Olimpo Informatico

[Zeus News]

Commenti all'articolo Il 3D di Mediaset svela tutto il ritardo dell'Italia
Mediaset offrirà film in 3D tramite il digitale terrestre. Mostrando il ritardo del nostro Paese nella banda larga.

[mdini]

Il ritardo dell'Italia sulla banda larga fa comodo a chi trova scomoda l'apertura di un nuovo grandissimo mercato ed i nostri politici, e gruppi industriali non amano il mercato. Se la gente sceglie il rischio d'impresa è troppo alto.

[longinous]

Era stata fatta una proposta per far passare il segnale televisivo attraverso la rete internet.
Ovviamente questo avrebbe significato grossi investimenti e il miglioramento obbligatorio delle linee ovunque, ma qualcuno (senza fare nomi i sinistrati) ha iniziato a gridare allo scandalo perché a questo punto tutta l'informazione sarebbe stata nelle mani di telecom.
Ora, che fosse una cazzata è lampante, ma grazie a loro abbiamo il DTT E una rete del cazzo.

[dany88]

[OXO]

[{Tanuki}]

La banda larga e' indietro nel nostro Paese, ma in questo caso aspettiamo perche' forse si tratta di un abbaglio preso dal Wall Street Journal...

[reny]

Hai pienamente ragione OXO,e forse sono lobomotizzato anche io.Mi risulta difficile aggiungere un commento.Sara' la nausea?.
Il difficile qui nel terzo mondo è opporsi a questa situazione.

[Gladiator]

Quoto in toto Oxo e aggiungo, anche se un pò off topic, che anche le recenti notizie sullo stato sessual-politico del ns. beneamato premier e della sua maggioranza portano a concludere che il nostro è più un aese del terzo mondo che uno da G8. Non stupisce quindi che anche sulla banda larga e sulla distribuzione dei contenuti televesivi siano state fatte scelte che favorivano il monopolista Mediaset.
Una grave lacuna comunque l'opposizione l'ha avuta ovvero quella di non opporsi in modo più deciso e forte a questi favoritismi.

[OXO]

Perdonami, ma cosa mai vuoi aspettarti da questa "sedicente" opposizione?

Il problema dell'Italia negli ultimi 20 anni fa capo ad un concetto che viene portato per bocca da tutti, di cui si fa un gran parlare ma a cui non segue alcuna azione: il conflitto di interessi.

Abbiamo permesso ad un omuncolo "che si è fatto da sè" (tralasciando i suoi rapporti con le logge massoniche - in particolare, la famigerata P2 - e le sue dubbiosissime frequentazioni mafiose - dall'amico Dell'Utri allo stalliere di Villa Arcore) di andare al governo di questo Paese e di legiferare a suo uso e consumo: condoni edilizi, condoni fiscali, condoni giuridici, insomma, la sagra dell'oblio per tutti i reati (alcuni, peraltro, particolarmente odiosi e incocepibilmente avversi alla cosa pubblica, che sarebbe invece chiamato a gestire con la diligenza del "buon padre di famiglia") suoi e della sua combriccola.
I risultati di questa "politica" sono sotto gli occhi di tutti: sperequazione fiscale come in nessun altro Paese democratico (i poveri e gli idioti pagano le tasse, gli evasori rimpatriano miliardi di euro col bonus e quasi vengono encomiati per il loro alto senso civico), deficit dello Stato in aumento (basta consultare i dati dell'OSCE invece di lasciarsi imbambolare dalla propaganda minzoliana), tagli costanti agli enti locali (con tutte le gravi ricadute sul livello dei servizi erogati al cittadino, specie in quelle zone svantaggiate che per un perverso disegno del destino sono suoi principali serbatoi elettorali - sic!, nda), palesi ed incessanti violazioni del principio fondante di separazione dei poteri dello Stato e della democrazia stessa (legiferazione per decreto, ricorso sistematico alla fiducia, attacchi indiscriminati alla magistratura), ridicolizzazione del Parlamento e delle cariche pubbliche (siamo governati da faccendieri, massoni, barbari nibelungici - lo dicono loro, e ne vanno pure fieri -, ex-veline, maitresse - la dolce Minetti -, pederasti, senza contare certi personaggi semplicemente imbarazzanti ed offensivi dell'intelligenza umana - un nome su tutti, Borghezio), negazione de facto della libertà di stampa (fenomeno quanto meno inevitabile in un Paese dove il capo del governo possiede le tre reti televisive private dominanti, il monopolio del digitale terrestre ed il controllo delle tre reti pubbliche - con punte di indecenza ai limiti del grottesco, vedi il già citato paggio di corte posto a capo del TG1).

