non regola da solo il timer delle scale, per avere più minuti di luce! Wink


Ti ringrazio del Ferrato in materia, ma come hai letto hanno sostituito con timer elettronico da 2,33 minuti al massimo il vecchio timer pneumatico basculante a contatto di mercurio , (in sostanza si trattava di un pistoncino con guarnizione in gomma, sollevato di colpo in un cilindro di vetro o plastica, dal braccetto azionato dal relè di accensione lampada.)
Il pistoncino "Teneva idraulicamente" solo nello scendere, non nel risalire".
Scendendo lentissimamente perchè sfiatava l'aria da un forellino piccolissimo otturabile da una valvola a spillo, con tempi tarabili da un minuto e mezzo a sette minuti, ad un certo punto trainava l'ancora basculante fino a fare perdere il contatto all'interruttore a mercurio che permetteva di tenere accesa la lampada. Essa si spegneva dopo un certo tempo abbastanza costante (ma dicevano che erano imprecisi.
Ditemi voi la differenza di consumo fra un timer che invece di 7 minuti la mantiene per 7 minuti e dieci secondi o sei minuti e cinquantacinque secondi....con valori "IMPERFETTI" intermedi.)
Come si aveva l'interruzione del contatto luce, si attivava la commutazione nei contatti dell'ampollina a mercurio. (L'ampollina aveva tre contatti internamente di cui ne toccava solo due per volta, uno dei quali comune) per i due utilizzi : Uno per dare corrente alla luce scale o ai contatti lampade garage; l'altro per permettere al rele azionato da un pulsante di ricevere corrente per un solo attimo, ma sufficiente a risolllevare il pistoncino per un ciclo nuovo di discesa frenata, e quindi alla luce scale. La corrente fluiva per una attimo, ma appena basculava il contatto verso la luce solllevando di nuovo il pistoncino, la si toglieva al relè che così non restava mai sotto tensione, se non per una frazione di secondo.
Era in sostanza un braccetto basculante, che reggeva l'ampollina a mercurio per cui inclinandosi dava contatto o alla lampadina o permetteva il successivo comando al relè che avrebbe risolllevato il braccetto basculante, e quindi il pistoncino idraulico posizionando il commutatore a mercurio nella posizione di contatto alla lampada. E così via.-
Il vantaggio: consumava solo per quel tempo impostato, e non assorbiva corrente a differenza di qualsiasi timer elettronico, durante lo standby. E "PURTROPPO" non si guastavano mai, se non dopo decine di anni, per usura della guarnizione del pistoncino.

Era "troppo intelligente", ci voleva il commutatore a timer elettronico che assorbiva corrente 24/24 ore, aveva o no il trasformatore di alimentazione, scaldava come una stufa, ed era regolabile a massimo 2 minuti e trentatrè secondi, mentre la lampada a risparmio energetico andava a piena luce solo dopo cinque minuti.- Bel risparmio le vecchie 1500 lire della circolina contro le 15.000 di quella a RISPARMIO (solo energetico inutile). Rapporto 10:1. Inoltre l'interruttore con comando a mercurio costava solo 15.000 lire il timer elettronico 50.000 più le spese per l'elettricista.

Più volte lo dissi in assemblea, mia madre di 90 anni non poteva scendere a cavalcioni sulla ringhiera per due piani e quattro rampe di scale, per non trovarsi al buio, ed arrivare a tempo al pianterreno. Ma mi dissero che li facevano solo così!

Non ci credo nemmeno se lo vedo.-Esistono gamme fino a dieci minuti almeno. Cambia il costo di una resistenza e di un condensatore! 100 lire di allora. Quanto sono...un euro adesso?

Oltre tutto, siccome era ripetuto il comando di accensione per ogni piano quindi gli impulsi erano da dare tre volte, 2,33 x 3 consuma solo un secondo di meno rispetto al sistema vecchio: 2,33 x 3 = 6,99 minuti contro 7 minuti! Ma che risparmio!

Ma lo dico sempre; se non sono scemi, non li vogliono....

Bisognava averlo elettronico, perchè il mercurio fa male, specie se sigillato in eterno in una ampolla dentro una scatola antiurto a quattro metri d'altezza, e con 2 centimetri di polvere sopra. .
E' velenoso, infatti si rischia di berlo tutte le mattine.....ma che cosa vanno a trovare di scuse! Allora gettiamo via tutti i ferri da stiro, perchè TUTTI dentro hanno una ampollina piccolissima a goccia di mercurio che leva la corrente se il ferro si ribalta. Gettiamo via tutti gli interruttori a galleggiante, perchè c'è una goccia di mercurio. Super sigillato nel vetro fuso, avvolto da poliuretano a celle chiuse antiurto ed anticondensa, ossia non porose, e rivestito in polipropilene spesso. Il materiale delle taniche in plastica, indistruttibile se non al sole e dopo anni e anni di esposizione.. .
Dove è il sole nelle fognature e negli scarichi??....pensa che inquinamento! Siccome mai si guastano se non dopo decine di anni ed in fognature solo, BISOGNA GETTARLI altrimenti inquinano....invece il liquame di fognatura disinfetta.....e tutto quello che gettano negli scarichi? Cosa è ambrosia e nettare degli dei??

Stendiamo un velo pietoso....ma molto pietoso.
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail Yahoo MSN
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Scienze e nuove tecnologie Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi