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rottamiamo questa politica!
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
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MessaggioInviato: 16 Ott 2011 14:38    Oggetto: rottamiamo questa politica! Rispondi citando

- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

Se laicamente considerassimo la politica una attività lavorativa molto delicata ed impegnativa, dove si decide la destinazione di grandi somme di denaro, e dove etica sociale, onestà, capacità organizzativa dovrebbero essere un tutt’uno, forse dovremmo imporre alla politica delle regole, che peraltro si pretendono per posti di lavoro infinitamente meno impegnativi.

-una fedina penale pulita dovrebbe essere la principale pre-condizione
-almeno 3 anni di attività di volontariato (non a tempo pieno, non on-lus) nel territorio in cui si abita, che dimostri disponibilità verso gli altri, conoscenza del territorio e dei suoi problemi, rapporti con le persone, intesi come un tirocinio indispensabile di formazione e di garanzia per i cittadini di non votare per sconosciuti, per miliardari o per Cetto La Qualunque
-accettazione del principio che non si può ricoprire una carica (di sindaco o deputato o senatore o governatore regionale) per più di due legislature, poiché la politica deve essere un servizio temporaneo e non una professione. La lunga permanenza al potere produce cricche inamovibili che bloccano ogni accesso dei giovani e delle persone perbene
-il reddito per l’attività politica non deve mai superare il reddito di un funzionario statale di medio livello. Va abolito il vitalizio pensionistico, sostituito dalla regola che durante i mandati parlamentari o amministrativi vengono versati i contributi che normalmente l’eletto versava nella sua attività lavorativa
-nessun limite deve essere imposto alla magistratura per indagare sui politici, perché è interesse precipuo del “popolo sovrano” avere politici onesti e l’unica vera garanzia è una magistratura inflessibile contro chi ruba, contro chi è in conflitto di interessi, contro chi sperpera denaro pubblico.

Ascoltiamo spesso le cantilene sulla corruzione nella politica, tutti sono indignati, ma guarda caso nessuno propone nulla di credibile e di attuabile, meno che mai i preti che sono pronti a parlare chiaro solo quando si tratta di impedire provvedimenti a favore delle coppie di fatto, contro gli omosessuali, contro il testamento biologico.

Teniamo ben presente che queste elementari regole di salute pubblica possono essere imposte solo a furor di popolo poiché partiti, sindacati, Casta, Vaticano, si guardano bene da invocarle. La politica oggi vive di ricatti incrociati dove essere persona ricattabile significa essere elemento affidabile e ogni persona onesta e seria automaticamente viene espulsa dall’ambiente.

Chiunque chiede che si esca da questo marciume viene etichettato quale aderente alla antipolitica, mentre la domanda dei più è quella di rifondare e vivere la politica su altre basi, altre regole, altri valori, piena partecipazione, trasparenza, essenzialità, sobrietà.

La Casta politica è così potente e inamovibile (di destra e di sinistra) perché ha un forte potere economico che le deriva dal finanziamento pubblico dei partiti, gode di un altro grosso finanziamento ai giornali fiancheggiatori, è inamovibile poiché ha occupato la RAI, che da servizio pubblico è diventata “servizio ai partiti” dove si buttano fuori le persone scomode, senza che ciò venga considerato uno scandalo.

-Finanziamento pubblico dei partiti, finanziamento alla stampa devono essere aboliti-.
La Rai deve essere liberata dai partiti, senza pubblicità, con i cittadini che pagano il canone e votano per un presidente con tutti i poteri tra personalità indipendenti da partiti, potentati economici, religione, per offrire ai cittadini un contrappeso al soffocante monopolio di media privati e invadenza partitica.