Ora, perché qualcuno "di sinistra" non chiede alla Finocchiaro per quale motivo in 20 anni (dico, 20 anni) il PDS/Ulivo/PD non sia riuscito a votare una legge sul conflitto di interessi...?
Sarà forse per lo stesso motivo per il quale, anche qui su questo forum, qualcuno ritiene Assange un terrorista...?
Io un'idea me la sono fatta, sarà per questo che provo una vergogna indescrivibile nell'essere assimilato alla massa della popolazione italiota?

[Gladiator]

[OXO]

La soluzione, purtroppo, non è affatto semplice, ma temo che sperare in una "modifica degli equilibri" (usando le tue parole) all'interno dell'attuale opposizione sia una mera utopia: tu hai giustamente citato l'ineffabile Baffino, io ho indicato la Finocchiaro per la stretta attualità politica (spero tutti conoscano le ultime vicende sue e di suo marito), ma la lista è lunga e articolata, potrei scrivere per ore.

Il punto fondamentale è che la casta è profondamente e solidamente radicata: la fitta rete di interessi personali e clientelismi è un fattore determinante e completamente trasversale nella realtà politica italiana, non c'è alcuna differenza tra centro-destra e centro-sinistra, e le cronache danno ampia dimostrazione di ciò.

Per questo motivo provo rabbia e disgusto quando leggo certe atrocità da parte del cittadino medio perché probabilmente è proprio fuori dall'alveo della politica che vanno ricercate le soluzioni, è nella società civile che si deve instillare il seme della legalità, dell'eticità, della giustizia sociale: fino a quando saremo il primo Paese al mondo per evasione (e, ancor più grave, elusione) fiscale, cosa mai potremo aspettarci da questa classe politica? Con quale coraggio potremo pretendere comportamenti virtuosi?
Il benessere diffuso (perché è questo ciò che abbiamo oggi, al di là di tutte le barzelette sulla crisi e altre lagne varie - chiedete ai vostri nonni cosa siano veramente l'indigenza e la fame) ha minato pesantemente le coscienze della gente: tutto ormai ci è indifferente, anche gli eventi più squallidi e immondi, perché in fondo il nostro piccolo orticello è sempre e comunque verde, non si riesce più a percepire le reali conseguenze che certi comportamenti possono provocare, le ricadute sulle generazioni future, si vive l'oggi e il proprio, per tutto il resto tanto c'è Mastercard...

Il grande Battiato in tempi non sospetti recitava "l'evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero": mai parole furono più azzeccate.

[Gladiator]

Sì Oxo, concordo soprattutto sul fatto che gli italiani vadano totalmente rieducati come toccò fare dopo il precedente ventennio che finì come purtroppo tutti ben sappiamo in una tragedia di proporzioni enormi, però allora ci furono persone che si diedero da fare per far uscire il paese dalla tragedia e dargli una democrazia ed un ottima costituzione.
Oggi quella costituzione c'è ancora e bisogna prima difenderla e poi diffonderla in modo da rieducare gli italiani e fargli capire cosa significano i concetti democrazia, legalità, etica, moralità, giustizia sociale.
Certo il benessere diffuso e il crollo dei valori fanno la differenza rispetto ai nostri padri e nonni che avevano fame, paura e un'invasore in casa, per non dire che allora non c'era quella cosa che Bonvi, nel 1970, aveva definito l'arma finale del dr. Goebbles e che tale si è ampiamente dimostrata (per i più giovani dirò che si tratta della televisione), però non possiamo per questo arrenderci anche se lo sconforto è tanto...

[OXO]

Io infatti non intendo assolutamente arrendermi, però non nutro alcuna fiducia nei confronti di questi politicanti da quattro soldi.

Tu hai giustamente citato la fine del Ventennio come momento cruciale (quale tristissima e beffarda analogia...), ma lì c'erano i padri della Costituzione: gente come De Gasperi, Togliatti, Parri, Pertini, lo stesso Carlo Azeglio Ciampi (al quale dovremmmo eterna gratitudine per averci costretto ad abbracciare l'Euro, senza del quale oggi saremmo in condizioni ben peggiori della Grecia...), uomini di fazioni politiche diverse e in alcuni casi diametralmente opposte, ma dall'indiscusso spessore politico ed etico, che hanno dato vita ad una delle migliori carte costituzionali al mondo (per anni modello di riferimento per tutte le democrazie emergenti dalle dittature e dal colonialismo), quella stessa Costituzione che oggi il Cavaliere vuole distruggere e umiliare, con la vergognosa complicità della sedicente opposizione alla quale facevo riferimento.