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Hacker, cracker o grissino
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 13 Nov 2011 17:49    Oggetto: Rispondi citando

noa ha scritto:
bene.
bella discussione Smile

Concordo!

noa ha scritto:
in qualche modo, axlman, pur essendo assolutamente in sintonia con quello che scrivi, lo rigiro contro di te: ci si deve mettere daccordo sul significato preciso che si intende dare alle parole, e la maggior parte degli italiani, alla parola hacker, chiama i carabinieri Wink
Sì ma se non c'è sangue non arrivano. E nemmeno se non c'è benzina!

noa ha scritto:

in definitiva la differenza tra denotazione e connotazione la fa il contesto.
E la differenza fra denotazione e detonazione?

Ma ciao Noa! Quanto tempo!!!! Squeeze
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gomez
Dio maturo
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MessaggioInviato: 13 Nov 2011 20:04    Oggetto: Re: Hacker, cracker o grissino Rispondi citando

ovviamente cracker, il grissino intrude nelle scatolette di tonno Very Happy

Mauro
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{paolo_del_bene}
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MessaggioInviato: 14 Nov 2011 02:39    Oggetto: Rispondi citando

wikipedia non ha alcun valore per qiuano riguarda gli RFC's. dunque bisogna leggere l'RFC1392 link

User Glossary Working Group [Page 11]

RFC 1392 Internet Glossary January 1993


hacker
A person who delights in having an intimate understanding of the internal workings of a system, computers and computer networks in particular.

The term is often misused in a pejorative context,
where "cracker" would be the correct term.

See also: cracker.

cracker
A cracker is an individual who attempts to access computer systems without authorization.

These individuals are often malicious, as opposed to hackers, and have many means at their disposal for
breaking into a system.

See also: hacker, Computer Emergency
Response Team, Trojan Horse, virus, worm.

link


Shirey Informational [Page 138]


RFC 4949 Internet Security Glossary, Version 2 August 2007

$ hacker
1. (I) Someone with a strong interest in computers, who enjoys learning about them, programming them, and experimenting and otherwise working with them. (See: hack. Compare: adversary, cracker, intruder.)

Usage: This first definition is the original meaning of the term (circa 1960); it then had a neutral or positive connotation of "someone who figures things out and makes something cool happen".

2. (O) "An individual who spends an inordinate amount of time working on computer systems for other than professional purposes." [NCSSG] link

3. (D) Synonym for "cracker".

Deprecated Usage: Today, the term is frequently (mis)used (especially by journalists) with definition 3.
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 14 Nov 2011 11:36    Oggetto: Rispondi citando

Concilio di Trento: argomento, "sesso degli angeli". E intorno il mondo bruciava nel fuoco della controriforma...
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mar.ste
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 16 Nov 2011 18:30    Oggetto: Rispondi citando

Grande Paolo grande Silent Runner! Wink
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{paolo_del_bene}
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MessaggioInviato: 17 Nov 2011 17:29    Oggetto: Rispondi citando

