Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
George Lucas riporta in vita le star del cinema del passato
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Il salotto delle Muse
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 13 Dic 2010 11:34    Oggetto: George Lucas riporta in vita le star del cinema del passato Rispondi citando

Commenti all'articolo George Lucas riporta in vita le star del cinema del passato
Il regista di Guerre Stellari girerà nuovi film in cui attori ormai defunti reciteranno insieme ai loro colleghi attuali.



Top
{Anton}
Ospite





MessaggioInviato: 13 Dic 2010 12:01    Oggetto: Non c'è limite allo schifo... Rispondi citando

Una cosa era finire il film con Brandon Lee, morto prima della fine del film, ma questa qui è veramente una schifezza che non avrei mai potuto immaginare. E' incredibile quali idee patologiche escano dagli studi dell'industria cinematografica. Ma vadano a...
Top
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12828
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 13 Dic 2010 20:45    Oggetto: Rispondi citando

Un'altra cosa di cui non si sentiva proprio il bisogno...
Mi spiace che l'abbia partorita uno degli uomini che è stato un grande innovatore nel cinema moderno (sic!). Crying or Very sad
Top
Profilo Invia messaggio privato
ZeroDx
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 27/10/10 12:17
Messaggi: 37

MessaggioInviato: 13 Dic 2010 21:37    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
un grande innovatore nel cinema moderno

questa mica l'ho capita

che lucas sia uno stupracinema è risaputo
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 13 Dic 2010 21:39    Oggetto: Rispondi citando

A giudicare dalla foto, Lucas deve avere problemi di tiroide.
Top
Profilo Invia messaggio privato
mda
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 01/11/06 09:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 13 Dic 2010 23:09    Oggetto: Re: Non c'è limite allo schifo... Rispondi citando

{Anton} ha scritto:
Una cosa era finire il film con Brandon Lee, morto prima della fine del film, ma questa qui è veramente una schifezza che non avrei mai potuto immaginare. E' incredibile quali idee patologiche escano dagli studi dell'industria cinematografica. Ma vadano a...


Vedi basta che uno prenda un dito (vedi Brandon Lee) che la fame di soldi e fama permette di prendere il braccio ... il torso.. le gambe...la testa.

Il guaio è che nel cinema del futuro NON serviranno più gli attori perchè sarà realizzato tutto con i computer. Questo (vedi Tron) è già possibile! Aspettano solo che i costi diminuiscano.

Ma serviranno le facce!!! Se note meglio! Dunque un bel furbastro.

Ciao
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage AIM
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12828
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 13 Dic 2010 23:10    Oggetto: Rispondi citando

ZeroDx ha scritto:
Gladiator ha scritto:
un grande innovatore nel cinema moderno

questa mica l'ho capita

che lucas sia uno stupracinema è risaputo


Beh direi che la saga di Star Wars ha rappresentato comunque un momento di innovazione tecnica nel cinema degli anni settanta... sia che piaccia come nel mio caso sia che non piaccia.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Zorro
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 23/08/05 08:56
Messaggi: 1111
Residenza: Torino

MessaggioInviato: 14 Dic 2010 10:17    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
Un'altra cosa di cui non si sentiva proprio il bisogno...
Mi spiace che l'abbia partorita uno degli uomini che è stato un grande innovatore nel cinema moderno (sic!). Crying or Very sad


Qual è il problema?

Nessuno si turba ad ascoltare Fabrizio De Andrè, John Lennon, Duke Ellington, Jimy Hendrix, Maria Callas.

Davvero! Qual è la differenza?

Old
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12828
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 14 Dic 2010 21:20    Oggetto: Rispondi citando

Zorro ha scritto:

Qual è il problema?

Nessuno si turba ad ascoltare Fabrizio De Andrè, John Lennon, Duke Ellington, Jimy Hendrix, Maria Callas.

Davvero! Qual è la differenza?



Francamente fra sentire, o vedere, l'originale che canta e vedere un'immagine ricostruita in 3D che recita in un film in base agli algoritmi che qualcuno ha pensato congeniali al personaggio penso che la differenza ci sia eccome!
O forse non ben capito come si vorrebbe sfruttare la cosa...

Far interagire personaggi attuali filmati con spezzoni di filmati del passato come già fatto in qualche film non mi lascia perplesso, anzi, è divertente ma così...
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 14 Dic 2010 22:11    Oggetto: Rispondi citando

Non vedo il problema: Gli originali, gli attori erano icone, personaggi, immagini fantasma con funzione metaforico-metafisica.
Reimpiegare i personaggi che gli attori erano diventati nel tempo, è come recitare una commedia di Goldoni, di Shakespeare di Ionesco o di Pirandello.
Il fatto che gli autori delle commedie siano tutti morti non vuol dire che lo siano anche i loro personaggi.

Allo stesso modo, gli attori (perlopiù Hollywoodiani) anche se deceduti, hanno comunque conservato nell'immaginario collettivo, la loro natura di "personaggi" a sé stanti, indipendentemente dalla loro natura umana, caratteriale, etica e tutto quel che volete pensare di loro.

Quelle facce, quei corpi, nel tempo sono diventate facce di personaggi tout cour, sono transustanziati grazie al Cinema "Pantocratore" (oso un accostamento mistico-religioso) e per questo sono usciti dalla realtà che li tratteneva nella condizione "Humana" per proiettarli al di fuori.
Che Pinocchio, essere immaginario (e anche lui transustanziato da burattino di legno a bambino in carne e ossa senza però mai diventare vivo) possa essere riprodotto in differenti Cartoon, in epoche diverse non credo che scandalizzerebbe nessuno.
E allora perché fare tanto puzzo per qualche faccia del passato?
Non si tratta di riesumare cadaveri putrefatti dalle loro tombe ma solo di riprodurre icone, immagini, simboli su uno schermo, per raccontare storie

Non credo che dovremmo fermarci alla prima storia inventata dall'uomo, solo perché l'Odissea già conteneva in nuce tutte le storie dell'occidente.
Altrimenti Shakespeare e Dante dovrebbero essere messi all'Indice come blasfemie.
E allo stesso modo non vedo perché dovremmo usare un furore iconoclasta contro i miti di un cinema che oggi non avrebbe alcuna fortuna solo perché sono cambiati i gusti. Il cinema è immaginario oltre che serial e business. Chi vuole cancellare l'immaginario ha solo paura di ritrovarci qualcosa di sé o ha solo voglia di soddisfare un bisogno censorio che francamente trovo del tutto privo di estetica.
Absit iniuria verbo (o verbis, se preferite).
Top
Profilo Invia messaggio privato
mda
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 01/11/06 09:39
Messaggi: 6648
Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 14 Dic 2010 22:22    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Non vedo il problema: Gli originali, gli attori erano icone, personaggi, immagini fantasma con funzione metaforico-metafisica.
Reimpiegare i personaggi che gli attori erano diventati nel tempo, è come recitare una commedia di Goldoni, di Shakespeare di Ionesco o di Pirandello.
Il fatto che gli autori delle commedie siano tutti morti non vuol dire che lo siano anche i loro personaggi.
(...)


Nasce un problema :

Ma se "interpretano" (da morti) poi delle scene che non ti piacciono, anzi peggio che sminuiscono la tua icona?
Embarassed Shocked

Esempio: Humphrey Bogart che piange?

Oppure sono utilizzati in contesti non propri?
Esempio: Rodolfo Valentino in un porno?

Chi li proteggerà da morti?????

Ciao
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage AIM
MaXXX eternal tiare
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 18/02/09 11:13
Messaggi: 2290
Residenza: Dreamland

MessaggioInviato: 15 Dic 2010 01:34    Oggetto: Non serviva Lucas.. Rispondi citando

I sinterpreti esistono da anni ma ovviamente non sembrano attori veri... qualcuno ha visto il film simone??? dove si crea una finta attrice digitale che diventa una diva? direi che è esemplicativo..

Che le tecnologie oggi ci si avvicinino non mi stupisce.. niente in contrario se si creano "facce" nuove ma... chi dà il diritto a mettere parole e dialoghi nuovi in bocca a persone morte che non possono esprimersi??? gli eredi??? ma nemmeno... capisco il discorso di Silent.. sul fatto che cmq rimangono personaggi mitizzati del cinema..e non ha tutti i torti per l'immaginario collettivo però come potremmo sapere se un attore x avrebbe accettato la parte x o di dire determinate cose con certezza?

Cmq non sarà mai la stessa cosa perfetta.. ma prima o poi ci avvicineremo..e vedremo che succede.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 15 Dic 2010 11:17    Oggetto: Re: Non serviva Lucas.. Rispondi citando

MaXXX eternal tiare ha scritto:
dove si crea una finta attrice digitale che diventa una diva? direi che è esemplicativo..
Lo hanno dato di nuovo, pochi giorni addietro, in tivù. Me lo ricordo, era un film più sull'ossessione del personaggio principale che del sinterprete "Simone" una bella rappresentazione femminile che però la regia e i tecnici del rendering hanno volutamente mantenuto ambigua, come se in qualche modo si volesse sottolineare con forza che quello non fosse un personaggio reale. Noi spettatori eravamo consapevoli dell'inganno mentre il pubblico nel film no. Anche se in maniera più caricaturale, la stessa operazione fu fatta in "Tootsie" (1982 diretto da Sydney Pollack)

MaXXX eternal tiare ha scritto:
Che le tecnologie oggi ci si avvicinino non mi stupisce.. niente in contrario se si creano "facce" nuove ma... chi dà il diritto a mettere parole e dialoghi nuovi in bocca a persone morte che non possono esprimersi??? gli eredi??? ma nemmeno... capisco il discorso di Silent.. sul fatto che cmq rimangono personaggi mitizzati del cinema..e non ha tutti i torti per l'immaginario collettivo però come potremmo sapere se un attore x avrebbe accettato la parte x o di dire determinate cose con certezza?
Questo è un bel tema e potrebbe davvero essere trattato a parte in un 3D tutto suo ma saremmo costretti a trattare in termini filosofici se non addirittura teleologici.
Per limitarci alla domanda di MaXXX eternal tiare potremmo rispondere (ma qui il tema resterebbe aperto comunque) che i proprietari di quelle facce o meglio ancora volti (perché di volti si tratta, cioè di immagini di volti, oggi non più esistenti, essendo venuti a mancare i presupposti d'esistenza stessa delle persone che quei volti hanno prestato infinite volte ai personaggi che interpretavano senza costrizioni), e per estensione della volontà, neppure i loro eredi, nulla possono contro ciò che hanno avviato iniziando la carriera di attori.
E' lo stesso tema dell'uomo pubblico che non può lamentarsi che in pubblico si parli di lui.
Semplificando, si può forse immaginare che un attore possa pretendere di far distruggere o impedire la proiezione di un film nel quale non si riconosce più artisticamente? Può pretendere un attore o i suoi eredi, che il pubblico che lo ha amato o anche sono accettato come "figura in simbolo", come specchio e maschera, lo rimuova dal proprio immaginario? Si può forse pretendere che altri artisti lo raffigurino in opere immobili o mobili?
Altro sarebbe girare un film con attori morti e defunti facendolo passare come un film girato quando loro erano in vita.
Ma di questo non si tratta, in effetti.
Non mi porrei dunque come prima preoccupazione che cosa avrebbero pensato gli attori di cui si restituisce l'immagine virtuale. Salvo che non se ne voglia stravolgere l'immagine utilizzandoli in filmacci di terz'ordine che ne devastino la memoria e il buon nome.
Anche se operazioni simili sono state realizzate, credo senza conseguenze nefaste, con alcuni personaggi della Disney, riprodotti in cartoon pornografici.

Io stesso utilizzo la citazione di personaggi realmente esistenti nelle mie caricature e dei fotomontaggi: Varrebbe altrimenti lo stesso se ci fosse impedito di pronunciare il nome di una persona solo perché questa non esiste più o non vuole essere citata.
Non mi piace perciò il divieto categorico del "non si parla male degli assenti". altrimenti non esisterebbero i processi in contumacia.
Vabbé ho divagato un po' come mio dannato solito e condanna ma il tema, a ben guardare, più lo si interroga più risponde con nuove ramificazioni.

MaXXX eternal tiare ha scritto:
Cmq non sarà mai la stessa cosa perfetta.. ma prima o poi ci avvicineremo..e vedremo che succede.
Credo che questa affermazione sia lodevolmente saggia e aperta a risposte successive.
Vedremo che succede. Niente è totalmente immobile nella realtà, le nostre stesse idee sulla realtà non lo sono mai del tutto.
Anche le nostre opinioni più ferree, i nostri principi etici sono soggetti a spostarsi in avanti per seguire lo sviluppo che noi stessi andiamo creando e le dinamiche che ne derivano chiedono di essere a loro volta interrogate.

La nostra psiche, per quando condizionata da cultura, paese di nascita, educazione ricevuta, esperienza personale ecc. è una macchina dalle risposte potenzialmente infinite. Ed è altrettanto vero che tutto quello che genera resta all'interno di alcuni principi antropicamente stabili ma non è necessario essere esperti di calcolo combinatorio per comprendere quante sono le porte che danno su altre interpretazioni del mondo e di noi stessi.

Il resto, le conclusioni consolatorie o preoccupanti che vorrete trarre sono vostre. Godetevele, io vado a fare qualcosa di inutile altrove.
Top
Profilo Invia messaggio privato
OXO
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 10/05/05 17:30
Messaggi: 1942
Residenza: Scandicci

MessaggioInviato: 17 Dic 2010 19:19    Oggetto: Rispondi citando

Scusate, ma questo non è cinema, è altro: in tutta sincerità non mi stupisce affatto che questa genialata sia stata partorita da uno che ha girato un paio di film e poi c'ha marciato tutta la vita con operazioni di marketing che definire vergognose è dir poco riduttivo.

D'altra parte, in un "cinema" moderno dove gli incassi al botteghino li fanno i cinepanettoni e le tonnellate di effetti speciali, c'è poco da stupirsi se l'arte del recitare viene così mediocremente millantata, e con essa la dignità dell'attore.

Complimenti George, attendo con trepidazione l'ennesima versione specialissima della tua saga: di veramente nuovo, da parte tua, non è lecito aspettarsi niente... Crying or Very sad
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 17 Dic 2010 22:32    Oggetto: Rispondi citando

Definisci, allora, "cinema".
Top
Profilo Invia messaggio privato
OXO
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 10/05/05 17:30
Messaggi: 1942
Residenza: Scandicci

MessaggioInviato: 19 Dic 2010 12:31    Oggetto: Rispondi citando

Mi reputo un progressista, ma per certe cose sono piuttosto all'antica: per me il cinema si basa su alcuni aspetti fondamentali ed imprescindibili, fra cui un regista, un autore (nel caso i due non coincidano), un direttore della fotografia, una serie di macchine da presa e un cast di bravi attori in carne ed ossa.

Detto questo, non posso nascondere di essere un appassionato di animazione (in particolare, made in Japan) e di provare grandissima ammirazione per la Pixar, che nel corso degli anni ci ha regalato alcune perle di animazione degne di essere considerate film a tutti gli effetti, ma in questo caso la tecnica è piegata alle esigenze immaginifiche della storia: così come l'avvento degli effetti speciali moderni ha permesso di aumentare la resa realistica dei film, l'animazione e la computer grafica hanno dato modo di ampliare la realtà, di rendere possibile ciò che nella vita di tutti i giorni è solo possibile immaginare e sognare.

Francamente, questa trovata del buon Lucas mi pare non rispondere ad alcuna di questa esigenze (a meno che qualcuno non senta l'esigenza di gustarsi un clone virtuale di Humphrey Bogart che interpreti il prossimo Batman, piuttosto che un travestito colpito da crisi esistenziale nella prossima pellicola di Almodòvar), quindi non vedo quale apporto potrà dare alla storia della cinematografia, eccezion fatta per la parte relativa alla sua personale e particolarissima biografia.
Va bene l'autoreferenzialità, ma a tutto c'è un limite...
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 19 Dic 2010 18:18    Oggetto: Rispondi citando

Ragazzi ma un po' di spirito d'avventura? Possibile che tutto quello a cui siamo affezionati debba stigmatizzare la ricerca in altre direzioni?

L'arte (il cinema è arte, se togliamo i cinepanettoni) è sempre stata oggetto di sperimentazione: Fu prorio il cinema, insieme alla fotografia ad ampliare le possibilità d'espressione. Criticare Lucas per questo tentativo sarebbe come criticare gli inventori del fotomontaggio. Non è che il fotomontaggio abbia ucciso la fotografia, così come allo stesso modo, l'arte astratta non ha certamente annientato il figurativo.

Fissarsi su materiali o stili preesistenti non consentirebbe all'arte di evolversi con l'uomo. Ancora oggi staremmo a disegnare graffiti come quelli che abbiamo scoperto nelle caverne di Lascaux. Immagini magnifiche ma non le uniche auspicabili.
Capisco il bisogno di restare fedeli ad alcuni stilemi, ad alcuni oggetti o idee ma questo non toglie che tutto quello che non incontra il nostro gusto sia sbagliato nel principio.
Io stesso non amo assolutamente i cartoon giapponesi ma non è per questo che debba trovare sbagliato disegnare con quello stile e/o produrre fumetti del genere.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 20:32
Messaggi: 12828
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 19 Dic 2010 20:08    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:

L'arte (il cinema è arte, se togliamo i cinepanettoni) è sempre stata oggetto di sperimentazione: Fu prorio il cinema, insieme alla fotografia ad ampliare le possibilità d'espressione. Criticare Lucas per questo tentativo sarebbe come criticare gli inventori del fotomontaggio. Non è che il fotomontaggio abbia ucciso la fotografia,

Fino a questo punto sono completamente d'accordo.
Silent Runner ha scritto:

così come allo stesso modo, l'arte astratta non ha certamente annientato il figurativo.

Qui già un pò meno, tutte le forme di astrattismo dell'arte moderna non hanno annientato il figurativo del passato, e come avrebbero potuto?
C'è chi preferisce l'arte moderna - io molte volte non la capisco, ma capisco anche che è un mio limite - c'è chi preferisce quella passata e chi riesce ad apprezzarle entrambe ma credo che converrai con me che trovare arte figurativa moderna di alto livello o, se vogliamo, quotata quanto l'arte astratta non è così facile. Quindi, forse, non c'è stato l'annientamento ma una forte prevalenza direi di sì.

Però quello che io interpreto nelle parole di OXO
OXO ha scritto:

Francamente, questa trovata del buon Lucas mi pare non rispondere ad alcuna di questa esigenze (a meno che qualcuno non senta l'esigenza di gustarsi un clone virtuale di Humphrey Bogart che interpreti il prossimo Batman, piuttosto che un travestito colpito da crisi esistenziale nella prossima pellicola di Almodòvar), quindi non vedo quale apporto potrà dare alla storia della cinematografia,

e che personalmente condivido è il fatto che qualcuno, acquisendo i diritti di un attore defunto possa poi attribuirgli parti ed interpretazioni che forse egli, in vita, non avrebbe mai accettato quindi quale è il valore cinematografico di una tale forzatura?

Ciao.
Top
Profilo Invia messaggio privato
OXO
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 10/05/05 17:30
Messaggi: 1942
Residenza: Scandicci

MessaggioInviato: 19 Dic 2010 23:46    Oggetto: Rispondi citando

Non solo, il fatto è che non tutte le "novità" devono essere buone di per sé.

