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Silent Runner
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 17:09    Oggetto: Siete su Internet, bellezze! Rispondi citando

etabeta ha scritto:
Fosse per me Fessbook poteva anche non aprire.
NON SONO SU FESSBOOK! e non ci sarò mai.
(Scusate l'urlo)
Wink
Ok, va bene... Ma che palle però! Dobbiamo accettare che feisciebucche esista perché feisciebucche ESISTE! Come esiste il motore a combustione interna, la Nutella, il sesso, i sentieri in montagna, i coltelli da cucina ecc. tutte cose che possono essere deleterie, farci del male.

Che vogliamo fare? Passare la vita a inveire contro ciò che non ci interessa o che troviamo deleterio?
Anche nascere, venire al mondo è deleterio. Ci si ammala, si invecchia, si muore TUTTI indistintamente. Che facciamo? Diamo addosso a tutti quelli che mettono al mondo figli?

E allora? Dovremmo dire che non ce ne frega niente di nascere e se potessimo ne faremmo volentieri a meno? Ma certo, possiamo farlo anche perché per farlo è necessario essere nati e vivi. E questo, lo sappiamo bene, ci condanna morte.
Però si resta lì. Anche a inveire non è che la ragione della nostra invettiva scompare. E poi siamo sicuri di avere ragione in tutto quando discutiamo di cose che non pratichiamo perché non ci piacciono?
Mi viene in mente un amico che mi diceva sempre che non gli piaceva la Ferrari Testarossa perché a suo dire era scomoda. Sicuramente aveva ragione ma quando gli chiesi se l'avesse mai provata mi rispose: "No! E' solo invidia!"

A me, tutte queste invettive contro questo e contro quello fa pensare che non abbiamo ancora capito che cosa fa funzionare la macchina umana e che essere intolleranti è più facile che avere una mente aperta.

Non intendo offendere nessuno, nessuno si offenda ma siete su internet, scrivete in un forum, navigate, partecipate a questa fenomenologia diffusa che è la interconnessione capillare e universale consentita da questa tecnologia e vi infastidite se questa presenta infinite variabili e sistemi?

Facebook è solo un fenomeno passeggero o durerà in eterno ma questo è irrilevante. Facebook esiste perché esiste l'uomo. Esattamente come esiste la poesia, l'Arte, la narrativa, le guerre, gli acquedotti, la caccia con armi da fuoco, le città, le strade i i fast food.
Se volete prendervela con qualcosa prendetevela con la specie umana alla quale appartenete. E' questa che, con le sue esigenze ma sazie, con i suoi bisogni elementari e legittimi, crea la realtà che tanto vi disturba.

La gente comunica, comunica in continuazione sfruttando tutti i mezzi possibili. Gli uomini di Cartagine comunicavano molto meno di noi, non avevano gli strumenti per farlo perciò erano più ignoranti, più poveri e meno felici. Avevano un'idea della realtà molto approssimativa anche perché non avevano strumenti per conoscerla questa realtà che è sempre mutevole e in movimento.
Lo vogliamo capire si o no che, evolutivamente, abbiamo lo stesso cervello dell'uomo di Cartagine?

Facebook è un taccuino sul quale scrivere quel che ci viene in mente. Una sorta di sub-biblioteca di babele: sparare sui muri della biblioteca non ne cambierà il contenuto e il senso. E lo stesso non serve distruggerla dandovi fuoco come fu per la Biblioteca di Alessandria.
L'evoluzione dei massimi e dei minimi sistemi andrà avanti malgrado i nostri pregiudizi sui singoli casi evolutivi.

Non vi piace quel che Facebook contiene? E che problemi ci sono? Non frequentatelo e basta. E questo vale per tutto quello che non ci interessa o reputiamo inutile o dannoso. (il sesso e la Nutella godeteveli, però. Se potete)

E poi non dimenticate, anzi ripetete ad alta voce con me:

Siete su internet, bellezze! Wink
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Semidio
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 17:35    Oggetto: Rispondi citando

Blind Guardian ha scritto:
Citazione:
"Non andremo da nessuna parte; questo è solo l'inizio"


Minacciano pure sti maledetti!



Prima o poi tutto stò impero finirà...
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Gladiator
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 18:34    Oggetto: Rispondi citando

...azz....
Mai una bella notizia che si anche vera, non ne va proprio mai bene una Sad
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 19:40    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
...azz....
Mai una bella notizia che si anche vera, non ne va proprio mai bene una Sad
Tu quoque, Brute...?
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 20:43    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Gladiator ha scritto:
...azz....
Mai una bella notizia che si anche vera, non ne va proprio mai bene una Sad
Tu quoque, Brute...?

E' stato più forte di me... FB proprio non lo sopporto, mea culpa Embarassed
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Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 20:55    Oggetto: Re: Siete su Internet, bellezze! Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Ok, va bene... Ma che palle però! Dobbiamo accettare che feisciebucche esista perché feisciebucche ESISTE! Come esiste il motore a combustione interna, la Nutella, il sesso, i sentieri in montagna, i coltelli da cucina ecc. tutte cose che possono essere deleterie, farci del male.

Che vogliamo fare? Passare la vita a inveire contro ciò che non ci interessa o che troviamo deleterio?
Anche nascere, venire al mondo è deleterio. Ci si ammala, si invecchia, si muore TUTTI indistintamente. Che facciamo? Diamo addosso a tutti quelli che mettono al mondo figli?

E allora? Dovremmo dire che non ce ne frega niente di nascere e se potessimo ne faremmo volentieri a meno? Ma certo, possiamo farlo anche perché per farlo è necessario essere nati e vivi. E questo, lo sappiamo bene, ci condanna morte.
Però si resta lì. Anche a inveire non è che la ragione della nostra invettiva scompare. E poi siamo sicuri di avere ragione in tutto quando discutiamo di cose che non pratichiamo perché non ci piacciono?
Mi viene in mente un amico che mi diceva sempre che non gli piaceva la Ferrari Testarossa perché a suo dire era scomoda. Sicuramente aveva ragione ma quando gli chiesi se l'avesse mai provata mi rispose: "No! E' solo invidia!"

A me, tutte queste invettive contro questo e contro quello fa pensare che non abbiamo ancora capito che cosa fa funzionare la macchina umana e che essere intolleranti è più facile che avere una mente aperta.

Non intendo offendere nessuno, nessuno si offenda ma siete su internet, scrivete in un forum, navigate, partecipate a questa fenomenologia diffusa che è la interconnessione capillare e universale consentita da questa tecnologia e vi infastidite se questa presenta infinite variabili e sistemi?

Facebook è solo un fenomeno passeggero o durerà in eterno ma questo è irrilevante. Facebook esiste perché esiste l'uomo. Esattamente come esiste la poesia, l'Arte, la narrativa, le guerre, gli acquedotti, la caccia con armi da fuoco, le città, le strade i i fast food.
Se volete prendervela con qualcosa prendetevela con la specie umana alla quale appartenete. E' questa che, con le sue esigenze ma sazie, con i suoi bisogni elementari e legittimi, crea la realtà che tanto vi disturba.

La gente comunica, comunica in continuazione sfruttando tutti i mezzi possibili. Gli uomini di Cartagine comunicavano molto meno di noi, non avevano gli strumenti per farlo perciò erano più ignoranti, più poveri e meno felici. Avevano un'idea della realtà molto approssimativa anche perché non avevano strumenti per conoscerla questa realtà che è sempre mutevole e in movimento.
Lo vogliamo capire si o no che, evolutivamente, abbiamo lo stesso cervello dell'uomo di Cartagine?

Facebook è un taccuino sul quale scrivere quel che ci viene in mente. Una sorta di sub-biblioteca di babele: sparare sui muri della biblioteca non ne cambierà il contenuto e il senso. E lo stesso non serve distruggerla dandovi fuoco come fu per la Biblioteca di Alessandria.
L'evoluzione dei massimi e dei minimi sistemi andrà avanti malgrado i nostri pregiudizi sui singoli casi evolutivi.

