Inviato: 03 Giu 2009 21:10 Oggetto: Re: Dieta vegana
celestia ha scritto:
Ciao sono Celestia
Io vorrei dire che oltre alla dieta (vegetariana o vegana che sia), c'è di
sicuro un altro problema: noi siamo fatti di proteine e ci riproduciamo per
mezzo di esse: il D.N.A. è come dire proteine a go go, quindi il veganismo
o il fruttarismo sono pericolosi perchè possono provocare la sindrome di
Kawashiorkor (ipoproteinemia) che è spesso letale, perchè difficile da
riconoscere nei paesi industrializzati.
Celestia
Non esiste proprio quel problema di cui parli nell'essere vegan (il fruttarismo è un'altra cosa, non dovresti metterli insieme), dato che i vegan assumono abbondanti proteine dai legumi, singoli e/o insieme ai cereali.
Questo è ormai un dato di fatto acquisito, stupisce che ci siano ancora in giro affermazioni come quella. Forse leggere siti aggiornati sull'argomento come quello della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana può essere utile a colmare delle lacune in merito!
È una credenza tanto diffusa quanto infondata che le proteine animali siano indispensabili o migliori di quelle vegetali e che quindi i vegetariani siano a rischio di carenze proteiche.
[...]
Le proteine animali sono definite proteine "nobili", in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali (gli aminoacidi cioè che non possono essere sintetizzati dall'organismo ma devono venire introdotti con la dieta), diversamente da quelle contenute dei vegetali.
Le proteine contenute nei cibi animali contengono da sole tutti questi aminoacidi nelle giuste proporzioni, mentre è necessario assumere diversi cibi vegetali per ottenere le giuste proporzioni di questi aminoacidi. Se per i latto-ovo-vegetariani (che assumono latticini e/o uova) il problema non si pone neppure, anche nell'alimentazione vegana correttamente bilanciata ciò avviene automaticamente senza bisogno di particolari accorgimenti [Abdulla_1981, Roshanai_1984, Lockie_1985a, Rana_1986, Draper_1993].
Infatti, l'assunzione nell'arco della giornata di cereali (pane, pasta, riso, etc), legumi (fagioli, le lenticchie, le ceci, etc) fornisce tutti gli aminoacidi necessari nelle giuste quantità e proporzioni [Messina_1997, Young_1991].
La soia è invece l'unica leguminosa in grado di fornire da sola, senza essere associata ai cereali, tutti gli aminoacidi necessari nelle giuste proporzioni [Young_1991].
Il vantaggio di ricavare le proteine dai cibivegetali anziché dai cibi animali è che così facendo si può soddisfare i propri bisogni alimentari senza introdurre colesterolo e grassi saturi, notoriamente deleteri per la salute e inevitabilmente presenti in tutti i cibi animali [Messina_1997, Barnard_1995].
Inoltre, le proteine vegetali aumentando la produzione di glucagone contribuiscono a ridurre i livelli di insulina (fattore di rischio per obesità e forse per tumori) [McCarty_1999], ed essendo molto meno acide di quelle animali provocano la mobilizzazione di minori quantità di calcio dall'osso quando vengono eliminate con le urine.
Gli altri animali secondo te non hanno il senso della libertà?
Non so fino a che punto siano coscienti di esistere al di là degli istinti "primitivi"...
Cartesio è arrivato a paragonare la grida di un animale macellato al cigolio di un ingranaggio naturale. Ora, non dico di essere d'accordo perché la visione cartesiana non tiene conto del fatto che anche l'animale ha una dimensione percettiva (secondo lui si tratta esclusiamente di "materia estesa", come potrebbe essere un sasso), ma resta il fatto che la loro dimensione percettiva non è come la nostra.
Cartesio arriva a una visione estrema, ma umanizzare gli animali è un eccesso nell'altra direzione.
Bè, converrai con me che Cartesio è un po' superato, dal punto di vista della filosofia e dei diritti animali. Ci sono filosofi un po' più vicini a noi come Peter Singer, Tom Regan, Gary Francione giusto per citarne alcuni, che sono andati molto più avanti e il cui pensiero andrebbe analizzato.
Cartesio è del Seicento, tu considera quali diritti avevano gli uomini stessi, in quel secolo. Le cose nel frattempo sono andate avanti.
Un recente studio dell'Università del Colorado ha dimostrato che gli animali "sono in grado di distinguere il bene dal male. In altre parole, sono governati da un codice di condotta morale" [...] hanno un innato senso di giustizia, dimostrano compassione per membri della propria specie in difficoltà e li aiutano".
Oppure gli studi citati da un bell'articolo di Rifkin, che puoi trovare anche qui (si possono mettere link?):
http://www.oltrelaspecie.org/filosofia.htm
Sul fatto delle percezioni, ti suggerisco di guardare il video "La vita emotiva degli animali da fattoria", che è molto indicativo in tal senso. Ma ci potrebbero essere tantissimi esempi, basta avere a che fare quotidianamente con un cane o con un gatto, per rendersi conto di cosa provano.
Non si tratta assolutamente di umanizzare gli animali, ci mancherebbe altro. Ma piuttosto di dare a Cesare quel che è di Cesare!