La catena evolutiva non è un percorso continuo e lineare, ma una linea frastagliata il cui sviluppo è segnato da scelte e valutazioni: a mio modo di vedere, la trovata di Lucas non rappresenta un passo in avanti, ma semplicemente una svolta in una strada senza uscita, così come il 3D (specie quando si è costretti ad indossare bizzarri occhialetti e a sacrificare svariati decimi sull'altare del marketing piuttosto che a favore di un reale beneficio fruitivo).

Se vogliamo parlare di innovazioni tecniche, prendiamo allora la biografia di Stanley Kubrick e disquisiamone sublimando: e stiamo parlando di un personaggio che nacque fotografo, quanto di più tradizionale nell'ambito cinematografico.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 20 Dic 2010 12:44    Oggetto: Rispondi

Gladiator ha scritto:
[...]Fino a questo punto sono completamente d'accordo.
Silent Runner ha scritto:

così come allo stesso modo, l'arte astratta non ha certamente annientato il figurativo.

Qui già un pò meno, tutte le forme di astrattismo dell'arte moderna non hanno annientato il figurativo del passato, e come avrebbero potuto?
C'è chi preferisce l'arte moderna - io molte volte non la capisco, ma capisco anche che è un mio limite - c'è chi preferisce quella passata e chi riesce ad apprezzarle entrambe ma credo che converrai con me che trovare arte figurativa moderna di alto livello o, se vogliamo, quotata quanto l'arte astratta non è così facile. Quindi, forse, non c'è stato l'annientamento ma una forte prevalenza direi di sì.

Mi è difficile risponderti, è un tema molto scivoloso ed avrei anche un conflitto d'interessi dal momento che sono passato dal figurativo (non parlo ovviamente del cartooning ma dell'arte pittorica) all'arte concettuale utilizzando tecniche miste e integrate, lavoro sia con quello che viene definito arte astratta che con il figurativo.
Il tema della comprensione dell'opera è un tema annoso, a mio avviso irrisolvibile in quanto, l'arte contemporanea (l'arte è sempre stata contemporanea, essendo un prodotto estemporaneo, creato in loco e nel tempo della sua esposizione e immissione nel mercato) o meglio tutta quell'arte che esce dai canoni per così dire classici, derivati dall'esigenza del figurativo per committenti il cui scopo era mostrare la propria magnifica sensibilità estetica e opulenza economica. Tutta l'arte che conosciamo deriva da esigenze di potere, fin dalla nascita delle grandi civiltà, l'arte è stata sfruttata per scopi assai meno nobili di quanto oggi possa apparire ed è stato solo grazie alla grandezza degli artisti asserviti che quest'arte è rimsta accessibile anche da chi istruzione e/o preparazione non aveva.

Non voglio fare qui tutta la storia dell'uomo e del bisogno inesausto di rappresentare il mondo, se stesso e i propri miti in iconografie adeguate alle esigenze e ai gusti dei committenti. Resta però un elemento imprescindibile che risiede nella struttura stessa della mente umana, elemento al quale alcune categorie di individui hanno un accesso facilitato. Gli artisti sono sempre stati, in qualche misura, "vissuti" dal loro talento, costretti dal motore interno a produrre oggetti raffiguranti qualcosa che, pur rappresentado in varie forme il mondo reale, in qualche modo se ne distaccasse per accedere a sintesi che non erano, ovviamente, mai e in nessuna maniera, semplificazioni.
So che quello che dico è complicato, intricato e fors'anche incomprensibile ma credimi, non è facile descrivere ciò che è già sintesi di infinite sintesi.

