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Chiusa Library.nu, la biblioteca digitale pirata
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Autore Messaggio
Blind Guardian
Semidio
Semidio


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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 09:32    Oggetto: Rispondi citando

Uno dei problemi è che se tu sei un programmatore, per quanti sacrifici tu possa fare, verrebbe comunque fuori un prodotto vergognoso. Ora io dico, è giusto che io debba buttare soldi per un prodotto che non è buono neanche a pulirmici?
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whitesquall
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 09:55    Oggetto: Rispondi citando

Questa non l'ho capita... Come fai a sapere a priori che il programma sarà insoddisfacente? Shocked
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tigrone
Mortale devoto
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Registrato: 16/02/12 11:12
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 10:03    Oggetto: - Rispondi citando

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.
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Blind Guardian
Semidio
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Registrato: 26/07/07 14:23
Messaggi: 497
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 11:34    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:
Questa non l'ho capita... Come fai a sapere a priori che il programma sarà insoddisfacente? Shocked


Facevo il "simpatico" Sad

Quello che voglio dire è che se un'opera merita davvero allora non dovrà temere la pirateria perché altro non sarà che pubblicità gratuita e permetterà all'autore di costruirsi una solida base di fan affezionati che acquisteranno i suoi prodotti/le sue opere. Se l'opera, invece, non merita, allora è giusto che non faccia ricavi. Questo tipo di modello promuoverebbe enormemente la qualità e renderebbe tutta l'industria più umana e rispettabile.

Detto questo, almeno per quanto riguarda i libri, l'esistenza di case editrici non ha più alcun senso, e farle sparire anche attraverso la pirateria sarebbe solo un passaggio benefico e naturale.

Il problema è che ormai per ogni idiozia prodotta ci si aspettano milioni di euro di guadagni e questa cosa DEVE finire...
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tigrone
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 12:51    Oggetto: Rispondi citando

Se un'opera merita e SERVE, verrà acquistata.
Se un'opera non merita, non verrà acquistata.
Se un opera è gratis, automaticamente le viene attribuito un valore nullo.
Poi, se anche fosse come dici tu, nessuno acquisterebbe niente da qualcuno da cui ha avuto precedentemente qualcosa gratis, perchè appunto si aspetterebbe che fosse gratis... e questo te lo garantisco per esperienza.

E non si vive di aria... tu lavori? Lo fai per vivere o per la gloria?
Quando vai a far la spesa, paghi o aspetti che si faccia condivisione di pane, pasta ecc...?

La pirateria, intesa come fenomeno globale, definitivo e legale, come voi vorreste che diventasse, non farebbe altro che far morire la qualità dei contenuti, oltre che far morire di fame la gente che lavora.

Si perchè, le case editrici, le case discografiche ecc... non vanno viste come dei mostri da annientare ma come aziende composte da persone, anche valide, che lavorano.

Economicamente parlando, sarebbe la fine... perchè nessuno fa niente per niente!
E allora si che diventeremmo tutti analfabeti!
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cisco
Dio minore
Dio minore


Registrato: 25/09/08 18:41
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 13:09    Oggetto: Rispondi citando

Sul diritto d'autore:
- L'inventore degli mp3 sta guadagnando ancora per la sua scoperta?
- Gli eredi di Dante pretendono qualcosa per ciò che scrisse il loro avo?
- Carlo Urbani, il primo medico a identificare e classificare la SARS, avrebbe poi preteso un guadagno per la sua scoperta? Che dite voi?
- Gli inventori di Internet (perché qualcuno l'avrà pure inventata, no?), sono conosciuti? E prendono qualcosa da noi che l'usiamo?

Insomma, il diritto d'autore è una cosa ormai sorpassata e inutile.
Quando una scoperta, uno studio, uno scritto, serve all'umanità, serve per migliorare le nostre conoscenze, il nostro vivere quotidiano, deve essere libero di poter circolare!

Il cosiddetto diritto d’autore come l'intendiamo noi è nato con l'era industriale. L'idea di tale diritto nacque invece alla fine del '700, e fu introdotto come salvaguardia dell'artista; a quel tempo, per emergere, per poter inventare, si finiva sempre per mettersi al servizio del potente di turno (signore, re, vescovo che sia), che poi faceva sua l'invenzione e poteva anche buttare l'artista ai porci. Anche perché, a quel tempo, se non si lavorava nei campi, si moriva di fame. Non c'era molto tempo per dedicarsi all'arte. Potevi farlo soltanto se sorretto economicamente da qualcuno che avesse del denaro.
Putroppo, però, questo diritto venne poi inglobato dall'era pre-industriale come possibilità di guadagno facile per corporazioni che andavano via via creandosi, anche se a quel punto, non serviva più tanto agganciarsi al ricco, poiché erano fiorite le università e la gente comune cominciava a poter leggere e scrivere.