non sono ancora soddisfatto, anche se dopo diversi mesi di dura lotta, e telefonate alla redazione di zeusnews, per un thread non pubblicato, ero quasi sul punto di rispondere: "fate un pò come c.... vi pare, forse volete storpiare le parole giusto per confondere le persone", ma poi non dissi nulla e conclusi la telefonata e misi giù.
non voglio certo che la gente la pensi come me, ognuno pè libero di pensarla come vuole, ma come si può fare un sondaggio così poco serio ? :-)
forza hacker, cracker o grissino, ma che è uno scherzo o cosa ?
la forbice fra le tre figure si riduce del 20% fra cracker e grissino e di un 5% scarso fra cracker ed hacker.
ebbene, mi dispiace dover sottolineare che le figure che esistono al mondo non sono solo gli hackers e crackers, ma ci sono anche:
Geeks, Keegs, Lamers, Nerds, NewBies, Phreaking
e segue normalmente la seguente schedulazione:
Crackers, Geeks, Keegs, Real Programmers, Hackers, Lamers, Nerds NewBies, Phreaking
per mia fortuna non ho scritto io l'Internet User Glossary, tantomeno ho stabilito io gli RFC's, ma sto cercando di far capire alla gente tramite gli RFC's cosa voglia dire ad esempio essere un hacker e cosa voglia dire essere un cracker o qualsiasi altra figura sovra menzionata.
solo in questo modo Internet potrà tornare a splendere di luce propria e la gente avrà le idee molto più chiare e quando qualcuno dirà una cosa inesatta, saranno gli altri a fargli notare che non si sta attenendo a delle precise identificazioni, così come stabilite nel corso della storia.
basti pensare che il termine hacker ha una sua origine dei primi anni 60, prima degli hackers ci sono stati i real programmers e quando alcuni personaggi che facevano sistematiche intrusioni hanno iniziato a dire che erano degli hackers, gli hackers nei primi anni 80 hanno preso le distanze e coniarono il termine cracker che poi nel nuovo Internet User Glosssry, andrà sotto RFC 4949 solo nel 2007, mentre il termine hacker nell'Internet User Glosssary versione 1.0 andrà sotto l'RFC 1392.
anche nel Internet User Glossary Version 1.0 ed anche nel The Jargon File si parla sia di crackers che di hackers, ma mentre nell'Internet User Glossary Version 1.0 ancora non si parlava di RFC 4949.
Non so quanti di voi mi conoscano e nella IRL In the Ral Life e quanti solo tramite i forums, irc's, blogs.... ma se ci avete fatto caso ho diminuito notevolmente le risposte e questo perchè mi sto dedicando in toto alla storia che riguarda la morte del cracker Karl Werner Lothar Koch, sto comprando libri di ogni genere e sto leggendo sempre più fonti e sto cercando di risolvere il caso: secondo me ed altri amici di KARL, KARL non si sarebbe suicidato, dunque si propende per l'omicidio per il Sigr. Hans Heinrich Hübner, meglio noto come "Pengo", che ha passato 2 anni nel KGB, ha preferito ignorare le domande che gli feci ed in più sosterebbe che KARL si sarebbe suicidato, inoltre da alcuni fonti che ho appreso non ha mancato l'occasione per rovinare la reputazione del suo amico KARL.
dunque mi sto concentrando su altre cose che ritengo al momento più importanti almeno per me, ritengo che sia giusto far luce sulla morte di un ragazzo che aveva 23 anni, trovato morto carbonizzato in una foresta a 70 km's da dove abitava, ed è stato ritrovato guarda caso il 23 Maggio 1989.
Il prossimo anno saranno 23 anni dalla sua morte, oggi avrebbe 46 anni se i servizi segreti e la Germania non avessero in qualche modo criminalizzato la sua identità, tanto da doverlo spingere a cambiare identità, ma non ha avuto il tempo per farlo. si ritiene che dietro KARL ci sia un grande giro, su cui sto ancora indagando e sta facendo emergere realtà impressionanti che non svelerò certo qui.
io l'anno prossimo sarò in Germania a portare un saluto a KARL, la cosa strana è che KARL appare realmente ad un suo amico, sul lato opposto del marcipiede, questo è quanto ha rivelato un suo amico, pertanto KARL non si può esser suicidato, perchè accetteresti l'idea di dover morire e ti metteresti in pace con te stesso, ma guarda caso non è in pace e dunque non fa altro che apparire, così come faceva Michael Mayers alla sorella il giorno di Halloween, che stava sul lato opposto del marcipiede
un saluto paolo
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MessaggioInviato: 23 Giu 2012 11:12    Oggetto: Rispondi citando

A PAOLO... Ma vaffa, va: E' UN GIOCOOOOOOOOOOOOOO!!!
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MessaggioInviato: 23 Giu 2012 14:45    Oggetto: Rispondi citando

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MessaggioInviato: 25 Giu 2012 09:10    Oggetto: Rispondi citando

@uguccione500: propongo che il tuo post sia considerato il miglior intervento di moderazione dell'anno!

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uguccione500
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MessaggioInviato: 27 Giu 2012 17:30    Oggetto: Rispondi citando

Non posso che ringraziare, freemind! Very Happy
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MessaggioInviato: 15 Lug 2012 17:38    Oggetto: Rispondi citando

magaolimpia ha scritto:
>Il firewall protegge dagli hacker

Non bisognerebbe usare il termine hacker in questo senso... La parola "hacker" non ha connotazione negativa, ed ha un significato diverso da "pirata informatico" o "aggressore informatico".


Quello che dicevo io, L'hacker ci prova, senza intenzioni malvage nè vuole commettere furti o danni di qualsiasi tipo.

