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Gizi Semidio
Registrato: 11/05/05 11:53 Messaggi: 200 Residenza: Valle di Susa
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Inviato: 27 Mag 2005 11:28 Oggetto: |
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Forse sono ancora "troppo" giovane o troppo "ingenua" per capire fino in fondo le reali dinamiche della politica! |
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Shannara Dio maturo
Registrato: 18/05/05 17:24 Messaggi: 1083 Residenza: In cerca di GRoANE
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Inviato: 27 Mag 2005 12:16 Oggetto: |
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Gizi ha scritto: | Forse sono ancora "troppo" giovane o troppo "ingenua" per capire fino in fondo le reali dinamiche della politica! |
Forse è anche perché sono troppo vecchi e sempre gli stessi quelli che guidano queste dinamiche.
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rebelia Dio maturo
Registrato: 17/07/03 08:22 Messaggi: 7987
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Inviato: 27 Mag 2005 12:19 Oggetto: |
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Shannara ha scritto: | Gizi ha scritto: | Forse sono ancora "troppo" giovane o troppo "ingenua" per capire fino in fondo le reali dinamiche della politica! |
Forse è anche perché sono troppo vecchi e sempre gli stessi quelli che guidano queste dinamiche.
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o forse perche' quand'anche sembra ci siano avvisaglie di cambiamento, durano giusto il tempo di appropriarsi di una poltrona e poi si perdono chissa' dove
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ioSOLOio Amministratore
Registrato: 12/09/03 18:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 28 Mag 2005 16:53 Oggetto: |
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il concetto del quorum sollevato in maniera oggettiva, cioè fine a se stessa, svincolata dal prossimo referendum...alcuni lettori di Italians di Beppe Severgnini intervengono sull'argomento...
Referendum e astensione
Referendum: abolire il quorum
Referendum: sarà una lotteria
da cui cito
Citazione: | La democrazia invece deve essere partecipazione, perciò ritengo che ogni decisione debba sempre derivare da coloro che esercitano attivamente il diritto-dovere di voto, non da chi per scelta o per semplice menefreghismo se ne resta a casa. Di conseguenza l'astensione dovrebbe avere l'unico significato di delegare gli altri a decidere. Secondo me quindi, e lo dico come provocazione e anche come spunto di discussione, la soluzione migliore per combattere questo subdolo e ingiusto meccanismo sarebbe quella di eliminare qualsiasi quorum, aumentando magari il numero minimo di firme per promuovere un referendum; in questo modo succederebbe che coloro i quali non fossero d'accordo con quanto proposto dovrebbero prendere la loro scheda, andare al seggio e fare una bella croce sul no. Chi invece dovesse decidere di starsene a casa sarebbe consapevole che la sua scelta non avrà avuto nessuna influenza sull'esito del voto. |
che esprime bene il mio pensiero.... |
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redribbon Comune mortale
Registrato: 28/05/05 17:17 Messaggi: 2
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Inviato: 28 Mag 2005 17:47 Oggetto: |
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chemicalbit ha scritto: | vorei fare una precisazione:
ci si può astenere anche (anzi, quella dovrebbe essere la prima e più scontata forma di astensionismo) votando scheda bianca (o nulla, pesno sia lo stesso).
Le scehde bainche non conocorrono al raggiungimento del quorum.
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Credo proprio che ti sbagli, basta che fai una ricerca con google "referendum schede bianche nulle quorum" per verificare che tutti i siti o forum dicono che le schede bianche e nulle concorrono al raggiungimento del quorum, come dice ad esempio qui .
Mi sa che per astenersi ad alcuni referendum (nel caso uno voglia votare soltanto ad alcuni dei referendum) occorre rifiutare la\e scheda\e e credo che così toccherà fare a me, con violazione della privacy. |
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sir jdp Eroe in grazia degli dei
Registrato: 30/01/04 22:14 Messaggi: 133 Residenza: bo (tmp:ve)
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Inviato: 29 Mag 2005 09:16 Oggetto: |
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c'è una proposta, riportata da republicca, di un illustre costituzionalista, Augusto Barbera, che propone di considerare solo la quota di elettori attivi.