Non vi piace quel che Facebook contiene? E che problemi ci sono? Non frequentatelo e basta. E questo vale per tutto quello che non ci interessa o reputiamo inutile o dannoso. (il sesso e la Nutella godeteveli, però. Se potete)

E poi non dimenticate, anzi ripetete ad alta voce con me:

Siete su internet, bellezze! Wink


Come non quotarti! Hai ragionissima, e io non perdo la vita ad inveire contro FB, ci sono cose molto più importanti a cui star dietro, piuttosto che sprecar fiato a dirne dietro a FB.
La cosa che mi fa tristezza è il livello di status symbol che ha raggiunto, che se non hai facebook sei out... Diciamolo, nessuno chiede mai niente riguardo a Nutella, coltelli da cucina, sesso, ma tutti ti chiedono "oh, ma te ce l'hai feisbuk?" e ti guardano con sufficienza quando gli dici di no... Evil or Very Mad
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 20:59    Oggetto: Re: Siete su Internet, bellezze! Rispondi citando

InUtIlE ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Ok, va bene... Ma che palle però! Dobbiamo accettare che feisciebucche esista perché feisciebucche ESISTE! Come esiste il motore a combustione interna, la Nutella, il sesso, i sentieri in montagna, i coltelli da cucina ecc. tutte cose che possono essere deleterie, farci del male.

Che vogliamo fare? Passare la vita a inveire contro ciò che non ci interessa o che troviamo deleterio?
Anche nascere, venire al mondo è deleterio. Ci si ammala, si invecchia, si muore TUTTI indistintamente. Che facciamo? Diamo addosso a tutti quelli che mettono al mondo figli?

E allora? Dovremmo dire che non ce ne frega niente di nascere e se potessimo ne faremmo volentieri a meno? Ma certo, possiamo farlo anche perché per farlo è necessario essere nati e vivi. E questo, lo sappiamo bene, ci condanna morte.
Però si resta lì. Anche a inveire non è che la ragione della nostra invettiva scompare. E poi siamo sicuri di avere ragione in tutto quando discutiamo di cose che non pratichiamo perché non ci piacciono?
Mi viene in mente un amico che mi diceva sempre che non gli piaceva la Ferrari Testarossa perché a suo dire era scomoda. Sicuramente aveva ragione ma quando gli chiesi se l'avesse mai provata mi rispose: "No! E' solo invidia!"

A me, tutte queste invettive contro questo e contro quello fa pensare che non abbiamo ancora capito che cosa fa funzionare la macchina umana e che essere intolleranti è più facile che avere una mente aperta.

Non intendo offendere nessuno, nessuno si offenda ma siete su internet, scrivete in un forum, navigate, partecipate a questa fenomenologia diffusa che è la interconnessione capillare e universale consentita da questa tecnologia e vi infastidite se questa presenta infinite variabili e sistemi?

Facebook è solo un fenomeno passeggero o durerà in eterno ma questo è irrilevante. Facebook esiste perché esiste l'uomo. Esattamente come esiste la poesia, l'Arte, la narrativa, le guerre, gli acquedotti, la caccia con armi da fuoco, le città, le strade i i fast food.
Se volete prendervela con qualcosa prendetevela con la specie umana alla quale appartenete. E' questa che, con le sue esigenze ma sazie, con i suoi bisogni elementari e legittimi, crea la realtà che tanto vi disturba.

La gente comunica, comunica in continuazione sfruttando tutti i mezzi possibili. Gli uomini di Cartagine comunicavano molto meno di noi, non avevano gli strumenti per farlo perciò erano più ignoranti, più poveri e meno felici. Avevano un'idea della realtà molto approssimativa anche perché non avevano strumenti per conoscerla questa realtà che è sempre mutevole e in movimento.
Lo vogliamo capire si o no che, evolutivamente, abbiamo lo stesso cervello dell'uomo di Cartagine?

Facebook è un taccuino sul quale scrivere quel che ci viene in mente. Una sorta di sub-biblioteca di babele: sparare sui muri della biblioteca non ne cambierà il contenuto e il senso. E lo stesso non serve distruggerla dandovi fuoco come fu per la Biblioteca di Alessandria.
L'evoluzione dei massimi e dei minimi sistemi andrà avanti malgrado i nostri pregiudizi sui singoli casi evolutivi.

Non vi piace quel che Facebook contiene? E che problemi ci sono? Non frequentatelo e basta. E questo vale per tutto quello che non ci interessa o reputiamo inutile o dannoso. (il sesso e la Nutella godeteveli, però. Se potete)

E poi non dimenticate, anzi ripetete ad alta voce con me:

Siete su internet, bellezze! Wink


Come non quotarti! Hai ragionissima, e io non perdo la vita ad inveire contro FB, ci sono cose molto più importanti a cui star dietro, piuttosto che sprecar fiato a dirne dietro a FB.
La cosa che mi fa tristezza è il livello di status symbol che ha raggiunto, che se non hai facebook sei out... Diciamolo, nessuno chiede mai niente riguardo a Nutella, coltelli da cucina, sesso, ma tutti ti chiedono "oh, ma te ce l'hai feisbuk?" e ti guardano con sufficienza quando gli dici di no... Evil or Very Mad



Cosa che mi succede molto, molto spesso, ma io non voglio far parte della massa.
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 21:33    Oggetto: Rispondi citando

Solo Feiscbucche, Nutella ma niente sesso?
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etabeta
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MessaggioInviato: 11 Gen 2011 22:47    Oggetto: Re: Siete su Internet, bellezze! Rispondi citando

fabrizioroccapc ha scritto:
InUtIlE ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Ok, va bene... Ma che palle però! Dobbiamo accettare che feisciebucche esista perché feisciebucche ESISTE! Come esiste il motore a combustione interna, la Nutella, il sesso, i sentieri in montagna, i coltelli da cucina ecc. tutte cose che possono essere deleterie, farci del male.

Che vogliamo fare? Passare la vita a inveire contro ciò che non ci interessa o che troviamo deleterio?
Anche nascere, venire al mondo è deleterio. Ci si ammala, si invecchia, si muore TUTTI indistintamente. Che facciamo? Diamo addosso a tutti quelli che mettono al mondo figli?

E allora? Dovremmo dire che non ce ne frega niente di nascere e se potessimo ne faremmo volentieri a meno? Ma certo, possiamo farlo anche perché per farlo è necessario essere nati e vivi. E questo, lo sappiamo bene, ci condanna morte.
Però si resta lì. Anche a inveire non è che la ragione della nostra invettiva scompare. E poi siamo sicuri di avere ragione in tutto quando discutiamo di cose che non pratichiamo perché non ci piacciono?
Mi viene in mente un amico che mi diceva sempre che non gli piaceva la Ferrari Testarossa perché a suo dire era scomoda. Sicuramente aveva ragione ma quando gli chiesi se l'avesse mai provata mi rispose: "No! E' solo invidia!"

A me, tutte queste invettive contro questo e contro quello fa pensare che non abbiamo ancora capito che cosa fa funzionare la macchina umana e che essere intolleranti è più facile che avere una mente aperta.

Non intendo offendere nessuno, nessuno si offenda ma siete su internet, scrivete in un forum, navigate, partecipate a questa fenomenologia diffusa che è la interconnessione capillare e universale consentita da questa tecnologia e vi infastidite se questa presenta infinite variabili e sistemi?

Facebook è solo un fenomeno passeggero o durerà in eterno ma questo è irrilevante. Facebook esiste perché esiste l'uomo. Esattamente come esiste la poesia, l'Arte, la narrativa, le guerre, gli acquedotti, la caccia con armi da fuoco, le città, le strade i i fast food.
Se volete prendervela con qualcosa prendetevela con la specie umana alla quale appartenete. E' questa che, con le sue esigenze ma sazie, con i suoi bisogni elementari e legittimi, crea la realtà che tanto vi disturba.

La gente comunica, comunica in continuazione sfruttando tutti i mezzi possibili. Gli uomini di Cartagine comunicavano molto meno di noi, non avevano gli strumenti per farlo perciò erano più ignoranti, più poveri e meno felici. Avevano un'idea della realtà molto approssimativa anche perché non avevano strumenti per conoscerla questa realtà che è sempre mutevole e in movimento.
Lo vogliamo capire si o no che, evolutivamente, abbiamo lo stesso cervello dell'uomo di Cartagine?

Facebook è un taccuino sul quale scrivere quel che ci viene in mente. Una sorta di sub-biblioteca di babele: sparare sui muri della biblioteca non ne cambierà il contenuto e il senso. E lo stesso non serve distruggerla dandovi fuoco come fu per la Biblioteca di Alessandria.
L'evoluzione dei massimi e dei minimi sistemi andrà avanti malgrado i nostri pregiudizi sui singoli casi evolutivi.

Non vi piace quel che Facebook contiene? E che problemi ci sono? Non frequentatelo e basta. E questo vale per tutto quello che non ci interessa o reputiamo inutile o dannoso. (il sesso e la Nutella godeteveli, però. Se potete)

E poi non dimenticate, anzi ripetete ad alta voce con me:

Siete su internet, bellezze! Wink


Come non quotarti! Hai ragionissima, e io non perdo la vita ad inveire contro FB, ci sono cose molto più importanti a cui star dietro, piuttosto che sprecar fiato a dirne dietro a FB.
La cosa che mi fa tristezza è il livello di status symbol che ha raggiunto, che se non hai facebook sei out... Diciamolo, nessuno chiede mai niente riguardo a Nutella, coltelli da cucina, sesso, ma tutti ti chiedono "oh, ma te ce l'hai feisbuk?" e ti guardano con sufficienza quando gli dici di no... Evil or Very Mad



Cosa che mi succede molto, molto spesso, ma io non voglio far parte della massa.


Io non inveisco contro Fessbook, semplicemente mi intristico vedendo il livello della massa, ovvero gli utenti di Fessbook, che passa ore a cazzeggiare invece di occuparsi di cose ben più importanti e fondamentali.
Mi intristisco vedendo la facilità con cui mettono in piazza i loro dati e le le loro vite senza pensare, i cacciatori di teste per prima cosa metteno il tuo nome e cognome in un motore di ricerca, che questo potrebbe anche ritorcersi contro di loro.
Per me Fessbook può anche esistere non è un problema, io ne continuerò a stare fuori.
Resta l'amarezza per una situazione, per un paese che non migliorerà mai perchè sono le masse che generano i cambiamenti e se le masse sono quelle che popolano Fessbook c'è veramente poco da sperare per il futuro.
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MessaggioInviato: 12 Gen 2011 02:50    Oggetto: Re: Siete su Internet, bellezze! Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
etabeta ha scritto:
Fosse per me Fessbook poteva anche non aprire.
NON SONO SU FESSBOOK! e non ci sarò mai.
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Che vogliamo fare? Passare la vita a inveire contro ciò che non ci interessa o che troviamo deleterio?
Anche nascere, venire al mondo è deleterio. Ci si ammala, si invecchia, si muore TUTTI indistintamente. Che facciamo? Diamo addosso a tutti quelli che mettono al mondo figli?

E allora? Dovremmo dire che non ce ne frega niente di nascere e se potessimo ne faremmo volentieri a meno? Ma certo, possiamo farlo anche perché per farlo è necessario essere nati e vivi. E questo, lo sappiamo bene, ci condanna morte.
Però si resta lì. Anche a inveire non è che la ragione della nostra invettiva scompare. E poi siamo sicuri di avere ragione in tutto quando discutiamo di cose che non pratichiamo perché non ci piacciono?
Mi viene in mente un amico che mi diceva sempre che non gli piaceva la Ferrari Testarossa perché a suo dire era scomoda. Sicuramente aveva ragione ma quando gli chiesi se l'avesse mai provata mi rispose: "No! E' solo invidia!"

A me, tutte queste invettive contro questo e contro quello fa pensare che non abbiamo ancora capito che cosa fa funzionare la macchina umana e che essere intolleranti è più facile che avere una mente aperta.

Non intendo offendere nessuno, nessuno si offenda ma siete su internet, scrivete in un forum, navigate, partecipate a questa fenomenologia diffusa che è la interconnessione capillare e universale consentita da questa tecnologia e vi infastidite se questa presenta infinite variabili e sistemi?

Facebook è solo un fenomeno passeggero o durerà in eterno ma questo è irrilevante. Facebook esiste perché esiste l'uomo. Esattamente come esiste la poesia, l'Arte, la narrativa, le guerre, gli acquedotti, la caccia con armi da fuoco, le città, le strade i i fast food.
Se volete prendervela con qualcosa prendetevela con la specie umana alla quale appartenete. E' questa che, con le sue esigenze ma sazie, con i suoi bisogni elementari e legittimi, crea la realtà che tanto vi disturba.

La gente comunica, comunica in continuazione sfruttando tutti i mezzi possibili. Gli uomini di Cartagine comunicavano molto meno di noi, non avevano gli strumenti per farlo perciò erano più ignoranti, più poveri e meno felici. Avevano un'idea della realtà molto approssimativa anche perché non avevano strumenti per conoscerla questa realtà che è sempre mutevole e in movimento.
Lo vogliamo capire si o no che, evolutivamente, abbiamo lo stesso cervello dell'uomo di Cartagine?

