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Zeus News Ospite
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Inviato: 29 Gen 2011 19:29 Oggetto: Elettricità e calore dai rifiuti dell'ufficio |
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Commenti all'articolo Elettricità e calore dai rifiuti dell'ufficio
Il GEM è una macchina che trasforma la spazzatura in gas, producendo energia elettrica e calore e riducendo le emissioni nocive.
I pellet di rifiuti che alimentano il GEM
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 29 Gen 2011 20:07 Oggetto: |
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l'idea è buona..e facedo i conti della serva (ovvero tralasciando il guadagno ambientale) ovviamente per valutarne la fattibilità reale e non solo come esperimento occorre comprendere i costi vivi (acquisto della macchina e sua manutenzione) e l'effettiva resa (già indicata nell'articolo)
Certo grosse installazioni (come appunto una base dove ci sono diverse centinaia se non migliaia di uomini) avranno ingenti quantitativi di spazzatura da utilizzare che comporterà anche il risparmio di doverla smaltire |
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ercole69 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 22/11/06 10:20 Messaggi: 149
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Inviato: 29 Gen 2011 23:31 Oggetto: |
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Interessante: potrebbe essere usato come cogenerazione anche nelle discariche al posto degli inceneritori (ammesso che l'effecienza degli inceneritori non sia maggiore).
Con una produzione procapite di oltre 500Kg di rifiuti l'anno l'uso di generatori come questi potrebbe dare una bel taglio ai consumi di combustibili fossili |
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kenshir Semidio


Registrato: 21/02/07 16:29 Messaggi: 475 Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo
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Inviato: 30 Gen 2011 19:18 Oggetto: |
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Nel dubbio che qualcuno ancora non sia a conoscenza dell'alta pericolosita' dell'incenerimento dei rifiuti (qui da noi detto anche "termovalorizzazione"):
Citazione: | Implicazioni di ordine sanitario. Ogni inceneritore emette un gran numero di sostanze pericolose per la salute, di cui molte non conosciute, che vengono prodotte dallo stesso processo di combustione che, notoriamente, trasforma sostanze inerti in sostanze pericolose ed altamente tossiche (classico esempio la sigaretta). Anche le scorie (ceneri pesanti e ceneri leggere) costituiscono un grande potenziale rischio ambientale-sanitario di cui va tenuto conto.
Tra gli inquinanti emessi si ritrovano cancerogeni certi per l’uomo che l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) colloca al 1° livello di cancerogenesi. È questo il motivo per cui la legge classifica un inceneritore “Industria insalubre di 1^ classe”, e la Commissione Europea per l’Ambiente ne sconsiglia la realizzazione dentro le valli alpine.
Lungi dall’essere, come si sperava, termodistruttori di sostanze pericolose, gli inceneritori – inclusi quelli di “ultima generazione” - si sono rivelati, insomma, veri e propri moltiplicatori e diffusori di sostanze geno-tossiche e cancerogene, quali metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), molecole diossino-simili e particolato fine e ultrafine, «trasformando un semplice problema di igiene pubblica in un grave problema sanitario»[ii].
Studi epidemiologici e danni da incenerimento. In molti studi sono emersi dati significativi di effetti dannosi per la salute, sia neoplastici che non, tanto nelle popolazioni residenti nei dintorni di impianti di incenerimento che nei lavoratori addetti.
Particolarmente solide sono le evidenze concernenti le patologie neoplastiche: una revisione di 46 studi, condotti con particolare rigore, ha evidenziato un incremento statisticamente significativo in 2/3 degli studi che hanno analizzato incidenza, prevalenza e mortalità per cancro[iii]. In particolare sono ben documentate le associazioni con linfomi non Hodgkin[iv], cancro al polmone[v], neoplasie infantili[vi] e sarcomi[vii]. Di grandissimo interesse risulta il recente studio sui sarcomi in provincia di Venezia[viii] che ha dimostrato un rischio triplicato di sviluppare la malattia fra i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione.
Il 2 aprile 2008 sono stati resi noti i risultati definitivi della ricerca condotta dal francese Institut de Veille Sanitarie[ix] nella popolazione adulta residente in prossimità di impianti di incenerimento[x]. I risultati definitivi, conteggiati a marzo 2008, evidenziano i seguenti incrementi: sarcomi +22%, linfomi non Hodgkin +12% in entrambi i sessi, +18% nelle femmine, cancro al fegato +16%, mieloma multiplo +16% in entrambi sessi e +23% nei maschi e tutti i cancri nelle donne +6%.
Ricordiamo anche come il recente studio condotto sulla popolazione di un quartiere di Forlì (Coriano) esposto a due impianti di incenerimento (rifiuti urbani e ospedalieri) abbia evidenziato gravi danni per la salute, specie nel sesso femminile, con aumento statisticamente significativo del rischio di morte per tutte le cause e soprattutto per tutti i tumori (in particolare mammella, colon, stomaco)[xi].
Non si dimentichi la legge fisica del principio di conservazione della materia: “Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” parla chiaro. In concreto: se bruciamo 100.000 tonnellate di rifiuti e rimane circa il 30%, in forma di scorie, il resto dove va a finire? |
Detto questo, mi piacerebbe capire di piu' di cosa avviene in questi gassificatori. La legge di conservazione della massa di Lavoisier, insieme agli studi recenti sull'aggressivita' del particolato nanometrico, non mi fanno essere molto ottimista quando qualcosa "sparisce". |
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merlin Dio maturo


