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Yara zombie su Facebook, proteste per il gruppo
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Autore Messaggio
{Osvaldo}
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MessaggioInviato: 01 Mar 2011 11:47    Oggetto: Rispondi citando

per haberdasherv:
mio Dio, che bella personcina devi essere.. "lo schifo più profondo", ma chi ti credi di essere, deficiente? ma vai a continuare a bucarti
Comunque hai ragione, probabilmente non ci sono reati: auspico invece che ci sia una bella "causa civile", niente reati, sono i soldi che vanno colpiti, lì va fatto male, devono sentire male come loro hanno fatto male alla famiglia.
Humor nero, ma quale humor nero, tu della libertà non hai capito un accidente. Curati
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{Osvaldo}
Ospite





MessaggioInviato: 01 Mar 2011 12:02    Oggetto: Rispondi citando

per H5N1
grazie del tuo post, mi sembrano ragionamenti ineccepibili.
Poi che ci sia un problema di TV "spazzatura & co." nessuno lo discute, ma stabilire se il problema sia la TV che rincorre la stupidità degli utenti o viceversa non è semplice.
La mia idea è che nonostante tutto siamo liberi e nessuno ci impedisce di cambiare canale. Ognuno fa le scelte che vuole. Prendersela sempre con gli altri è troppo facile. Spesso nelle mattine che prendo il treno noto ragazzi/e giovanissimi, con la sigaretta in mano già alle 7 di mattina: cioè, hanno la salute ma vanno già a rovinarsela.. di chi è la colpa? Non avranno già sentito più e più volte che il fumo fa male? E' scritto pure sulle scatole.. Eppure fumano e si sentono "ganzi". Beh, finiamola col buonismo: è colpa loro. Non è che non sanno, né che qualcuno gli punta una pistola. Anche io potevo fumare, ma la mia testa mi ha detto che era meglio di no. saluti
ovviamente a La Vita in Diretta preferisco Geo & Geo
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{Osvaldo}
Ospite





MessaggioInviato: 01 Mar 2011 12:24    Oggetto: Rispondi citando

E scusatemi se scoccio ancora.. vorrei esprimere un ultimo concetto.
A fronte della TV che "ci rincoglionisce" (ma come fate a saperlo? la guardate quindi...), c'è un altro "fenomeno" che è quello della "virtualità": chi passeggia in giro con PC, giochini e web, crede che la realtà sia uguale. Ecco allora che si mette alla guida su strada come se stesse facendo Rally 2010..
Riguardo il problema "reati", attenzione: al di là di quello che io "auspico", i reati "esistono". Per dire, non è che per chi va in una scuola e spacca e ruba si "auspica" un reato: C'E' un reato. Se pubblichi su Internet una foto scattata in privato, contro la volontà del soggetto, C'E' un reato (non sono sicuro al 100%).
Nel caso specifico, e per restare in tema di "realtà virtuale", mi risulta che è un reato "appropriarsi dell'identità di un'altra persona": i ragazzetti con queste cose ci giocano, ma FARSI PASSARE PER UN ALTRO (intendo il profilo "piratato" di Yara) credo proprio che E' un reato.
Quindi, come dire: non è solo che io "spero" che ci sia un reato. Quello che dico è "se c'è un reato, lo si persegua": com'è giusto che sia (la legge dovrebbe essere uguale per tutti)...
ps - una famiglia così composta e colpita non meritava tutta questa stupidità
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OXO
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MessaggioInviato: 01 Mar 2011 12:26    Oggetto: Rispondi citando

Credo che su questa imbarazzante vicenda ci sia poco altro da dire: rimane però il rammarico che tutta questa giustificata rabbia contro un modo di fare (dis)informazione ormai imperante non trovi riscontro nella società civile... Rolling Eyes

P.S.: Osvaldo, ti pregherei di moderare i termini, visto anche che sei ospite qui dentro.
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{Stew}
Ospite





MessaggioInviato: 01 Mar 2011 12:30    Oggetto: Rispondi citando

Questo è uno dei tanti motivi per cui odio Facebook, la potenza del web in mano a persone ignoranti, questi sono i risultati.
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linguist
Semidio
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MessaggioInviato: 01 Mar 2011 13:15    Oggetto: Re: no, non credo che basti spegnere la televisione! Rispondi citando

{Peppe} ha scritto:
[...]No, scusate, non basta affatto spegnere la televisione, (già Maurizio Costanzo ha provato più volte a far passare il telecomando come uno strumento di democrazia) Se io ad esempio nella mia ipotetica TV commerciale trasmettessi all'ora di pranzo un film pornografico (avete presente? quello della peggio specie che possiate immaginare!) o un bel salotto dove i convenuti bestemmiassero in maniera indegna, sareste ancora disposti a dire che è tutto regolare e che..."basta spegnere la televisione"?
Questi conduttori dovrebbero vergognarsi ad accettare la conduzione di simile immondizia, e dovrebbero anche sentirsi responsabili (per la loro parte) dell'inebetimento crescente del popolo italiano.


Inutile scaldarsi. Non credi che il telecomando con quel bel pulsante rosso indichi ancora la poca libertà che ci resta? Ti sbagli. Senza troppa televisione si vive bene, anzi benissimo. Accendila solo per i programmi che reputi interessanti, divertenti, istruttivi, che ti permettono di trascorrere del tempo libero in relax. Il resto è solo immondizia. Se c'è una parte dell'opinione pubblica che è costituita da decerebrati mentecatti che si crogiolano nei programmi in discussione, ciò non deve scandalizzarci. Ognuno trova il degno compagno. I presentatori di quei programmi fanno quel che viene loro ordinato.

Se operi delle scelte nei siti internet che sfogli, se scegli i libri che leggi, se selezioni il tipo di abbigliamento che indossi, se decidi che auto guidare, se fai una cernita tra le persone che intendi frequentare, perché non pensi di poter fare lo stesso con la televisione? Io lo faccio e vivo un po' meno male degli altri.

Se ancora non lo hai fatto leggi il romanzo di George Orwell "1984", allora vedrai che quando non avremo più a disposizione un pulsante per spegnere, quella sarà la fine. Concordo che oggi siamo agli inizi, ma il finale lo possiamo ancora scrivere noi.

Se un programma non ha pubblico, chiude. Semplicemente perché chi paga la pubblicità non ha motivo di spendere soldi per un programma che non genere ritorni economici. Semplice regoletta che anima la tv, anche quella pubblica. Ciao
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{Osvaldo}
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MessaggioInviato: 01 Mar 2011 14:52    Oggetto: Rispondi citando

Oxo, niente da dire su haberdasherv? :-)
I miei post "prima" e "dopo" l'OFFESA PERSONALE del "signore" (che nemmeno mi conosce) mi sembra siano del tutto pacati, o quanto meno ragionati (se non anche ragionevoli). So di essere un ospite e vi ringrazio della libertà che date. buon lavoro
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dany88
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MessaggioInviato: 01 Mar 2011 15:35    Oggetto: Rispondi citando

e invece a me sembra una buona provocazione, quando vedo approfondimenti sul caso Yara o il caso Scazzi di 2-3 ore dove parlano, ipotizzano, decretano, ignorando ciò che accade fuori dal giardino di casa (dove i morti sono all'ordine del giorno) questo fa scandalizzare, non un gruppo provocatorio su facebook.

E poco centrano i "meccanismi psicologici dei genitori", questi scattano per il solo fatto che se ne parola in continuazione, se si desse alle notizie il peso che meritano ciò non accadrebbe. Perchè per esempio anche in Libia stanno morendo donne e bambini, ma in continuazione
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Gladiator
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MessaggioInviato: 01 Mar 2011 23:17    Oggetto: Re: no, non credo che basti spegnere la televisione! Rispondi citando

linguist ha scritto:
(...)Inutile scaldarsi. Non credi che il telecomando con quel bel pulsante rosso indichi ancora la poca libertà che ci resta? Ti sbagli. Senza troppa televisione si vive bene, anzi benissimo. Accendila solo per i programmi che reputi interessanti, divertenti, istruttivi, che ti permettono di trascorrere del tempo libero in relax. Il resto è solo immondizia. Se c'è una parte dell'opinione pubblica che è costituita da decerebrati mentecatti che si crogiolano nei programmi in discussione, ciò non deve scandalizzarci. Ognuno trova il degno compagno. I presentatori di quei programmi fanno quel che viene loro ordinato.

Se operi delle scelte nei siti internet che sfogli, se scegli i libri che leggi, se selezioni il tipo di abbigliamento che indossi, se decidi che auto guidare, se fai una cernita tra le persone che intendi frequentare, perché non pensi di poter fare lo stesso con la televisione? Io lo faccio e vivo un po' meno male degli altri.

Se ancora non lo hai fatto leggi il romanzo di George Orwell "1984", allora vedrai che quando non avremo più a disposizione un pulsante per spegnere, quella sarà la fine. Concordo che oggi siamo agli inizi, ma il finale lo possiamo ancora scrivere noi.

Se un programma non ha pubblico, chiude. Semplicemente perché chi paga la pubblicità non ha motivo di spendere soldi per un programma che non genere ritorni economici. Semplice regoletta che anima la tv, anche quella pubblica. Ciao

Straquoto!
Concordo anche sul fatto che il finale è ancora nelle nostre mani anzi, nel nostro dito che opera sul telecomando.
Se il pubblico non segue una trasmissione questa chiude poichè chi mette fuori i soldi della pubblicità taglia i fondi, se tutti usassimo il telecomando per cambiar canale o spegnere la TV quando c'è una di quelle trasmissioni, che definir spazzatura è un complimento, per cerebrolesi non verebbe in mente ad altri deficienti di uscirsene con assurdità improponibili di questo tipo. Grrr
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tnpo1976
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MessaggioInviato: 02 Mar 2011 01:42    Oggetto: Rispondi citando

I soliti giornalisti italiani oramai discutono solo di Facebook e Ipad, infatti vanno a scovare delle pagine di pessimo gusto (che in Italia pare essere un reato, viste le solite reazioni della PolPosta) pubblicate su Facebook, ignorando completamente la mitica Nonciclopedia che dedica appositi articoli ai casi di Avetrana e Brembate.
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{Osvaldo}
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MessaggioInviato: 02 Mar 2011 08:33    Oggetto: Rispondi citando

O vediamola questa Nonenciclopedia:

Citazione:
Yara Gambirasio è una ex-ragazza scomparsa che per diverse settimane ha dato lavoro a Lamberto Sposini e Barbara d'Urso.
Yara nasce a Sgomberate di Sopra, un paese che confina con Scendete di Sotto, provincia di Aprite la Finestra, a metà strada tra Bergamo e Bergamo. La sua intera infanzia è tuttora sconosciuta, si sa solo che ha frequentato la scuola media nello stesso paese in cui è nata. Settimanalmente si recava nella palestra di un paese nelle vicinanze, Rastrellate la Cantina, prima di realizzare il suo sogno di diventare una star televisiva.
Il 26 novembre del 2010, però, avviene la scomparsa. La ragazza stava uscendo dalla palestra, dove di solito c'erano ad attenderla i genitori. Quel giorno, però, tutti gli abitanti del paese che si trovavano nelle vicinanze della palestra dovevano essere distratti dalla nebbia. Nessuno infatti si accorge che la ragazza viene rapita dall'uomo invisibile (probabilmente un immigrato africano iscritto alle bestie di Satana e con un chiaro accento rumeno).
Dopo aver guardato lo speciale su Yara Gambirasio andato in onda su Rai 1, la polizia ha subito iniziato le ricerche. A capo delle indagini, il Mago Otelma. Aiutato inoltre da una decina di medium che avevano avuto visioni. Esclusi invece i cartomanti, tra le proteste del pubblico a casa.
I tre testimoni principali (Non vedo, Non sento, Non parlo) hanno parlato molto dettagliatamente, per sentito dire, di cose che non avevano visto in prima persona e che avevano sentito in TV. Così, quando i magistrati hanno ascoltato le loro dichiarazioni, si sono ritrovati tra le mani una puntata di La vita in diretta. Le testimonianze sono state subito messe agli atti. Secondo indiscrezioni trapelate dal commissariato, comunque, il testimone chiave sarebbe Lamberto Sposini, tuttora il più informato di tutti sulla vicenda.
Le forze dell'ordine hanno setacciato il paese in lungo e in largo, cercando sotto i letti, negli armadi e nei vecchi cantieri abbandonati, ma senza successo. A pochi giorni dalla scomparsa di Yara arriva una lettera di un ex carcerato che, come tutti gli ex carcerati, è un uomo d'onore amico dei bambini. La lettera recitava così:

Citazione:
«Cara polizzia, non sono un mitomane e non ho poteri maggici. Ma però vi posso assicurare che Yara, la bambina scomparsa che state cercando, sta in un cantiere abbandonato quavvicino. Cercate più meglio e vedete che la trovate.» (Firmato: Topo Gigio)
La preziosa testimonianza è stata attentamente valutata dalla polizia, che dopo circa un mese è riuscita a decifrarne il criptico messaggio e ha capito che forse era il caso di dare un'occhiata nel cantiere. Stranamente non è stato trovato niente di rilevante.
Come da copione, dopo la scomparsa la macchina mediatica si è subito messa in moto. Per diverse settimane il caso Yara ha tenuto banco, scalando la hit parade dei palinsesti televisivi fino a superare in classifica la più gettonata Sarah Scazzi. Alcuni giornalisti de "La vita in diretta" si sono accampati direttamente sotto il portone di casa. Di mattina facevano anche colazione con i genitori della povera ragazzina dispersa, così da guadagnare tempo per le interviste. Alla fine della vicenda il caso Yara ha ottenuto un importante secondo posto alle spalle del caso Sara e seguito dal caso delle Gemelline svizzere, finite giustamente al terzo posto perché straniere.
L'efficiente lavoro della polizia ha fatto sì che le ricerche si concludessero dopo tre mesi, perché la vicenda aveva ormai esaurito il suo impatto mediatico e non aveva più niente da dire. Anche perché tra i parenti di Yara non c'era nessun accusato, né uno zio psicolabile né una cugina decerebrata, proprio niente. Il 26 febbraio 2011 viene quindi ritrovato il corpo senza vita della ragazzina, il che porta nuovo audience nei programmi di tuttologia trasmessi in quell'orario morto del pomeriggio quando quelli che guardano la TV lo fanno perché l'unica alternativa sarebbe suicidarsi.
La vicenda si conclude così con la morte di una tredicenne i cui resti vengono dati in pasto ad avvoltoi mediatici che hanno come obiettivo l'indice degli ascolti, e una plebaglia impazzita che invoca la pena di morte contro l'uomo invisibile.


Letto: visto nel contesto della situazione che si è creata col gruppo degli idioti, direi abbastanza penoso.. beh, almeno è scritto con humor intelligente, ed è piuttosto chiaro che chi viene criticato è il mondo mediatico (e la polizia).
In altro momento mi avrebbe anche fatto ridere.
Mi sembra di cattivo gusto la didascalia sulla foto:
"Yara Gambirasio, in posa per la foto che verrà trasmessa un milione di volte nei TG italiani".
Mi sembra un po' la tecnica dei "graffitari", che per contestare qualcosa, o dimostrare che esistono, invece di fare qualcosa di bello (per esempio potrebbero fare dei disegni) sporcano tutto quello che capita a loro tiro (e sporcano nel caso Yara non è un termine a caso) con le loro sigle. saluti
ps - non venitemi a scrivere dei graffiti espressione d'arte... :-) 1 su 1000, se va bene
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OXO
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MessaggioInviato: 02 Mar 2011 09:41    Oggetto: Re: no, non credo che basti spegnere la televisione! Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
Straquoto!
Concordo anche sul fatto che il finale è ancora nelle nostre mani anzi, nel nostro dito che opera sul telecomando.
Se il pubblico non segue una trasmissione questa chiude poichè chi mette fuori i soldi della pubblicità taglia i fondi, se tutti usassimo il telecomando per cambiar canale o spegnere la TV...

