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Bavaglio italiano al Web dal 6 luglio?
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Autore Messaggio
valvasev
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MessaggioInviato: 30 Giu 2011 18:48    Oggetto: Rispondi citando

Chi kakkio e dell'Agcom ???
dire che dell'Agcom, abbia interessi con berlusca mi sembra esagerato, per me dell'Agcom" e più un sindacato di sinistra che di destra e a difesa sopratutto della propria operatività. Praticamente L'ennesino Paraculo figlio di gnocca italiano
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splarz
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MessaggioInviato: 30 Giu 2011 20:59    Oggetto: Rispondi citando

@valvasev: guarda che il presidente dell'agcom, corrado calabrò, è uomo di berlusconi. il fatto che sia, inoltre, a lui del tutto devoto lo dimostrano anche le intercettazioni dell'inchiesta di trani.

non sono affatto d'accordo con attivissimo: che razza di ragionamento è quello per cui va tutto bene perchè, nella pratica, non saranno mai in grado di applicare la norma?
è ovvio che la norma non è fatta per difendere il copyright, bensì per disporre di uno strumento legale col quale l'agcom può agire discrezionalmente su mandato del governo. complottismo? mica tanto: di leggi schifose ne hanno tentate tantissime in questi anni, credo che attivissimo lo sappia. e credo anche che, sebbene susciti ribrezzo abbassarsi a buttarla in politica, in questo caso non ci si possa esimere dal farlo.
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etabeta
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MessaggioInviato: 30 Giu 2011 21:04    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:
etabeta ha scritto:
Perchè il Sig. Attivissimo non viene a risiedere in Italia anzichè in Svizzera poi vedremo se la sua opinione non cambierà.
E 'la politica che deve occuparsi di leggi e le leggi non possono essere incostituzionali.
E' un diritto di tutti fruire della rete.
Se qualcuno per mezzo della rete compie qualcosa configurabile come reato va' perseguito ma non si può pensare di perseguire il mezzo per tutelare l'interesse di pochi già ampiamente tutelabile denunciando chi perpetra gli illeciti (ovvero chi pone in condivisione e chi scarica).

Twisted Evil


Quoto in toto!

Il guaio è che in Italia la situazione è peggiore di quanto sembri e all'estero non sembra "brutto il lupo" come da vicino che ti azzanna!

NDR: Ma non era in Inghilterra?

Ciao


In Svizzera il regime fiscale è più favorevole che non in Inghilterra.
Da persona intelligente ha pensato bene di trasferirsi, e poi l'Inghilterra è umida e nebbiosa.
Se non ricordo male credo abiti in Ticino posto che non mi sognerei mai di visitare visto che sono dei razzisti patentati.
Le uniche volte che passo per il Ticino è in autostrada per recarmi in Svizzera civile.
Wink
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{Valerio Di Stefano}
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MessaggioInviato: 30 Giu 2011 21:09    Oggetto: Rispondi citando

Paolo Attivissimo è una brava persona. Sono stato in contatto con lui, anni fa, certo, lui non lo ricorderà neanche, ma pazienza, avere uno scambio di mail con una "vedette" di Internet è come avere una foto con il proprio cantante preferito, insomma, son soddisfazioni.

Ma con l'articolo "Bavaglio italiano al Web dal 6 luglio?", pubblicato su Zeus News proprio oggi, e riguardante il pensiero dell'articolista-acrobata del Web sulla questione Copyright-AGCOM Attivissimo l'ha proprio buttata fuori. Cannata. Ciccata. O quel che volete.

Per carità, gli vogliamo bene lo stesso, ma proprio perché gli vogliamo bene non possiamo fare a meno di manifestagli tutto il nostro dissenso (sì, parlo al plurale majestatis, e allora?)

Citazione:
Attivissimo sottotitola: "Muore il Web italiano. Esagerati." e il senso del suo articolo è proprio questo. Probabilmente pensa che si stia facendo troppo allarmismo o si dia troppa importanza alla faccenda AGCOM. O che, dietro questi allarmismi di una stampa non certo informatissima (ne convengo!) ci siano interpretazioni politiche.

Scrive:
"La vicenda deriva subito sulla politica, con grida di complotto ordito da Berlusconi e Mediaset per sabotare Internet, vista come "minaccia al loro business".
Perché, non è vero, forse? Chissà chi è che può avere interesse a far sì che un organismo amministrativo nominato dai politici si sostituisca alla magistratura per dire cose è lecito pubblicare e cosa no, e magari far vedere i sorci verdi a un blogger che ha avuto l'unico torto di inserire un filmato della Medusa su YouTube ed usarlo in modalità "embedded"...

Ma, si sa, noi italiani siamo sempre quelli che gridano "Al fuoco!"
Attivissimo prosegue:
"Parliamoci chiaro: questo dell'Agcom, come ogni altro tentativo di imbavagliare la Rete, è destinato a fallire per motivi assolutamente fisiologici."

Non conosciamo quali siano questi motivi fisiologici che porteranno al clamoroso fallimento della regolamentazione, probabilmente una diarrea fulminante di tutti i nostri parlamentari, perché il testo è stato difeso anche da Fini, e va beh, c'era di che aspettarselo, e proprio per questo non c'è da aspettarsi nulla di buono.
Attivissimo ha un ottimismo della volontà che lascia sbigottiti. Sembra uno di quegli amici che quando ha qualche guaio ti dà una pacca sulla spalla e ti dice "Ma va' là, figurati, che vuoi che accada! Ragiona, cosa potrà mai succedere?" e tu che te ne vai poco convinto, con un sorriso di circostanza e il dubbio addosso.

Il dubbio deriva da un imperativo anagrafico. Attivissimo è residente in Svizzera. Sì, è vero, ogni tanto viene in Italia, fa delle conferenze, ha contatti strettissimi con il Bel Paese ove il sì suona, ma, soprattutto, vive in una nazione in cui a nessuna persona sana di mente verrebbe mai in testa di sostituire al potere giudiziario quello amministrativo. E a nessuno in Svizzera girerebbe la ciribiricoccola di chiudere un procedimento per violazione del copyright in 2 + 5 = 7 giorni senza un normale e sacrosanto procedimento giudiziario con accusa e difesa sullo stesso piano e un giudice terzo che ascolta, valuta e decide.
L'Italia è il paese delle anomalie, e lo è a tal punto che l'anomalia diventa la normalità. E fa bene Paolo a scrivere "Sapete bene che quando si tira in ballo la politica italiana mi vengono i conati di repulsione" ma sapesse a noi!
E quindi, come si dice dalle mie parti, è meglio aver paura che buscarne. Anche se, sempre come dice lui: "Verrà dimostrata invece una sola cosa: che i governi non hanno la più pallida idea di come funzioni Internet e sono mentalmente fermi all'Ottocento. Ne pagheranno le conseguenze."
La premessa è vera. I governi, specialmente quello italiano, non hanno la più pallida idea di come funzioni internet e siamo ancora a un clima da pre-rivoluzione industriale, ma la conclusione è palesemente errata. Non ne pagheranno le conseguenze loro, ne pagheremo (e a caro prezzo!) le conseguenze noi utenti.

Tra i modi propositi da Attivissimo "per far fallire in modo elegante e civile quest'ennesimo giro di giostra" c'è quello di "sommergere l'Agcom di segnalazioni di presunte violazioni. Noi siamo in tanti; loro sono in pochi. Basta qualche decina di migliaia di segnalazioni per mandare in tilt il sistema."
E' una ipotesi suggestiva, non c'è che dire, ma le segnalazioni all'AGCOM devono essere fatte (secondo il testo) dai detentori dei diritti, non dal cittadino qualunque, e sempre dopo un sommario e inutilmente democratico interpello previo.
I reati in tema di copyright, in Italia, sono perseguibili d'ufficio, non su querela di parte. Nel mondo della magistratura funziona così.
Per l'AGCOM no.
Decine di migliaia di segnalazioni non farebbero altro che arricchire le poste italiane che fanno pagare una raccomandata semplice più di tre euro (perché Attivissimo non crederà mica che l'AGCOM si accontenti di una e-mail?) e creare un maggior quantitativo di carta per gli stracciaroli.

Finisce Attivissimo:
"La resistenza civile ai tentativi di imporre leggi idiote non passa solo dai canali politici e dalla scheda elettorale: passa dal filo dell'ADSL che abbiamo in casa. "
Certo, ed è quello che stiamo facendo.
Solo che in Italia c'è ancora chi l'ADSL in casa non ce l'ha, mentre Attivissimo continua a guardare le caprette che gli fanno ciao...

Ho commentato questo articolo sul NIENTE SPAM!:
http://www.valeriodistefano.com/public/post/paolo-attivissimo-e-il-bavaglio-alla-rete-3153.asp
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 30 Giu 2011 21:21    Oggetto: Rispondi citando

Ticino? Ma non era una marca di interruttori?

Comunque, adesso provo a violare il mio stesso copyright, faccio come De Chirico, metto in giro copie false delle mie opere spacciandole per gli originali.

O forse no?
Potrei fare qualche copia-incolla dei miei testi senza citarmi. Non è un modo per raggirare la legge ma solo per creare un gigantesco evento, una meta-installazione di cui nessuno verrà a sapere che esiste.

E sarà un trionfo segreto.
Farò di tutto per essere l'ultimo che lo verrà a sapere.

Così imparo! Twisted Evil
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mda
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MessaggioInviato: 30 Giu 2011 23:16    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Ticino? Ma non era una marca di interruttori?

Comunque, adesso provo a violare il mio stesso copyright, faccio come De Chirico, metto in giro copie false delle mie opere spacciandole per gli originali.

O forse no?
Potrei fare qualche copia-incolla dei miei testi senza citarmi. Non è un modo per raggirare la legge ma solo per creare un gigantesco evento, una meta-installazione di cui nessuno verrà a sapere che esiste.

E sarà un trionfo segreto.
Farò di tutto per essere l'ultimo che lo verrà a sapere.

Così imparo! Twisted Evil


Ma lo sai che non è una cattiva idea????

In questo modo li fai uscire pazzi!
Confuso Damn! diavoletto

Si potrebbe fare una cosa comune. Ovvero mettersi d'accordo in tantissime persone e autodenunciarsi se stesso o altrui o far sospettare altri e far chiudere tutti i siti del mondo!
Toilet picchiato

Ciao
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valvasev
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 01:42    Oggetto: IDENTICO IN TUTTO IL MONDO Rispondi citando

Anche in Francia hanno di questi problemi, ve lo dico per certo in quanto leggo i giornali Francesi, ma sembra che il problema sia di livello Mondiale non solo Italiano, non siamo il peggio.
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kenshir
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 03:56    Oggetto: Rispondi citando

La tesi di Attivissimo e' chiara: diffondiamo cultura informatica, perche' in tal modo questi grotteschi tentativi di censurare la rete saranno resi palesemente inutili.

Sulla carta tutto bene. Bella teoria, non fa una grinza.
Ma la mappa non e' il territorio.
Se vogliamo discutere di qualcosa di significativo, dobbiamo fare i conti con la condizione attuale di questo paese, non limitarci a teorizzare, seduti alla nostra poltrona, su quello che e' giusto e quello che e' sbagliato, su come si potrebbe rendere questo mondo migliore, se solo le circostanze ce lo permettessero.

La situazione reale e' questa: questa legge stabilisce che Agcom puo' inibire a propria discrezione l'accesso a molti importanti contenuti del web, adducendo motivazioni banalmente contraffacibili. L'utente medio della rete non solo non e' in grado di superare quel filtro, ma spesso nemmeno di rendersi conto della sua esistenza.
Se una legge come questa non merita delle considerazioni sul piano politico, sul piano della fruibilita' dell'informazione e delle liberta' personali, vorrei proprio sapere quale altra lo meriterebbe.
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{osfor}
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 08:05    Oggetto: Rispondi citando

grazie a Kalandra per avere linkato la normativa,
un po' di chiarezza in tanti commenti pieni (articolo compreso) di "fumus persecuzionis"...
la questione è complessa e non sono in grado di sviscerarla adesso, ma il concetto è quello che ha introdotto la "conciliazione obbligatoria" al posto del ricorso ai giudici.
In sostanza, il problema - a quello che posso capire io a buonsenso - è che le violazioni del copyright sono "piccoli numerosi atti", e tutelarli a mezzo di tribunali ordinari equivarrebbe in sostanza a non tutelarli. Come succede con i fallimenti, dove i creditori normalmente non vedono una lira...
Quindi, l'obiettivo è trovare una modalità più snella per tutelare un diritto. Vedo che è previsto anche un contradditorio, per cui non mi sembra che sia tutta questa gran cosa... se poi vogliamo dire che l'attuale tutela del copyright è eccessiva, sono perfettamente d'accordo. Se poi vogliamo dire che l'intervento dell'AGCOM è una censura/attentato alla libertà di pensiero,informazione ecc. ecc., non sono d'accordo per nulla. ciao
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Kalandra
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 08:35    Oggetto: Rispondi citando

kenshir ha scritto:

La situazione reale e' questa: questa legge stabilisce che Agcom puo' inibire a propria discrezione l'accesso a molti importanti contenuti del web, adducendo motivazioni banalmente contraffacibili. L'utente medio della rete non solo non e' in grado di superare quel filtro, ma spesso nemmeno di rendersi conto della sua esistenza.
Se una legge come questa non merita delle considerazioni sul piano politico, sul piano della fruibilita' dell'informazione e delle liberta' personali, vorrei proprio sapere quale altra lo meriterebbe.



oh, per meritarle le merita!
ma non per le ipotetiche "chiusure generalizzate d'autorità", per quello che auspica andando oltre e che si rifà a quanto da tempo chiedono gli editori (molto più che gli autori).
( http://www.webmasterpoint.org/news/tassa-adsl-equo-compenso-pagare-editori-proposta-de-benedetti_p35344.html )

Citazione:
L’annuncio del New York Times relativo all’avvio di un sistema di pagamento per l’accesso a una parte dei contenuti dell’edizione on line del quotidiano è stato colto da Carlo De Benedetti come occasione per rilanciare le sue proposte in materia di fruizione delle news sul web.
In una lettera inviata a Il Sole 24 Ore, l’ingegnere torna a criticare l’operato di Google e a chiedere che l’azienda di Mountain View restituisca una parte del valore creato ogni giorno dai giornalisti e che il motore di ricerca monetizza grazie al sistema AdSense. Ce n’è anche per altri soggetti, dagli aggregatori alle rassegne stampa, che, scrive il presidente del Gruppo L’Espresso, non rispettano le regole che tutelano i diritti di proprietà intellettuale.
De Benedetti propone un mix di azioni: collaborazione tra editori, sistemi di pagamento agili, intese commerciali con motori di ricerca e aggregatori e difesa del copyright. E guarda non solo alle strade intraprese da New York Times, News Corp. e Alex Springler, ma anche al modello adottato nel Regno Unito e gestito dalla Newspaper Licensing Agency. L’ingegnere non dimentica di citare anche l’esperienza del consorzio Premium Publisher Network.
Infine, De Benedetti ribadisce la necessità che gli operatori di rete, le TELCO, gli Internet Service Provider, condividano con gli editori una quota dei loro ricavi dovuti all’accesso ai contenuti. Detto in termini più spiccioli, ma più chiari, De Benedetti propone di fatto una tassa sull’ADSL come equo compenso per il lavoro svolto dagli editori.


se prosegui nella lettura del link alla pagina precedente infatti, trovi (pagg. 19/20) l'auspicio a "l'introduzione di schemi contrattuali di accesso a internet differenziati per gli utenti che intendano acquistare dagli ISP un account munito di licenza".
(contratto che, va da sé, vieterà a prescindere qualsiasi riproduzione)

ben altro che la connessione a velocità differenziate!
però ci si somma, a salvaguardia della catena commerciale.
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Kalandra
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 08:50    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
grazie a Kalandra per avere linkato la normativa,
un po' di chiarezza in tanti commenti pieni (articolo compreso) di "fumus persecuzionis"...
[..]



Smile prego.
però - a differenza di altri - non trovo poi questo "fumus" nell'articolo di Attivissimo, trovo piuttosto che sia un invito a ragionare.
anche su "creative commons" ha ragione: per gli editori è un concorrente pesante.
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merlin
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 08:58    Oggetto: Re: Tnks Z.N. Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
Gummy Bear ha scritto:

Traducendo il linguaggio corrente in comune buon senso credo dovrebbe significare che:

[...] ps: tutto quel che scriviamo qua (e soprattutto come nick) è in creative commons, infine.

Eh... no.
E' "ceduto" gratuitamente a Z, che ne fa l'uso che crede. Compreso la non pubblicazione / cancellazione ecc.
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 09:15    Oggetto: OK, pronti, Rispondi citando

"Il primo è sommergere l'Agcom di segnalazioni di presunte violazioni."

Ho gia' un sito da segnalare ad AGCOM:

www.agcom.it.

Mauro
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 09:22    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
(...)
la questione è complessa e non sono in grado di sviscerarla adesso, ma il concetto è quello che ha introdotto la "conciliazione obbligatoria" al posto del ricorso ai giudici.
(...)


Però in conciliazione obbligatoria già sei dalla parte del torto rispetto chiunque si vede leso il diritto di copyright.

Ecco perchè è veloce! Ma non è giusto.

Ciao
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 09:24    Oggetto: Rispondi citando

{Osvaldo} ha scritto:
Mi sembra che ci sia un po' di confusione. Si sta parlando di tutelare il copyright, non di fare censura.. vuole dire che chi vuole esprimere la propria opinione, commentare ecc. non c'entra niente con questa cosa.


Sei SOSPETTATO di aver violato il copyright sulla frase che hai
scritto, che POTREBBE appartenere alla Qualunquista S.p.A..

Il tuo sito sara' sequestrato all'alba.

Mauro
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 10:26    Oggetto: Costituzione e "giudice naturale" Rispondi citando

Legge fondamentale alla mano (art. 22 o giù di lì, non ricordo bene) nessuno può essere sottratto al suo giudice naturale; che in soldoni è quello stabilito dalla legge, per competenza (cioè a seconda delle materia su cui occorre emettere sentenza) o per territorio (in genere, il luogo dove il fatto è accaduto).
Ora il pirataggio informatico è reato, per cui il giudice competente (ed esclusivo) deve essere quello penale; non quello civile né menochemmai quello amministrativo.
Punto.
Se si vuole ridurre la questione a rango di giudizio amministrativo, si cominci a depenalizzare l'infrazione. Poi magari si potrebbe pensare ad un un giudice "speciale", magari in giurisdizione meramente amministrativa.

Ma allora, addio succosi rimborsi per dann veri o presunti alle major, l'unico deterrente resterebbe quello dell'addebito dei costi del procedimento in caso di condanna.

Ma ai politici tutti e agli aventi diritto non interessa la verità; interessano i bilanci. Delle aziende e -forse- dei vari partiti.
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{osfor}
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 10:42    Oggetto: Rispondi citando

per mda:
"Però in conciliazione obbligatoria già sei dalla parte del torto rispetto chiunque si vede leso il diritto di copyright.
Ecco perchè è veloce! Ma non è giusto".
Mah, vediamo di capirci. Io posso "fare finta" e chiedere all'AGCOM di rimuovere un contenuto tuo che io sostengo sia mio. Però poi tu dimostri il contrario, ED IO poi, se tu ti incavoli, PAGO... mi spiego? Ora, ti immagini:
1) la Sony che chiede la rimozione di un contenuto (una canzone, per dire) di cui non ha il diritto???.. sputtanamento totale;
2) uno che mette sul sito una canzone, una qualunque canzone commerciale, e NON SA CHE NON NE HA IL DIRITTO?... :-))
quindi, ma di che stiamo ragionando?...
(poi, se vi saranno altre tipologie di censura, ne riparleremo, ma questa cosa dell'AGCOM a me non pare niente di particolare)
per Gummy Bear:
"il pirataggio informatico è reato",
ok, ma è questa la fattispecie che si applica?, stiamo parlando di violazione del copyright eh, non di un attacco informatico..
comunque, si, se necessario si "crea" la fattispecie, la si inquadra come reato amministrativo, e vai di AGCOM, se questo è il problema. Già successo a suo tempo, per es. legge 689/81, ha depenalizzato una catasta di fattispecie che in precedenza erano reati, ora si applicano sanzioni pecunarie. ciao
ps - la questione vera è di ottenere una drastica riduzione delle norme sul copyright (e magari una regolamentazione specifica per il web), ma temo che lobby e governi non siano molto d'accordo...
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{osfor}
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 10:55    Oggetto: Rispondi citando

per Gomez/Mauro che scrive:
" Sei SOSPETTATO di aver violato il copyright sulla frase che hai scritto, che POTREBBE appartenere alla Qualunquista S.p.A..
Il tuo sito sara' sequestrato all'alba"
Non funziona così. Nello schema di regolamentazione postato da Kalandra, è scritto che è previsto un contradditorio. Tranquillo, che se scrivi cose tue nessuno ti citerà, e se lo fa sarà peggio per lui..
diversamente, se copi sfacciatamente, inserisci musiche chiaramente commerciali ecc., potrai cantare con voce pavarottiana:
"All'alba chiuderòòòòòòòò"....
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etabeta
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 12:13    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
grazie a Kalandra per avere linkato la normativa,
un po' di chiarezza in tanti commenti pieni (articolo compreso) di "fumus persecuzionis"...
la questione è complessa e non sono in grado di sviscerarla adesso, ma il concetto è quello che ha introdotto la "conciliazione obbligatoria" al posto del ricorso ai giudici.

La conciliazione obbligatoria è solamente un'ingiustizia tesa a scoraggiare chi giustizia vorrebbe avere.
Se già c'è un disaccordo tale che le parti decidono di demandare ad un terzo, il giudice, la risoluzione della controversia come si può pensare che trovino un accordo perchè qualcuno li obbliga a tentare di farlo?
Leggiti questo.


Citazione:
Il 20 marzo 2011 è entrato in vigore l’Obbligo del tentativo di mediazione introdotto dall’articolo 5 del Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28.
Ciò prevede che per problemi legati a
- diritti reali;
- divisioni;
- successioni ereditarie;
- patti di famiglia;
- locazione;
- comodato;
- affitto di aziende;
- risarcimento del danno derivante da responsabilità medica;
- risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità;
- contratti assicurativi, bancari e finanziari;
prima di adire le vie legali sia obbligatorio aver esperito il tentativo di mediazione.
E per “fortuna” detto obbligo, per quanto attiene a controversie derivanti da danni cagionati da sinistri stradali e della navigazione e in riferimento a controversie condominiali entrerà in vigore dal prossimo anno.
Insomma, se avete subito danni da un sinistro o avete liti condominiali pendenti avviate un’azione giudiziaria subito finchè siete in tempo!
http://SPAM.wordpress.com/2011/06/12/lingiustizia/


{osfor} ha scritto:
In sostanza, il problema - a quello che posso capire io a buonsenso - è che le violazioni del copyright sono "piccoli numerosi atti", e tutelarli a mezzo di tribunali ordinari equivarrebbe in sostanza a non tutelarli. Come succede con i fallimenti, dove i creditori normalmente non vedono una lira...
Quindi, l'obiettivo è trovare una modalità più snella per tutelare un diritto. Vedo che è previsto anche un contradditorio, per cui non mi sembra che sia tutta questa gran cosa... se poi vogliamo dire che l'attuale tutela del copyright è eccessiva, sono perfettamente d'accordo. Se poi vogliamo dire che l'intervento dell'AGCOM è una censura/attentato alla libertà di pensiero,informazione ecc. ecc., non sono d'accordo per nulla. ciao


Secondo quanto mi dice Enzo Mazza di Fimi dei piccoli numerosi atti a loro non frega niente, a loro interessa che vengano chiusi i siti che "straguadagnano" con la pubblicità dato l'alto numero di visite (tipo BTJUNKIE) che ricevono in funzione dei file che ti permettono di trovare.
Ma di questo renderò conto in una intervista che ha deciso di concedermi.

Non c'è nessuna ricerca di snellimento ma semplicemente il tentativo di scavalcare il procedimento sotteso alla formazione delle leggi perchè se il governo avesse presentato una legge così sarebbe già saltato dietro l'onda d'urto della rete e così le lobby per salvare il governo hanno mandato avanti l'Agcom.
Beato te che vivi nel mondo dei sogni.
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Gummy Bear
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 12:40    Oggetto: Rispondi

{osfor} ha scritto:
[...]
per Gummy Bear:
"il pirataggio informatico è reato",
ok, ma è questa la fattispecie che si applica?, stiamo parlando di violazione del copyright eh, non di un attacco informatico.. [...]

Stricot jure, furto è furto, sie pure di bit.
Questo è, piaccia o no.
Se poi la legge è sbagliata, contraria al comune sentire ecc. ecc. si emenda.
Ma fino ad allora il reato -nella sua fattispecie astratta- c'è.
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