L'emozione che proviamo davanti ad una rappresentazione bidimensionale della realtà non deriva dall'opera ma dalla proiezione che noi stessi operiamo. Ho provato sempre una grande emozione davanti all'arte primitiva, vera sintesi dell'imprescindibile necessità di raffigurare una realtà sfuggente e minacciosa, per averne così un controllo magico. Tutta l'arte rupestre, magnifica nella sua potenza evocativa di animali, cacce e figure umane spesso impoverite nella forma stilizzata ha sicuramente una sua funzione meta-magica oltre che magica tout cour.

Credo infatti che l'accuratezza incredibile di alcune di queste rappresentazioni, derivi dal piacere stesso del tratto, dell'avvicinarsi il più possibile ad un realismo assoluto. E non erano sicuramente opere accessibili ad un pubblico interessato. La loro funzione, come ho detto e come sipuò intuire, era prettamente propiziatoria.

Ho portato questo esempio per spiegare come, in effetti, la sintesi dei tratti, non cancellava l'effetto realistico dei soggetti ritratti. Quei segni sulle rocce erano bisonti, cervidi cavalli! La sintesi, il tratto irrealistico non cancella il realistico nella rappresentazione.
Tutta l'arte a noi contemporanea, quella prodotta dagli sconosciuti artisti africani o dagli aborigeni, anche la paccottiglia da vendere ai turisti, mantiene questa migrazione del segno e del tratto verso geometrie sempre più indipendenti dalla loro origine.

L'arte non ha bisogno di rappresentare oggetti e può permettersi di rappresentare significati. Molti di questi sono alinguistici, come la musica, ma senza per questo muoversi all'interno di una sintassi obbligatoria (la musica ha una sua sintassi codificata e perciò innaturale). Tutto il figurativo che conosciamo, dai crateri Attivi con figure rosse alle opere di Guttuso sono portatrici di simbologie riconoscibili o subliminali e ipnagogiche e perciò di nuovo magiche. Simboli in codice espresso, riconoscibile coem codice e perciò rassicurante dellanostra capacita di apprezzare l'opera. Che è lì, inutile, la osserviamo incantati o distratti, perpressi o disgustati.

Il gusto è il frutto di una stratificazione di esperienze visive, emotive, tattili, comunque percettive. Al gusto ci affidiamo per sentirci in armonia con il mondo circostante. Ci troviamo infatti a disagio in ambienti squallidi, toccati nel profondo in ambienti sacri, a nostro agio in ambienti familiari e così via. E lo stesso accade davanti a un'opera che non sappiamo interpretare perché non abbiamo gli strumenti per farlo.

Faccio un esempio:

Non c'è cosa più caotica e disordinata della natura. Un bosco, una spiaggia, una pianura con alberi e macchie, un banco di pesci, uno stormo d'uccelli o anche solo le nubi nel cielo. Eppure, questo disordine ci è familiare, lo troviamo bello, rilassante, armonico e rassicurante. Ma è una sovrastruttura della nostra mente: un bosco non è diverso da un cimitero, è pieno di vita e di morte, di conflitti e di consunzione tanto quanto di vitalità energia e potenza naturale. Le lo guardiamo con affetto, riconoscendolo, è perchè ci siamo abituali, lo conosciamo come benefico, portatore di valori naturali e positivi. Poi basta perdersi in un bosco per vedere come questo può essere terrificante.

L'arte astratta, non è molto diversa dalla natura che ci circonda perché da questa deriva. Noi tutti deriviamo dall'ambiente nel quale ci siamo evoluti, apparteniamo alla enorme macchina della biosfera e interagiamo con essa. La nostra mente è il frutto di queste interazione e non dovrebbe stupirci se essa è in grado di astrazione, rappresentazione, imitazione. Gli stessi insetti sono in grado di riprodurre nei loro mimetismi, le forme della natura. Il fatto che lo facciano inconsapevolmente non differisce molto dal creare opere astratte da parte dell'uomo.

Si potrebbe dire che gran parte della sintesi astratta sia inconsapevole e perciò assai più naturale di una rappresentazione iperrealista eseguita da un pittore consapevole del proprio agire e scegliere. Ovviamente questo non la rende più fruibile. del resto nessuno di noi è in grado di interpretare una scrittura braille se non dopo un adeguato allenamento che colleghi la forma (attraverso il tatto) e il suo significato.
Perciò, allo stesso modo, siamo soggetti ai limiti della nostra esperienza estetica. Quello che per noi è rappresentazione esotica, per un giapponese è arte consueta. E viceversa.
Comprendo la tua preferenza quanto la tua difficoltà. C'entra il gusto, l'abitudine, l'educazione visiva. Da questo non puoi prescindere. Nessuno può farlo.

Sulla prevalenza nel mercato, la questione è solo contingente, è qualcosa che riguarda i tempi correnti. Tutta l'arte è diventata oggetto di business e qui le forme corruttive, le mistificazioni abbondano. Ma anche l'oro in sé come metallo ha un valore esclusivamente virtuale e nessuno se ne preoccupa, nessuno storce la bocca.
Un'ultima cosa: non è affatto vero che il figurativo sia in declino o comunque in minoranza rispetto all'astratto. C'è poi un astratto (anche nell'arte scultorea) che contiene in sé le forme del figurativo. Io provo un'emozione enorme davanti ad un Mantegna tanto quanto ad una scultura di Moore o di Pomodoro.




Gladiator ha scritto:
Però quello che io interpreto nelle parole di OXO
OXO ha scritto:

Francamente, questa trovata del buon Lucas mi pare non rispondere ad alcuna di questa esigenze (a meno che qualcuno non senta l'esigenza di gustarsi un clone virtuale di Humphrey Bogart che interpreti il prossimo Batman, piuttosto che un travestito colpito da crisi esistenziale nella prossima pellicola di Almodòvar), quindi non vedo quale apporto potrà dare alla storia della cinematografia,

e che personalmente condivido è il fatto che qualcuno, acquisendo i diritti di un attore defunto possa poi attribuirgli parti ed interpretazioni che forse egli, in vita, non avrebbe mai accettato quindi quale è il valore cinematografico di una tale forzatura?

Ciao.
Non c'è forzatura alcuna dal momento che l'attore deceduto non può più offrire al mercato la sua figura e tantomeno il suo talento. Quello che lui ha fatto resta nelle opere che lo ritraggono e quelle opere non sono lui ma una rappresentazione dei personaggi che egli ha interpretato. Non c'è alcuna similitudine fra l'uomo attore e il personaggio. Il volto dell'attore viene prestato per ottenere una rappresentazione in una storia. Ma la stessa storia può essere rappresentata da attori diversi e nessuno comunque, sarà mai il personaggio narrato. Se fosse come dice OXO il primo attore a rappresentare il personaggio potrebbe accampare diritti nel caso di altre interpretazioni, ma sai bene che non è così. A nessuno verrebbe in mente di fare ciò. La separazione fra volto e persona, nel caso dell'attore, deve sempre essere considerata. L'attore non interpreta se stesso, è un esecutore d'opera e nell'attuale sistema cinematografico l'attore si fa mito e perciò simbolo e non più persona. Il volto è un'icona e l'icona non è la persona in sé ma la rappresentazione immaginifica di un personaggio immaginario o trasposto sullo schermo (nel caso di interpretazione di personaggi realmente esistiti).
Non vedo dunque ragione di questa sottigliezza "etica". L'etica qui non abita, c'è solo lo scambio e le regole del business. Chi sceglie la carriera dell'attore cinematografico lo sa molto bene. Cede parte della sua immagine fisica per ottenere guadagno, notorietà e fama. Una volta ricevuto un compenso per la vendita di qualcosa non puoi richiedere indietro la cosa. Passato il limite fra la rappresentazione e il mito, nessuno ha più diritti d'immagine né può averne perché per averne si dovrebbe, quantomeno, essere in vita. Saranno a quel punto i detentori del copyright a decidere.
Ed è una scelta libera, non ci sarà Lucas che tenga ad imporla.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Il salotto delle Muse Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a 1, 2  Successivo
Pagina 1 di 2

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi