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Zeus News Ospite
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Inviato: 14 Giu 2011 17:23 Oggetto: AgCom: l'Italia non è abbastanza digitale |
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Commenti all'articolo AgCom: l'Italia non è abbastanza digitale
Nella relazione annuale dell'Authority per le Comunicazioni, il nostro è un paese di serie B.
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{pippolo} Ospite
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Inviato: 14 Giu 2011 19:17 Oggetto: |
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Buongiorno.
Si e' svegliato anche il garante, piuttosto prenda delle decisioni, queste cose le viviamo e le sappiamo gia' |
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Luko Dio maturo
Registrato: 07/05/09 11:35 Messaggi: 1001
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Inviato: 15 Giu 2011 00:02 Oggetto: - |
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Quando forniranno un servizio decente ad un prezzo contenuto l' Italia diverrà un paese come ogni altro.
Dubito comunque che solo il 2% del territorio non sia coperto e dubito fortemente che solo il 18% degli italiani abbia meno di 2Mbps. |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 15 Giu 2011 08:00 Oggetto: Questa sì, che è una buona notizia! |
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Per chi ci crede.
Personalmente, pensavo che ormai fossimo in serie C. E da tempo. |
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sigare Mortale devoto
Registrato: 24/02/11 10:33 Messaggi: 13 Residenza: ravenna
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Inviato: 15 Giu 2011 12:01 Oggetto: |
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Citazione: | Reti fisse paralizzate. Sulla copertura della banda larga, "c'è ancora un 4 per cento di digital divide da colmare, cui si aggiunge circa il 18 per cento della popolazione servita da Adsl sotto i 2 Mbps. Siamo sull'orlo della retrocessione in serie B", ha detto. "Questo potrebbe anche precludere all'Italia la possibilità di estendere il servizio universale alla banda larga". È noto che il piano Romani (Paolo Romani, ministro allo Sviluppo Economico) 2010-2012 per colmare il digital divide non ha più ricevuto l'adeguata copertura finanziaria.
Il risultato è che nel breve e medio periodo la copertura progredirà solo di poco. Secondo l'ultimo rapporto 2 della Commissione europea, appena pubblicato, ci sono già in Europa molti Paesi, come Francia e Regno Unito, che hanno raggiunto il 100 per cento di copertura banda larga.
Ma paralizzata sembra soprattutto la rete di nuova generazione (Ngn, in fibra ottica nelle case). In Italia ad avere un'offerta commerciale attiva è ancora solo Fastweb, mentre di è in attesa di Telecom Italia. Non è più partita la società pubblico-privata coordinata da Romani, con tutti gli operatori, per estendere l'Ngn su almeno il 50 per cento della popolazione entro il 2020. Il motivo sono i contrasti sulle regole e la gestione alla base della nuova rete, tra Telecom Italia e il governo. Calabrò nota però che non è più tempo di discutere, “è il momento che vengano assunti precisi impegni contrattuali che assicurino la convergenza sull'obiettivo, con investimenti condivisi".
Secondo Calabrò, l'azione pubblica deve fare di più, "non si può limitare alle sole aree a fallimento di mercato" (cioè quelle dove gli operatori non ritengono conveniente investire). ''Gli operatori di telecomunicazione - continua il presidente dell'Agcom - sono in surplace, come i ciclisti nelle gare su pista. Ci pensate se al momento di costruire le strade ferrate ci si fosse chiesti in quanti mesi si sarebbe avuto il rientro dell'investimento?''. Calabrò ne approfitta anche per ribadire un concetto: anche gli over the top (come Google) dovrebbero partecipare alle nuove infrastrutture e non limitarsi a utilizzarle. |
da repubblica
http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/06/14/news/agcom_internet_impantanata-17677637/
in fondo pagina la parte piu bella anche se la notizia è vecchia (e insiste il calabrone)
Citazione: |
Calabrò denuncia anche che l'Italia primeggia per pirateria digitale. È uno spunto per sostenere una delibera con cui l'Autorità vuole introdurre norme per bloccare in maniera più facile i siti che diffondono file pirata. Sarebbe però una delibera anticostituzionale, almeno secondo alcune organizzazioni che oggi stesso hanno presentato alla Camera dei Deputati un Libro Bianco, per protestare contro le intenzioni di Agcom. |
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{Roberto} Ospite
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Inviato: 30 Giu 2011 21:28 Oggetto: |
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Decidetevi signori dell'agcom, non potete sviluppare il digitale e mettere il bavaglio a internet per tutelare i diritti di pseudo autori che dovrebbero solo ringraziarmi se ogni tanto scarico le loro "opere" e perdo tempo per ascoltarle.
Vigilate contro le truffe vere, quelle degli operatori che si mettono d'accordo per fotterci i mega e aumentarci l'abbonamento. |
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