Il Cracker ossia acker malvagio è colui che cerca di danneggiare o per idiota divertimento o per mettersi alla prova per puro vandalismo, e colui che crea dnni informatici volendolo fare anzi con lo scopo voluto di farlo.

Più o meno come il cretino/a vandalo che si divertiva a tirare calci nei lampioni per spegnere le lampade, come vidi fare ad una signorinetta, e le spiegai che si spegnevano perchè bruciavano le lampade, che un giorno anche lei ma per ora suo padre E SUA MADRE, e tanti altri avrebbero dovuto ripagare QULL'INUTILE DANNO.

Al terzo calcio ed alla terza lampada bruciata e la terza risata le domandai se ne voleva uno anche lei, ed alla espressione con cui mi guardò interdetta, forse mai nessuno glielo aveva detto? le spiegai quello che avevo appena scritto. So che se ne ando' e basta.- Ma almeno per quella sera non ci furono guai favoriti dal buio od altro, specie nei pressi della Stazione Ferroviaria.
Mi direte che ho rischiato, e se così fosse? per prova avrebbe dovuto mostrar l'impronta sul sedere.- E la pianta del piede in una scarpa non ha nulla di erotico.-
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MessaggioInviato: 09 Set 2012 20:34    Oggetto: Rispondi citando

@Rozzemilio: il termine "comune" lo è diventato per volontà di certa stampa e di certe autorità che hanno diffuso quest'accezione appositamente (leggiti anche la storia di Kevin Mitnick alias Kondor per capire come sono state "costruite" le accuse e come si è tentato di denigrare il termine "hacker") .

Il termine comune ha, pertanto, assunto una connotazione negativa perchè c'è stata una schiera di forze a volerlo.

Tu chiamami "hacker" nella vita di tutti i giorni, di persona e non sarò di certo offeso, ma dagli una connotazione negativa e finisco in galera... ma per lesioni aggravate! Smile

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MessaggioInviato: 10 Set 2012 06:32    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner, nel lontano 14 Nov 2011 ore 12:36 ha scritto:
Concilio di Trento: argomento, "sesso degli angeli". E intorno il mondo bruciava nel fuoco della controriforma...
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MessaggioInviato: 10 Set 2012 22:13    Oggetto: Rispondi citando

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{WC_Freedom}
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MessaggioInviato: 20 Giu 2013 13:44    Oggetto: Rispondi citando

coloro che hanno risposto al sondaggio dicendo cracker, hanno dato la definizione giusta, vedasi l'RFC 1392 dello IETF.ORG, coloro che hanno dato la definizione di hacker secondo l'RFC 1392 dello IETF.ORG hanno sbagliato il sondaggio, così come coloro che hanno votato grissino.

Il 60,24 per cento ha dato definizioni errate e zeusnews, non fa assolutamente nulla, per far capire a questo 60,24 per cento che sono in errore.

Solo il 39,76 per cento ha capito chi sono realmente i crackers.

Evito la discussione su chi sono i crackers e chi sono gli hackers, perchè ho già dato ampie spiegazioni.

Al contrario lascerò parlare i personaggi:

Secondo Steven Levy:
"La ragione per ci ho iniziato a scrivre degli hackers, quei programmatori e progettisti di computer che considerano l'informatica come la cosa più importante al mondo, era che si trattava di gente affascinante.

Anche se alcuni, in campo informatico, usavano il termine come forma di derisione, sottointendendo che gli hackers erano secchioni e sfigati da non dover invitare alle feste, oppure programmatori "scorretti" che scrivevano codice "non standard" e sporco, li scoprii molto diversi.

Sotto le loro apparenze, spesso dismesse, erano avventurieri, visionari, gente disposta a rischiare, artisti... quelli che riuscirono a vedere più chiaramente di tutti che il computer sarebbe diventato uno strumento veramente rivoluzionario.

Loro, inoltre, da veri hackers, sapevano quanto profondamente ci si potesse immergere nella concentrazione profonda: in maniera infinita.

Finii per capire perché gli hackers considerano il termine un titolo d'onore piuttosto che un dispregiativo.

Nel parlare con questi esploratori digitali, da quelli che, negli anni Cinqanta, domarono macchine da decine di milioni di dollari, fino ai giovani maghi contemporanei che dominano le proprie macchine nelle loro camerette di periferia, scoprii un elemento comune, una filosofia condivisa che pare legata al flusso elegante della logica dello stesso computer.

