Olimpo Informatico

[paolodegregorio]

- 5 per mille, 8 per mille, un maledetto imbroglio -
di Paolo De Gregorio, 23 novembre 2010

Oggi apprendiamo che il soave Tremonti ha sfilato con destrezza il 75% del 5 per mille (quota delle tasse Irpef che paghiamo per finanziare attività di volontariato, onlus, istituzioni di ricerca scientifica e sanitaria, associazioni sportive), per fare la solita sporca politica di sottogoverno, raddoppiando i finanziamenti a scuole e università private e per sostenere i morti viventi dei giornali di partito.
Visto che la nostra volontà non viene rispettata, e ci imbrogliano anche con l’8 per mille, dove la maggior parte dei contribuenti non manda la dichiarazione di destinazione, non essendo ciò obbligatorio, e arbitrariamente i fondi vengono comunque destinati, la soluzione più evidentemente democratica e rispettosa del cittadino è quella di eliminare entrambe queste tasse, e lasciare alla libera iniziativa dello stesso cittadino se e come sostenere attività che egli giudica meritevoli di essere finanziate.
Bisogna finirla con manovre oscure, privilegi, finirla anche di pesare sulla amministrazione dello Stato per ripartire questi fondi, e smetterla di considerare il cittadino un fesso da imbrogliare.

[madvero]

no aspetta... rispiegamela.
se uno decide di non destinare a nulla l'8 per mille... i soldi non restano di default allo stato (che li sperpera come gli pare, ma questo è un altro paio di maniche)?
qual è l'innovazione che non mi è chiaro...
sul serio.

thanks

[danielegr]

Quando si da la preferenza per l'otto per mille succede questo:
i voti espressi vengono contati e valgono anche per i voti non espressi. Cerco di spiegarmi meglio: supponiamo che in tutto ci siano mille soggetti Irpef, e di questi solo duecento esprimano la preferenza: 100 per lo stato, 50 per la chiesa, 45 per X e 5 per Y.
Il totale dell' 8%° calcolato sull'intero gettito IRPEF verrà ripartito per il 50% allo stato, 25 alla chiesa, 22,5 a X e 2,5 a Y.
Quindi, non esprimere nessuna preferenza vuol dire accettare quello che decideranno gli altri. Un po' come non votare alle elezioni: rinunci ad esprimere un parere, ma poi non devi lamentarti se le cose vanno male.

[madvero]

[danielegr]

Allora cambio tutto: il 5 (cinque, ovvero 4+1) per mille ha una normativa diversa, contano solo i voti espressi. Quindi riprendendo l'esempio di prima:
1000 contribuenti Irpef per un gettito totale di 10000
100 votano per l'ente X, gli altri non esprimono preferenze. Allora su un decimo (1000 diviso 100) del gettito Irpef si calcola il 5 per mille (cioè 5) e si darà, prima o poi, all'ente X.
Il problema è che esiste un tetto, finora 400 milioni di euro, dall'anno prossimo 100 milioni (se passa la proposta) e quindi l'ente X vedrà solo le briciole.

[paolodegregorio]

ho trovato una spiegazione chiara di come viene ripartito l'8 per mille su it-politica.confusonet.com
In pratica alla chiesa cattolica va circa l'80% di tutto l'8 per mille dell'Irpef, anche se è stata scelta dal 35% dei contribuenti. Ne consegue che le viene versato oltre un miliardo di euro. E' un imbroglio!
In tempo di crisi e di sacrifici perchè non eliminare almeno il regalo che viene fatto attribuendo anche le quote dei contribuenti che non hanno inviato la dichiarazione di scelta? Sarebbe il minimo e si potrebbe finanziare tutto il 5 per mille:

[madvero]

[Annamaria]

Io questa cosa non sono mai riuscita a capirla fino in fondo ma una cosa è certa: la Chiesa non ha mai smesso di raccogliere la "Decima" comunque la si voglia chiamare