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Autore Messaggio
{osfor}
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 12:49    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Leggiti questo.


letto
l'ho trovato un commento molto superficiale, ma per rispondere ho bisogno di tempo, adesso sono al lavoro, magari stasera. ciao
ps - ci sarà qualche motivo se gli avvocati hanno aspramente contrastato la conciliazione obbligatoria? ;-)
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.Felice Zadra.
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 14:05    Oggetto: Rispondi citando

certo Paolo, concordo con te, che se molto più esperto di me, che il loro tentativo fallirà. Ma per un antichissimo praticone come me, che ha iniziato ad usare computer quando c'erano i floppy 5 e 1/4, restando, però, sempre al livello di utilizzatore, cosa è possibile fare per sostituire il peer-to-peer?
Nella realtà, io un po' lo usavo, ma adesso mi sono bloccato perché ho paura di qualche blocco magari della polizia postale.
Fammi sapere come la pensi
Felice Zadra
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{Paolo}
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 15:59    Oggetto: Rispondi citando

Pur condividendo tutto - faccio notare che non tutti abbiamo risorse, e soprattutto TEMPO da dedicare al contrasto degli idioti.
Qualunque strategia questi mettano in atto per consumare risorse che la gente normale vorrebbe dedicare ad altro è fisiologicamente vincente !
Come difendersi ?
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gomez
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 16:10    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
per Gomez/Mauro che scrive:
" Sei SOSPETTATO di aver violato il copyright sulla frase che hai scritto, che POTREBBE appartenere alla Qualunquista S.p.A..
Il tuo sito sara' sequestrato all'alba"
Non funziona così. Nello schema di regolamentazione postato da Kalandra, è scritto che è previsto un contradditorio.


"La Signoria Vostra e' pregata di presentarsi per il contradditorio domani entro e non oltre le ore 7.30 presso il Tribunale di [1200 Km di distanza]. In caso di inottemperanza si procedera' sulla base degli atti depositati"

Mauro
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Kalandra
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 16:25    Oggetto: Re: Tnks Z.N. Rispondi citando

merlin ha scritto:
Kalandra ha scritto:

[...] ps: tutto quel che scriviamo qua (e soprattutto come nick) è in creative commons, infine.

Eh... no.
E' "ceduto" gratuitamente a Z, che ne fa l'uso che crede. Compreso la non pubblicazione / cancellazione ecc.




Laughing Laughing Laughing Laughing appunto! più "creative commons" di così!

ma, allora, di che stiamo discutendo?


ps: in realtà è il contrario e quello che hai scritto dimostra quanto la libertà in rete sia un'illusione perché è la sua stessa struttura a controllarla quando non a limitarla, talvolta pesantemente.
e lasciando da parte "zeus", perché non è il suo caso (almeno per quanto l'ho conosciuto in questi anni), è effettivamente come dici.
creative coimmons è qualcos'altro, qualcosa che si dona a tutti coloro che vogliano soffermarsi, non a uno.
eppure anche creative commons viene imbrigliata, primo fra tutti dalla mentalità corrente.
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Kalandra
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 16:41    Oggetto: Rispondi citando

gomez ha scritto:
{osfor} ha scritto:
per Gomez/Mauro che scrive:
" Sei SOSPETTATO di aver violato il copyright sulla frase che hai scritto, che POTREBBE appartenere alla Qualunquista S.p.A..
Il tuo sito sara' sequestrato all'alba"
Non funziona così. Nello schema di regolamentazione postato da Kalandra, è scritto che è previsto un contradditorio.


"La Signoria Vostra e' pregata di presentarsi per il contradditorio domani entro e non oltre le ore 7.30 presso il Tribunale di [1200 Km di distanza]. In caso di inottemperanza si procedera' sulla base degli atti depositati"

Mauro



Rolling Eyes comprendo che leggersi 26 paginette sia faticoso.
(la faccenda dei moduli online "a spiaggia" è a pag. 15. invece "la possibilità, in casi estremi e previo contraddittorio" (sequestro sito) sta a pagina 17)

il problema è un altro. ovvero, chi detta le regole poi si ricorda quali siano?
in italia, di solito, no.
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gomez
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 16:49    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
il problema è un altro.


Gia', il problema e' sempre un altro.

Che qualcuno si illude che le cose siano come le fanno sembrare.

Poi quando scopriamo che Cassandra aveva ragione piangiamo.

Mauro

ps se lo trovate guardatevi "Detenuto in attesa di giudizio" di Alberto Sordi
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Zeus
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 17:07    Oggetto: Rispondi citando

gomez ha scritto:
ps se lo trovate


sul P2P, immagino? Wink
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Kalandra
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 17:23    Oggetto: Rispondi citando

gomez ha scritto:
Kalandra ha scritto:
il problema è un altro.


Gia', il problema e' sempre un altro.

Che qualcuno si illude che le cose siano come le fanno sembrare.
[..]



è sempre lo stesso, "quis custodiet ipsos custodes?"

vedi, già l'istituzione - del 1997 - dava all'Agcom ampia discrezionalità.

e le cose non son mai come sembrano, proprio per questo è meglio non fidarsi troppo di singole interpretazioni ma andare alla fonte.

ps: nel mio sito ho scaricato quel paio di canzoni, di cui ho acquistato i cd, di due cantautori poco conosciuti che mi piacciono, in una cartella protetta. ogni tanto le linko.
prima di farlo ho chiesto - anni fa - il permesso vis a vis, dopo un loro concerto, chiedendo fra l'altro se occorresse chiederlo anche al produttore (che altrettanto ho conosciuto ma che in quell'occasione non era presente, mi han detto che non occorreva).
e sono tranquilla, cambiassero idea mi mandano una mail (la conoscono e in ogni caso è sul sito) e le tolgo.
però, altrettanto, quei cd che ho acquistato sono libera di imprestarli a un amico, così come qualsiasi libro.
basta che io non li faccia suonare in pubblico senza pagare la relativa tassa al "carrozzone SIAE".
(a proposito, lo sai che se suoni in pubblico - GRATIS - canzoni tutte tue e anche NON registrate devi prima denunciarlo alla SIAE? non ti costa nulla, solo quel paio d'ore che perdi in coda ma devi farlo ed esibire la copia se te la chiedono)

ed è proprio qui che sta un nòcciolo che la burocrazia politica non vuol comprendere:
la maggior parte di chi mette online qualcosa lo fa nell'ottica di condividere qualcosa che è piaciuto, proprio come s'impresta un libro all'amico.
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mda
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 18:54    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
per mda:
"Però in conciliazione obbligatoria già sei dalla parte del torto rispetto chiunque si vede leso il diritto di copyright.
Ecco perchè è veloce! Ma non è giusto".

Mah, vediamo di capirci. Io posso "fare finta" e chiedere all'AGCOM di rimuovere un contenuto tuo che io sostengo sia mio. Però poi tu dimostri il contrario, ED IO poi, se tu ti incavoli, PAGO... mi spiego?


La conciliazione obbligatoria per una Sony (dell'esempio, ma anche un "peppino", musicista per feste di nozze) vuol dire incaricare un milione d'avvocati per milioni d'infrazioni in milioni di siti ad una sua sola canzone esempio "Blu".

In ognuna deve dimostrare che "Blu" è sua specialmente se questa è stata trasformata. Il che non è facile anche per i testi e altro.

Se fosse facile allora sarebbe dalla parte di chi detiene il copyright!

In questa formulazione poi l'avvocato di "Blu" per farla breve nella conciliazione (se no quando finisce e spesso come può dimostrare la fatturazione del tempo perso in una conciliazione al contrario della causa presso un giudice) vedrà di volta di volta di saltare gli "ossi duri". Specie per il fatto che nelle conciliazioni di parte, spesso, bisogna mettersi d'accordo sull'appuntamento presso un arbitro.

Le conciliazioni poi su cose "effimere" come musica e altro altamente creativo richiede tempo e denaro. Ecco perché affermo che queste cause sono rapide MA perché l'avvocato di "Blu" non può perdere tempo.

{osfor} ha scritto:

ps - la questione vera è di ottenere una drastica riduzione delle norme sul copyright (e magari una regolamentazione specifica per il web), ma temo che lobby e governi non siano molto d'accordo...


Perfettamente d'accordo!
Il sistema DEVE colpire i pesci grandi e lasciar passare i pesci piccoli e non viceversa. Dunque meno ferruginosa e colpire gli incassi della pirateria (non il concetto di pirateria stesso in quanto ci troviamo di fronte ad elementi creativi, pertanto difficili da quantizzare e qualificare) e non l'utente specie se finale.

Ma oramai ci troviamo di fronte ad una lobby anti-pirateria (che controlla grossi distributori e Governi) che guadagna miliardi nel colpire la pirateria di ogni tipo ingrassando avvocati (specie suoi) e rompendo le scatole al cittadino che si ritrova imbrigliato in ogni cosa che vede/sente/ecc.. e paga parte delle spese! Questo violando il diritto naturale alla libera comunicazione!!! Ma anche del libero commercio.

Una sorta di parassitismo moralista.

Ciao
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etabeta
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MessaggioInviato: 01 Lug 2011 22:16    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
Citazione:
Leggiti questo.


letto
l'ho trovato un commento molto superficiale, ma per rispondere ho bisogno di tempo, adesso sono al lavoro, magari stasera. ciao
ps - ci sarà qualche motivo se gli avvocati hanno aspramente contrastato la conciliazione obbligatoria? Wink


Per gli avvocati la soluzione esisteva.
Il decreto Bersani che aboliva le tariffe minime e creava concorrenza ma guarda caso è stato uno dei primi provvedimenti ad essere abrogato dal governo in carica appena insediato.
Per il resto ritengo che se uno ritiene di rivolgersi ad un giudice debba avere il sacrosanto diritto di farlo.
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gomez
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MessaggioInviato: 02 Lug 2011 07:54    Oggetto: Rispondi citando

zeussino ha scritto:
gomez ha scritto:
ps se lo trovate


sul P2P, immagino? ;-)


sul Pera a Pera? (*) mai! ;-)

Mauro

Citazione:
24 luglio 2003
Un manuale di autodifesa contro una legislazione sempre più restrittiva sull'uso di Internet e un sito P2P@newglobal.it al quale rivolgersi per avere chiarimenti su come difendere il proprio diritto alla libera condivisione alla conoscenza. E' l'iniziativa promossa dall'associazione NewGlobal.it presentata oggi in Senato. "La legislazione nel mondo occidentale sull'uso di Internet si sta facendo sempre più restrittiva - ha detto il senatore Fiorello Cortiana - ormai gli unici diritti garantiti sono quelli delle grandi multinazionali, mentre i diritti delle piccole imprese e degli utenti vengono sempre più compressi". "Non difendiamo certo la pirateria - ha detto il senatore - ma oggi con l'approvazione del Digital millennium copyright Act negli Stati uniti e dell'Eucd in Europa siamo di fronte ad una vera criminalizzazione di massa di chi usa Internet come strumento di condivisione della conoscenza e del sapere". Da difendere, secondo l'associazione newglobal.it, sono soprattutto coloro che si scambiano via Internet file musicali o film o la trasmissione di software usando i sistemi pear to pear, cioè senza passare da un server centrale come accadeva con Napster, che venne costretto a chiudere dalle major discografiche.
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gomez
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MessaggioInviato: 02 Lug 2011 08:21    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
è sempre lo stesso, "quis custodiet ipsos custodes?"


specialmente se il custode e' assieme poliziotto, giudice, giuria e boia

Citazione:
vedi, già l'istituzione - del 1997 - dava all'Agcom ampia discrezionalità.

e le cose non son mai come sembrano, proprio per questo è meglio non fidarsi troppo di singole interpretazioni ma andare alla fonte.


tutto quello che vuoi, ma l'esperienza insegna che se ci sono norme che possono essere applicate discrezionalmente lo saranno nel modo peggiore

Citazione:
ps: nel mio sito ho scaricato quel paio di canzoni, di cui ho acquistato i cd, di due cantautori poco conosciuti che mi piacciono, in una cartella protetta. ogni tanto le linko.
prima di farlo ho chiesto - anni fa - il permesso vis a vis, dopo un loro concerto, chiedendo fra l'altro se occorresse chiederlo anche al produttore (che altrettanto ho conosciuto ma che in quell'occasione non era presente, mi han detto che non occorreva).


i gentleman's agreements sono validi, appunto, tra gentlemen, ma chi richiede il sequestro del tuo sito e' il detentore dei diritti commerciali (es SONY), non l'artista, il cui assenso non conta nulla se non e' anche produttore del cd, ricordo di aver letto di artisti che avevano reso disponibili dei brani poi velocemente spariti dal web su richiesta dei "veri proprietari"

Mauro
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MessaggioInviato: 02 Lug 2011 11:58    Oggetto: Rispondi citando

gomez ha scritto:


specialmente se il custode e' assieme poliziotto, giudice, giuria e boia



proprio così, Mauro.
(raccolgo il tuo nome perché lo ripeti a ogni post. a me non fa alcuna differenza ma qualcuno prima o poi lo userà paternalisticamente)

e ne abbiamo ampia prova in ogni sito, in ogni blog, dove i "tenutari" sono tutti giudici e boia.
tanto che, paradossalmente, quelli più "liberi" sono ormai quelli commerciali.
(naturalmente se non gli critichi troppo i prodotti Wink )


gomez ha scritto:

tutto quello che vuoi, ma l'esperienza insegna che se ci sono norme che possono essere applicate discrezionalmente lo saranno nel modo peggiore



appunto, è la discrezionalità che ci frega, ovvero la possibilità di singola interpretazione, a partire dalle leggi.
è l'apoteosi per alcuni.
(ti faccio sorridere: parecchi anni fa mi ero iscritta per curiosità a un sito usando il nick "Bradamante". non è stato accettato già dall'automatismo, che ha risposto: "per i nick non sono ammesse parolacce". Very Happy Very Happy evidentemente il loro programmatore non aveva mai sentito parlare dell'orlando furioso!)


gomez ha scritto:

i gentleman's agreements sono validi, appunto, tra gentlemen, ma chi richiede il sequestro del tuo sito e' il detentore dei diritti commerciali (es SONY), non l'artista, il cui assenso non conta nulla se non e' anche produttore del cd, ricordo di aver letto di artisti che avevano reso disponibili dei brani poi velocemente spariti dal web su richiesta dei "veri proprietari"

Mauro



spesso questi "editori/proprietari" (che in effetti sono proprietari del supporto che mettono in vendita e sempre che non sia autoprodotto) non si rendono conto che pochi comprano ancora a scatola chiusa e che è sempre meno la gente appesa alle loro promozioni televisive.
quindi può essere proprio il brano su internet (e non scelto da loro) che spinge a "saperne di più".
e senza contare quella infinita messe di cose perse nel tempo perché su supporti volatili.
(anche internet infine è volatile, se non altro per la massa enorme che raccoglie)

e che la maggior parte non lo fa per sfruttamento ma per amichevole condivisione.
(c'è poco che unisca come fa la musica)
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{osfor}
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MessaggioInviato: 02 Lug 2011 12:59    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra scrive: comprendo che leggersi 26 paginette sia faticoso..
Ho provato adesso a collegarmi a www.agcom.it
(è giusto?), pare sia ancora irraggiungibile, sotto atacco? hai un link dove reperire il documento? grazie
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{osfor}
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MessaggioInviato: 02 Lug 2011 13:41    Oggetto: Rispondi citando

per etabeta (e gli altri)
"svolazzo" OT sull'argomento AGCOM per fare un po' di chiarezza (dal mio punto di vista) sulla conciliazione obbligatoria.
Punto di partenza: perché si è arrivati a questa cosa? googlare se volete per sapere
1) qual'è la durata media di un processo civile;
2) quanti sono i processi in attesa di giudizio;
3) quanti riguardano liti condominiali (è ORRORE che si debba andare da un giudice ordinario per una lite condominiale!!!)
4) quanti sono gli avvocati in Italia (se non ricordo male, solo a Roma ce ne sono quanto in tutta la Francia..., fonte Report, ma tutto citato a mente, potrei sbagliare)
Quella sopra non è una situazione normale. In Italia già da molto tempo si svolgono attività di Conciliazione ed Arbitrato, per es. quando avete un problema con una lavanderia ci sono le conciliazioni presso le Camere di Commercio. Allora (faccio breve) si è deciso di provare questa strada, a mio parere logica ed interessante.
Questo articolo mi pare sia ben fatto:
Citazione:
La conciliazione al posto del ricorso al giudice, peraltro, non è una novità: nel campo delle telecomunicazioni, ad esempio, è un obbligo da tempo. Non si può, infatti, ricorrere al giudice per contestare bollette o spese non dovute prima di aver obbligatoriamente tentato la via della conciliazione davanti al Co.re.com. Solo in mancanza di accordo si aprono le porte del tribunale. E così avverrà da ora in poi anche per le liti in tutti i settori previsti dalla legge, anche se resta la possibilità di ricorrere al giudice per richiedere provvedimenti urgenti, come, ad esempio, in caso di danni temuti, per bloccare i lavori che possono, appunto, arrecare un danno ai propri beni. Peraltro per la mediazione non è obbligatorio richiedere l’assistenza di un avvocato, ma ci si potrà eventualmente far assistere anche da un commercialista, e per questo gli avvocati sono sul piede di guerra, diversamente dagli altri professionisti che plaudono invece all’iniziativa. Il 16 marzo c’è stata un’assemblea e una manifestazione davanti a Montecitorio organizzata dall’Organismo unitario degli avvocati, e una richiesta, inascoltata, a governo e parlamento per un rinvio delle norme. Rinvio che, però, non c’è stato, e quindi come previsto dalla riforma del processo civile, entrata in vigore un anno fa, da lunedì la conciliazione obbligatoria è pienamente operativa.

Le regole del procedimento - Il sistema comporta una vera e propria rivoluzione: ci si rivolge al mediatore, infatti, non per stabilire chi ha ragione o chi ha torto, ma per trovare una soluzione in grado di soddisfare entrambi i “contendenti”. Il ruolo del mediatore è quello di favorire un accordo amichevole di definizione della controversia, e non quello di arbitro. Quindi la procedura prevede che siano le parti, non il mediatore, a definire i contenuti dell’accordo, con tutte le soluzioni e le modalità che ritengono utili, a prescindere anche da specifiche disposizioni di legge. Così, ad esempio, è possibile accordarsi su una divisione ereditaria nel caso di un appartamento al mare, prevedendo invece della liquidazione degli eredi la possibilità di un uso a turno da parte di tutti, come una sorta di multiproprietà, con turni ben precisi. Oppure si possono definire su formule di liquidazione ad hoc per gli eredi in contrasto tra loro, magari sottoscrivendo un mutuo per l’acquisto di un bene invece che prevedendo un pagamento in contanti, e così via. Nel tentativo di conciliazione con l’aiuto del mediatore, in sostanza, è possibile concentrarsi sui interessi e bisogni reali e dar vita ad accordi con clausole personalizzate. E’ comunque sempre possibile richiedere al mediatore di predisporre autonomamente il testo dell’accordo, che deve comunque soddisfare entrambe le parti.