Facebook è un taccuino sul quale scrivere quel che ci viene in mente. Una sorta di sub-biblioteca di babele: sparare sui muri della biblioteca non ne cambierà il contenuto e il senso. E lo stesso non serve distruggerla dandovi fuoco come fu per la Biblioteca di Alessandria.
L'evoluzione dei massimi e dei minimi sistemi andrà avanti malgrado i nostri pregiudizi sui singoli casi evolutivi.

Non vi piace quel che Facebook contiene? E che problemi ci sono? Non frequentatelo e basta. E questo vale per tutto quello che non ci interessa o reputiamo inutile o dannoso. (il sesso e la Nutella godeteveli, però. Se potete)

E poi non dimenticate, anzi ripetete ad alta voce con me:

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Altre volte (spesso) mi sono trovato, più o meno, leggermente in disaccordo con le tue opinioni, caro Silent Runner, ma stavolta te lo dico col cuore: Hai proprio ragione!
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MessaggioInviato: 12 Gen 2011 15:58    Oggetto: Re: Siete su Internet, bellezze! Rispondi

etabeta ha scritto:
Per me Fessbook può anche esistere non è un problema, io ne continuerò a stare fuori.
Resta l'amarezza per una situazione, per un paese che non migliorerà mai perchè sono le masse che generano i cambiamenti e se le masse sono quelle che popolano Fessbook c'è veramente poco da sperare per il futuro.
Ma infatti. Può esistere come può scomparire. E lo stesso vale per tutte le religioni e le ideologie politiche. E' una moda: alcune durano a lungo, altre vengono imposte ma non sono mai le masse a decidere il destino dei paesi nelle quali vivono.
In giorno in cui comprendiamo che tutto ciò è il frutto di elementi e intrecci complessi smettiamo di cercare di fare qualcosa, di occuparcene. Ne abbiamo fin troppi di cazzi per la testa che stare anche a operare per la politica, nella politica. L'impegno personale nelle faccende quotidiane è già immenso, figuriamoci se abbiamo tempo da dedicare al resto. Ed è così che le democrazie avanzate finiscono per somigliare alle monarchie semi-illuminate o ai regimi totalitari basati sul consenso, sul tacito assenso e sull'inerzia.
Le masse, per loro definizione sono aggregati di organismi pluricellulari che formano, in definitiva, colonie strutturate autosostenenti, basate su equilibri interni fragili, inefficienti ma molto efficaci.

Provo una profonda delusione al pensiero che gli eredi della democrazia nata dopo la fine della guerra non siano stati in grado di capire la fragilità della loro fortuna.
Le masse, come tali, sono definitivamente gleba, sudditi che attendono dal Signore di turno privilegi e protezione. Che ovviamente non verrà. Il moderno capitalismo non è una struttura gerarchica di tipo medioevale ma una sorta di rigurgito ego-narcisistico inconsolabile, l'espressione di un bisogno che si cerca di compensare divorando tutto il divorabile, una sorta di bulimia di potere e di ricchezza che lentamente divora la piramide partendo dalla base.

Il principe, il vassallo, non sono il "Corpo" dello Stato che, in cambio di privilegi e potere, hanno il dovere di difendere. L'attuale Presidente del Consiglio, preposto alla governabilità di questo paese, Si è tranquillamente smarcato dalla questione FIAT, avallando di fatto e con parole, l'eventuale scelta di Marchionne di spostare altrove una industria come la FIAT provocando infiniti danni anche nell'indotto.

Se questo è un "Principe", se le masse che lo votano continuano a non vedere chi è costui e, anzi, rafforzano il suo potere con il consenso, non si può certo parlare di masse che decidono il cambiamento di qualcosa. La delega totale, amorfa o motivata appassionatamente con una fede degna di Padre Pio, è lì a dimostrare il contrario.

Facebook, nel suo piccolo, ha almeno il pregio di mettere in evidenza quel poco che resta di individualismo latente e di "sé primitivo" che le masse amorfe dimostrano di avere ancora, se ce l'hanno da qualche parte.
Il mettere la propria faccia in mostra, le proprie stronzate, la propria ingenuità è forse molto più rischioso e democratico che votare segretamente un simbolo e non gli uomini che ci dovrebbero governare.
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