Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
facciamo il punto
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Politica e dintorni
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 12 Nov 2011 16:39    Oggetto: facciamo il punto Rispondi citando

- facciamo il punto -
di Paolo De Gregorio, 12 novembre 2011

Non è male ricordare che è l’economia il primo di tutti i poteri e, quando i riti bizantini della politica diventano un serio ostacolo alla soluzione dei problemi, ecco la zampata della Confindustria e delle banche che impongono il loro uomo, Mario Monti, quale primo ministro.

Il gesto significa commissariare tutta la politica berlusconide che ha negato e non governato la crisi esibendo un beota ottimismo di facciata, e occupando il tempo a impapocchiare leggi che avevano il solo scopo di evitare processi e galera al nostro indecente premier.
L’operazione è stata resa possibile anche perché la cosiddetta opposizione è divisa, non ha programmi né identità, e comunque si dovrebbe piegare agli ultimatum della Europa sul risanamento dei conti e sul rilancio dell’economia, obiettivi totalmente impossibili da realizzare per il peso enorme degli interessi da pagare ai detentori dei titoli del Tesoro.

In tutto il mondo globalizzato si assiste al fenomeno degli “indignados” che, per la prima volta, vede milioni di persone manifestare contro il sistema capitalista e finanziario che crea disuguaglianze inaccettabili, disoccupazione, precariato, assenza di futuro, speculazioni, guerre, distruzione ambientale.
L’Italia è dentro questa crisi e né Mario Monti, né l’attuale opposizione sono in grado di fare nulla perché è una crisi sistemica, si può solo rispondere con l’adozione di un altro sistema.

Uscire dalla trappola del debito che condanna la nostra economia alla stagnazione e alla recessione, dovrebbe essere la prima scelta strategica, dicendo alle banche tedesche e francesi, che detengono circa la metà del nostro debito, che tra il fallimento dell’Italia e quello delle banche speculatrici noi preferiamo il secondo.
Solo una presa di posizione del genere, accompagnata dal taglio drastico di tutte le spese militari e dei nostri interventi militari all’estero (cancellando il contratto con gli USA per l’acquisto di 130 cacciabombardieri), associata con l’eliminazione del Senato, delle province, con una seria politica contro l’evasione fiscale, possono rendere possibile l’ uscita dalla crisi.

Gradualmente si può uscire dalla stagnazione creando milioni di posti di lavoro nei settori nevralgici della energia con le rinnovabili e dell’agricoltura per rendere l’Italia indipendente energeticamente con le rinnovabili e alimentarmente (oggi l’Italia importa il 70% delle derrate alimentari e l’88% dell’energia).

Monti è la continuità della politica economica della globalizzazione e del sistema bancario internazionale e sancirebbe l’inutilità della politica tradizionale e la fine dell’indipendenza del nostro paese. Lo farebbe con risultati superiori a quelli di Berlusconi che si è dimostrato ignorante e incapace, ma anche lui prenderà gli ordini dalle banche e dall’asse franco-tedesco.

Nessun partito politico oggi in Italia sostiene la necessità di una fuoriuscita dal sistema globale. Solo i giovani accampati sotto le tende messe nelle piazze e nelle strade, al freddo, picchiati e schedati, ci costringono a pensare che il nostro sistema è da buttare e che tutto va cambiato in profondità.
Paolo De Gregorio
Top
Profilo Invia messaggio privato
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 20 Nov 2011 11:38    Oggetto: Rispondi citando

- il paradiso globale -
di Paolo De Gregorio, 19 novembre 2011

Montefano, cittadina delle Marche. 126 dipendenti della fabbrica BEST, specialista in cappe per cucine, di proprietà della multinazionale americana NORTEK, hanno trovato la loro fabbrica chiusa, dopo che nottetempo tutti i macchinari erano stati caricati con destinazione Polonia, nuova sede produttiva.
Ecco servito un altro regalo della globalizzazione che rende precario e incerto ogni rapporto di lavoro, condannando tutti gli schiavi salariati ad una vita insostenibile, senza certezze, senza futuro.

Eppure di fronte al vasto fenomeno della delocalizzazione di migliaia di strutture produttive italiane all’estero, all’unico scopo di avere manodopera meno costosa e meno tasse, nessuno sostiene che una importante fetta della crisi sistemica in cui siamo impantanati è quella di non aver governato questo fenomeno, che ci costa centinaia di migliaia di disoccupati ed un impoverimento di tutta la nazione.

Come si fa a non mettere in discussione la “globalizzazione”, produttiva e finanziaria, che sta impoverendo profondamente il nostro paese, avviandolo verso un declino e un commissariamento che annulla anche la democrazia?
Come si fa a parlare scioccamente di rilancio economico e di crescita se non si è capaci di vedere che il mondo globale ci sottrarrà altri segmenti di mercato in quei settori più avanzati che ancora resistono?

Noi non abbiamo multinazionali, non abbiamo una struttura di ricerca avanzata collegata a imprese, non abbiamo materie prime, non abbiamo una classe operaia a basso prezzo, i nostri cervelli emigrano, spendiamo 100 miliardi di euro l’anno per pagare gli interessi sul nostro debito (1.900 miliardi di euro), e la corsa nella globalizzazione l’abbiamo già perduta.
L’unica speranza possibile è quella di uscirne di corsa, tornando alla lira, ai dazi, al divieto di esportare capitali, e non pagare più gli interessi alle banche tedesche e francesi che possiedono circa il 50% dei nostri titoli del debito pubblico.

La verità vera è che ci sono solo due strade: o la logica globale dei banchieri e dei Marchionne, o la scelta di ristrutturare l’economia per soddisfare i consumi interni, per ottenere l’autosufficienza energetica (con le rinnovabili) e l’autosufficienza agricola-alimentare. Oggi importiamo il 70% del nostro fabbisogno per quanto riguarda gli alimenti e importiamo l’88% dei prodotti per produrre energia.
Milioni di posti di lavoro possono e devono essere creati in questi settori, finanziati da tagli alle spese militari, abolizione delle province, abolizione del Senato, fine del finanziamento pubblico dei partiti e dell’editoria, fine delle convenzioni del Ministero della Sanità con strutture private, abolizione dell’8 e del 5 per mille alle Chiese, abolizione dei contributi alle scuole cattoliche private, e via cantando.
Paolo De Gregorio
Top
Profilo Invia messaggio privato
dany88
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 12/02/09 12:14
Messaggi: 1300

MessaggioInviato: 22 Nov 2011 10:26    Oggetto: Rispondi citando

"Noi non abbiamo multinazionali, non abbiamo una struttura di ricerca avanzata collegata a imprese, non abbiamo materie prime, non abbiamo una classe operaia a basso prezzo, i nostri cervelli emigrano"

argh....che triste verità.
Top
Profilo Invia messaggio privato
{Roby}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Nov 2011 10:44    Oggetto: Rispondi citando

Mi pare che una possibile via sia quella del boicottaggio organizzato della marca Best, quantomeno sul territorio italiano, volatinaggio, banchetti informativi, etc... davanti ai rivenditori.
Poi vedremo se tali rivenditori avranno il coraggio di proporre il marchio Best ai loro clienti.
Top
{pandafloppo}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Nov 2011 11:33    Oggetto: Rispondi citando

nn sono del settore , ma ritornando alla lira credo che dogane import export ecc rinascano in maniera pesante ed inoltre sulle basi del valore della stessa il che n mi pare sia produttivo e conveniente.
Top
stefno1
Mortale pio
Mortale pio


Registrato: 24/11/09 11:54
Messaggi: 26

MessaggioInviato: 22 Nov 2011 12:39    Oggetto: Rispondi citando

Io ho provveduto a cambiare il titolo dell'articolo nel pubblicarlo sul mio diario: l'inferno globale! Il paradiso dov'è? Rolling Eyes
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
didone
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 17/10/05 11:08
Messaggi: 14

MessaggioInviato: 22 Nov 2011 15:31    Oggetto: La Chiesa 100 volte tanto! Rispondi citando

[....abolizione dell'8 e del 5 per mille alle Chiese, abolizione dei contributi alle scuole cattoliche private,...]

Ma cosa c'entra la Chiesa cattolica che, senza questi penosi pregiudizi, è l'unica istituzione affidabile e generosa (perché dà infinitamente di più di quello che riceve!) che con servizi eccellenti, molto spesso, sopperisce anche là dove lo Stato non arriva!?

C'è solo da ringraziare se c'è la Chiesa! E' l'unica istituzione che, quello spende, rende 100 volte tanto in BENE.
Top
Profilo Invia messaggio privato
elisam
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 10/12/08 12:47
Messaggi: 114

MessaggioInviato: 22 Nov 2011 15:46    Oggetto: Rispondi citando

l'analisi delle cause mi pare corrette, ho invece molte perplessità sulle soluzioni proposte, mi danno l'impressione di un placebo per malati terminali.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Gladiator
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 05/12/10 21:32
Messaggi: 14331
Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia

MessaggioInviato: 22 Nov 2011 19:54    Oggetto: Rispondi citando

dany88 ha scritto:
"Noi non abbiamo multinazionali, non abbiamo una struttura di ricerca avanzata collegata a imprese, non abbiamo materie prime, non abbiamo una classe operaia a basso prezzo, i nostri cervelli emigrano"

argh....che triste verità.

E' certo una triste verità però, a parte le materie prime, per il resto è tutto frutto di scelte e comportamenti che i nostri governanti hanno avviato da ormai 50 anni e, soprattutto, noi italiani abbiamo contribuito a mantenere e giustificare.
E mi pare che nell'ultimo ventennio chi ha spinto sull'acceleratore di queste scelleratezze sia stato sovente premiato alle elezioni.

Quindi o ci svegliamo noi o andiamo a fondo noi.

In quanto a questo passaggio:

Citazione:
L'unica speranza possibile è quella di uscirne di corsa, tornando alla lira, ai dazi, al divieto di esportare capitali, e non pagare più gli interessi alle banche tedesche e francesi che possiedono circa il 50% dei nostri titoli del debito pubblico.

In parte non lo condivido perchè ritengo che se avessimo ancora la lira nel baratro ci saremmo già da un pò, il resto, pur essendo condivisibile, mi sembra decisamente poco realizzabile.
Top
Profilo Invia messaggio privato
{Alessandro Peruch}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Nov 2011 23:53    Oggetto: Rispondi citando

Basta levare IVA e abbassare gli stipendi, aggiungere la tassa etica (contro quei stati come la Cina che sfuttano la maodopera e anche gli USA che hanno ancora la pena di morte).
Top
giovanni56
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 28/12/05 22:21
Messaggi: 177

MessaggioInviato: 24 Nov 2011 14:30    Oggetto: I debiti! Rispondi citando

Si tralascia completamente (volutamente?) quello che a parer mio è il problema principale: IL DEBITO! O meglio: I debiti!
Non si può continuare a basare la crescita unicamente sui debiti: Il debiti dello Stato, quelli delle Imprese, quelli delle famiglie, dei singoli...
Qualcuno prima o poi dovrà pur tirare fuori questi soldi, e non far girare a catena... il vuoto.
Forse siamo arrivati al capolinea di questa crescita senza fondamenta, la sempre minore disponibilità di credito fa in modo che chi ha i debiti non riesce più a saldarli.
Continuate pure ad ingrandirvi, a fare cose superiori alle vostre possibilità, più vi allargate più forte sarà la bastonata.

Vabbè, il tema dell'articolo non è puramente questo, però è inutile girarci attorno, sono i soldi reali quelli che mancano.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Blind Guardian
Semidio
Semidio


Registrato: 26/07/07 15:23
Messaggi: 497
Residenza: Frankfurt

MessaggioInviato: 24 Nov 2011 19:11    Oggetto: Rispondi

Citazione:
Basta levare IVA e abbassare gli stipendi, aggiungere la tassa etica (contro quei stati come la Cina che sfuttano la maodopera e anche gli USA che hanno ancora la pena di morte).


Il fatto è che la quasi totalità dei prodotti che compriamo tutti i giorni è prodotta tramite sfruttamento del lavoro cinese e non solo cinese, dall'Iphone alla moda "made in Italy".

Praticamente la tassa etica coinvolgerebbe anche più prodotti dell'IVA...
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Politica e dintorni Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi