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Festeggiamenti sobri, ma la democrazia è anche la Rete
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Zeus News
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MessaggioInviato: 30 Mag 2012 18:43    Oggetto: Festeggiamenti sobri, ma la democrazia è anche la Rete Rispondi citando

Commenti all'articolo Festeggiamenti sobri, ma la democrazia è anche la Rete
Il Presidente della Repubblica non accoglie l'invito della Rete ad anullare la parata del 2 giugno e dice ai giovani che il Web non può sostituire i partiti.


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Danielix
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Residenza: All'inferno.

MessaggioInviato: 30 Mag 2012 22:39    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Napolitano, probabilmente, pensa che non si debba "cedere alla piazza"

Io avrei tolto il "probabilmente": Giorgino è un celerino nato, e lo ha dimostrato ampiamente, al di là delle mie irrilevanti considerazioni personali...
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rey042008
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 30 Mag 2012 23:28    Oggetto: Rispondi citando

Il Napoletano non ha mancato nuovamente di far vedere cosa realmente è: un vecchio "uomo del sud" ex comunista legato a schemi di comportamento obsoleti ed assolutamente non rispettosi dei sentimenti di migliaia e migliaia di cittadini e decine di politici che, molto più saggi di lui, hanno suggerito la sola cosa sensata da fare.
Di questi vecchi "non saggi" ve n'è fin troppi nel paese e secondo me non meritano il rispetto di cui li si adorna.
Dalle persone anziane ci si aspetta saggezza vera, temperanza, serena capacità di giudizio, buon senso e bravura nel vedere più in là della chiusa ottusità del potere.
E' mia opinione che quest'uomo sia tutto l'opposto; e che non rappresenti il paese, o peggio ne rappresenti il lato più oscuro, datato ed ottuso.
Non dimentichiamo mai che è grazie anche a lui se ci ritroviamo il "governo" dei mai eletti (con a capo di esso un altro vecchio "saggio") intento ad annichilire ogni speranza ed ogni opportunità di ripresa del paese.
Vada in pensione, Napoletano. Sarebbe ora, ha lavorato troppi anni e per carità non lavori più, ne beneficeremmo tutti. Tra l'altro, glie la pagheremmo noi... Sa quante persone plaudirebbero a questa sua decisione?
Via lei, potrebbe esservi l'occasione per dotarsi di un buon Presidente, (magari stavolta meritevole della "P" maiuscola) cioè di un uomo che secondo il nostro ordinamento politico sappia tracciare delle vere linee guida. In questo lei ha fallito miseramente e continua a fallire. Altro che "Re"!!
Per inciso, sono un "over sixty", e non penso che il web sia un'alternativa assoluta; ma sono convinto che dia tanto fastidio perchè attraverso esso si può gridare "il re è nudo" senza che qualche idiota di turno ci metta una censura. Lo si può gridare in centinaia di migliaia.... e dopo che tutti sanno come la pensano tutti senza manipolazioni esterne, si può agire di conseguenza nelle scelte di chi si decide di eleggere ad amministrarci.
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whitesquall
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MessaggioInviato: 30 Mag 2012 23:34    Oggetto: Rispondi citando

Chi mi conosce sa che non sono un conservatore, però permettetemi di fare alcune osservazioni controcorrente...

Secondo me non ci si può aspettare che le istituzioni vengano influenzate da ciò che viene scritto in rete, nel bene e nel male.

Contrariamente a quanto si sostiene nel titolo dell'articolo, la democrazia non è la rete.
La democrazia è il potere del popolo, e il popolo Italiano di certo non è "la rete".

E mi chiedo, cosa si intende dire quando si dice "la rete"?
Da come se ne parla ultimamente sui giornali sembra quasi un movimento organizzato, il che è assurdo.
La rete non è un entità.
La rete non è una comunità, tanto meno una comunità organizzata.
La rete è uno strumento, un luogo virtuale fatto di informazione.

Il fatto che alcune persone accedano a internet non implica che esiste un "popolo della rete"... Semplicemente esiste una parte di popolazione che non può o non vuole usare internet, che sia una maggioranza o una minoranza non ha importanza; in ogni caso non esiste un "popolo della rete": definire le persone che si connettono a internet un "popolo" è errato.

Per come sono organizzate le cose adesso, la rete non può e non deve essere considerata espressione della volontà popolare.

Se l'intera popolazione avesse accesso a internet, se tale accesso fosse gratuito per tutti e ciascun cittadino fosse a tutti gli effetti un utente (con tanto di id che lo identifica in maniera univoca, una vera e propria firma), allora si potrebbe iniziare a considerare la rete come una voce degna di essere presa in considerazione dalle alte sfere della politica.
Ma solo pochi giorni fa eravamo tutti d'accordo sul fatto che la rete deve rimanere uno strumento libero...

---------------

Edit: Che poi ci sia, in certi ambienti, un sentimento di ostilità o quantomeno diffidenza verso tutto ciò che nasce in internet, l'ho notato pure io.
E in un certo senso è qualcosa che dovrebbe sorprendere: chi vuole tramare, ha paura della circolazione delle idee; chi ha una mentalità "vecchia" non riesce a districarsi nel maelstrom di idee ed è portato a identificare la rete con un singolo aspetto di chi vi scrive (ad esempio una persona del genere potrebbe pensare che la rete sia necessariamente antipolitica non costruttiva, una generalizzazione ovviamente inesatta), ecc...
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mda
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Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 31 Mag 2012 01:14    Oggetto: Rispondi citando

rey042008 ha scritto:
Il Napoletano non ha mancato nuovamente di far vedere cosa realmente è: un vecchio "uomo del sud" ex comunista legato a schemi di comportamento obsoleti ed assolutamente non rispettosi dei sentimenti di migliaia e migliaia di cittadini e decine di politici che, molto più saggi di lui, hanno suggerito la sola cosa sensata da fare.
Di questi vecchi "non saggi" ve n'è fin troppi nel paese e secondo me non meritano il rispetto di cui li si adorna.
(...)


D'accordissimo anche sul "celerino".

Sul discorso Rete non è necessario che si identifichi! Anche la folla in Piazza non è identificata ma è espressione popolare!!!

La Piazza è movimento organizzato, è assurdo solo se lo guardiamo da vicino.
La Piazza non è un entità ma è la sua espessione ovvero un entità più grossa.
La Piazza non è una comunità, né tanto meno una comunità organizzata ma è indice di comunità organizzata.
La Piazza è uno strumento, un luogo fisico fatto di informazione.

Identico:
La rete è movimento organizzato, è assurdo solo se lo guardiamo da vicino dunque entità di entità. La Rete non è un entità SOLA ma è la sua espessione ovvero un entità più grossa.
La rete non è una comunità, né tanto meno una comunità organizzata ma è indice di comunità organizzata.
La Rete è uno strumento, un luogo virtuale fatto di informazione che si riversa nella realtà.

--
Post: Sarebbe da togliere il festeggiamento in quanto non ci sono soldi per il popolo, siamo in pieno LUTTO e poi gli rubiamo il giocattolino per il Presidente che non se lo merita!!!

Ciao
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whitesquall
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 01:47    Oggetto: Rispondi citando

La folla in piazza rappresenta un numero concreto e tangibile di persone, che prendono una questione abbastanza seriamente da andare a manifestare. Le voci sul web sono quanto di meno concreto ci sia, sono intangibili, e si tratta di numeri che possono essere bollati come inattendibili.

Se io fossi un politico non baserei le mie decisioni in base alle firme su una petizione su Facebook...
Il web non è uno strumento adatto per influenzare le decisioni politiche.

Non condivido affatto la scelta del Presidente della Repubblica, sarei stato contento se quel denaro fosse stato destinato alla ricostruzione, credo che avrebbe dovuto fare diversamente, ma non per il solo motivo che qualcuno su internet si è espresso al riguardo...