Purtroppo sono d'accordo solo in parte: l'Auditel è un mostro tentacolare ma alla mia porta non ha mai bussato.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 02 Mar 2011 19:28    Oggetto: Re: no, non credo che basti spegnere la televisione! Rispondi citando

OXO ha scritto:
Gladiator ha scritto:
Straquoto!
Concordo anche sul fatto che il finale è ancora nelle nostre mani anzi, nel nostro dito che opera sul telecomando.
Se il pubblico non segue una trasmissione questa chiude poichè chi mette fuori i soldi della pubblicità taglia i fondi, se tutti usassimo il telecomando per cambiar canale o spegnere la TV...

Purtroppo sono d'accordo solo in parte: l'Auditel è un mostro tentacolare ma alla mia porta non ha mai bussato.

Beh neanche alla mia, però credo e spero vivamente che il sistema per decidere se una trasmissione sia o meno seguita sia proprio questo e su questo si basa la mia affermazione.
L'alternativa che vedo a ciò è troppo raccapricciante e non voglio assolutamente credere che sia totalmente vera... magari solo in parte. Non ci viene fatto vedere quello che è più seguito dal pubblico, quindi anche se cambiamo canale o spegnamo la TV non conta nulla, ma veniamo costretti a vedere quello che più conviene a chi manda in onda le trasmissioni quindi l'obiettivo è renderci completamente decerebrati e privi di spirto critico in modo che chiediamo sempre di più di vedere trasmissioni per decerebrati in un effetto valanga.

Mmmmh... sarà che aveva ragione Bonvi con l'arma finale del dr. Goebbels? Confused
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{Osvaldo}
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MessaggioInviato: 03 Mar 2011 09:07    Oggetto: Rispondi citando

ciao Gladiator. Premesso che mi pare che grosso modo la pensiamo simile, un commento sul tuo ragionamento "in ipotesi", quando scrivi:
"L'alternativa che vedo a ciò è troppo raccapricciante e non voglio assolutamente credere che sia totalmente vera... magari solo in parte. Non ci viene fatto vedere quello che è più seguito dal pubblico, quindi anche se cambiamo canale o spegnamo la TV non conta nulla, ma veniamo costretti a vedere quello che più conviene a chi manda in onda le trasmissioni".
Si, in teoria tutto è possibile, però osservo due cose:
1) io non guardo le trasmissioni perché mi dicono che in tanti altri le guardano.. guardo quelle che mi piacciono. Credo sia così per quasi tutti. Certo, un po' di pubblicità "spinge" (vedi certi film pessimi ma ben recensiti).
2) non credo che gli inserzionisti, che pagano in base agli spettatori, sarebbero molto contenti di certe furbate.. Quindi, anche ammesso che si volessero fare, c'è un "conflitto di interessi" inteso come soldoni.. per cui la vedo complicata.

Insomma: in realtà il pulsante lo abbiamo ancora noi, eccome!
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OXO
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MessaggioInviato: 03 Mar 2011 09:46    Oggetto: Rispondi citando

Purtroppo propendo per la seconda ipotesi... Sad

Qualche post fa citavi Orwell: più passa il tempo e più riesco a comprendere l'immensa grandezza di uno scrittore che ci aveva visto parecchio, ma parecchio lungo... Rolling Eyes
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Gladiator
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MessaggioInviato: 03 Mar 2011 18:50    Oggetto: Rispondi citando

{Osvaldo} ha scritto:
ciao Gladiator. Premesso che mi pare che grosso modo la pensiamo simile, un commento sul tuo ragionamento "in ipotesi", quando scrivi:
"L'alternativa che vedo a ciò è troppo raccapricciante e non voglio assolutamente credere che sia totalmente vera... magari solo in parte. Non ci viene fatto vedere quello che è più seguito dal pubblico, quindi anche se cambiamo canale o spegnamo la TV non conta nulla, ma veniamo costretti a vedere quello che più conviene a chi manda in onda le trasmissioni".
Si, in teoria tutto è possibile, però osservo due cose:
1) io non guardo le trasmissioni perché mi dicono che in tanti altri le guardano.. guardo quelle che mi piacciono. Credo sia così per quasi tutti. Certo, un po' di pubblicità "spinge" (vedi certi film pessimi ma ben recensiti).
2) non credo che gli inserzionisti, che pagano in base agli spettatori, sarebbero molto contenti di certe furbate.. Quindi, anche ammesso che si volessero fare, c'è un "conflitto di interessi" inteso come soldoni.. per cui la vedo complicata.

Insomma: in realtà il pulsante lo abbiamo ancora noi, eccome!

Ciao Osvaldo, si, leggendo i tuoi post ritengo che il nostro pensiero abbia parecchi punti in comune, anche sul punto 1 del tuo ultimo post concordo in pieno, il problema è: su 20 milioni di telespettatori, quanti si comportano come noi e quanti, invece, si lasciano consciamente o inconsciamente condizionare?
Sul punto 2 invece c'è anche un'altra possibilità che va comunque espressa e, credo, sia il completamento del post di OXO: e se gli inserzionisti sono d'accordo con i gestori dei media - e in Italia non è una condizione così astrusa dal momento che, in alcuni casi, fanno capo alla medesima testa - a quel punto il conflitto d'interessi decade e comunque il condizionamento, se funziona, porta egualmente i soldi in cassa.

Ciao.
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MessaggioInviato: 04 Mar 2011 12:02    Oggetto: Rispondi citando

Io vorrei aggiungere solo i miei due cent.

Da sempre esiste gente senza scrupoli, la corruzione del potere. Lo si può vedere a tutti i livelli.
Più si va in alto e più si ottiene e più si ha da perdere e si è pronti a fare carte false pur di mantenere lo 'status'.
Una bassa percentuale ha la responsabilità morale di non abusare del suo potere.
Mi chiedo quindi perché politici, direttori di televisioni, di multinazionali, debbano fare eccezione. Rolling Eyes
L'unico motivo realistico è che lo si voglia credere per non doversi sentire sopraffatti, impotenti, o comunque per non dover anche reagire.

Mi preoccupano i commenti in cui si scrive "Non voglio assolutamente credere che..."; è proprio su questo che fanno leva, sulla volontaria cecità del popolo, che preferisce l'incoscenza alla verità.
Occhio non vede, cuore non duole.
E ovviamente non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Non voler 'vedere' perché non si riesce ad accettare la realtà crea un terreno fertilissimo per chi invece non si fa scrupoli ad abusare della realtà delle cose.
Il perbenismo, la moralità, la religione, l'ipocrisia della democrazia, sono tutte cose che devono esistere per la plebe..... non certo per chi è ai vertici.
E' così più o meno dall'era preistorica. Adesso c'è solamente più ipocrisia che è un buon surrogato dell'oppressione (praticamente può esser sfruttata per un auto-repressione): vedi lo storico Rito del Caprio Espiatorio.

E' perché ci facciamo distrarre dai luccichii del consumismo (cellulari, facebook, macchine, bei vestiti, alcohol la sera a ballare, status sociale medio-borghese, etc.) che riusciamo a sopportare i soprusi legali, l'eccessiva tassazione, l'evidente abuso di potere e d'ufficio per interessi personali o di business.

il Re è Nudo, ma finché dispensa spicciolini tutti fanno finta di niente, e si fanno fare di tutto.

Orwell sarà anche fantascienza (che notoriamente è un genere di 'denuncia' del presente) ma quel che ha scritto è stato preso seriamente d'ispirazione da chi vuole comandare senza troppo dissenzo.
Crying or Very sad
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MessaggioInviato: 05 Mar 2011 14:51    Oggetto: Rispondi citando

Pictor ha scritto:
(...)Mi preoccupano i commenti in cui si scrive "Non voglio assolutamente credere che..."; è proprio su questo che fanno leva, sulla volontaria cecità del popolo, che preferisce l'incoscenza alla verità.
Occhio non vede, cuore non duole.
E ovviamente non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
(...)

