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Zeus News Ospite
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Freestyler Semidio

Registrato: 12/05/06 13:04 Messaggi: 491
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Inviato: 01 Set 2011 01:51 Oggetto: |
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Noi, cioè la mia famiglia, abbiamo sterilizzato i nostri gatti. Mettendo da parte la questione etica del "ma lui/lei è d'accordo?" abbiamo ottenuto gatti meno propensi a vagabondare lontani da casa, niente marcature puzzolenti del territorio, niente gattini morti ogni primavera (una minoranza, ma mi si spezzava il cuore a raccoglierli e seppellirli), gatti più longevi, vita più serena.
Semmai scapperanno (ma dubito, considerando la circonferenza della loro panza ) non ci saranno problemi di ulteriore proliferazione di gatti randagi.
Una decina o forse più di anni fa c'è anche stata una campagna di sterilizzazione da parte del Comune, così dopo aver sterilizzato i nostri gatti (a nostre spese, s'intende!) abbiamo potuto sterilizzare anche una decina di gatti semi-randagi che orbitavano attorno a casa nostra ed è stata davvero una manna dal cielo! |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 01 Set 2011 02:26 Oggetto: In Svizzera si può davvero sparare ai gatti strani! |
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SEMPRE PRATICA BARBARICA SI TRATTA! Comunque la si giri e rigiri.
Che poi la spiegazione mica mi convince... Come fanno? Dalla sagoma possono sbagliarsi di grosso.
Ciao |
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Ermengarda Categna Dio maturo

Registrato: 31/03/08 16:20 Messaggi: 2418 Residenza: torino
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Inviato: 01 Set 2011 03:47 Oggetto: |
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Una campagna forzata di sterilizzazione degli Svizzeri, per contenere il randagismo?
( forse devo rileggere l'articolo con più attenzione...) |
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dany88 Dio maturo

Registrato: 12/02/09 12:14 Messaggi: 1300
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Inviato: 01 Set 2011 10:10 Oggetto: Re: In Svizzera si può davvero sparare ai gatti strani! |
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mda ha scritto: | SEMPRE PRATICA BARBARICA SI TRATTA! Comunque la si giri e rigiri.
Che poi la spiegazione mica mi convince... Come fanno? Dalla sagoma possono sbagliarsi di grosso.
Ciao |
prima sparano e poi fanno l'autopsia  |
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gqn77 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 06/07/05 00:35 Messaggi: 176
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Inviato: 01 Set 2011 10:22 Oggetto: Re: In Svizzera si può davvero sparare ai gatti strani! |
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mda ha scritto: | SEMPRE PRATICA BARBARICA SI TRATTA! Comunque la si giri e rigiri.
Che poi la spiegazione mica mi convince... Come fanno? Dalla sagoma possono sbagliarsi di grosso.
Ciao |
Il gatto selvatico europeo è uno solo... i gatti domestici decine.
E' come dover distinguere un lupo europeo dagli altri cani.
Inoltre è un animale notturno a differenza del domestico che gira tranquillamente di giorno. |
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{David Vittoria} Ospite
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Inviato: 01 Set 2011 10:53 Oggetto: |
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Sinceramente non capisco questo "razzismo felino". Perchè il gatto domestico inselvatichito ha meno diritto di vivere rispetto agli altri tipi di gatti? Perchè allora non ci mettiamo a sparare ai meridionali che vengono al nord e, incrociandosi con i veri lumbard, inquinano la razza padana?! Ma per favore... |
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kevin Moderatore Caffè dell'Olimpo


Registrato: 08/02/07 10:52 Messaggi: 15785 Residenza: Qui se guardi da lì
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Inviato: 01 Set 2011 12:05 Oggetto: |
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Che sfiga ..
Ero già contento di poter decimare tutti i gatti dei vicini che mi pisciano sulla porta di casa ma poi ho letto l'articolo .. cogiuda!  |
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gqn77 Eroe in grazia degli dei

Registrato: 06/07/05 00:35 Messaggi: 176
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Inviato: 01 Set 2011 12:47 Oggetto: |
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{David Vittoria} ha scritto: | Sinceramente non capisco questo "razzismo felino". Perchè il gatto domestico inselvatichito ha meno diritto di vivere rispetto agli altri tipi di gatti? |
A parte la seconda parte del post che è solo ricerca di flame il motivo è semplice ovvero la preservazione di una specie (non razza). Il gatto domestico e il gatto selvatico appartengono ai felini e sono anche della stessa specie ma il gatto domestico appartiene ad una sottospecie che si divide poi in varie razze. Quindi il gatto selvatico non è una razza del gatto.
Ora tralasciando i metodi, ibridare il gatto domestico con il gatto selvatico porterebbe alla sparizione del gatto selvatico di cui rimangono pochissimi esemplari rispetto ai gatti domestici che sono decine di miglioni in europa.
Il rapporto è identico a quello tra i lupi e i cani. I cani sono una sottospecie del lupo e se lasciassimo i randagi liberi di accoppiarsi con i lupi perderemmo i lupi così come li conosciamo. |
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Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 01 Set 2011 13:00 Oggetto: Re: In Svizzera si può davvero sparare ai gatti? |
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Da sempre i guardiacaccia delle Provincie italiane procedono all'abbattimento "selettivo" di ungulati,guardate questa tabellina del Verbano Cusio Ossola:
link
diciamo che in Italia, deformazioni giornalistiche a parte, l'affermazione "sparare ad animali dannosi è legittimo" è un'affermazione verificata come vera/true, in quanto la legge lo prevede e lo regolamenta.
L'affermazione "Chiunque può legittimamente sparare ad animali dannosi" è un'affermazione verificata come falsa/false, in quanto la legge individua chi può e chi non può.
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Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 01 Set 2011 13:05 Oggetto: |
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dimenticavo l'art 638 del codice penale
link
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24074 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 01 Set 2011 13:29 Oggetto: |
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Pregasi leggere bene l'articolo. Comincio ad essere stufo di scendere in campo per "difendere" Paolo Attivissimo, anche perché non ne ha affatto bisogno.
Non mi resta che, in effetti, cercare di difendere la Ragion Pura, il raziocinio e la coerenza fra idee della realtà e la realtà stessa.
Punto primo: la questione è assai complessa, rispondere con reazioni da bar sport non vi aiuterà a capire il problema.
Io sono un gattofilo e ho il massimo rispetto degli animali in generale (zanzare tigre a parte). Non approvo assolutamente la caccia sportiva, per cui prima di mettervi a urlare, considerate questa mia posizione che ad alcuni potrà sembrare il contrario di quello che potrà apparire ad altri.
Provo perciò ad analizzare un po' la questione così come è stata presentata in questi giorni e come è stata ricondotta a più ragionevoli attenzioni dall'articolo di Attivissimo.
Al di là dell'ipotesi di eliminare fisicamente gli animali che possono danneggiare una specie preziosa (il gatto selvatico europeo), l'articolo di Attivissimo pone un problema che dovrebbe essere il vero "centro" della vostra generosa attenzione.
E' giusto che l'uomo e la conseguente antropizzazione di tutti gli ambienti terrestri debba, anche senza volerlo, creare le condizioni d'estinzione di specie preziose per l'equilibrio naturale nel quale ci siamo evoluti e divenuti così ricchi di risorse, tanto da poterci permettere di far sopravvivere o salvare anche i "meno adatti e i più deboli"? (mi riferisco alla nostra specie e alle specie da noi asservite e modificate attraverso incroci che le hanno indebolite come conseguenza del nostro desiderio di avere animali da carne o da utilità "su misura") La natura è spietata forse più di noi ma le nostre ragioni sono legate più all'emotività e alla cultura che all'adeguamento alla pura selezione naturale, selezione che è tutt'altro che meritocratica.
Considerata da un punto di vista numerico, la selezione naturale favorisce l'adattamento, non l'individuo, sprecando spesso e per pura casualità, tentativi di speciazione che potrebbero produrre effetti assai interessanti. Noi umani abbiamo rovesciato i termini della questione, cercando di piegare a nostro vantaggio personale e utilitaristico, ciò che deve "restare" e ciò che deve "andarsene".
Secondo questa pratica, intere specie animali e vegetali, anche preziose, si sono estinte per il bisogno di pochi. Non dimentichiamo la nostra origine "culturale" di cacciatori-raccoglitori. Se siamo sopravvissuti ai Neanderthal e ad altre specie di homo più o meno parallele non è perché le abbiamo prese a fucilate ma perché ci siamo adattati anticipando ciò che l'ambiente in costante mutamento climatico ha messo a disposizione.
Questa sovrapposizione sul normale* andamento evolutivo ha prodotto fino ad oggi, una notevole perdita di biodiversità, l'unica capace di garantirci l'ambiente nel quale viviamo e nel quale pigramente assaporiamo il piacere di esistere e permetterci di passare del tempo a inventarci teoremi e ideologie da Bar Sport, ipotesi su come dovrebbero funzionare le cose sul pianeta. E questa è un po' una brutta abitudine difficile da cancellare: siamo tutti esperti di calcio giocato, ma nessuno di noi sarebbe in grado di mettere insieme una squadra di professionisti che sia anche in grado di vincere.
Questo accade anche quando parliamo di argomenti di cui si conosce assai poco, salvo quel poco che ci è dato di capire e giunge dai media, dalla fantasia popolare o dal passaparola.
Il problema della scomparsa (estinzione per speciazione/ibridazione) di una specie endemica non è un problema da poco. Ovviamente, l'idea di regolare il tutto sparando all'animale ci appare orrenda. Anche se a nessuno viene in mente di indignarsi per l'orrenda fine che fanno le prede di questi animali, selvatici domestici o inselvatichiti. Allora, una campagna di sterilizzazione potrebbe compensare il disequilibrio introdotto dall'uomo, anche se questo lederebbe i "diritti" dei semiselvatici. Ma quali diritti? La natura selvaggia non prevede diritti: o ci sei o vieni divorato, muori di fame, ti ammali e crepi e buonanotte. Senza ideologie di sorta. Va avanti così da poco più o poco meno di 4,4 miliardi di anni.
Il punto è: ma di cosa stiamo parlando?
Mi sembra che, fin qui, si sia fatto un gran pastrocchio. Gli elementi in gioco sono molteplici, prima di discuterne dovremmo separali e vedere le interazioni fra questi e i relativi i pro e contro.
Altrimenti sono, come o detto, solo chiacchiere da Bar Sport.
*(si fa per dire, non è mai esistito un trend preciso, le grandi estinzioni di massa sono state provocate da eventi eccezionali, non sempre di breve durata ma, comunque, di enorme e ramificata portata con effetti "domino" e dagli aspetti stocastici difficilmente inquadrabili in uno schema per così dire "logico"). |
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v1doc Mortale pio

Registrato: 04/08/11 13:06 Messaggi: 20
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Inviato: 01 Set 2011 15:09 Oggetto: Re: In Svizzera si può davvero sparare ai gatti? |
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La soluzione è semplice e banale, la sterilizzazione.
Per gli svizzeri questo non rappresenta un problema economico, è la terza nazione al mondo per reddito pro-capite.
Il problema non è quindi economico, ma di mentalità, per uno svizzero medio è inconcepibile spendere soldi per un progetto del genere. |
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Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 01 Set 2011 15:35 Oggetto: |
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Nella disamina di Silent Runner rilevo due aspetti interessanti collegati tra di loro; uno: le specie e le loro diverse modalità di estinzione, due: il tema della biodiversità.
Concordo sul fatto che bisogna distinguere le estinzioni dovute a catastrofi cosmiche da quelle dovute dall’azione di una specie sulle altre specie che condividono il suo habitat.
Quella del primo tipo, che riguarderà tra qualche miliardo di anni tutto il nostro pianeta, ha una valenza di tipo filosofico / escatologico. Per chi vuole approfondire consiglio un giro sul web con le parole chiave Wu Ming - New Italian Epic – Estinzione.
La seconda modalità di estinzione, che può essere provocata dall’immissione del pesce siluro nelle acque padane come dall’azione antropica su tutto l’habitat, pone invece un interrogativo di tipo morale: sino a che punto è giusto che la specie homo sapiens disponga a suo piacimento delle altre specie viventi animali, ma anche vegetali direi?
È un quesito di difficile risposta e non aiuta per nulla l’apposizione di etichette quali: animalista, ecologista, umanista, economicista eccetera. Le etichette sveltiscono e semplificano, ma un po’ troppo. Il problema ha molte sfaccettature, una dimensione sociale e una privata. Io credo che la cosa migliore che uno può fare per cambiare il mondo sia quella cominciare a cambiare sé stesso,domandandosi per ogni aspetto della sua vita quanto “pesano” i suoi comportamenti sull’intero sistema Pianeta Terra. Il discorso dell’impronta ecologica insomma! E che sia la più leggera possibile.
Il discorso sulla biodiversità è, se vogliamo, ancora più complesso. Quello che secondo me conta non è tanto la diversità tra specie diverse, che non garantisce di per sé l’equilibrio dell’ambiente, vedi l’esempio del pesce siluro. Quello che conta è la diversità tra individui della stessa specie, che garantisce ai discendenti anche di individui “meno sani” di poter contare sui geni del genitore “più sano”, che garantisce che non tutti gli individui della specie siano aggrediti da un virus che predilige una certa configurazione genetica. Vedasi il caso delle specie vegetali Ogm, in cui individui sono omogenei, che vengono sterminate da un singolo agente patogeno mentre nelle specie che ancora godono di biodiversità solo una parte viene uccisa. Ma già prima dell’avvento dell’ecologismo e del concetto di biodiversità si sapeva che il matrimonio tra consanguinei dà luogo ad una prole “problematica” mentre invece “mischiare le razze” dà luogo ad individui più belli e più sani.
Questo fatto della biodiversità trova però un difficile ostacolo da superare. Ed è un ostacolo di tipo culturale: la diversità fa paura all’homo sapiens ed è difficile da accettare. Ed il post di Silent Runner né è in parte un piccolo esempio: non accettazione di quelli che non capiscono (absit uniuria verbis).
Augh! Ho detto! Oka!
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24074 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 01 Set 2011 15:48 Oggetto: |
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Zorro ha scritto: | Questo fatto della biodiversità trova però un difficile ostacolo da superare. Ed è un ostacolo di tipo culturale: la diversità fa paura all’homo sapiens ed è difficile da accettare. Ed il post di Silent Runner né è in parte un piccolo esempio: non accettazione di quelli che non capiscono (absit uniuria verbis).
Augh! Ho detto! Oka!
 | Davvero? |
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Gummy Bear Dio minore


Registrato: 02/01/11 23:54 Messaggi: 674 Residenza: Paese dei Balocchi
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Inviato: 01 Set 2011 16:56 Oggetto: Ma gl'ibridi, sono tutti da buttare? |
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La storia delle specie viventi mi sembra tutta un susseguirsi di ibridazioni, quasi tutte involontarie. A cominciare da quella delle razze umane in epoca storica.
Perciò non andrei a discriminare sui poveri felini e sulla difesa della "razza pura" perché un discorso corretto non sembrerebbe dover essere ristretto alla sola etica ambiental-animalista.
Più il mondo è affollato, più le specie hanno occasione di mescolarsi; e ostinarsi a voler preservare un genotipo in natura equivale a violentare la natura stessa e la sua naturale evoluzione. |
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Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 01 Set 2011 16:56 Oggetto: |
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Silent Runner ha scritto: | Zorro ha scritto: | Questo fatto della biodiversità trova però un difficile ostacolo da superare. Ed è un ostacolo di tipo culturale: la diversità fa paura all’homo sapiens ed è difficile da accettare. Ed il post di Silent Runner né è in parte un piccolo esempio: non accettazione di quelli che non capiscono (absit uniuria verbis).
Augh! Ho detto! Oka!
 | Davvero? |
Silent Runner ha scritto: | Pregasi leggere bene l'articolo. Comincio ad essere stufo di scendere in campo per "difendere" Paolo Attivissimo, anche perché non ne ha affatto bisogno.
Non mi resta che, in effetti, cercare di difendere la Ragion Pura, il raziocinio e la coerenza fra idee della realtà e la realtà stessa.
Punto primo: la questione è assai complessa, rispondere con reazioni da bar sport non vi aiuterà a capire il problema. |
Esagero se leggo una certa insofferenza verso le reazioni da bar sport? La sezione “Chiacchiere a 360 gradi” non comprende anche la modalità bar sport? Poi posso concordare sul fatto che la modalità di chiacchiera “bar sport” si basi troppo su stereotipi, e che gli stereotipi non sono le chiavi migliori di interpretazione della realtà ... però rileggendo quanto scritto sino a questo punto nel forum,anche se non tutti dimostrano di aver colto l’importanza di ciò che scrive Attivissimo,non mi sembrano assolute strun**te. Una battuta c’è, ma è una sola.
La biodiversità è anche questo: c’è chi coglie la profondità e la complessità di certe trattazioni e chi no. Che ne faccia modi questi? Li sterilizziamo o li abbattiamo subito? Non tutti usano la Ragion Pura e il raziocinio come approccio alla realtà, eppure sono anch’essi umani, e come dice Terenzio “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”.
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{ulisse} Ospite
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Inviato: 01 Set 2011 18:27 Oggetto: |
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I gatti avevano una loro funzione finché l'umano perverso ha deciso di farne un "giocattolo" casalingo: inizierei dalla "sterilizzazione dei proprietari". Sarebbe efficacissima nella protezione dei gatti e ci libereremmo dall'incubo che questi psicopatici umanoidi possano procreare. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24074 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 02 Set 2011 11:10 Oggetto: |
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Zorro ha scritto: | Esagero se leggo una certa insofferenza verso le reazioni da bar sport? La sezione “Chiacchiere a 360 gradi” non comprende anche la modalità bar sport? Poi posso concordare sul fatto che la modalità di chiacchiera “bar sport” si basi troppo su stereotipi, e che gli stereotipi non sono le chiavi migliori di interpretazione della realtà ... però rileggendo quanto scritto sino a questo punto nel forum,anche se non tutti dimostrano di aver colto l’importanza di ciò che scrive Attivissimo,non mi sembrano assolute strun**te. Una battuta c’è, ma è una sola. | Non esageri, è così. Ma la mia insofferenza è ben spiegata: tu, piuttosto, sei qui a fare le pulci all'altrui insofferenza? Se le cose stanno così sappi che è un modo per eludere il tema e parlare d'altro. Credimi, è un vicolo cieco.
Se "chiacchiere a 360°" comprende anche la modalità "Bar Sport" non è che siamo tutti obbligati a tacere e non contestarla quando tu stesso, con una certa ipocrisia, autocensurando il termine "stronzate", ne stabilisci la qualità.
Non starò qui a perdere tempo specificando di non aver mai usato quel termine colorito e se rispondo a questa tua domanda è solo per chiarire le cose una volta per tutte. Anche se so che mi dovrò ripetere annoiandovi ancora, visto che ogni tanto qualcuno si sente i diritto legittimamente di fare le le pulci all'articolista o ai moderatori oscurando così il tema della discussione.
Siamo liberi di avere qualsiasi opinione e di esprimerla nei termini delle regole di buona creanza. Ma questo non può porci al riparo dalle confutazioni. Con "chiacchiere da Bar Sport", metafora ben comprensibile a chiunque, almeno qui in occidente, si intende un approccio superficiale, sostanzialmente disinformato, fideistico, sanguigno e, alle volte, becero e volgare. Un po' come nelle assemblee di condominio dove tutto il peggio dell'Humana Natura emerge e spazza via ogni forma di buonsenso, magari appellandosi ad una sorta di senso comune, purtroppo da assemblea di condominio.
Se questa mia infastidita replica e l'uso di metafore su una certa tipologia democratica di espressione delle proprie idee, confuse o meno, ti è sgradita, mi dispiace. Non era nelle mie intenzioni dispiacerti e, se nel mio legittimo esercizio di critica ti sono apparso superbo e arrogante, questo mi dispiace meno.
Se questo è lo scotto che devo pagare per ribellarmi alla faciloneria con la quale la gente giunge a conclusioni affrettate su questo e su quello, accetto la critica e pure l'insulto.
Caro Zorro, la mia insofferenza è irrilevante. O almeno dovrebbe esserlo, visto che mostri di avere una ben chiara idea su cosa è giusto o sbagliato. E se preferisci difendere la dinamica democratica delle chiacchiere da Bar Sport per me va bene. Quella che contesto non è solo la scarsa qualità delle opinioni buttate lì come carte mal giocate, quando cioè si ha una cattiva mano e pur di giocare uno butta giù le carte che ha. Se non so una cosa quanto posso parlarne? Con quale credibilità posso esprimere opinioni pretendendo poi che non vengano contestate? Se non ho buone carte non posso pretendere di vincere.
Se non sono un "esperto" (gli esperti sono rarissimi) o comunque non ho notizie certe, sicure, se non ho una idea precisa delle dinamiche del fenomeno che cosa posso dire? Tutto, ovviamente. Ma non mi devo sentire offeso se qualcuno mi fa notare che, alcune mie osservazioni sono approssimative e/o basate su presupposti insostenibili.
Malgrado questo, intendo sostenere e difendere il diritto (di tutti) di dire quel che ci pare. Ma non potete chiedermi di tacere davanti a cose che non hanno fondamento, solo per non turbare l'orgoglio di chi ignora in gran parte le dinamiche dei fatti e, malgrado ciò, vuole pontificare come se si parlasse di una partita di calcio o una gara alla bocciofila, nobili sport ricreativi che però niente hanno a che fare con le dinamiche naturali della Terra sulla quale ci siamo evoluti.
Quando scrivo qualcosa in questo spazio pubblico mi espongo, rischio ogni sorta di antipatie, di simpatie o di invisibilità, di indifferenza. Esattamente quanto accade a chi scrive gli articoli, così come altrettanto accade al responsabile del sito che li pubblica. Il punto non è se io debba trarre vantaggio personale, gloria, visibilità o altro: il punto è se posso in qualche modo fornire un servizio a chi legge - non tanto quello che scrivo io quanto quello che le persone, esperte o meno, informate o meno, leggono e scrivono - in questo forum.
Esistono a mio avviso delle discriminanti che tutti dovremmo accettare. Una notizia falsa è una notizia falsa: una bufala è una bufala, una imprecisione è una imprecisione, una analisi parziale è una analisi parziale. Dire questo, segnalarlo, contestarlo deve essere non solo concesso ma anche accettato. Anche da te.
Sei una persona intelligente, sensibile e attenta. Che cosa ti disturba in tutto questo? Il mio atteggiamento? Ti sto indicando la luna e tu guardi il dito? Oppure ho l'alito cattivo e bevo la birra sbagliata?
Caro Zorro, io non sono imparziale, nessuno può esserlo. Ho le mie idee e se alcune sono sbagliate sono disposto a metterle in discussione. Ti chiedo: sei disposto a fare la stessa cosa con le tue?
Se io lo faccio non è per sembrare buono e bravo, saggio e sapiente o chissà cos'altro potete liberamente immaginare, non lo faccio per accontentare qualcuno ma solo per capire se quello che sto pensando ha una base solida e lo posso considerare un buon punto di partenza per comprendere l'argomento della questione.
Credi davvero che le chiacchiere da Bar Sport siano sottoposte alla stessa metodologia analitica da chi le pronuncia?
Se lo sai fammelo sapere.
Grazie.
Zorro ha scritto: | La biodiversità è anche questo: c’è chi coglie la profondità e la complessità di certe trattazioni e chi no. Che ne faccia modi questi? Li sterilizziamo o li abbattiamo subito? Non tutti usano la Ragion Pura e il raziocinio come approccio alla realtà, eppure sono anch’essi umani, e come dice Terenzio “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”.
 | Non scomodare Terenzio per abbellire la contestazione alla mia "inadeguata reazione" e così far passare per vere cose non dette da me. Trovo scorretto questo approccio, è assai poco onorevole trasfigurare cose dette da altri per giustificare le proprie contestazioni agli stessi.
Spiegami dove avrei fatto questo genere di affermazioni. Le tue conclusioni sono solo tue. E' tua l'idea che chi non usa la Ragion Pura debba essere sterilizzato e abbattuto. Fai attenzione a quello che scrivi perché può rivelare quello che pensi realmente. |
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Zorro Dio maturo


Registrato: 23/08/05 09:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 02 Set 2011 13:12 Oggetto: |
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@Silent Runner
In alcune affermazioni c’hai azzeccato in altre no. Comunque sospendo qui i miei post perché ho constato ultimamente (non solo in questo caso) che un uso forse inappropriato dell’ironia suscita in chi legge o chi mi ascolta reazioni che vanno dall’indispettito all’incazzato nero.
Chiedo in ogni caso scusa a chiunque si sia sentito offeso dalle mie affermazioni.
Piccolo inciso: la chiave stilistica dell’ironia praticamente inutilizzabile in rete, o forse bisogna essere bravi come Shakespeare nel Giulio Cesare quando fa ripetere con continua progressione a Marc’Antonio “Ma Bruto è un uomo d’onore”, mentre elenca le colpe di Bruto nell’ordire, cospirare ed eseguire l’omicidio di Cesare.
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