Vengo al sodo. La conc. obbl., come scrive etabeta, è "solamente un'ingiustizia tesa a scoraggiare chi giustizia vorrebbe avere"? A mio parere no: sono costi e tempi della giustizia civile normale che semmai scoraggiano dal ricorrervi.. E' di evidenza logica che un giudizio più "snello" (comunque non vincolante!) favorisce la parte che è stata lesa (o che si ritiene lesa, ahimè l'ignoranza che c'è sulle norme condominiali.. il 99% delle cause sono frutto di ignoranza e prepotenza). E' infatti chiaro che molte volte avere "giustizia" a distanza di 10 anni, equivale a non averla affatto.
Cito dal link sopra:
"Le regole del procedimento - Il sistema comporta una vera e propria rivoluzione: ci si rivolge al mediatore, infatti, non per stabilire chi ha ragione o chi ha torto, ma per trovare una soluzione in grado di soddisfare entrambi i "contendenti"."
Questo è un punto fondamentale! In un processo civile, c'è chi vince e chi perde. E tra l'altro, poiché l'avvocato non viene pagato solo se vince, ma anche se perde, non ha alcun interesse a non coltivare la causa, mi spiego? ;-) più va in lungo, più parcellizza...
Invece nella mediazione si cerca anche di trovare un punto di equilibrio e comunque se proprio una delle parti ha torto marcio ma non ci sente, può darsi che gli faccia bene ascoltare il parere di un "terzo" (il mediatore) che comunque un'idea di chi ha torto e chi ha ragione l'ha, voglio dire che magari qualcuno "dopo" potrà anche capire meglio se è il caso o no di andare al giudizio ordinario.
La questione "TEMPI, che allungano il processo e quindi scoraggiano il danneggiato dal ricorrervi": allora: tempi secondo il link citato;
15 GIORNI per il primo incontro!!! massimo 4 mesi per l'intera procedura!!! sono tempi assolutamente "favolosi", a mio parere merita assolutamente provare questa strada.
Che poi la conciliazione non è affatto "obbligatoria", nel senso che (ricito):
"Se l'altra parte non accetta l'invito alla mediazione Se invece l'altra parte non aderisce alla convocazione o non si presenta all'incontro fissato dal mediatore, la segreteria della Camera di conciliazione consegna un verbale di fallita conciliazione per mancanza di adesione della controparte. A questo punto si potrà andare in tribunale allegando il verbale all'atto di citazione o al ricorso".
Quindi, alla fine chi vuole tutelarsi per forza in tribunale, allunga la procedura di uno-due mesi circa, calcolato a spanna.
Del resto, se le aziende commerciali ormai da decenni ricorrono a meccanismi stragiudiziali come l'arbitrato, qualche motivo ci sarà, evidentemente la giustizia ordinaria non risponde alle loro esigenze. Che sono rapidità e certezza.
Credo di avere scritto abbastanza.. dimostrando anche nel limite dello spazio che mi sono dato (giuro che mi sono limitato!) che tutti i dubbi sulla conciliazione obbligatoria paiono - mi pare - infondati. Poi ovviamente per meglio valutare si dovrà vedere cosa viene fuori nella realtà concreta. ciao
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MessaggioInviato: 02 Lug 2011 14:40    Oggetto: Rispondi citando

molto rassicurante, bell'articolo, grazie
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gomez
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MessaggioInviato: 03 Lug 2011 00:28    Oggetto: Rispondi citando

Kalandra ha scritto:
(ti faccio sorridere: parecchi anni fa mi ero iscritta per curiosità a un sito usando il nick "Bradamante". non è stato accettato già dall'automatismo, che ha risposto: "per i nick non sono ammesse parolacce". :D :D evidentemente il loro programmatore non aveva mai sentito parlare dell'orlando furioso!)

:-)

cmq un mio collega faceva di cognome Chiappa e ogni tre per quattro gli rimbalzavano le mail dai sistemi antispam... ha dovuto rinunciare allo standard "nome_cognome@ditta.com" per "nome_C.@ditta.com" :-D

Mauro
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MessaggioInviato: 03 Lug 2011 22:24    Oggetto: Rispondi citando

{osfor} ha scritto:
per etabeta (e gli altri)
"svolazzo" OT sull'argomento AGCOM per fare un po' di chiarezza (dal mio punto di vista) sulla conciliazione obbligatoria.


Caro Osfor, spiegami tu che utilità può avere la conciliazione obbligatoria nel caso di un sinistro stradale o nel caso di errore medico, dove oltre ad una evidente responsabilità civile può esserci anche responsabilità penale.
Cosa te ne fai, parliamo di sinistro stradale che è più familiare a tutti, di un accordo che non ti mette al riparo da eventuali aumenti ingiustificati della classe di merito e quindi del premio assicurativo perchè è la responsabilità nella causazione la cosa fondamentale da definire nel caso di un sinistro.
Ti faccio un esempio.
Stavo transitando lungo una strada, uno che era accostato ha iniziato una inversione mentre lo avevo già parzialmente superato. Abbiamo firmato la constatazione poi a distanza di mesi mi sono visto recapitare una citazione da lui che con testimoni falsi tentava di addossarmi la colpa.
Senza un giudizio civile, anche se sono stato costretto a presentare una memoria per sbugiardare la CTU fatta con estrema superficialità, come avrei fatto a dimostrare la falsità delle accuse?

{osfor} ha scritto:
Vengo al sodo. La conc. obbl., come scrive etabeta, è "solamente un'ingiustizia tesa a scoraggiare chi giustizia vorrebbe avere"? A mio parere no: sono costi e tempi della giustizia civile normale che semmai scoraggiano dal ricorrervi.. E' di evidenza logica che un giudizio più "snello" (comunque non vincolante!) favorisce la parte che è stata lesa (o che si ritiene lesa, ahimè l'ignoranza che c'è sulle norme condominiali.. il 99% delle cause sono frutto di ignoranza e prepotenza). E' infatti chiaro che molte volte avere "giustizia" a distanza di 10 anni, equivale a non averla affatto.


Avere giustizia dopo dieci anni non equivale a non averla.
E' come accendere una polizza vita, ci vuole pazienza ma poi i soldi che devi avere li tiri tutti e con gli interessi e ti vengono pure rifuse anche le spese di causa come è successo a me per il sinistro di cui sopra.

{osfor} ha scritto:
Del resto, se le aziende commerciali ormai da decenni ricorrono a meccanismi stragiudiziali come l'arbitrato, qualche motivo ci sarà, evidentemente la giustizia ordinaria non risponde alle loro esigenze. Che sono rapidità e certezza.


Non mi pare che le aziende commerciali ricorrano all'arbitrato se così fosse non si spiegherebbe l'interessamento del tribunale di Cagliari, perchè di Cagliari non lo capirò mai visto che Dahlia aveva sede a Roma, per il caso Dahlia - BTJunkie.

{osfor} ha scritto:
Credo di avere scritto abbastanza.. dimostrando anche nel limite dello spazio che mi sono dato (giuro che mi sono limitato!) che tutti i dubbi sulla conciliazione obbligatoria paiono - mi pare - infondati. Poi ovviamente per meglio valutare si dovrà vedere cosa viene fuori nella realtà concreta. ciao


Hai scritto abbastanza ma purtroppo rimangono fondati in molti casi i dubbi sull'utilità della conciliazione obbligatoria.
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Kalandra
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MessaggioInviato: 03 Lug 2011 23:30    Oggetto: Rispondi

{osfor} ha scritto:
Kalandra scrive: comprendo che leggersi 26 paginette sia faticoso..
Ho provato adesso a collegarmi a www.agcom.it
(è giusto?), pare sia ancora irraggiungibile, sotto atacco? hai un link dove reperire il documento? grazie



è tornato visibile quasi subito. (il link è alcune paginate fa)
le 26 pagine sono nell' allegato B di questa delibera (l'allegato A riguarda i termini burocratici per le osservazioni, 60 giorni)

buona lettura. Smile
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