-----------------------------------

EDIT: aaaaah, hai aggiunto un sacco di roba mentre rispondevo! Weeps

Citazione:
Identico:
La rete è movimento organizzato, è assurdo solo se lo guardiamo da vicino dunque entità di entità. La Rete non è un entità SOLA ma è la sua espessione ovvero un entità più grossa.
La rete non è una comunità, né tanto meno una comunità organizzata ma è indice di comunità organizzata.
La Rete è uno strumento, un luogo virtuale fatto di informazione che si riversa nella realtà.

Non sono assolutamente d'accordo, ma proprio con nessuna di queste affermazioni. Mr. Green

Non esiste nessun "popolo della rete", nessun "movimento": ogni cittadino che si connette (e non tutti i cittadini possono o vogliono accedere a internet) è un individuo. Anzi, volendo può essere molti individui, motivo per cui i numeri non possono essere considerati attendibili.
Non esiste una corrente di pensiero che accomuni tutte queste persone, quindi non esiste un movimento...

È ovvio che se ci sono state delle petizioni online vuol dire che qualcuno (anche molti, per carità!) è contrario ai festeggiamenti, ma nell'attuale stato di cose non si può sperare che condividere un link su Facebook (!) significhi fare pesare le proprie opinioni nel mondo reale.
L'idea di un cittadino convinto di aver fatto il suo dovere solo per aver cliccato su "Mi piace" mi sembra in contrasto col portare avanti seriamente un'idea... L'impegno politico è tutt'altra cosa.
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{Angelosky}
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 05:56    Oggetto: Rispondi citando

La Democrazia consiste nel fare sempre e in silenzio ciò che loro vogliono. E basta!!! Colgo l'occasione per ringraziare tutti i politici, compreso il Presidente, per la loro "generosità" che in ogni triste occasione dimostrano. Grazie, per fortuna noi siamo diversi ...
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merlin
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 07:10    Oggetto: Rispondi citando

Speriamo che abbondino anche uova e frutta marcia da scaricare sul Palco( delle cosiddette autorità).
E che il sedicente presidente del consiglio la smetta finché è in carica di partecipare a meeting segreti con banchieri e capitani d'industria.
Toilet
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ziomik
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 07:48    Oggetto: Rispondi citando

Lo stato è nato per difficoltà del popolo nella comunicazione. Serviva una entità che "parlava" con esso.
Ora c'è la rete. Non serve più; il WEB SOSTITUISCE I PARTITI.
Il vecchiume e le sue idee personali sono da seppellire in una cassa..e sigillarla per evitare fuoriuscite.
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Gummy Bear
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 08:17    Oggetto: Rispondi citando

previo trattamento antivampiro? (a volte ritornano...)
tusk
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dany88
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 08:30    Oggetto: Rispondi citando

La decisione è legittima, cosa si aspettava la gente, che le istituzioni avrebbero "obbedito" ad una voce non strutturata? Per quanto ne sappiamo potrebbero essere migliaia di bot quelli che scrivono #no2giugno organizzati da qualche decina di persone.

Semmai c'è da chiedersi perchè ha ignorato i politici stessi, visto che sono gli unici che contano in questo contesto.

Se il cittadino vuole essere parte attiva nella vita politica, deve entrare nella politica e far cambiare le cose, volete far votare ogni singola mozione con twitter? per me va bene, però fate una legge che lo approvi, non aspettate che facendolo ora vi prendano in considerazione.

ziomik ha scritto:
Lo stato è nato per difficoltà del popolo nella comunicazione. Serviva una entità che "parlava" con esso.
Ora c'è la rete. Non serve più; il WEB SOSTITUISCE I PARTITI.
Il vecchiume e le sue idee personali sono da seppellire in una cassa..e sigillarla per evitare fuoriuscite.