Registrato: 16/03/07 00:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 30 Gen 2011 22:34 Oggetto: |
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Tutto sommato, mi sembra una stufa pirolitica di 2^ generazione (e di grosse dimensioni). |
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ercole69 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 22/11/06 10:20 Messaggi: 149
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Inviato: 31 Gen 2011 10:39 Oggetto: |
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kenshir ha scritto: |
Detto questo, mi piacerebbe capire di piu' di cosa avviene in questi gassificatori. La legge di conservazione della massa di Lavoisier, insieme agli studi recenti sull'aggressivita' del particolato nanometrico, non mi fanno essere molto ottimista quando qualcosa "sparisce". |
Si usava questa tecnica già all'inizio del 1800 con i gasificatori a carbone: bruciando i rifiuti in atmosfera povera di ossigeno ottieni monossido di carbonio come risultato. Il monossido di carbonio è un gas combustibile (veniva usato in alcune città come gas per cucinare o riscaldamento fino a non molti anni fa) quindi lo puoi utilizzare per far funzionare dei generatori a gas.
Come risultato però ottieni rifiuti combusti in modo meno efficiente rispetto agli inceneritori che sfruttando temperature più elevate e impianti più grandi quindi con gli scarichi più facilmente controllabili. |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 31 Gen 2011 22:05 Oggetto: |
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ercole69 ha scritto: | kenshir ha scritto: |
Detto questo, mi piacerebbe capire di piu' di cosa avviene in questi gassificatori. La legge di conservazione della massa di Lavoisier, insieme agli studi recenti sull'aggressivita' del particolato nanometrico, non mi fanno essere molto ottimista quando qualcosa "sparisce". |
Si usava questa tecnica già all'inizio del 1800 con i gasificatori a carbone: bruciando i rifiuti in atmosfera povera di ossigeno ottieni monossido di carbonio come risultato. Il monossido di carbonio è un gas combustibile (veniva usato in alcune città come gas per cucinare o riscaldamento fino a non molti anni fa) quindi lo puoi utilizzare per far funzionare dei generatori a gas.
Come risultato però ottieni rifiuti combusti in modo meno efficiente rispetto agli inceneritori che sfruttando temperature più elevate e impianti più grandi quindi con gli scarichi più facilmente controllabili. |
Esatto! Il guaio però è che necessita di ingenti rifiuti (per questo viene proposto al comune o provincia) per coprire TUTTE le spese. Inoltre niente è più riciclabile salvo i materiali "ferrosi" e crea sempre un rifiuto finale.
Ciao |
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kenshir Semidio


Registrato: 21/02/07 16:29 Messaggi: 475 Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo
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Inviato: 01 Feb 2011 07:00 Oggetto: |
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ercole69 ha scritto: |
Si usava questa tecnica già all'inizio del 1800 con i gasificatori a carbone: bruciando i rifiuti in atmosfera povera di ossigeno ottieni monossido di carbonio come risultato. |
Con i rifiuti pre-rivoluzione industriale probabilmente si otteneva soprattutto monossido di carbonio. Con la combustione di materie plastiche, ci sono in mezzo anche un bel po' di diossine.
ercole69 ha scritto: |
Come risultato però ottieni rifiuti combusti in modo meno efficiente rispetto agli inceneritori che sfruttando temperature più elevate e impianti più grandi quindi con gli scarichi più facilmente controllabili. |
L'effetto di temperature di combustione piu' elevate e' la creazione di particolato di dimensioni minori. E' proprio questo il motivo per cui la materia sembra "sparire", quando invece non avviene altro che una sua frammentazione in particelle nanometriche.
Esami istologici su tessuti malati rivelano che quei corpi estranei possono penetrare all'interno del nucleo cellulare, con evidente effetto patogeno. |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 01 Feb 2011 20:52 Oggetto: |
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kenshir ha scritto: | (..)
ercole69 ha scritto: |
Come risultato però ottieni rifiuti combusti in modo meno efficiente rispetto agli inceneritori che sfruttando temperature più elevate e impianti più grandi quindi con gli scarichi più facilmente controllabili. |
L'effetto di temperature di combustione piu' elevate e' la creazione di particolato di dimensioni minori. E' proprio questo il motivo per cui la materia sembra "sparire", quando invece non avviene altro che una sua frammentazione in particelle nanometriche.
Esami istologici su tessuti malati rivelano che quei corpi estranei possono penetrare all'interno del nucleo cellulare, con evidente effetto patogeno. |
Citazione: | Ormai non esiste più alcun dubbio a livello scientifico: le micro- e nanoparticelle, comunque prodotte, una volta che siano riuscite a penetrare nell’organismo innescano tutta una serie di reazioni che possono tramutarsi in malattie. Le nanopatologie, appunto.
Se è vero che le manifestazioni patologiche più comuni sono forme tumorali, è altrettanto vero che malformazioni fetali, malattie infiammatorie, allergiche e perfino neurologiche sono tutt’altro che rare. A prova di questo, basta osservare ciò che accade ai reduci, militari o civili che siano, delle guerre del Golfo o dei Balcani o a chi sia scampato al crollo delle Torri Gemelle di New York e di quel crollo ha inalato le polveri. Link |
Ciao |
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