Ti assicuro che il mio "Non voglio..." era da intendersi alla Benigni "figurati se è vero".
Purtroppo però, forse, sono tanti quelli che nemmeno si pongono questi dubbi e, come conseguenza, ci troviamo ogni giorno di più in una situazione sempre più orwelliana. Crying or Very sad
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MessaggioInviato: 07 Mar 2011 17:36    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
Ti assicuro che il mio "Non voglio..." era da intendersi alla Benigni "figurati se è vero".

Perdonami, ho frainteso perché troppa gente ogni giorno ha un tipo di reazione simile.
Il meccanismo psicologico è il distacco, la menzogna, la distorsione della verità per non doverla affrontare.

Citazione:
Purtroppo però, forse, sono tanti quelli che nemmeno si pongono questi dubbi e, come conseguenza, ci troviamo ogni giorno di più in una situazione sempre più orwelliana. Crying or Very sad


Un 1984 è fattibile se tutti accettano (per pigrizia, per omologazione) di lasciar gestire certi problemi ad enti, senza chiedere di avere voce in capitolo, senza chiedere di avere una dignità come persone piuttosto che come elettori o cittadini, senza chiedere di capire quello che viene fatto loro.
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Ermengarda Categna
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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 16:56    Oggetto: Rispondi

A costo di aggiungere rumore su rumore, mi permetto una considerazione. Noi che dibattiamo su questo forum siamo evidentemente persone in grado di usare il nostro senso critico, anche se evidentemente non tutti giungiamo alle stesse conclusioni. Siamo tutti ad un grado sufficiente di cultura che ci permette di accedere al web, di selezionare i siti e di ragionare su cio` che incontriamo nella navigazione. Ne facciamo anche oggetto di un dibattito collettivo, come questo. Bene. Ma che percentuale rappresentiamo? Quante persone in questo momento si beano di una novela, di una televendita o di una trasmissione del dolore, quante si sentono emotivamente coinvolte in una delle orride vicende che avete citato solo perche` l'hanno vista in tv? E quante, davanti ad un omicidio (orribile, per carita`) spiattellato in tv si commuovono, ma ignorano magari il marginale che ha fame e freddo a due isolati da casa loro?

Per questi la televisione agisce in forma assolutamente manipolatoria, queste persone, culturalmente svantaggiate ma statisticamente numerose, sono completamente indifese davanti all'informazione; sono spettatori che non useranno mai il telecomando in funzione democratica, anzi, lo subiranno. Sono le masse di manovra che chi ha la capacita` e i mezzi per farlo manovra a piacimento. Sono quelli che voteranno sempre la persona che ispira loro piu` fiducia, senza rendersi conto di aver scelto chi in realta` gli e` stato imposto con il gioco dei bussolotti, che comperando quel certo detersivo vedranno il bucato piu` bianco perche` il piu` bianco e` nei loro occhi. Un vilain di un cartone animato di un po' di anni fa, smascherato pubblicamente per tutte le sue malefatte, urlava alla sua audience: ma a chi volete credere, a ME o ai vostri occhi? Ecco, appunto, molti sono culturalmente cosi` sguarniti da essere disposti a credere a cio` che il vilain del momento veicola attraverso la televisione.

Questo non giustifica il cattivo gusto, ma forse aiuta a comprendere da dove venga la tentazione di costruire un sito cattivista, che si distingua dalla telesbobba quotidiana. Il vero limite di una contestazione del genere, buon gusto a parte, e` il fatto che si rivolge sempre agli stessi, a quelli che gia` di loro hanno i mezzi per interpretare i messaggi dei media, mentre non arriveranno mai agli altri. Insomma, ce le cantiamo e suoniamo sempre tra di noi.
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