Se il nostro amico programmatore inventasse un software rivoluzionario, che servisse all'umanità, deve metterlo al servizio della stessa. Il suo guadagno deve passare in secondo piano.
Ovvio che comunque, una volta diventato famoso, diventerebbe ricco certamente, senza bisogno di far pagare la circolazione della sua invenzione. Nessuno si scandalizzerebbe se poi lui andasse in Tv, apparisse sui giornali, gli facessero interviste, si aprisse una propria società e guadagnasse da ciò, anzi. Sarebbe sacrosanto.
Tutta l'umanità gliene sarebbe grata.

Però, quello che non mi sembra giusto, è che lui, avendo in mano una scoperta rivoluzionaria, facesse pagare per usarla/conoscerla.
Pensate se gli inventori di Google facessero pagare adesso un tanto a ricerca! Assurdo. Eppure, anche Google è un'opera di ingegno, no?

Vi invito a leggere la breve intervista a Leonardo Chiariglione, su cosa pensa lui dei diritti d'autore. Ne parlò già nel 2004.
Ah, già, vi starete chiedendo chi è? Eppure tutti noi abbiamo certamente usato la usa creazione, ma nemmeno sappiamo a chi dobbiamo dire grazie.
Ecco, questi sono gli uomini che fanno progredire l'umanità!

Per finire il mio pensiero, il diritto d'autore oggi, è soltanto un pretesto accampato da colori i quali vogliono guadagnare, lucrare e diventare ricchi con il sudore, l'intelletto degli altri.
Perché al giorno d'oggi, chiunque inventi, crei, scriva qualcosa di utile per tutti, ha tutti i modi e mezzi per poter vivere della suo ingegno, senza per questo pretendere un obolo da chi usi la sua creazione.
O magari, vivere ed essere appagato sapendo di aver scritto una pagina importante della storia dell'umanità. Per fortuna, c'è ancora chi si accontenta di questo! Ciao
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SverX
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 13:55    Oggetto: Rispondi citando

tigrone ha scritto:
Se un opera è gratis, automaticamente le viene attribuito un valore nullo.

Permettimi di non essere d'accordo. Ad esempio dotarsi di un computer con Linux e OpenOffice, per paragone con Windows e MS Office, vuol dire risparmiare un tot di soldi. Quindi in questo caso alle opere gratis possiamo, perlomeno, attribuire il valore delle opere non gratis che non abbiamo dovuto acquistare.
E tutto questo accettando la semplificazione che valore e prezzo siano la stessa cosa. Ma per fortuna non è proprio così... Smile
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freemind
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Messaggi: 4643
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 20:11    Oggetto: Rispondi citando

tigrone, tu si che sei un programmatore professionista!
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tigrone
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MessaggioInviato: 18 Feb 2012 00:01    Oggetto: Rispondi citando

cisco.... la stragrande maggioranza delle persone che creano, lavorano e producono nel campo invaso dalla pirateria, non diventano famose o eroi dell'umanità...!
Vivono col loro lavoro.
E sarà pure un pretesto il diritto d'autore... ma io preferisco che guadagnino quelli che comunque svolgono un lavoro legale, si assumono delle responsabilità verso i loro dipendenti e verso lo stato (perchè le tasse le pagano), si assumono il rischio di impresa e danno una possibilità al cantante o scrittore esordiente di turno... piuttosto del pirata che si allestisce in cantina o in garage il suo bel studio di masterizzazione e fa i suoi bei soldi esentasse svendendo cd o dvd... o gente che fa milioni di euro con la pubblicità sfruttando opere altrui...
Chissà perchè si demonizzano i primi e si esaltano i secondi e i terzi...

----

Sverx.... non ci credevo neanch'io ma diverse (tante) persone me l'hanno confermato... sembra strano ma è così...
Il paragone linux-openoffice vs windows-office non regge... è chiaro che è migliore la seconda accoppiata...
Se non ci credi, tanto per restare in tema, prova a scrivere ed impaginare un libro con word o indesign e poi vedi se riesci con openoffice...
Prova a fare un pdf con acrobat e poi vedi se riesci a farlo migliore o anche uguale con pdfcreator...
Prova a spiegare ad uno (neanche tanto inesperto) come installare un driver video in linux e risolvere i probabili problemi che si presenteranno...

