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Zeus News Ospite
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Inviato: 24 Set 2011 10:27 Oggetto: HP dice addio al CEO Apotheker |
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Commenti all'articolo HP dice addio al CEO Apotheker
Al suo posto arriva Meg Whitman.
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spacexplorer Dio minore

Registrato: 08/10/09 11:22 Messaggi: 610
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Inviato: 26 Set 2011 20:25 Oggetto: |
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Apotheker doveva essere il cavallo di Troia come lo è stato ed è Stefen Elop
per Nokia, solo che HP è stata meno poll-a di Nokia...
Ora bisogna vedere se sanno da che parte andare e cosa fare... |
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ciroinformatico Aspirante troll *

Registrato: 18/09/08 14:44 Messaggi: 198
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Inviato: 28 Set 2011 11:25 Oggetto: |
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non ci voglio credere, queste notizie mi lasciano allibito !!!!  |
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spacexplorer Dio minore

Registrato: 08/10/09 11:22 Messaggi: 610
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Inviato: 28 Set 2011 16:57 Oggetto: |
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Sarò una malalingua ma prova a far due conti:
Le big veramente big dell'informatica sono mastodontiche e poche, i brevetti
s'è ben visto che non servono come tutela ai piccoli ma come arma di monopolio
dei grandi (e dei patent troll); s'è brevettato ogni cosa, incluso i bordi
arrotondati o lo stile piatto di una tavoletta ecc.
Il mercato si stà evolvendo da un guscio relativamente tranquillo di big che si
spartiscono la torta ad un bazaar dove le regole dell'opensource sono l'unica
legge accettata, dove la gente vuole libertà ed informazione (vera o falsa)
dove si cerca un continuo cambiamento (reale, non solo della carrozzeria) ecc.
Alcune aziende sono in grado di innovare, hanno un parco clienti che accetta
bene o male l'innovazione, hanno teste e prodotti che possono essere messi in
gioco in senso evolutivo; alcune con timidezza lo fanno, chessò Google, la SUN
ecc, altre non possono evolvere per varie ragioni come la Microsoft, Oracle o
la Apple altre ancora non san bene cosa fare come ad es. HP o Nokia.
Oracle ad es. è un'azienda che ha acquisito tanto, ha i prodotti ma ha perso le
teste che quei prodotti hanno realizzato e con esse la possibilità di innovare,
vedi solo come ultimo caso la Sun dove il 100% degli sviluppatori che contano,
nomi come Jeff Bonwick (zfs), Bryan Cantrill, Mike Shapiro, Adam Leventhal
(dtrace), James Gosling (java) han telato subito dopo l'acquisizione. I pochi
prodotti nati e cresciuti in casa Oracle sono *pessimi* vedi ad es. JDeveloper
vs Eclipse o NetBeans.
Microsoft dal canto suo non ha mai avuto un ecosistema gestibile o migliore in
qualcosa rispetto alla concorrenza, ha avuto un buon marketing senza scrupoli
da parte di Bill Gates (che per inciso è fuori dalla Microsoft dalla fine della
bolla XP) ma non può competere se non con il lock-in ed il marketing stesso.
HP ha distrutto molte aziende storiche, ma non ha buttato via tutte le loro
teste, ha ancora un bel po' di sviluppatori di HP-UX (che vive sempre), di
OpenVMS, gente della DEC, gente che aveva lavorato alle Alpha (le prime CPU a
64bit in produzione dai primi anni '90) ecc. HP se vuole può innovare.
IBM idem se vuole ha un bel portafoglio di gente preparata che può innovare.
Apple non può far molto ad esempio, di suo ha fatto anche buone cose, ma ha
un'ecosistema che vive più sul mito della Apple, più sull'estetica che sulla
sostanza. Non ha una clientela che sia propensa all'innovazione e non può
competere sul piano tecnologico con altri, Apple qualcosa innova ma il grosso
è confezionare bene prodotti di terzi, dall'hardware al kernel dello stesso
OSX (FreeBSD) o a Safari (KHTML/Konqueror) ecc.
Il mercato dell'opensource è oramai pervasivo nel senso che anche il software
proprietario in circolazione, spesso in violazione delle stesse licenze open,
usa software open: il 90% dei navigatori satellitari sono GNU/Linux, idem il
99.99999% dei router domestici, pezzi di *BSD sono in molte consolle da gioco
e sistemi embedded di vario genere, TV, Set-Top-Box ecc sono in genere
GNU/Linux, la maggior parte delle webapplication in commercio usano prodotti
open ecc. Oggi l'open puro e semplice comincia a essere annusato come business
model.
Aziende come Google han deciso che non possono vivere in un mercato chiuso e
di marketing come questo, han bisogno di aria, han bisogno di poter competere
sul piano tecnologico dove gli riesce meglio, non in tribunale.
Vi sono poi altre aziende che dopo travolgenti successi non san più dove
andare. Nokia è un caso emblematico, ma anche HP è del genere, fa di tutto
ma non ha un mercato di punta (se non marginale per il suo business come
OpenVMS, le calcolatrici ecc). Queste aziende vedono torvo nel futuro, sanno
che il mercato si muove ma a parte stare più o meno a galla non sanno molto
bene cosa fare, sono ricche di brevetti, molto appetibili per l'asse anti
tecnologico di Microsoft-Apple-Oracle. Con Nokia la Microsoft ce l'ha fatta,
con HP ad Oracle è andata più o meno male, un po' han fatto: come uscire dal
business dei PC dove alleandosi con Google potevano diventare un grosso
problema per Microsoft, ma non sono riusciti a prendere il controllo della
azienda in toto.
Nei prossimi anni la guerra "anti-Google", ma più che altro anti-evoluzione,
proseguirà con l'asse di chi vuol mantenere lo status quo ante della gabbia
non potendo competere altrimenti da una parte e chi vuol aprire a nuove e
ricche modalità di business dall'altra  |
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