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Reputazione finanziaria dell'Italia a picco tra gli utenti
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Zeus News
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MessaggioInviato: 28 Lug 2011 10:21    Oggetto: Reputazione finanziaria dell'Italia a picco tra gli utenti Rispondi citando

Commenti all'articolo Reputazione finanziaria dell'Italia a picco tra gli utenti online
Gli internauti appassionati di finanza rimpiangono l'economia reale e danno le loro "ricette".



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merlin
Dio maturo
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Registrato: 16/03/07 00:32
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Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 28 Lug 2011 14:53    Oggetto: E' il lato bello degl'italioti. Rispondi citando

Da grandi amatori, eccelsi politici, straordinari trainer della nazionale di calcio, ora scoprono la loro vera natura di finanzieri internazionali.
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 28 Lug 2011 16:53    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
L'ondata di panico che sta investendo in questi giorni i mercati finanziari europei [...]

tutto fuorchè ondata di panico....




Citazione:
Gli utenti più esperti sono però convinti che questa crisi sia il risultato dell'esasperazione dell'economia reale, portata a dipendere sempre di più dalla finanza che da quello che riesce a produrre [..]

quando la borsa (azionaria, commodities..) scambia volumi multipli di quanto realmente esistente è ovvio lo scollamento dalla realtà....se poi si considerano gli innumerevoli sistemi, meccanismi puramente artificiosi per "muovere denaro elettronico" e le borse private parallele....
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ziomik
Semidio
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Registrato: 22/07/10 11:26
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MessaggioInviato: 28 Lug 2011 20:45    Oggetto: Rispondi citando

Investire in Bitcoin? Che sia questa la strada migliore ?

wikipedia ha scritto:

Bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto. Il nome Bitcoin si riferisce anche al software open source progettato per implementare il protocollo e la rete peer-to-peer che ne risulta. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale. Bitcoin utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni e sfruttano la crittografia per implementare le caratteristiche più importanti come il fatto di permettere di spendere bitcoin solo al legittimo proprietario, e di poterlo fare una volta sola.

La progettazione di Bitcoin prevede il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete. I bitcoin possono essere salvati su di un personal computer sotto forma di portafoglio o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. In ogni caso i bitcoin possono venir trasferiti attraverso Internet a chiunque disponga di un indirizzo bitcoin. La struttura peer-to-peer della rete bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità, governativa o meno, di manipolare il valore dei bitcoin o di introdurre inflazione creando nuova moneta.
[...]
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 29 Lug 2011 05:28    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:

Citazione:
Gli utenti più esperti sono però convinti che questa crisi sia il risultato dell'esasperazione dell'economia reale, portata a dipendere sempre di più dalla finanza che da quello che riesce a produrre [...]

quando la borsa (azionaria, commodities..) scambia volumi multipli di quanto realmente esistente è ovvio lo scollamento dalla realtà....se poi si considerano gli innumerevoli sistemi, meccanismi puramente artificiosi per "muovere denaro elettronico" e le borse private parallele....

La mia personale convinzione è che il punto di svolta è stato quando si è deciso di svincolare le monete dai depositi auriferi.
Quella fu la scelta (maliziosa) che aprì la strada alla speculazione finanziaria, cioè ad una moneta che si "autogenera" e si moltiplica a partire da se stessa, senza alcuna relazione con quella che dovrebbe essere la sua contropartita naturale, il "benessere" (beni e servizi), ovvero la realtà economica.
Gli oligarchi che hanno gestito questa transizione, guadagnandoci sopra immense fortune che noi neppure riusciamo ad immaginare, hanno anche avuto cura di creare un sistema che è finemente innervato con l'economia stessa, in modo tale che non sia più possibile tornare indietro semplicemente recuperando il significato originario della moneta come "corrispettivo" di beni e servizi, perché la finanza, attraverso le borse, sostiene praticamente anche l'economia reale.
E' un po' come avere un tumore che quando è troppo grande è talmente compenetrato con i tessuti e gli organi che non è più possibile asportarlo.
Sembrerebbe non ci siano rimedi, perché la speculazione finanziaria nel mentre affama interi popoli, garantisce enormi introiti ai potenti del pianeta, che sono anche quelli che prendono le decisioni.
L'unica possibilità sarebbe la presa di coscienza dei popoli...
Quindi stiamo freschi...
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merlin
Dio maturo
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Registrato: 16/03/07 00:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 29 Lug 2011 08:55    Oggetto: Rispondi citando

Bretton Woods ha più di 60 anni e il dollaro è praticamente in mano ai cinesi.
Ovvio che in questa situazione nessuno sia in grado di controllare le borse locali vietando ad esempio le contrattazioni allo scoperto o le dilazioni di pagamento di beni e servizi oltre tot mesi sul mercato interno, per non farsi affossare la borsa dalla speculazione internazionale.

