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Programmatori in difficoltà
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 17 Nov 2011 10:59    Oggetto: Programmatori in difficoltà Rispondi citando

Commenti all'articolo Programmatori in difficoltà
Qual è la cosa peggiore per un programmatore?
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{Anacleto}
Ospite





MessaggioInviato: 15 Feb 2012 14:34    Oggetto: Rispondi citando

La cosa più difficile, almeno per me, è scrivere la documentazione: io so come funziona ma non so spiegare come funziona...
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SverX
Supervisor Macchinisti
Supervisor Macchinisti


Registrato: 25/03/02 11:16
Messaggi: 11553
Residenza: Tokelau

MessaggioInviato: 15 Feb 2012 15:11    Oggetto: Rispondi citando

... la modifica delle specifiche.
A volte ti obbliga a buttare il 90% del codice. Altre volte meno... ma fa comunque arrabbiare Mad
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freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 20:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 15 Feb 2012 15:13    Oggetto: Rispondi citando

La vedo come SverX ma aggiungo anche l'analisi cannata che l'analista propone...
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{Ark}
Ospite





MessaggioInviato: 15 Feb 2012 15:29    Oggetto: Rispondi citando

Sono tutti uomini !!!
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kenshir
Semidio
Semidio


Registrato: 21/02/07 15:29
Messaggi: 473
Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo

MessaggioInviato: 15 Feb 2012 15:46    Oggetto: Rispondi citando

SverX ha scritto:
... la modifica delle specifiche.
A volte ti obbliga a buttare il 90% del codice. Altre volte meno... ma fa comunque arrabbiare Mad


Quoto! Se il cambiamento di specifiche riguarda qualche aspetto strutturale del software, e' sempre un mezzo disastro. E il brutto e' che per quanta cura ci si metta nella discussione con il committente e nell'analisi dei requisiti, capita fin troppo spesso di capirsi male. Probabilmente perche' si parlano due lingue differenti, c'e' poco da fare... Confused
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freemind
Supervisor sezione Programmazione
Supervisor sezione Programmazione


Registrato: 04/04/07 20:28
Messaggi: 4643
Residenza: Internet

MessaggioInviato: 15 Feb 2012 17:53    Oggetto: Rispondi citando

kenshir ha scritto:
Probabilmente perche' si parlano due lingue differenti, c'e' poco da fare...

Beh, non è proprio vero.
Un software non si fa facendo "l'analisi" in uno o due colpi e poi ci si butta sul codice.
C'è l'uml che serve ad abbassare al minimo le ambiguità e i fraintendimenti e pure per far capire in maniera semi-astratta alcuni aspetti come i casi d'uso.
Con schemi basati su omini, cerchi e righe (e poco più) si può far capire al cliente cosa l'analista ha capito e ritoccandolo di volta in volta dopo ogni intervista si arriva alla situazione finale. Questo però è solo l'inizio.

Il punto è che poi un programma verrebbe a costare troppo e comunque l'approccio corretto non risolve comunque il problema dei cambi delle specifiche dovuti a qualche cosa di non dipendente dal cliente.

Se uno deve fare un gestionale che esegue dei conti in un certo modo perchè una legge lo prevede, se questa cambia deve cambiare per forza la specifica.

Però basterebbe capire che fare un software non deve costare poco e non deve prendere poco tempo ma questa è un'utopia...
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linguist
Semidio
Semidio


Registrato: 09/02/08 22:27
Messaggi: 449
Residenza: ITALIA ma vorrei essere altrove, davvero non qui.

MessaggioInviato: 15 Feb 2012 22:58    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Però basterebbe capire che fare un software non deve costare poco e non deve prendere poco tempo ma questa è un'utopia...


Pur non essendo programmatore né un tecnico ho votato "il codice scritto da altri" basandomi su esperienze analoghe. Quanto poi sopra citato si applica anche alla traduzione nel momento della contrattazione con il possibile committente.

Mi è capitato che qualche conoscente "pratico di computer" mi chiedesse lumi sul perché di certe "disfunzioni" su un file di testo da lui/lei creati in word o writer. Analizzata la situazione la sola cosa che mi restava da fare era creare un file ex novo e riempirlo con il loro contenuto. Inutile spiegare che l'impostazione di una pagina deve attenersi a delle linee di base. Egualmente in alcune traduzioni, meglio riscrivere da capo che spaccarsi la testa a cercare di capire cosa ha capito e tradotto un altro. Ovviamente avendo sempre a disposizione il testo sorgente.
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{paolo_del_bene}
Ospite





MessaggioInviato: 16 Feb 2012 03:26    Oggetto: Rispondi citando

la cosa peggiore per un programmatore è quella di andare a servire le multinazionali e vendere il frutto del proprio intelletto, per una busta paga e non esser padroni di quello che si scrive.
praticamente si rinuncia al frutto del proprio lavoro per una busta paga, mai accetterei una cosa simile, chi vuole ciò si mettesse dietro alla tastiera ed iniziasse a programmare, ma lo facesse qualche capo o dirigente od amministatore unico o presidente di una multinazionale e poi vediamo se realmente venderebbero il frutto del proprio lavoro per una busta paga.
non credo proprio.
inoltre chi stabilisce che tipo di busta paga deve esser data ad un programmatore ? perchè questi pseudo programmatori non si riuniscono fra di loro e fondano una società dove si prestano a sviluppare software libero (GNU General Public License Version 2 o Version 3) ed iniziano ad offrire contratti di assistenza invece di pensare di vendere un programma ?
NOVELL, così come REDHAT, non intendono vendere la distribuzione Linux, ma intendono offrire contratti di assitenza e se li fanno pagare profumatamente, dunque cosa gli costa a questi programmatori l'unirsi e lavorare in modo più ampio a progetti che possano aiutare a migliorare l'umanità ?
chi stabilisce che la bravura (e questo bisogna accertarlo), debba esser venduta per un programma eseguibile ?
chi stabilisce che la qualità di un programma sia il frutto di una o poche persone che lavorano ad un programma ?
più persone metteranno mano al codice sorgente e più si affinerà e diventerà un programma di qualità ed ampiamente conosciuto ed usato, al contrario poche persone ci metteranno mano, meno il programma sarà diffuso ed al tempo stesso sarà di scarsa qualità.
non è un caso che multinazionali come la microsoft e la apple computer cupertino.inc che nel passato andavano dicendo che le multinazionali erano le uniche che si potevano permettere il lusso di sviluppare sistemi operativi ed applicativi di qualità garantendo un ottimo supporto d'assitenza, guarda caso, hanno finito per rimuovere il rimborso nei confronti degli utenti.
la apple computer cupertino.inc così come la microsoft, davano un rimborso nel caso di perdita dei dati, se l'utente poteva dimostrare ciò, poi hanno modificato la EULA End User license Agreement, ed hanno stabilito che loro, solo loro hanno le capacità di stabilire se la perdita dei dati è stata causata dai loro programmi, non lo può certo stabile l'utnete, poi guarda caso hanno rimosso il rimborso, guarda un pò che cosa strana, non sarà forse che i loro prodotti sono di scarsa qualità ?
ma non erano quelli che andavano dicendo che le multinazionali potevano permettersi il lusso di garantire un prodotto di alta qualità ?
se così fosse, allora a cosa servirebbe un contratto di assistenza ? perchè i clienti chiedono la sostituzione dei programmi non funzionanti ?
guarda caso, forse per il semplice fatto che li immettono sul mercato senza verificare la qualità del prodotto e questo per esser competitivi gli uni contro gli altri e chi ne fa le spese sono gli utenti.
altro punto dolente, sono gli utenti, che come dei coglioni, comunicano quali sono i problemi, e così le multinazionali apportano le modifiche ed a loro non gli è costaot nemmeno lo sforzo di andarle a cercare, perchè così la gente gli dice dov'è il problema e nemmeno gli danno un programma sostitutivo gratuitamente o gli danno dei soldi per quanto gli hanno comunicato.
dunque perchè dire alle multinazionali dove risiedono i problemi ? perchè non debbono spendere tempo e denaro visto che sono loro che sviluppano software non libero di bassa qualità ?
perchè il cliente dovrebbe acquistare del software non libero ?
guarda caso, il cliente se ne guarda bene di acquistare il software non libero, sia che sia di alta qualità o di bassa qualità, è abituato a copiarlo, senza essere il dententore del copyright, e dunque violando le leggi, ma nonostante si rendano noti i problemi, e si affrontino questi discorsi anche su zeusnews, a qualcuno gli entra per l'orecchio e a qualcun altro gli esce dall'altro.
non credo dunque che mai mi presterò allo sviluppo di software non libero e tantomeno lo andrò a comprare, me ne guarderò bene.
l'unica volta che ebbi modo di aver a che fare con la SIAE, resettai il mio QL SINCLAIR e gli dissi, ecco il computer, adesso sviluppate voi il programma ed uscirono dalla porta e non si fecero più vedere.
una persona è libera di rilasciare sotto GPL un programma e nessuno può andargli a dire di non farlo o che debba corrispondere un tributo alla SIAE.
per quel che riguarda invece il modo in cui si scrive un programma, è molto semplice, dovrebbe essere committato, in modo che qualsiasi persona, che non è abituee a leggere il codice sorgente degli altri, abbia la possibilità di comprendere cosa faccia realmente quel codice.
per me i linguaggi di programmazione sono:
L'ASSEMBLER, C C++ Python, Perl, e tutti quelli sotto GPL, altri linguaggi di programmazione che non sono sotto GPL non li prendo nemmeno in considerazione.
Non riconsoco come linguaggi du programmazione VISUAL BASIC, VISUAL C, SQL della microsoft... perchè oltre a non essere Software non libero, non rispettano alcuno standard, dunque perchè impegnarsi a sviluppare con degli strumenti software non libero ?
invece packages Software Libero sono GCC, GDB, GNU/MAKE, (GNU/EMACS, NANO, editors) GNU/EMACS incorpora oltr al LISP anche A.I. ditemi quale altro editor è così potenzialmente utile, quando lo vidi usare a Richard Matthew Stallman in persona diversi anni fa.
ditemi quale multinazionale vi mette a disposizione i seguenti tools, che invece vi mette a disposizione la Free Software Foundation di Boston, vedasi Free Software Foundation Directory: link
inoltre se i programmatori avessero un bricolo di etica, forse scoprirebbero che la Free Software Foundation, periodicamente ricerca personale, ma la gente è interessata solo al quattrino e non ha alcun interesse per l'etica, non mi aspetto di esser capito, perchè fortunatamente mi capisce Richard Matthew Stallman in persona, anzi con il 2012 sono 10 anni esatti che ci scriviamo.
voglio proprio vedere se ora prenderete contatto con la fsf per un posto di lavoro: link o se vi aspettate laute paghe, fottendovene di quanto andate scrivendo e regalandolo per una paga alla multinazionale di turno.
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SverX
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MessaggioInviato: 16 Feb 2012 13:38    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
si rinuncia al frutto del proprio lavoro per una busta paga

come la fai difficile. per me invece il discorso è al contrario: pagano un servizio. il mio tempo speso per far fare al LORO computer quello che LORO vogliono. E al MIO computer faccio fare quello che voglio io Razz
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kenshir
Semidio
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MessaggioInviato: 19 Feb 2012 22:16    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:
Un software non si fa facendo "l'analisi" in uno o due colpi e poi ci si butta sul codice.
C'è l'uml che serve ad abbassare al minimo le ambiguità e i fraintendimenti e pure per far capire in maniera semi-astratta alcuni aspetti come i casi d'uso.


E infatti l'uml e' un linguaggio, che ha lo scopo di mettere in comunicazione mondi differenti.
Se il software nasce dal rapporto tra due grosse aziende, allora ci puo' stare. L'ordine di grandezza del budget e l'approccio di chi lavora sul progetto da entrambe le parti giustificano l'utilizzo di mezzi apparentemente complessi, che in realta' semplificano il lavoro.
Ma se da libero professionista hai a che fare con aziende medio-piccole, allora le cose cambiano parecchio. Se a un cliente di un certo tipo, che si aspetta un preventivo, presenti una serie di diagrammi, ti prende per pazzo Wink


freemind ha scritto:
Però basterebbe capire che fare un software non deve costare poco e non deve prendere poco tempo ma questa è un'utopia...


Eh! Se trovi un modo per farlo capire dimmelo, mi faresti un bel favore! Very Happy
Secondo me infatti e' proprio questo il principale problema del programmatore: le complessita' di progettazione e sviluppo di un'applicazione sono chiare solo a chi e' nel settore. Pochi altri hanno idea del tempo che richiede creare un prodotto di qualita', e di conseguenza di quale sia il suo ragionevole costo.
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ellorenz
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Registrato: 28/06/11 23:21
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MessaggioInviato: 07 Giu 2021 16:01    Oggetto: Rispondi citando

La cosa più complessa non è nemmeno in elenco cioè saper stimare i tempi delle modifiche correttamente e fare in modo di farli accettare al cliente, nel momento in cui riesci a stimare le cose correttamente e quindi riesci calibrare tutte le complesse cose che ci sono sotto allora tutto il resto è molto relativo
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zero
Dio maturo
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MessaggioInviato: 11 Giu 2023 16:01    Oggetto: Rispondi citando

Oggi, nel 2023, la cosa peggiore potrebbe essere di essere sostituito da un bot.
Aspettiamo 5 o 10 anni, e diventera' una realta'
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{j0e}
Ospite





MessaggioInviato: 21 Giu 2023 17:06    Oggetto: Rispondi

Seee.. 5 o 10 anni.. passeranno ancora un sacco di generazioni prima di ritrovarci in mezzo a *vere* IA, capaci di generare codice adatto allo scopo.

Ad oggi, ci vuole sempre una schiera di umani, dietro le quinte, affinché 'sti finti automi mantengano un minimo di coerenza.
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