E' una filosofia di socializzazione, di apertura, di decentralizzazione e del mettere le mani sulle macchine a qualsiasi costo, per migliorarle e per migliorare il mondo.

Questa "etica hacker" è il loro dono per noi: qualcosa che ha valore anche per chi non ha alcun interesse per i calcolatori.

E' un'etica non scritta, o meglio, non codificata, ma incarnata nel comportamento degli stessi hackers.

Vorrei presentarvi queste personeche non solo videro, ma vissero la magia del computer ed operarono per liberarla, perchè tutti potessero beneficiarne.

Vi parlerò dei veri hackers del laboratorio per l'Intelligenza Artificiale del MIT negli anni Cinquanta e Sessanta, degli hackers hippy della California anni Settanta, dei giovani hackers dei giochi che hanno lasciato il segno negli anni Ottanta ed arriverò fino a Stallman, al suo GNU ed agli hackers degli anni Novanta.

Questa non è, assolutamente, una storia "ufficiale" dell'informatica, anzi molte delle persone che incontrerete qui non fanno parte dei nomi più famosi (senz'altro non dei più ricchi) negli annali di questa scienza.

Sono invece quei geni da laboratorio nel garage che hanno capito la macchina fin nei suoi livelli più profondi e ci hanno regalato un nuovo stile di vita ed unan uova specie d'eroe umano.

Hackers come Richard Greenblatt, Bill Gosper, Lee Felsen e John Harris, sono lo spirito e l'anima dell'infomratica stessa.

Credo che la loro storia, le loro visioni, lal oro intima confidenza con la macchina, le esperienze nel loro modo particolare ed i loro "interfacciamenti" col mondo esterno, a volte drammatici, a volte comici, costituiscano, la vera storia della rivoluzione informatica ".

Paolo Del Bene: Tenete conto che quanto scritto da Steven Levy, è diventato storia ed ufficiale anche in INTERNET.

Secondo Richard Matthew Stallman:
"Se sono un hacker ?

Si lo sono e precisamente sono stato un hacker fin dagli anni 70 ma siete probabilmente stati mal informati sul significato di questa parola al MIT nel 1970 essere un hacker significava essere qualcuno che si divertiva a programmare in modo intelligente che si divertiva a risolvere i problemi tipo creare un programma più breve di tutti quelli esistenti per fare un lavoro oppure creare programmi che facessero qualcosa al solo fine di divertirsi o che fossero strani come stampare numeri romani questo è qualcosa che fu fatto da un hacker ed aveva solo un'importanza da hacker perché non era per nulla pratico ed era solo per divertirsi, quindi se sapevi programmare in quel modo eri considerato un hacker.

Più avanti ho generalizzato e reinterpretato un pò il termine e oggi la mia definizione di hacker è:

"Qualcuno che si diverte a giocare in modo intelligente".

Secondo Bruce Sterling:
"Il termine hacker" ha una storia sfortunata.

Anche questo libro, Giro di vite contro gli hackers, ha poco da dire sull'hackeraggio nel suo senso più sottile ed originale.

Il termine può identificare l'esplorazione intellettuale a ruota libera delle più alte e profonde potenzialità dei sistemi di computers, o la decisione di rendere l'accesso ai computers ed alle informazioni quanto più libera ed aperta possibile.

Può implicare la sentita convinzione che nei computers si possa ritrovare la bellezza, che la fine estetica di un programma perfetto possa liberare la mente e lo spirito.

Questo è l'hackeraggio come è stato definito in un'apprezata storia dell'ambiente pioneristico dei computers scritta da Steven Levy, Hackers e pubblicata nel 1984.

Secondo Linus Benedict Torvalds:
"In gergo informatico, l'hacker è un programmatore molto abile".

Secondo il Tech Model Railroad Club (TMRC) del Massachvsetts Insitvte Of Technology (MIT):

We at TMRC use the term "hacker" only in its original meaning, someone who applies ingenuity to create a clever result, called a "hack".

The essence of a "hack" is that it is done quickly, and is usually inelegant.

It accomplishes the desired goal without changing the design of the system it is embedded in.

Despite often being at odds with the design of the larger system, a hack is generally quite clever and effective.

This original benevolent meaning stands in stark contrast to the later and more commonly used meaning of a "hacker", typically as a person who breaks into computer networks in order to steal or vandalize.