Quanto ai mercati in genere, ormai sono internazionali per definizione ed è impossibile regolamentarli in qualsiasi modo diverso a causa dalla selvaggia decomposizione del tradizionale bilanciamento della domanda e dell'offerta.

Aspettando il progressivo fallimento di tutti gli stati ex "ricchi", non ho trovato nessuno che mi spieghi perché in Svizzera le finanze pubbliche e private continuino a "tirare" nonostante il progressivo sgretolamento del segreto bancario e il progressivo allontanamento dall'euro e dalle sue problematiche.

A meno che non sia proprio questa la soluzione.
Anche perché a risanare il debito pubblico con una bella svalutazione o aumentando la tassazione poco cambierebbe per i veri produttori del reddito e del risparmio nazionale, che sono i lavoratori dipendenti.
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{serennonè}
Ospite





MessaggioInviato: 29 Lug 2011 09:34    Oggetto: Rispondi citando

Ho un amico che fa ristrutturazioni di appartamenti.
Proprio ieri la polizia locale l'ha diffidato dall'usare l'argano per abbassare le macerie dal settimo piano, dove si trova l'appartamento nel quale lavora.
Gli hanno detto che deve costruire un castelletto di sette piani e poi potrà usare l'argano.
Perciò il cliente paga 20.000 euro la ristrutturazione dell'appartamento, più 8.700 euro per le richieste di occupazione del suolo, il progettino per la sicurezza e il castelletto per calare le macerie.
Questo vuol dire affossare le imprese regolari e favorire l'economia sommersa e, proiettato su scala nazionale, significa distruggere l'economia.
Questa è l'italietta degli italioti.
Ah, dimenticavo: quando il mio amico è andato, sempre ieri, a richiedere il permesso di occupazione del suolo pubblico per il castelletto, gli hanno detto che c'erano lavori in corso negli uffici comunali e che doveva aspettare lunedì, tenendo fermi gli operai giovedì e venerdì.
Non è solo la finanza che affossa l'economia reale, è anche il fatto che siamo intrinsecamente una repubblica delle banane.
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{pippolo}
Ospite





MessaggioInviato: 29 Lug 2011 18:44    Oggetto: Rispondi citando

La manovra è stato un pannetto caldo, bisogna intervenire sui fattori che generano il debito pubblico. Pensioni, dipendenti pubblici, sanità, per le pensioni fare in modo che tutti ci vadano con gli stessi anni lavorativi e eliminare i privilegi alle forze dell' ordine, ai politici, ai lavoratori (si fa per dire) statali, rgionali o di enti collegati. Licenziare in tronco almeno un terzo, o la metà dei dipendenti pubblici (statali, regionali,provinciali,comunali, comunità montane, enti regionali ecc ..). Idem per la sanità, non è possibile che in un ospedale ci siano più medici e infermieri che pazienti. Questi sono le sanguisughe che si stanno mangiando l' itaglia, io da lavoratore dipendente mi sono scocciato di pagare le tasse per tutta questa gente, senza avere servizi in cambio. La ricetta è semplice, e in un paio di anni si azzera il debito pubblico
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{william marino}
Ospite