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freemind.... mi sa che non ho capito...
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cisco
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MessaggioInviato: 18 Feb 2012 21:27    Oggetto: Rispondi citando

@ tigrone

Quanto guadagnano gli autori dal diritto d'autore? Circa il 5%.
Quanto c'è di innovativo in ogni opera che vanta il diritto d'autore? Ben poco.
Quanti programmi informatici sono veramente creati e non copiati dalla copia della copia della copia?

E poi quali sono i sofware piratati?

A me non risulta (ma posso essere smentito) che siano piratati programmi che servano a gestire, chessò, uno studio dentistico o un'azienda specifica.
E perché? Perché quei programmi sono creati calzandoli sulle esigenze del cliente, sono personalizzati.
Vengono da giorni e giorni di interviste con il cliente, con un vero progetto. Allora sì che è giusto pagare per questo. Questo è ingegno, creazione.
Ma se uno mi crea il programmino che mi permette di tagliare un video, cosa che fanno tranquillamente software freeware e altri migliaia di software, allora è già tanto che trovi qualcuno che sia disposto a pagarlo.

La realtà è che il ricavo dal diritto d'autore viene pappato dalla distribuzione, dalla pubblicità e da chi lo pubblica e all'autore rimangono le briciole.
Dovresti essere tu il primo ad opporti. Dovresti poter vendere la tua opera senza doverti rivolgere a quella manica di papponi che lucrano sul tuo lavoro. Dovresti poter far conoscere la tua creazione dal tuo sito internet e non essere catturato dai lacci e lacciuoli legali e burocratici che ti impongono.
Sono proprio quelli che fanno sì che il tuo ingegno sia pagato con un soldo di cacio.

E, tornando al tema di questa discussione, quanti di quei libri in pdf erano creazioni e quanti erano un bel copia e incolla di altri autori?

Su una cosa però sono assolutamente d'accordo con te: io qui parlo di pirata intendendo colui che mette a disposizione un'opera senza guadagnarci sopra.
Quello che si allestisce in cantina lo studio di masterizzazione è certamente da colpire, ma perché sfrutta il lavoro altrui a suo vantaggio economico, evadendo il fisco.
Quello che io difendo è l'atto della copia, per me legittimo, che serve a far evolvere l'uomo, a far circolare le idee, anche quelle più scomode.
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tigrone
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MessaggioInviato: 18 Feb 2012 21:47    Oggetto: Rispondi citando

Perchè mi dovrei opporre?
Se qualcuno copia e rivende per suo un mio programma, per lo meno lo posso perseguire... se la pirateria fosse legale non potrei fare nulla...
Sono anch'io d'accordo quando parli di copia senza scopo di lucro... peccato che, sempre se la pirateria fosse legale, molti aprirebbero un businness copiando e rivendendo... sai che bello che sarebbe!
Sono meno d'accordo quando parli di evoluzione; l'uomo si è voluto senza l'aiuto di internet mi pare... anzi, secondo me, la rete tende un po' a livellare; mi vengono in mente le discussioni con i colleghi... cms preconfezionati si o no?
La domanda che mi fanno è sempre questa: perchè reinventare l'acqua calda?
E non attaccare con discorsi tipo 'idee scomode' perchè la rete è già piena di ciarlatani, complottisti ecc... e purtroppo è piena anche di gente che li segue...
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cisco
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MessaggioInviato: 19 Feb 2012 17:12    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Sono meno d'accordo quando parli di evoluzione; l'uomo si è voluto senza l'aiuto di internet mi pare...

Internet È l'evoluzione dell'uomo.
Una straordinaria rivoluzione, paragonabile all'invenzione della ruota.
Se Internet scomparisse ora, si fermerebbe il mondo.
Non dico che non si potrebbe vivere senza, ma si tornerebbe al passato, e ciò non è mai possibile. Tutto si evolve, l'Universo, il clima, la Natura stessa, e non c'è alcun essere al mondo che posso opporsi a ciò.
Almeno io la vedo così.
Citazione:
se la pirateria fosse legale, molti aprirebbero un businness copiando e rivendendo... sai che bello che sarebbe!

