Olimpo Informatico

[Vit]

Dunque, inauguro un esercizio di pura fantasia complottistica, ci tiro su una sceneggiatura, vediamo che succede, accetto collaborazioni.

1° parte.

Abbiamo da una parte e dall'altra le forze del male, ovvero il terrorismo
illegittimo e quello legittimo, Islam Vs Yankee.
In mezzo ci sono le forze del bene, ovvero la gente comune, carne da macello.
Le forze del male Yankee però sono eterodirette da oscure organizzazioni che chiameremo "gli uomini in nero". Le forze del male saracene sono eterodirette da se stesse, non ne hanno di uomini in nero, sono dei dilettanti e ciccia, sanno solo far casino a vuoto.

Le forze saracene vogliono il califfato in tutto il mondo, ma per adesso si accontentano dell'Islam, le forze yankee vogliono un Nuovo Ordine Mondiale di stampo ultra reazionario, ma si accontentano per ora di comprarsi il pianeta.

Gli uomini in nero sono, attraverso una rete molto stretta di comunicazione, finanziati da varie lobby reazionarie e da alcuni repubblicani zoccolo duro destrorso e capitalista, per esempio la famiglia Bush, dall'industria degli armamenti e del petrolio, dalle banche. Il luogo di gestione del capitale per l'organizzazione segreta sono naturalmente le isole Cayman.
In effetti gli uomini in nero non sono tenuti a dire nel dettaglio come si muoveranno, non c'è bisogno e i poteri che sborsano stanno con la loro coscienza da psicopatici relativamente più sereni. Però devono eseguire alla lettera certe indicazioni, senza stare lì a fare troppe domande.

Gli uomini in nero, anche attraverso le informazioni di altri servizi però ufficiali o semi ufficiali, conoscono ogni movimento dei terroristi, soprattutto di quelli dislocati sul territorio yankee, cellule dormienti e non. Hanno la tecnologia di spionaggio più avanzata del pianeta e sanno come usarla.

continua.

[Veleno Romano]

Ma con queste casualità che hai portato non rischiamo di dover ripercorrere pari passo le cronache degli ultimi 40 anni? Altro che sceneggiatura!

Dai... porto un personaggio al soggetto:
Paolo Petrini, ingegnere informatico, eterno precario e al tempo dell'ambientazione della storia disoccupato. Gli amici lo chiamano ironicamente "Swarowsky" per il suo carattere non troppo brillante. Comunque preparato e appassionato della sua disciplina tecnica; di fronte ad un computer o qualunque altro congegno elettronico mostra un geniaccio non comune.
Per uno scambio di persona viene arruolato per sbaglio in una cellula italiana degli "Uomini in nero". L'imbranato, timido, pasticcione ma talentuoso ingegnere avrà nella narrazione effetti deflagranti.

NdV (Nota di Veleno)
Scusa se ti butto Paolo in un ruolo da protagonista così di brutto ma come avrai capito i miei personaggi esistono veramente. Al terzo bicchiere di vino si materializzano accanto a me di fronte alla tastiera e mi rompono le scatole insistendo finchè non mi decido a scrivere le loro stupide storie.
E Paolo finora mi ha rovesciato il bicchiere urtandolo, ha fatto cadere il portacenere sulla tastiera, mi ha spiaccicato sui bermuda puliti un pezzo di pizza salame e peperoni e ha pestato la coda al gatto.
Se non scrivo qualcosa di lui mi demolisce casa.
Abbiate pazienza, siamo due casi umani.

[Vit]

hai ragione!...anche se è vero che volevo andare a parare subito lì, cioè l'11/9, per quanto romanzando e fantasticando, per poi continuare verso la conquista del mondo, non disdegnando qualche passo indietro nella storia nei secoli dei secoli.

Però adesso ci infiliamo Paolo, che va benissimo, da un'altra parte un amico infatti ha aggiunto questo alla mia sceneggiatura:

In particolare, gli uomini in nero sono in grado di impiantare nel cervello delle persone ( e a loro insaputa) dei sensori fotocamera in grado di fornire informazioni in tempo reale direttamente dai loro occhi.
L'impianto viene effettuato da dentisti e chirurghi che approfittano delle occasioni sanitarie per impiantare tali dispositivi.
E' in fase di test una release del software di tali dispositivi in grado di influenzare anche il comportamento delle persone impiantate.

...e io metto questo:

Giusto, i test al momento sono effettuati in un'isola segreta del triangolo delle Bermuda, sede storica degli uomini in nero dove, da sempre, sperimentano ogni genere di arma e di innovazione tecnologica, a spese di chi ci capita dentro, ma iniziarono quei test sull'influenza comportamentale a Guantamano, vista la grossa disponibilità di cavie, poi però si sa come andò a finire.
Gli uomini in nero naturalmente hanno diversi infiltrati ovunque, esercito, amministrazioni private e pubbliche, organi politici, e alcuni di questi infilitrati lo sono a loro insaputa, hanno appunto impiantati addosso i sensori spia.

Gli uomini in nero oltre che influenzare l'opinione pubblica attraverso gli organi di informazione, ne suggestionano da sempre le percezioni attraverso l'immissione di determinate figure nell'immaginario culturale. Film come "Man in black" ne sono un chiaro esempio, lo scopo è quello di abituare nell'inconscio la gente a considerare alcune non ben chiare figure segrete - perché qualcosa può sempre trapelare - come necessarie e in fondo buone, per quanto dure severe. Persino il film "Matrix" ebbe quello scopo, anche se i cattivi parevano agenti della CIA, sembravano russi e quindi tutto sommato del KGB, e in realtà vestivano in nero anche i buoni, con gli occhiali scuri, fortemente gerarchizzati, facevano parte di un'organizzazione segreta a difesa del popolo americano, erano militarizzati e c'era sempre l'Happy End con tanto di coppia che si ama e che se potesse si sposerebbe, che tanto piace alle masse.
Una delle figure storiche più incisive molto amata dagli uomini in nero che risale alla prima metà del novecento e tuttora sfruttata è sempre stato Batman, super eroe armatissimo, ombra vestita di nero, ricchissimo, repubblicano, tolleranza zero.