si farebbe riferimento ai dati di affluenza delle più recenti politiche e si calcolerebbe il quorum sugli aventi diritto "attvi". nel caso del prossimo referendum il quorum sarebbe del 40.75%. |
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redribbon Comune mortale
Registrato: 28/05/05 17:17 Messaggi: 2
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Inviato: 29 Mag 2005 13:43 Oggetto: |
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Citazione: | La democrazia invece deve essere partecipazione, perciò ritengo che ogni decisione debba sempre derivare da coloro che esercitano attivamente il diritto-dovere di voto, non da chi per scelta o per semplice menefreghismo se ne resta a casa. Di conseguenza l'astensione dovrebbe avere l'unico significato di delegare gli altri a decidere. Secondo me quindi, e lo dico come provocazione e anche come spunto di discussione, la soluzione migliore per combattere questo subdolo e ingiusto meccanismo sarebbe quella di eliminare qualsiasi quorum, aumentando magari il numero minimo di firme per promuovere un referendum; in questo modo succederebbe che coloro i quali non fossero d'accordo con quanto proposto dovrebbero prendere la loro scheda, andare al seggio e fare una bella croce sul no. Chi invece dovesse decidere di starsene a casa sarebbe consapevole che la sua scelta non avrà avuto nessuna influenza sull'esito del voto. |
Non sono d?accordo con questa assurdità di abolire il quorum per il referundum abrogativo, e sono convinto che è un errore per i seguenti motivi:
quando è fatta e approvata una legge, questa è già legittima di per sé visto che è fatta dal governo che rappresenta la maggioranza degli elettori (al di là delle truffe come il sistema maggioritario) .
Per eliminare tale legge secondo l?assemblea costituente, che ha fatto la costituzione italiana, occorre che almeno la maggioranza assoluta degli italiani sia interessata se tenerla, eliminarla, modificarla?
altrimenti, togliendo il quorum, si potrebbe arrivare all?assurdo che l?1,1% degli elettori o poco + potrebbe determinare l?abolizione di una legge e annichilire il lavoro di un governo legittimamente eletto dalla maggioranza degli elettori, e penso che questa sarebbe una cosa inaccettabile, direi quasi folle.
Quindi penso che il quorum sia assolutamente necessario e legittimo.
Riguardo al dovere del voto, non c?è per il referendum: il diritto-dovere del voto è per le elezioni politiche (art. 48 costituzione) , per il referendum (75 costituzione) c?è soltanto il diritto, non il dovere.
Sull?astensione ?politica? per sfruttare l?astensionismo fisiologico, va rilevato che è comunque un arma a doppio taglio: da una parte si sfrutta l?astensionismo fisiologico per invalidare il referendum, ma dall?altra si corre il rischio di perdere se il quesito interessa la popolazione, quindi direi che il sistema è già bilanciato così.
E cmq secondo me la cosa più soddisfacente in un referendum sul quale non si apprezza il quesito (parlo in generale, non tanto dei prossimi) è andare a votare e rifiutare la scheda, come atto di partecipazione democratica ma contemporaneamente rifiuto di legittimare sia col "si" che col "no" quesiti che non si condividono (perchè non piacciono, perchè si ritiene che il referendum sia inadatto e inadeguato, formulato male, ecc.. ) .
Ciao |
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rebelia Dio maturo
Registrato: 17/07/03 08:22 Messaggi: 7987
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Inviato: 31 Mag 2005 11:16 Oggetto: |
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possono votare anche i fuori sede
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Gateo Dio maturo
Registrato: 17/11/03 18:16 Messaggi: 12379
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Inviato: 31 Mag 2005 13:47 Oggetto: |
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Ho letto il secondo messaggio e sto ancora ridendo... |
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rebelia Dio maturo
Registrato: 17/07/03 08:22 Messaggi: 7987
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Inviato: 31 Mag 2005 15:59 Oggetto: |
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gateo ha scritto: | Ho letto il secondo messaggio e sto ancora ridendo... |
ma lol! avevo letto solo il primo
eh, furio a votare ci tiene!
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holifay Dio maturo
Registrato: 08/03/05 09:48 Messaggi: 2912 Residenza: Milano
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Inviato: 10 Giu 2005 12:01 Oggetto: |
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Pare che l'invito all'astensionismo sia, per certe categorie, illegale. Sul quotidiano metro il quotidiano gratuito che distribuiscono in città, ho letto:
Metro ha scritto: |
Secondo l'articolo 98 della legge elettorale e l'articolo 51 della legge 352/1970 sui referendum l'esercizio dei diritti politici del cittadino non deve dipendere da ordinamenti estranei a quelli dello stato
L'articolo 98 punisce con la reclusione da 6 mesi a tre anni i pubblici ufficiali, gli incaricati di pubblico servizio, gli esercenti di un servizio di pubblica utilità, i ministri di qualsiasi culto e chiunque sia investito di un pubblico potere o funzione civile o militare che "abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse" si adoperino per indurre gli elettori all'astensione |
Arresteranno i vari Ruini e politici?
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Pier Luigi Tolardo Semidio
Registrato: 09/04/05 13:17 Messaggi: 312 Residenza: Novara
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Inviato: 10 Giu 2005 12:12 Oggetto: La Legge parla di abusi..... |
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La Legge parla di abusi per istigare all'astensionismo da parte dei ministri di culto come potrebbe essere un prete che non si limita ad invitare ad astenersi ma minaccia scomuniche oppure di non impartire i sacramenti.
Diversamente, se proibisse la stessa propaganda astensionistica la legge sarebbe in contrasto con la Costituzione che garantisce libertà di parola, di pensiero, di propoaganda religiosa e politica a tutti compreso il Card.Ruini.
Comunque, finora la stessa legge non è mai stata applicata. |
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pincopallino Dio maturo
Registrato: 05/05/02 08:05 Messaggi: 3396 Residenza: Paperopoli
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Inviato: 10 Giu 2005 12:12 Oggetto: |
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Citazione: | Arresteranno i vari Ruini e politici? |
Ruini è straniero (vaticano), non posso arrestarlo. |
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chemicalbit Dio maturo
Registrato: 01/04/05 17:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 10 Giu 2005 15:35 Oggetto: |
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redribbon ha scritto: | Mi sa che per astenersi ad alcuni referendum (nel caso uno voglia votare soltanto ad alcuni dei referendum) occorre rifiutare la\e scheda\e e credo che così toccherà fare a me, con violazione della privacy. |
Se per quello anche se una persona non va a votare
8astensioen percosì dire "totale", la sua privacy è violata ...
Dal verbale risulta chi abbia votato e chi no.
L'unico modo per garantire la segretezza del voto è che tutti votino.
In questo modo non si può sapere se nella cabina elettorale un certo elettore ha messo la croce su sì o no.
Comuqnue privacy ed elezioni vanno poco d'accordo.
Rispondo anche a:
horus ha scritto: | Sulla segretezza del voto ci sarebbero tante cose da dire, io credo di essere uno dei pochi che si è indignato davanti alla scheda per votare: in questo non solo rimane sui registri ma ogni scrutatore da cui vado potrà sapere quante e quali volte sono andato. |
Vale lo stesso discorso ....
anche se fai apposta a "perdere" la scheda, coem proponevi tu,
si può comunque risalire dai verbali.
Ma una cosa ancora più stravagante per la privacy
Per legge le liste elettorali degli elettori devono essere pubbliche.
(questo perché -all'epoca in cui è stata fatta questa legge- consentiva trasparenza.
Passavo davanti al municipio del mio paesino, guardavo sulla lista "come mai il marito della signora Maria, la vicina di casa di mia figlia, non c'è? Quello che parla sempre male del governo ... Non l'avranno mica tolto apposta per non farlo votare! Faccio ricorso!"
Oggi, nelle grandi città non si sa nepprue chi sia il proprio vicino ...)
La cosa strana è che in tale liste sono riportati oltre al nome e cognome, anche luogo e data di nascita (indispensabile per identificare una persona ... ma non è carino dire l'età delle signore )
E anche la professione (a che serve sapere la professione per far votare uno) e lo stato civile (A cosa serve? Ma certo ... perché tra un po' al posto di divideer i registri tra maschi e femmine, li divideranno tra scapoli e ammogliati.)
Hanno cambiato la legge, per far sì che non sia più obbligatorio indicare lo stato civile sulal carta d'identità (a cosa servise poi ...)
però basta che uno vada all'ufficio elettorale del tuo comune per saperlo comunque.
il tutto alla faccia della privacy |
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