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diamo voce a quel popolo del 57%
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 11 Mag 2012 21:42    Oggetto: diamo voce a quel popolo del 57% Rispondi citando

-diamo voce a quel popolo del 57% -
di Paolo De Gregorio, 12 maggio 2012

Tutti gli attuali partiti sono irriformabili e fare appelli affinché cambino pelle o aspettarsi che diventino virtuosi è un esercizio da bamboccioni un po’ suonati.
I partiti politici devono essere COSTRETTI a cambiare da regole nuove e severe di cui non vogliono nemmeno sentire parlare:

-la principale di queste regole è che nessuna carica politica elettiva può durare più di due legislature

-la politica (come dimostra il Movimento 5 stelle) non deve avere costi. Il finanziamento statale va abolito, ed è possibile fare campagna elettorale solo con il porta a porta sul territorio, i comizi in luoghi predisposti dai Comuni e gratuiti, via internet, e con la diffusione del proprio programma in forma scritta. Aboliti gli spot televisivi, radiofonici, sui giornali, aboliti i manifesti. Ecco un possibile confronto politico ad armi pari, dove la televisione, i giornali, i soldi non contano niente.

-i parlamentari non possono avere una retribuzione superiore a 5.000 euro e nessun vitalizio dopo due legislature. Durante il periodo di attività parlamentare all’eletto vengono riconosciuti solo i contributi che egli versa nella sua attività civile ai fini pensionistici.

Per ottenere questo risultato di salute pubblica e per poter restituire credibilità alla politica è necessario che si faccia appello agli italiani, ed in particolare a quel 57% che ci diede la enorme soddisfazione di bocciare nucleare, acqua privata e impunità per Berlusconi, chiedendo loro, alle prossime elezioni politiche, di votare quel partito che si impegna a fare diventare legge queste regole.

E’ inutile illudersi o complicare le cose semplici, l’unica strada per arrivare all’azzeramento della attuale classe dirigente diventata Casta, cricca, inamovibile, imbullonata alle poltrone del potere, è quella di una maggioranza che esiste realmente, non è utopia, alla quale si chiede semplicemente di votare per cambiare le regole del gioco in una sorta di Referendum propositivo in cui il popolo è infinitamente più avanti delle istituzioni politiche.

Bisogna volare alto, e quel 57% degli italiani esiste. Si aspetta solo una organizzazione credibile, di persone oneste che ci portino queste regole di democrazia, liberandoci dal potere di gerarchie politiche da 40 anni intrecciate con mafie, massonerie, preti, poteri forti, monopoli mediatici,servizi segreti, guerrafondai.
Paolo De Gregorio
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paolodegregorio
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Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 24 Mag 2012 18:32    Oggetto: Rispondi

- e ora…. Referendum propositivo -
di Paolo De Gregorio, 23 maggio 2012

Visto che al “popolo sovrano” non è concesso lo strumento democratico del Referendum propositivo, è ora di trasformare le prossime elezioni politiche in un pronunciamento popolare su pochi punti che i partiti attualmente al potere non hanno la minima intenzione di toccare.

Non si parte da zero, ma da quel 57% di italiani che l’anno scorso hanno votato contro il nucleare, l’acqua privata, l’impunità per Berlusconi, determinando di fatto il declino del sultano (dopo 20 anni che nei vari Referendum proposti non si era mai raggiunto il “quorum”).
E dal Movimento 5 stelle che fa saltare equilibri ventennali ed è vincente sul terreno di conquistare una democrazia diretta, partecipata, trasparente, senza privilegi di casta, senza ladri e condannati in Parlamento, senza professionisti a vita della politica che hanno creato cricche inamovibili e intelligenza con le varie mafie, Vaticano, massonerie, servizi deviati.

La maggioranza assoluta della nostra classe dirigente è in servizio permanente effettivo da decine di anni, non ha la minima intenzione di sloggiare e tanto meno rinunciare a stipendi sontuosi, vitalizi indecenti (se paragonati alle pensioni di chi ha faticato tutta la vita in fabbrica). Non vogliono rinunciare al finanziamento pubblico ai partiti, non vogliono rinunciare alla lottizzazione della RAI (trasformata da “servizio pubblico” in servizio ai partiti).

Vorrei che nelle prossime elezioni politiche vi fosse una organizzazione o un movimento che si rivolgesse a quel 57% di italiani vittoriosi negli ultimi Referendum chiedendo loro la maggioranza assoluta dei voti per poter promulgare le seguenti leggi:

-ineleggibilità per chi ha ricoperto la carica di deputato o senatore per più di due legislature (retroattiva)
-il Parlamento non è l’Inps e non eroga vitalizi. Ogni deputato o senatore in carica ha diritto, per il periodo passato in Parlamento, a vedersi riconoscere i versamenti pensionistici normalmente versati per la propria attività.
-è abolito il finanziamento pubblico ai partiti e ai giornali. Il Movimento 5 stelle ha dimostrato che si può fare politica senza soldi, basandosi su autofinanziamento e militanza volontaria
-il direttore generale della RAI, con tutti i poteri, deve essere eletto (dai cittadini che pagano il canone), attraverso regolari elezioni da abbinare a politiche o amministrative, scelto tra personalità indipendenti da partiti, religioni, gruppi economici o finanziari
-una nuova legge elettorale, con primarie e preferenze, proporzionale a doppio turno (sul modello di quella per le elezioni dei sindaci, con ballottaggio) dove si taglino i costi della politica vietando manifesti, spot TV o sui giornali, autorizzando solo il porta a porta, con diffusione scritta del proprio programma politico e comizi in spazi messi gratuitamente a disposizione dai Comuni.

L’attuale sistema partitocratrico può essere affondato solo con questo mezzo: trasformare le prossime elezioni politiche in un Referendum propositivo di queste leggi e, una volta in vigore, si dovrebbe tornare a nuove consultazioni con le nuove regole.
Sono tutte regole di ordinaria democrazia, ma sono viste come la peste bubbonica da una autentica antipolitica, chiusa nelle cricche e nel Palazzo, gonfia di soldi e privilegi, fattasi CASTA e oligarchia, imbullonata alle poltrone.

Bisogna volare alto! Anche con un Movimento 5 stelle al 20% non si riuscirebbe a cambiare nulla.
Bisogna affidarsi al buon senso degli italiani di cui solo il 4% ha stima degli attuali partiti e dare fiducia al restante 96% che desidera che le cose cambino veramente.
Paolo De Gregorio
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