E tu offri qualcosa, insieme al tuo software, che non si possa copiare!
Un brevissimo esempio: io uso Password Safe per tenere registrate le mie password più importanti in modo sicuro, al riparo da eventuali rincoglionimenti Drunk
Questa applicazione è freeware, quindi gratuita. Cosa ha pensato lo sviluppatore, dopo parecchi anni dopo averla creata e perfezionata, per guadagnarci un po' dal suo ingegno?
Ha stipulato un accordo con un produttore di chiavette USB e ora offre una interessante combinata: PSafe + chiavetta hardware, con una sicurezza simile a quella delle Banche.
Ovviamente, la chiavetta ha un costa di 45$.
Io penso che sia stato molto saggio da parte sua: ha fidelizzato una buona fetta di persone ed ora gli offre qualcosa a pagamento, ma lasciando sempre liberi di accettare o no.

Ecco quello che intendo io con "servizi accessori", quello che intendevo quando ti parlavo di software su misura.
Ipotizzando che invece l'autore dell'applicazione avesse voluto proteggere la sua opera con la solita key, il giorno dopo sarebbe caduto vittima della pirateria, e pochissimi avrebbero pagato per una cosa che possono avere gratis.

Quindi il problema non è rendere la pirateria legale o meno, perché è impossibile da sconfiggere.
Semmai è possibile offrire insieme all'applicazione gratuita qualche servizio a pagamento.
Imho, questo è il futuro del software.
Anche perché se si trovasse un modo per sconfiggere totalmente la pirateria (impossibile), la gente userebbe l'open source, e così cosa ci faresti con la tua bella applicazione?

È interesse degli autori capire questo meccanismo. Altrimenti continuerete a combattere contro i mulini a vento, mentre i vari "signori" della Siae si fanno i milioni alla faccia vostra. Ciao
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tigrone
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MessaggioInviato: 19 Feb 2012 21:39    Oggetto: Rispondi citando

Eh capisco... tu hai ragione ma il tuo discorso non si può applicare in tutti i casi...
Se uno scrive un libro? Il primo è gratis e il secondo a pagamento?
Compri uno e prendi due... peccato che si scaricherebbe anche il secondo e se la pirateria fosse legale, tu scrittore, ti attaccheresti al tram...
Con una canzone? Idem come sopra...
Prima o poi ti scocceresti di scrivere a gratis...
E non c'è una versione opensource del tuo libro... o della tua canzone...

So perfettamente che la pirateria è impossibile da sconfiggere ma se resta comunque nel piano dell'illegalità, gli strumenti per difendere il tuo lavoro li hai... sei comunque dalla parte della ragione...
Se ti rubassero in casa e un carabiniere ti dicesse che rubare è lecito e concesso... ti farebbe piacere?
O se ti rubassero 300 euro appena prelevati dal bancomat ed un vigile che assisterebbe alla scena ti dicesse che si può fare... ti farebbe piacere?

Cioè... il fatto che scaricare materiale coperto da diritto d'autore sia facile come bere un bicchier d'acqua, non vuol dire che si possa fare e che sia giusto fare...

Perchè giustificare tale gesto dicendo che comunque la maggior fetta dei ricavi vada a questo piuttosto che a quell'altro... non regge il discorso; non ti deve interessare!
Quando acquistiamo un qualsiasi cosa in un negozio, non è che pensiamo alla percentuale che va al produttore piuttosto che al venditore, allo stato ecc... La compriamo e basta...
Se rubassimo una barretta di cioccolato al supermercato ci sentiremmo probabilmente dei ladri... se scarichiamo un cd da internet invece no... ma è la stessa cosa!

Non è il canale di acquisto che stabilisce se sia lecito o no... rubare.
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SverX
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MessaggioInviato: 20 Feb 2012 10:56    Oggetto: Rispondi

tigrone ha scritto:
[...]Sverx.... non ci credevo neanch'io ma diverse (tante) persone me l'hanno confermato... sembra strano ma è così...
Il paragone linux-openoffice vs windows-office non regge... è chiaro che è migliore la seconda accoppiata...
Se non ci credi, tanto per restare in tema, prova a scrivere ed impaginare un libro con word o indesign e poi vedi se riesci con openoffice...[...]


Non ho mai detto che si possa fare tutto quello che serve con Linux e/o con OpenOffice, insisto solo che in molti casi le necessità non giustificano la differenza di spesa nell'acquisto dei due prodotti. E dato che Windows e/o MS Office li paghi lo stesso prezzo anche se ne usi -per dire- il 10% del potenziale, converrai sulla convenienza della seconda opzione. Ripeto, non ho mai detto che sia sbagliato pagare per un software, dico solo che se una cosa è gratis non vuol dire che valga 0. Per contro quindi un prodotto commerciale non può valere 0? Ne conosco che valgono anche meno di 0... Laughing
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