Here at TMRC, where the words "hack" and "hacker" originated and have been used proudly since the late 1950s, we resent the misapplication of the word to mean the committing of illegal acts.

People who do those things are better described by expressions such as "thieves", "password crackers". or "computer vandals".

They are certainly not true hackers, as they do not understand the hacker ethic.

Also see the definition of "hacker" in the on-line version of the New Hacker's Dictionary.

link

Secondo lo IETF.ORG :
link

Network Working Group G. Malkin
Request for Comments: 1392
Xylogics, Inc.
FYI: 18
T. LaQuey Parker
UTexas
Editors
January 1993


Internet Users' Glossary

User Glossary Working Group [Page 20]


RFC 1392 Internet Glossary January 1993

hacker
A person who delights in having an intimate understanding of the internal workings of a system, computers and computer networks in particular.

Kevin David Mitnick:


Paolo Del Bene:
chi è dunque un cracker ?

Secondo lo IETF.ORG è cracker con RFC 1392:

User Glossary Working Group [Page 11]


RFC 1392 Internet Glossary January 1993

cracker
A cracker is an individual who attempts to access computer systems without authorization.

These individuals are often malicious, as opposed to hackers, and have many means at their disposal for
breaking into a system.

saluti,

Paolo Del Bene
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MessaggioInviato: 18 Nov 2013 12:27    Oggetto: Rispondi citando

Il nostro celebre sondaggio è diventato una storia su Topolino

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{paolo}
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MessaggioInviato: 04 Gen 2014 23:10    Oggetto: Rispondi citando

@uguccione500
non mi risulta che ci conosciamo e mai abbiamo mangiato insieme.
inoltre non frequento gente che usa winddows o mac os x, iOS, Android, iphone, ipod, ipdad, shuffle e tablet.
per me l'informatica non è un gioco, ma una cosa seria e come tale la vivo.
io uso esclusivamente Software Libero e se un gioco è Software Libero lo uso, altrimenti faccio a meno di usare qualsiasi gioco, se anche le librerie non sono 100 per cento Software Libero.
Non c'è nulla da dover giocare, tantomeno stravolgere il senso delle parole: con il termine hacker, cracker.
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gomez
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MessaggioInviato: 25 Ago 2014 18:49    Oggetto: Rispondi citando

Oh, e fatela finita, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker, hacker, cracker... Shocked

Chi scassa le protezioni è ovviamente il GRISSINO, per la miseria, riesce a tagliare addirittura un tonno! Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil

Mauro
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.Gaetano.
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MessaggioInviato: 28 Ago 2014 11:10    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo,
sono un tuo affezionato lettore ed approfitto di questo piccolo spazio per complimentarmi per la qualità dei tuoi articoli.
Devo dire che ormai se ne trovano veramente pochi di scrittori informati e con un pò di sale in zucca.
Purtroppo, però, non ho potuto fare a meno (già dal titolo) dell'ennesima persona che fa un uso errato e, passami il termine, diffamatorio del termine Hacker.
In quanto amante di questa filosofia non posso che rimanere sempre sconcertato (specialmente da chi pretendere di poter scrivere articoli più o meno tecnici) per l'enorme livello di disinformazione che ruota intorno a questo concetto.
Da un lato mi rendo conto che se si parlasse di Cracker il concetto sfuggirebbe ai più e servirebbero alcune righe di chiarimento del concetto, ma credo che qualsiasi mezzo di informazione, specialmente se molto seguito, non possa permettersi errori del genere che compromettono (anche se non se ne ha la giusta percezione) gli sforzi di persone che grazie alla loro passione hanno reso possibile, tra le varie cose, a persone come te di poter usufruire di Sistemi Informativi abbastanza solidi da permettere la diffusione dell'informazione libera.
Sono, quindi, dell'avviso che possibiltà del genere ci vengono offerte e al posto di sputarci sopra dovremmo farne tesoro, magari cogliendone l'essenza e cercando di trasmetterla a chi non ne ha alcuna visibilittà per i più svariati motivi. Tutto ciò me lo aspetto specialmente da chi come te lotta quotidianamente contro la disinformazione (con L'Antibufala).
Spero di aver controbuito in maniera costruttiva all'ottimo lavoro che già svolgi quotidianamente.

Un saluto
Gaetano
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MessaggioInviato: 24 Giu 2021 15:22    Oggetto: - Rispondi

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