Ciao Marcello
Complimenti per il Tuo post, però vorrei segnalare un'imprecisione: se parli di diritti degli animali dovresti parlare anche di doveri, ad un diritto corrisponde un dovere (?) come la mettiamo? Più che di diritti parlerei di dovere etico da parte degli uomini, se cibarsi di carne può essere lecito certi estremi DEVONO essere evitati, oltretutto non si è più sani mangiando carne tutti i gg, mio nonno notava che 1 volta a settimana basta e avanza, 2 volte al massimo se si hanno problemi, il resto è fuffa, perchè serve a produrre scorie azotate pesanti per fegato e reni. Poi vai da Ehret per depurarTi, perciò la colpa è solo dell'uomo
Io uso la dieta, non mi faccio asservire agli estremi, che sono sempre sconsigliabili
Un abbraccio
Bè, converrai con me che Cartesio è un po' superato, dal punto di vista della filosofia e dei diritti animali. Ci sono filosofi un po' più vicini a noi come Peter Singer, Tom Regan, Gary Francione giusto per citarne alcuni, che sono andati molto più avanti e il cui pensiero andrebbe analizzato.
Cartesio è del Seicento, tu considera quali diritti avevano gli uomini stessi, in quel secolo. Le cose nel frattempo sono andate avanti.
Sono dell'idea, e non credo di essere l'unico , che se ci si accosta a un filosofo bisogna evitare "pregiudizi" o sovrastrutture in modo da poterne penetrare il pensiero.
Poi ovviamente si tiene presente il periodo storico per pesare le affermazioni, ma per contestulizzare
Tieni anche presente che in quel periodo c'è anche Spinoza, che ha detto delle cose geniali e interessantissime tuttora (ad esempio io condivido quasi del tutto il discorso che fa sulla libertà umana... e io avevo formato quel mio pensiero prima di approcciare il filosofo -perciò non ero stato influenzato- , quindi è stato anche bello vedere che quei concetti sono ancora validi)
Inoltre se partissimo dall'idea che Cartesio è superato lo studio della filosofia sarebbe inutile.
Da ateo ti dirò: persino dalla scolastica medievale, che dal mio punto di vista ovviamente risulterà inconcludente, si possono ricavare concetti interessanti e fonti di arricchimento
Aggiungo anche che la mia citazione di Cartesio non voleva essere un argomento a favore di una tesi "anti-animalista", del resto ho precisato che non condivido quella posizione; del resto io non accetto la divisione che ha fatto fra res extensa e res cogitans... ovvio, negando l'esistenza della res cogitans; e quindi ti dirò di più, per quel che mi riguarda noi e gli animali non siamo diversi dal punto di vista del quid che ci compone (materia organica), la differenza sta nello sviluppo del cervello.
Gli animali di vario tipo non mi provocano particolare empatia, e questo temo che vada al di là degli studi che si possono fare sulla loro intelligenza.
Ciò non significa che sono per lo sterminio indiscriminato e insensato, ma che se c'è da scegliere fra una vita umana e 10.000 o più vite di bestie di vario genere non ci penso 2 secondi. Ora, so che forse mi sto distaccando dall'oggetto del thread, ma queste precisazioni (che spero non siano troppo noiose ) mi servono a far comprendre il mio punto di vista...
Gli studi che citi sono interessanti, ma dal punto di vista dell' "empatia" non mi hanno fatto cambiare "approccio"
Poi come dicevo per me uno può mangiare quello che vuole
Ciao Marcello
Complimenti per il Tuo post, però vorrei segnalare un'imprecisione: se parli di diritti degli animali dovresti parlare anche di doveri, ad un diritto corrisponde un dovere (?) come la mettiamo?
Ciao,
non sono d'accordo, i diritti sono una cosa, i doveri un'altra, e non necessariamente vanno collegati.
Esempio un neonato: è portatore di diritti, ma non credo che abbia particolari doveri.
Ciò non significa che sono per lo sterminio indiscriminato e insensato, ma che se c'è da scegliere fra una vita umana e 10.000 o più vite di bestie di vario genere non ci penso 2 secondi. Ora, so che forse mi sto distaccando dall'oggetto del thread, ma queste precisazioni (che spero non siano troppo noiose ) mi servono a far comprendre il mio punto di vista...
Questa però è un'obiezione che viene sempre fatta, del tipo se devi scegliere tra un cane e un bambino, ecc. ecc.
Come dici tu, però, in effetti non siamo in un caso in cui si debba scegliere tra queste condizioni.
Tutti gli esseri viventi devono nutrirsi, facciamolo per necessità, prendendo esempio dagli animali carnivori.
O dagli erbivori, perché no
Renzo(ita) ha scritto:
Ora dico una cattiveria: siamo sicuri che i vegetali non soffrano a essere mangiati?
Non è una cattiveria, è un legittimo dubbio, ma detto da un carnivoro sembra più una provocazione, che una riflessione. Mi spiego: se tu fossi così interessato alla sofferenza di chi viene mangiato, sicuramente non mangeresti carne, perché lì di sofferenza ce n'è tanta, non ci sono dubbi; nel frattempo cercheresti di informarti sui vegetali, dove la cosa non è così evidente.
I vegetali non hanno un sistema nervorso, e pur reagendo agli stimoli esterni, queste reazioni non si possono certo catalogare come sentimenti.
Ma anche se fosse, a maggior ragione dovresti smettere di mangiar carne: infatti per produrla la quantità di vegetali usata è molto maggiore di quella necessaria per il diretto consumo umano. Una questione di bilancio, insomma.
Ma tu davvero tra parcheggiare la macchina sopra un prato oppure sopra un gruppo di agnelli non vedi differenze?
In realtà il primo che usava questo nick nel frattempo è morto di fame, ogni anno dobbiamo sostituirlo perché l'alimentazione è quella che è... Laughing
Marcello ha scritto:
ma detto da un carnivoro sembra più una provocazione
Veramente voleva essere solo una frase scherzosa, ma forse fa più riflettere che ridere
Penso che continuerò a mangiare di tutto, però qualche dubbio....
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