MessaggioInviato: 29 Lug 2011 18:52    Oggetto: Rispondi citando

Sembra che finalmente si stia arrivando alla fine dei giochi. è gia da molti anni che la finanza ha innescato un volano che gira su se stessa. Nel passato, lo scopo della Borsa serviva per aiutare economicamente nel creare ed aumentare la produzione dei manufatti con la possibilità di fruire a crediti per agevolare investimenti. Tutto questo portava un benessere generale perché tutti lavoravano, di conseguenza spendevano perché avevano potere di acquisto. Ora la finanza si auto alimenta solo con delle speculazioni (sempre più virtuali) che di fatto hanno portato l'impoverimento delle attività produttive. Tutto questo ha creato gli enormi dissesti economici tra la popolazione (creazione dell'esubero di posti di lavoro tra i primi effetti che "l'autoFinanza" ha creato). Quello che proprio non riesco a capire come mai i Governi e i Politici Europei non abbiano ancora compreso questa banale equazione. ....e pensare che un certo Signor Ford aveva insegnato queste importanti lezioni di economia negli anni 40/50. come mai oggi nessuno si ricorda più questi fondamentali principi economici? cosa studiano a fare i politici e gli economisti? a che serve laurearsi se poi non si capiscono certe banali equazioni? ...e che nessuno mi venga a dire che le situazioni al giorno d'oggi sono molto più complesse, quindi non posso permettermi di fare certe asserzioni..., perchè basta aprire gli occhi per capire quanta disoccupazione c'è in giro = chi non lavora, non compra, se nessuno compra le aziende chiudono perchè non vendono, se nessuno lavora più..., andremo tutti in giro a rubare prima o poi..., a meno che i nostri finanzieri non riescano ad inventare un modo per mantenere i popoli nel benessere..., ma non credo che siano diventati così intelligenti..., ...anzi!!!
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ioSOLOio
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Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 30 Lug 2011 15:17    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
La mia personale convinzione è che il punto di svolta è stato quando si è deciso di svincolare le monete dai depositi auriferi.
Quella fu la scelta (maliziosa) che aprì la strada alla speculazione finanziaria, cioè ad una moneta che si "autogenera" e si moltiplica a partire da se stessa

merlin ha scritto:
Bretton Woods ha più di 60 anni e il dollaro è praticamente in mano ai cinesi.
Ovvio che in questa situazione nessuno sia in grado di controllare le borse locali vietando ad esempio le contrattazioni allo scoperto o le dilazioni di pagamento di beni e servizi oltre tot mesi sul mercato interno, per non farsi affossare la borsa dalla speculazione internazionale.


non concordo, almeno da un punto di vista tecnico.
La borsa è un meccanismo regolato...la speculazione potrebbe di per se essere anche accettabile....la potrei fare in maniera materiale andando al mercato e facendo incetta di pomodori..o invece di comprarli, mettendomi a venderne camionate facendo crollare il prezzo...
Ma nel primo caso dovrei avere molti soldi per comprare, nel secondo molti ortaggi da vendere.
In borsa le regole attuali permettono di comprare il diritto ad acquisire un bene (caffè, oro, mais, petrolio, ecc.) senza che poi si debba per forza comprare fisicamente in quanto il contratto può essere rivenduto...peccato però che l'ammontare di questi "contratti" magari superi la disponibilità fisica del bene
E inoltre i prezzi reali che pagano gli effettivi compratori del bene non sono certo quelli contrattati in borsa (ovvero chi compra, trasporta e raffina petrolio certo non lo compra in borsa visto che il prezzo e la produzione è regolata da accordi di cartello ben precisi...e allora perchè la contrattazione borsistica viene presa a esempio per il prezzo di vendita al dettaglio?)

Fare short selling (ovvero puntare al ribasso) non è male di per se...perchè comunque qualcuno compra la mia vendita facendo una operazione a somma zero...ma se si permette di vendere un bene/azione che non si possiede neppure, si crea dal nulla...

L'effetto leva (permettere di movimentare somme multiple di quelle disponibili) aumenta ampiamente le possibilità di creare volatilità o di esercitare pressioni..

Gli esempi sono molteplci....sono le regole del "gioco" che non funzionano quando vengono poi a confrontarsi, o meglio scontrarsi con la realtà vera (leggasi Btp a fondo, stato italiano costretto a collocarne nuovi a interessi maggiori, maggior indebitamento proprio mentre si vorrebbe ridurre il deficit)
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MessaggioInviato: 30 Lug 2011 15:27    Oggetto: Rispondi citando

Penso che l'attuale situazione finanziara dell'Italia non possa essere certo migliore della sua situazione politica dal momento che l'affidabilità e la stabilità finanziara di un sistema paese non può che dipendere dall'affidabilità e dalla stabilità di chi lo governa e dei manger delle sue aziende produttive e dei gestori delle finanze.
Quindi, visto il quadro, stiamo freschi, forse, tutto sommato, siamo ancora sopravvalutati.

In quanto alla situazione mondiale sicuramente uno dei motivi principali del dissesto attuale è quello riportato nella parte conclusiva dell'articolo:
Citazione:
Gli utenti più esperti sono però convinti che questa crisi sia il risultato dell'esasperazione dell'economia reale, portata a dipendere sempre di più dalla finanza che da quello che riesce a produrre. Da un po' di tempo infatti la finanza ha cominciato a vivere una vita propria, cioè a finanziare titoli, a gonfiare valutazioni di progetti dietro ai quali non si cela nulla, e per fare ciò è stato indispensabile il coinvolgimento delle agenzie di rating che, se all'inizio valutavano effettivamente le imprese e gli stati dei loro bilanci, successivamente hanno preferito il gioco di mercato fine a se stesso.

Infatti tutte le bolle economiche e finanziare sono fragorosamente esplose, con gravi danni collaterali, ogni qual volta chi comandava il gioco decideva di "vedere" i bluff degli altri partecipanti al tavolo e, ovviamente, i soldi non c'erano...

Altro punto fondamentale, che riguarda principalmente i paesi occidentali - i cosiddetti paesi ricchi - è la corsa a spostare le produzioni nei paesi con manodopera a basso costo per massimizzare il profitto senza diminuire o diminuendo solo in modo marginale il prezzo di vendita dei beni prodotti.
Ciò comporta una diminuzione dell'occupazione nei paesi che oggi possono permettersi di spendere per acquistare tali beni, con una conseguente diminuzione delle disponibilità finanziarie dei loro cittadini da cui deriva una diminuzione della domanda di detti beni, senza, peraltro, che i cittadini dei nuovi paesi produttori abbiano le disponibilità finanziarie per assorbire l'intera produzione.

Questo stato di cose porta ad una diminuzione della domanda e delle vendite che influisce, oltre che sui bilanci delle società e sui relativi profitti, anche sui bilanci degli stati che vedono diminuire le entrate derivanti dalla tassazione di tali vendite (IVA per l'Italia) e dei proventi delle aziende, con diminuzione della disponibilità finanziara per sostenere la crescita economica e gli ammortizzatori sociali che intervengono per alleviare le conseguenze dell'aumento della disoccupazione.
Si è generato un circolo vizioso che sta producendo un effetto valanga le cui conseguenze possono realmente portare all'effetto domino tanto paventato in questi tempi.

Francamente, considerata la pochezza delle attuali classi politiche e dirigenti europee - ed il quasi totale disinteresse al problema della classe politica italiana (se si fa eccezzione per la manovra finanziara che risulta comunque essere sbilanciata e sconclusionata tanto che rischia di produrre molti più dani che benefici), faccio fatica ad essere ottimista per una risoluzione rapida e poco dolorosa di questa spirale negativa.
Se poi aggiungiamo il giochetto allo sfascio portato avanti da Obama e dai repubblicani negli USA in merito al loro fantascientifico debito pubblico non so proprio come ce la caveremo. Panic
Comunque non preoccupatevi i ricchi, almeno, diventeranno molto più ricchi ed i poveri saranno almeno sempre più in compagnia. Damn!
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krixx
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MessaggioInviato: 07 Ago 2011 12:51    Oggetto: Re: Reputazione finanziaria dell'Italia a picco tra gli uten Rispondi

tal Antoine Lavoisier elaborò la teoria della conservazione della massa, era applicata alla chimica ma si potrebbe applicare anche al mercato. Sostanzialmente afferma che nulla si crea e nulla si distugge ma si trasforma in qualcos'altro. Ora mi riesce difficile comprendere se, come sostiene Paolo Attivissimo, la questione del signoraggio bancario è una bufala, dove diavolo è finita la ricchezza del mondo intero? Come mai tutti i paesi del cosiddetto mondo industrializzato sono con l'acqua alla gola Stati Uniti in testa? Possibile che tutti contemporaneamente siano coperti di debiti? Chi diavolo è che detiene il credito e perchè?
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