Senza queste conquiste non ci sarà mai democrazia né progresso sociale.
Paolo De Gregorio
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Ermengarda Categna
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Registrato: 31/03/08 15:20
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 04:06    Oggetto: Rispondi citando

Condivisibile in gran parte; manca qualcosa, però: un piano di implementazione. Non possiamo pensare di svegliarci una mattina e trovare una classe politica nuova, ricomposta secondo i criteri che hai esposto. E non immagino la casta attuale intenta a legiferare in una direzione che la espellerebbe da tutte le sue posizioni di potere. Che proponi in concreto?
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Pisano
Comune mortale
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 07:39    Oggetto: Rispondi citando

Condivido anche io quasi tutto quanto letto nel tuo articolo, così come concordo con le considerazioni dell' utente che mi ha preceduto nei commenti.
Ogni tipo di processo che comporti cambiamenti radicali nella vita di un singolo uomo è sempre paragonabile ad un cammino spesso lungo e pieno di insidie, tortuoso ed a volte buio;
Ciò che mi spaventa è l'idea che, affinché le cose cambino, dovrà avvenire un processo simile a livello globale, che parta dal basso....quanto tempo ci potrà volere?
Ho messo al mondo un figlio e, forse, nemmeno lui in età adulta avrà la fortuna di vivere in un mondo "ideale".
Mi auguro di trovare sempre più spesso articoli come il tuo, la via dovrà pur iniziare in un punto....
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casaprocida
Comune mortale *
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 08:56    Oggetto: Rispondi citando

E io continuerei ... che cosa sono i partiti?
Bisognerebbe votare le persone non i partiti e le persone in parlamento si dovrebbero muovere secondo coscienza e non secondo le logiche di partito.
Non abolirei i partiti, ma toglierei loro i soldi e l'obbligatorietà di iscrizione, alle elezioni si dovrebbero presentate solo persone che poi se si volgionoi unire in liste e partitit ... sarebero liberi di farlo o di non farlo.
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etabeta
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 11:55    Oggetto: Rispondi citando

E' vero, i politici attuali, di qualsiasi colore, sarebbero tutti da rottamare.
Purtroppo l'unico sistema per cambiare le cose è entrare in politica ma sono tutti buoni a parole basta che non ci sia da impegnarsi in prima persona.
Lamentarsi non serve, questa situazione ce la meritiamo.
Crying or Very sad
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{Tiziano Dal Farra, Bell}
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2011 14:03    Oggetto: Rispondi citando

Dal Farra Tiziano suggerisce - si parva licet - di FAR aggiungere alle schede elettorali l'ultima cruciale E COSTITUZIONALE casella: «NESSUNO dei presenti (simboli) MI RAPPRESENTA» che oggi ingessa il Paese.
Dopo il vice-Prefetto di Udine a cui sottoposi il preciso quesito, su SUA lettera congiunta anche il Quirinale ha preso atto della segnalazione (elezioni 2009, sottolineo via comunicazione congiunta tramite il prefetto della mia città, UDINE) ed ha decretato *che è vero*: attentamente valutati, i diritti dichiarati/attuali costituzionali del presunto ELETTORE sono realizzati al 90%.

Con questa casella lo sarebbero al 100% (reale, globale, CONCRETA possibilità di SCELTA al 100%).
Ma la risposta conclusione ufficiale fu altrettanto scoraggiante: "Dovete creare un movimento d'opinione (in altre parole, un "nuovo partito" suicida) che se ne faccia carico".
Fantastico, emblematico, definitivo. Una cortese forma di *me ne frego*. Sarebbe bastato un suo messaggio PUBBLICO via LETTERA alle Camere in tal senso. (Ma Napolitano NON E'/non ha la stoffa di un Pertini o le picconate di un Cossiga)
E l'aggiunta di questa casella - sempre il Quirinale dixit (staff di giuristi, Costituzionalisti, notai del Giorgio, ferratissimi e occhiuti!) - NON comporta costi aggiuntivi o particolari problemi alla macchina elettorale.

Ma - dico IO e fino a prova contraria - ha/avrebbe un impatto fortissimo sulla enorme TORTA che i "partecipanti" (i loghi/liste sulle schede) POI si SPARTISCONO: il c.d. *rimborso elettorale*. Quello che nelle sue verminose pieghe permette per questo meccanismo INFERNALE e legalmente persino a un Mastella - pur scomparso dal nostro Parlamento - di percepire ulteriori 13 milioni di Euro "ex-post", tuoi e miei, di rimborso elettorale.

TROVANDO INVECE, e votando in *mancanza di meglio/convinzione profonda & RAGIONATA* QUELLA CASELLA ipotetica, la "torta" sarebbe rappresentata da "x" milioni di *unità di calcolo* IN MENO. Tempo due tornate elettorali, e avremmo due o tre partiti ANCHE SE NON VOLESSIMO/VOLESSERO.
Ricordo a tutti che la "torta" si fonda e comprende tutti gli "iscritti" nelle liste elettorali COMUNALI. Voti?, non voti?, voti paperino e annulli?, vai al mare?? per *loro* è esattamente/esattorialmente uguale. Ci pensano gli appositi uffici burocratici a staccare l'assegno.

Ma se tre/cinque milioni di delusi su ipotetici 20 milioni di "aventi diritto" (ovvero "Popolo $ovrano" bue, cornuto e felice e mazziato) trovassero e naturalmente votassero QUELLA fatidica casella, neanche il tempo di due tornate e diventerebbe il PRIMO PARTITO ITALIANO di gran lunga.
E i "partiti" che oggi purtroppo conosciamo sarebbero ridotti alla flebo e - conseguentemente - a cercare/proporre/mettere in atto VERI PROGRAMMI di governo. E a scremare i candidati su basi culturali e MERITOCRATICHE ...per FORZA di CO$E.
Lo dice la logica, e lo stato NAUSEANTE e ANTIDEMOCRATICO NEI FATTI ed ATTI in cui versa OGGI questo SPUTO di Paese.

A questa risposta (ufficiale, Quirinale) mi son cadute le braccia, ho salutato e me ne sono uscito.

:::::::::::::::::::::::

Citazione:
PARAGONI IMBARAZZANTI Con queste regole e la loro applicazione, l'Italia vince nella speciale classifica europea dei paesi con i maggiori costi della politica: il Belpaese si attesta sui 295 milioni l'anno, contro i circa 130 della Germania, gli 80 della Spagna, i 75 della Francia e gli appena 4 della Gran Bretagna. Dove però la logica è completamente diversa, visto che il finanziamento pubblico sostiene solo chi è all'opposizione.
Da noi, tra l'altro, il gioco della politica diventa quasi un'opzione 'win-win': il "rimborso" si calcola non sulla base dei votanti ma sugli aventi diritto e la soglia di sbarramento per averne diritto non è il 4% che vale per l'ingresso al parlamento ma un misero 1%.
Grazie al trucchetto, quindi, vengono rimborsate anche quelle forze politiche come "La Destra" che in Parlamento non sono nemmeno entrate.
(Dal Corriere della Sera di oggi, 29 dicembre 2009)
Meditate.
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Zorro
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Residenza: Torino

MessaggioInviato: 17 Ott 2011 14:24    Oggetto: Re: rottamiamo questa politica! Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011
[...]
-almeno 3 anni di attività di volontariato (non a tempo pieno, non on-lus) nel territorio in cui si abita, che dimostri disponibilità verso gli altri,


Perché? Non capisco il motivo ... e poi indicami un’associazione di volontariato che non sia onlus, così forse capisco.

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

-nessun limite deve essere imposto alla magistratura per indagare sui politici, perché è interesse precipuo del “popolo sovrano” avere politici onesti e l’unica vera garanzia è una magistratura inflessibile contro chi ruba, contro chi è in conflitto di interessi, contro chi sperpera denaro pubblico.


Non sono d’accordo, anche se nell’attuale scontro tra poteri io sto dalla parte dei giudici, solo perché i loro criteri di reclutamento sono più seri di quelli dei politici, non trovo che sia cosa giusta l’abolizione dell’equilibrio tra i poteri

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

Ascoltiamo spesso le cantilene sulla corruzione nella politica, tutti sono indignati, ma guarda caso nessuno propone nulla di credibile e di attuabile, meno che mai i preti che sono pronti a parlare chiaro solo quando si tratta di impedire provvedimenti a favore delle coppie di fatto, contro gli omosessuali, contro il testamento biologico.


Questa superficialità di giudizio mi fa inorridire, io conosco preti che candiderei alle più alte cariche, se loro fossero disponibili ...

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

Teniamo ben presente che queste elementari regole di salute pubblica possono essere imposte solo a furor di popolo poiché partiti, sindacati, Casta, Vaticano, si guardano bene da invocarle. La politica oggi vive di ricatti incrociati dove essere persona ricattabile significa essere elemento affidabile e ogni persona onesta e seria automaticamente viene espulsa dall’ambiente.


Giudizio superficiale come quello di sopra.

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -

Chiunque chiede che si esca da questo marciume viene etichettato quale aderente alla antipolitica, mentre la domanda dei più è quella di rifondare e vivere la politica su altre basi, altre regole, altri valori, piena partecipazione, trasparenza, essenzialità, sobrietà.


“I più” pensano ancora oggi che “finche lui (o loro) magnano io con le briciole che cadono dal suo (loro) tavolo ce campo”. Il nostro amato bel paese non può partecipare al movimento del “99%”, per il semplice fatto che quella percentuale non esiste ma è molto,ma molto, ma molto, minore ...

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -

La Casta politica è così potente e inamovibile (di destra e di sinistra) perché ha un forte potere economico che le deriva dal finanziamento pubblico dei partiti, gode di un altro grosso finanziamento ai giornali fiancheggiatori, è inamovibile poiché ha occupato la RAI, che da servizio pubblico è diventata “servizio ai partiti” dove si buttano fuori le persone scomode, senza che ciò venga considerato uno scandalo.


Questa casta politica è al potere perché rappresenta il sentire della maggioranza degli italiani, semplicemente ...

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
Senza queste conquiste non ci sarà mai democrazia né progresso sociale.


Senza un mutamento epocale che faccia della società italiana un insieme di persone nel quale prevale l’etica, la solidarietà, il senso del dovere e del sacrificio, noi non solo non saremo una democrazia, ma non saremo proprio una società ... faccio solo un esempio: quando saremo arrivati a NON avere più il servizio di pulizia del suolo pubblico, perché basta che ognuno tenga pulito davanti a casa sua e tutto il paese automaticamente è pulito ... allora potremo parlare di democrazia, sino ad allora saremo sempre quel paese che, come parafrasava Ennio Flaiano, è un “paese di santi, di geni, di navigatori e di ... cognati”.

Un'ultima cosa: NONvedo all'orizzonte nessun "uomo nuovo" in grado di impersonare questo cambiamento, forse qualche"bambino nuovo" ... allora ... tra vent'anni ...

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ilcoro
Eroe
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 14:34    Oggetto: Re: rottamiamo questa politica! Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

-Finanziamento pubblico dei partiti, finanziamento alla stampa devono essere aboliti-.
[…]
Senza queste conquiste non ci sarà mai democrazia né progresso sociale.
Paolo De Gregorio


sicuro? non ti sembra che, in questo modo, si lasci la politica nelle mani di chi solo se la può permettere (economicamente)? per non parlare della stampa…
esistono già altre forme di governo di questo tipo. tipo la monarchia.

mi pare sia stato adam smith, milioni di anni fa, a dire che la democrazia era l'unico modo per riequilibrare, nello Stato, i poteri: il potere di voto a suffragio universale ridava ai molti (la nascente borghesia imprenditoriale, e, per estensione, i proletari) l'arma per contrastare il potere economico dei pochi (nobili). senza questo riequilibrio sarebbero nate tensione sociale e spinta alla ribellione. e addio economia, addio sviluppo, addio progresso sociale, addio Stato.

il problema credo risieda in chi ha tradito i principi originari della democrazia. da rappresentanza popolare l'ha fatta diventare rappresentanza individuale. piuttosto, si dovrebbe costituzionalmente impedire ai "ricchi" di potersi candidare alle elezioni. ma in questo modo la demo-crazia cadrebbe nell'assurdo. oltre alla difficoltà di stabilire il reddito minimo per essere considerati ricchi (dopo il paniere istat, il paniere… isRich?).
-
discorso analogo per il passaggio
paolodegregorio ha scritto:
Nessun limite deve essere imposto alla magistratura"

sei sicuro? e l'equilibrio dei poteri, fondamentale in una democrazia per evitare che si trasformi in dittatura?

sugli altri punti del tuo articolo mi trovo sostanzialmente d'accordo .

il mio dubbio è: ma davvero la democrazia può essere ancora salvata? non sarà accanimento terapeutico?…
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{Mario Reiner}
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 15:19    Oggetto: Rispondi citando

Egregio sig. De Gregorio, ma lei ha mai sentito nominare un tal Charles-Louis de Secondat, baron de La Brède et de Montesquieu? Immagino di no. E della teoria politica della separazione dei poteri, mai sentito niente? Allora, cercando di evitare - per quanto mi riguarda - le discussioni da sciampista (non me ne vogliano le sciampiste, ne conosco alcune laureate e con ottima cultura di base) suggerirei di elevare un pochettino il livello del discorso, studiando le fonti appropriate, un po' di teorie politiche, non dico da Platone in poi, che per l'amordiddio ormai in pochi oggi san chi fosse, e un minimo di diritto costituzionale, e di spostare infine il discorso su una piattaforma più consona, chessò, tipo il sito di Beppe Grillo, ché questa (ma mi sa ormai che mi sto sbagliando) pareva altra cosa fin poco tempo fa.
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duralex
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 15:24    Oggetto: Rispondi citando

Povero Montesquieu !
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paolodegregorio
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Registrato: 13/07/07 12:00
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 15:50    Oggetto: Rispondi citando

Ermengarda Categna ha scritto:
Condivisibile in gran parte; manca qualcosa, però: un piano di implementazione. Non possiamo pensare di svegliarci una mattina e trovare una classe politica nuova, ricomposta secondo i criteri che hai esposto. E non immagino la casta attuale intenta a legiferare in una direzione che la espellerebbe da tutte le sue posizioni di potere. Che proponi in concreto?


cara Ermengarda,

non penso ad un piano di implementazione come dici. Penso che la nuova classe politica debba venir fuori da chi si impegna nel sociale, quotidianamente, nei vari movimenti che sono venuti fuori e che continuano a impegnarsi nei vari settori (vedi acqua, nucleare, no tav, movimenti spontanei nati al di fuori dei sindacati e dei partiti per difendere lavoro, territorio, etc.)
non deve essere sufficiente la sola capacità di eloquio per venire fuori, ma deve essere conosciuta la sensibilità sociale e le azioni concrete della persona da candidare.

Sono anni che parlo del limite della durata del mandato in due legislature per gli eletti in Parlamento e ora vedo che è una idea che viene sostenuta da altri, ed è la strada, l'autostrada, per raggiungere un ricambio anche generazionale
Certo occorre una nuova legge elettorale che preveda anche il ripristino delle preferenze. Ho proposto più volte i punti di una nuova legge elettorale, li riprenderò.

ciao
paolo
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{Luigi}
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 16:52    Oggetto: Rispondi citando

Bell'articolo, belle idee, ma secondo me non attuabili a meno che non si avvii una rivoluzione!!!
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 17:05    Oggetto: Re: rottamiamo questa politica! Rispondi citando

Zorro ha scritto:
paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011
[...]
-almeno 3 anni di attività di volontariato (non a tempo pieno, non on-lus) nel territorio in cui si abita, che dimostri disponibilità verso gli altri,


Perché? Non capisco il motivo ... e poi indicami un’associazione di volontariato che non sia onlus, così forse capisco.

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

-nessun limite deve essere imposto alla magistratura per indagare sui politici, perché è interesse precipuo del “popolo sovrano” avere politici onesti e l’unica vera garanzia è una magistratura inflessibile contro chi ruba, contro chi è in conflitto di interessi, contro chi sperpera denaro pubblico.


Non sono d’accordo, anche se nell’attuale scontro tra poteri io sto dalla parte dei giudici, solo perché i loro criteri di reclutamento sono più seri di quelli dei politici, non trovo che sia cosa giusta l’abolizione dell’equilibrio tra i poteri

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

Ascoltiamo spesso le cantilene sulla corruzione nella politica, tutti sono indignati, ma guarda caso nessuno propone nulla di credibile e di attuabile, meno che mai i preti che sono pronti a parlare chiaro solo quando si tratta di impedire provvedimenti a favore delle coppie di fatto, contro gli omosessuali, contro il testamento biologico.


Questa superficialità di giudizio mi fa inorridire, io conosco preti che candiderei alle più alte cariche, se loro fossero disponibili ...

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
di Paolo De Gregorio, 16 ottobre 2011

Teniamo ben presente che queste elementari regole di salute pubblica possono essere imposte solo a furor di popolo poiché partiti, sindacati, Casta, Vaticano, si guardano bene da invocarle. La politica oggi vive di ricatti incrociati dove essere persona ricattabile significa essere elemento affidabile e ogni persona onesta e seria automaticamente viene espulsa dall’ambiente.


Giudizio superficiale come quello di sopra.

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -

Chiunque chiede che si esca da questo marciume viene etichettato quale aderente alla antipolitica, mentre la domanda dei più è quella di rifondare e vivere la politica su altre basi, altre regole, altri valori, piena partecipazione, trasparenza, essenzialità, sobrietà.


“I più” pensano ancora oggi che “finche lui (o loro) magnano io con le briciole che cadono dal suo (loro) tavolo ce campo”. Il nostro amato bel paese non può partecipare al movimento del “99%”, per il semplice fatto che quella percentuale non esiste ma è molto,ma molto, ma molto, minore ...

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -

La Casta politica è così potente e inamovibile (di destra e di sinistra) perché ha un forte potere economico che le deriva dal finanziamento pubblico dei partiti, gode di un altro grosso finanziamento ai giornali fiancheggiatori, è inamovibile poiché ha occupato la RAI, che da servizio pubblico è diventata “servizio ai partiti” dove si buttano fuori le persone scomode, senza che ciò venga considerato uno scandalo.


Questa casta politica è al potere perché rappresenta il sentire della maggioranza degli italiani, semplicemente ...

paolodegregorio ha scritto:
- rottamiamo questa politica -
Senza queste conquiste non ci sarà mai democrazia né progresso sociale.


Senza un mutamento epocale che faccia della società italiana un insieme di persone nel quale prevale l’etica, la solidarietà, il senso del dovere e del sacrificio, noi non solo non saremo una democrazia, ma non saremo proprio una società ... faccio solo un esempio: quando saremo arrivati a NON avere più il servizio di pulizia del suolo pubblico, perché basta che ognuno tenga pulito davanti a casa sua e tutto il paese automaticamente è pulito ... allora potremo parlare di democrazia, sino ad allora saremo sempre quel paese che, come parafrasava Ennio Flaiano, è un “paese di santi, di geni, di navigatori e di ... cognati”.

Un'ultima cosa: NONvedo all'orizzonte nessun "uomo nuovo" in grado di impersonare questo cambiamento, forse qualche"bambino nuovo" ... allora ... tra vent'anni ...

Old


caro Zorro,

non cerchiamo l'uomo nuovo, il leader. Cerchiamo degli onesti amministratori della cosa pubblica. Deve essere la partecipazione alla vita sociale locale che fa individuare il candidato sindaco e poi il parlamentare

Quando parlo di preti mi riferisco alla CEI, ai vertici del Vaticano. Anche io candiderei preti come don Ciotti, don Gallo, Zanotelli non solo in Parlamento. Certo loro sono espressione di volontariato e di onlus, e questo contraddice la mia affermazione che però non deve essere intesa rigidamente. Il volontariato a cui mi riferisco si svolge oltre la attività usuale, ma se una persona si distingue per il suo impegno volontario a tempo pieno ed è stimata sul territorio ben venga. Non vorrei i "volontari" di professione.

Quanto all'equilibrio tra i poteri, la magistratura deve comunque rispettare le leggi. Solo non prevedo immunità parlamentare, ostacoli alla giustizia e privilegi per i parlamentari. Per esempio Cosentino e altri indagati devono rispondere ai giudici ed eventualmente essere arrestati come i comuni cittadini.

Anche io credo che la percentuale del 99% non riguardi l'Italia, e che la concezione che tu riporti (finchè loro magnano qualche briciola arriva) è vera ma penso che con la crisi sia alquanto superata.

Non sono d'accordo quando dici che questa Casta è al potere perchè rappresenta il sentire della maggioranza degli italiani. Intanto per quanto riguarda il Parlamento esso è composto da "nominati" e questo non coincide con il "sentire" (ricorda il 58% che ha partecipato ai referendum), e poi li senti i commenti concretamente sul territorio?

Infine, concordo sulla considerazione che se ciascuno pulisse davanti a casa sua tutto il paese sarebbe pulito.

ciao
paolo
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 20:27    Oggetto: Re: rottamiamo questa politica! Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:

Accettazione del principio che non si può ricoprire una carica (di sindaco o deputato o senatore o governatore regionale) per più di due legislature, poiché la politica deve essere un servizio temporaneo e non una professione.


Sarei d'accordo salvo su questa! Perché è una professione.
Nel caso avremmo un continuo d'inesperti che causerebbero più guai dei criminali d'ora.

E' compito del popolo stesso MAI fagli sentire la sedia al sicuro!

Come esiste in altri Stati (vedi Romania con il referendum sul Presidente) la possibilità referendaria di far cadere un governo. Oppure un più breve termine del resto sono caduti dei Governi in mesi (non solo in Italia) non accadendo niente di grave o mancanza di Governo (esempio Belgio) per mesi.

Aggiungerei al decalogo che non si votino più i partiti in nessun caso, ma solo le singole persone che possono raggrupparsi loro in partiti se vogliono.

Aggiungo abolire i finanziamenti pubblici ma anche privati alla stampa e politico e simili.

Ciao
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mda
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 20:36    Oggetto: Rispondi citando

{Mario Reiner} ha scritto:
Egregio sig. De Gregorio, ma lei ha mai sentito nominare un tal Charles-Louis de Secondat, baron de La Brède et de Montesquieu? Immagino di no. E della teoria politica della separazione dei poteri, mai sentito niente? Allora, cercando di evitare - per quanto mi riguarda - le discussioni da sciampista (non me ne vogliano le sciampiste, ne conosco alcune laureate e con ottima cultura di base) suggerirei di elevare un pochettino il livello del discorso, studiando le fonti appropriate, un po' di teorie politiche, non dico da Platone in poi, che per l'amordiddio ormai in pochi oggi san chi fosse, e un minimo di diritto costituzionale, e di spostare infine il discorso su una piattaforma più consona, chessò, tipo il sito di Beppe Grillo, ché questa (ma mi sa ormai che mi sto sbagliando) pareva altra cosa fin poco tempo fa.


Appunto per contrastare la dittatura del parlamento ci vuole la dittatura della magistratura. In questo caso si avrebbe l'eguaglianza tra i poteri.

Perché il primo potere da tutelare è quello del popolo e non magistratura o parlamento o governo. Ecco il perchè ci vuole la dittatura della magistratura.

Ciao
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{marco}
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MessaggioInviato: 17 Ott 2011 20:52    Oggetto: Rispondi citando

Bisogna cambiare la legge elettorale in senso maggioritario, cioè, chi riceve più voti tra i candidati vince e gli altri vanno a casa. In questo modo i partiti sarebbero costretti a mettere in campo gli uomini migliori, perchè chi si fosse macchiato di qualche malefatta non sarebbe eletto.
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 18 Ott 2011 05:54    Oggetto: Rispondi citando

{Mario Reiner} ha scritto:
... e di spostare infine il discorso su una piattaforma più consona, chessò, tipo il sito di Beppe Grillo, ché questa (ma mi sa ormai che mi sto sbagliando) pareva altra cosa fin poco tempo fa...

Ci avverto un filo (forse) di sarcasmo e di scetticismo in questa citazione relativa al movimento sviluppatosi intorno al noto (ex)comico, oramai opinionista.

Devo però dire che, a tutt'oggi, quel movimento, il cosidetto Cinque Stelle, rappresenta l'UNICA vera proposta elettoralmente spendibile che la "società civile", per dirla con Paolo Flores D'Arcais, è stata capace di produrre.

E se per le prossime elezioni non saranno disponibili altre opzioni a loro andrà il mio voto (forse con un certo scetticismo), con la consapevolezza che la politica attuale ha oltrepassato il punto di non ritorno e l'esigenza di "rottamare" l'attuale classe dirigente è oramai PRIORITARIA.
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wilson80
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MessaggioInviato: 18 Ott 2011 09:07    Oggetto: Rispondi citando

Giuro che da una prima lettura sembrava preso pari pari dal progrmma del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

Comunque, vedo con piacere che ormai tutti ci siamo stufati del modo di fare politica attuale. Meno male, sempre più voci che vanno in quel senso.

Comunque, il miovoto (senza scetticismo) andrà sicuramente al Movimento 5 Stelle, dove, per ora, non ho ancora visto condannati candidati.
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{mdi}
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MessaggioInviato: 18 Ott 2011 11:55    Oggetto: Rispondi citando

Sono molto d'accordo, anche se, visto il ruolo ricoperto, le responsabilita' e competenze richieste, ritengo che lo stipendio del "medio funzionario statale" non sia adeguato, altrimenti tantissimi opterebbero per meno responsabilita' allo stesso stipendio.

E' giusto pagare in proporzione per il servizio offerto.

Il problema in Italia e' che non danno servizi e non lavorano come devono.

Quindi sono d'accordo su tutto il resto!!
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MessaggioInviato: 18 Ott 2011 13:20    Oggetto: Rispondi

{mdi} ha scritto:
Sono molto d'accordo, anche se, visto il ruolo ricoperto, le responsabilita' e competenze richieste, ritengo che lo stipendio del "medio funzionario statale" non sia adeguato, altrimenti tantissimi opterebbero per meno responsabilita' allo stesso stipendio.

E' giusto pagare in proporzione per il servizio offerto.

Il problema in Italia e' che non danno servizi e non lavorano come devono.

Quindi sono d'accordo su tutto il resto!!


In realtà non mi pare che i nostri ministri abbiano particolari competenze e conoscenze (a parte rari casi come forse Tremonti), pensa che c'è chi va in giro dicendo che l'Italia è un'azienda e va governata come tale... pensa che c'è chi non sa guidare e ha bisogno dell'autista, e pensa che c'è chi ha bisogno del portaborse...

Gli unici requisiti dovrebbero essere le basi, storia, economia ecc. Per questioni tecniche servono dei tecnici, e i politici non lo sono e non lo devono essere. Quando si devono prendere decisioni tecniche si deve convocare un team di tecnici e prendere spunto dal loro consiglio. Cosa che accade o dovrebbe accadere tutt'oggi.
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