Potrei essere d'accordo (in realtà lo stato non è nato per problemi di comunicazione, magari! Very Happy).
Comunque le cose vanno codificate e regolamentate, e fino ad allora il web è il web e non governa.
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{utente anonimo}
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 09:02    Oggetto: Rispondi citando

Da un vecchietto di 90 anni non ci si può certo aspettare che capisca l'importanza del web. Il web è l'agorà del terzo millennio, ci può essere qualcosa di più "politico"? Non certo i partiti che sono solo dei simulacri della rappresentanza popolare e sono funzionali solo a loro stessi.
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phpwriter
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 09:26    Oggetto: Rispondi citando

Chi ha paura di un giudizio diretto, odia sia la piazza che il web.

Se vuoi manifestare in piazza, chiedi l'autorizzazione;
se manifesti per cose che non vanno bene (sempre che tu sia autorizzato) non sarai nemmeno menzionato dai media.

La Rete è espressione della collettività, di tutta quella gente che non ha modo di unirsi fisicamente, ma che ha comunque un pensiero comune.

Si parla di impossibilità di verificare l'identità di tutte le persone firmatarie; io non mi soffermerei su questo, piuttosto mi lascia perplesso il continuo e costante menefreghismo di tutta la sfera politica verso il pensiero popolare, cosa che dovrebbe essere il loro pane; che sia pensiero di piazza o di web.

E a persone che non tengono in considerazione il mio pensiero, quando il loro lavoro è eseguire quello che il popolo chiede, non va la mia stima e rispetto, anzi.
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dagda
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 09:52    Oggetto: Rispondi citando

Personalmente credo, fuori dal coro come spesso capita, che la parata andava fatta, tanto non è molto rilevante il costo di tre milioni in confronto alle centinaia di miliardi di danni provocati dal sisma, andava fatta per dimostrare al mondo che lo Stato c'è, coi mezzi civili e militari che servono anche per calamità come questa! non ne posso più dei falsi pacifisti che protestano per ridurre le spese militari e poi quando si trovano nella cacca aspettano l'Esercito per salvarli!
Altre due considerazioni sui Presidenti della Repubblica e del Consiglio:
1) Presidenza della Repubblica: nata dopo il primo broglio elettorale del 1946 (al Referendum avrebbe infatti vinto la Monarchia!) allo scopo di evitare un'altra dittatura come quella appena passata, è oggi completamente anacronistica, inutile e dannosa. Si deve risparmiar denaro? Si vada quindi all'elezione diretta del Premier! Si abolisca la Presidenza della Repubblica, si renda il Quirinale un bene architettonico aperto alle visite turistiche e si mandino in pensione quelle centinaia di persone che vi lavorano con stipendi non più consoni alla situazione attuale!
2) Presid. del Consiglio: qualcuno lo ha definito sedicente. Purtroppo ha quasi ragione, perché seppure nessun Italiano lo abbia direttamente eletto, ha comunque ottenuto l'approvazione del Parlamento, in virtù di regole anacronistiche che non tengono in alcun modo conto della Volontà Popolare fondamento della Democrazia. E molti che tuonano in piazza contro alcune decisioni di questo governo (minuscola voluta) lo appoggiano comunque politicamente. L'ultima decisione del Governo è quella di fare in modo che il Cittadino Italiano cominci a prendere in odio la solidarietà verso altri Cittadini meno fortunati, perchè l'Italiano è per natura solidale e fa volentieri beneficenza e volontariato, ma se la deve fare per forza, attraverso l'aumento delle accise sulla benzina, allora si rischia che non la faccia più nel modo tradizionale. Nemmeno un geometra (con tutto il dovuto rispetto)sarebbe arrivato a tanto, non occorreva un Luminare della Bocconi! Twisted Evil
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{ictuscano}
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 10:08    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo in tutto con Napolitano. La gente del web non può "buttare là degli argomenti" e pretendere che tutti si esprimino su di essi, ed anche quando siano 100mila, 1 milione o 10 milioni prendere decisioni anche per gli altri 50milioni di italiani.. questa è la democrazia, si, ma delle minoranze.. la "violenza" delle minoranze ma organizzate, di fronte alla normalità della maggioranza che esprime la sua idea tramite il voto, che per ora è quello tradizionale (anche Grillo a Parma ha vinto tramite il voto cartaceo...):
dovremmo ribaltare il concetto: se il consenso ad una qualunque cosa non raggiunge la maggioranza degli italiani, vuol dire che non ha il consenso... che non mi pare nemmeno un principio così strambo!!!

Nell'occasione ci infilo una riflessione che volevo postare su altro articolo di ZN, magari lo doppio. Ieri sera il direttore de Il Tempo, Mario Sechi, intervenendo dalla Gruber a 8 e mezzo, ha voluto chiarire di cosa stiamo parlando: stiamo parlando di un terremoto che in termini economici rappresenta circa un decimo dei danni che fece il terremoto in Friuli, e se volete gli altri dati che ha citato (morti, feriti, sfollati ecc.) ascoltatevi la trasmissione, l'intervento è verso la fine. Siamo sulla stima di danni per 2,5 mld, rispetto ai circa 25 mld (attualizzati) del Friuli: quindi, non è un'emergenza che l'Italia non possa affrontare, nonostante la crisi..
Quindi, diamo una corretta dimensione alle questioni, purtroppo oggi abbiamo la macchina dei media che amplifica tutto, o comunque se ne appropria a meri fini di ascolto.
Io sono italiano e voglio la Festa della MIA Repubblica, fior di giovani ci hanno rimesso la vita per darcela, chi non ha questo sentimento magari vada in Finlandia.. poi che si possa risparmiare un po' va anche bene. E piantatela di stare sempre dietro a FB e TW... ciao
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{ictuscano}
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 10:10    Oggetto: Rispondi citando

@dany88
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 10:22    Oggetto: Rispondi citando

Caro Presidente.
vorrei ricordarle che La Piazza e quella che le paga:
la sua pensione d‘oro. Il suo stipendio a sei zeri, il pieno alla macchinina blu, l‘aereo per andare a zonzo per il mondo e tutte le sue spesucce.
quindi abbia rispetto per chi le fa fare una vita da nababbo!
E DESTINIAMO I NOSTRI SOLDI ALLE POPOLAZIONI ITALIANE CHE HANNO PERSO TUTTO ![img][/img][/quote]
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 10:29    Oggetto: Rispondi citando

{ictuscano} ha scritto:
Io sono italiano e voglio la Festa della MIA Repubblica

Il terremoto non è in Emilia: è in casa di ogni cittadino di questo Stato, che lo violenta, lo annienta e lo scavalca con insolenza. Com'è prova d'insolenza quella di Napolitano che se ne sbatte dell'opinione della piazza, degli stessi politici e in ultimo del Web.

Siamo nella cacca fino alle narici, cosa c'è da festeggiare? Tu vuoi la festa della "TUA" Repubblica, quale Repubblica? La Repubblica delle Banane?

Anch'io sono italiano, e prima voglio una Repubblica, poi magari la festeggiamo anche...
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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 10:30    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:
Chi mi conosce sa che non sono un conservatore, però permettetemi di fare alcune osservazioni controcorrente...

Secondo me non ci si può aspettare che le istituzioni vengano influenzate da ciò che viene scritto in rete, nel bene e nel male.

Contrariamente a quanto si sostiene nel titolo dell'articolo, la democrazia non è la rete.
La democrazia è il potere del popolo, e il popolo Italiano di certo non è "la rete".

E mi chiedo, cosa si intende dire quando si dice "la rete"?
Da come se ne parla ultimamente sui giornali sembra quasi un movimento organizzato, il che è assurdo.
La rete non è un entità.
La rete non è una comunità, tanto meno una comunità organizzata.
La rete è uno strumento, un luogo virtuale fatto di informazione.

Il fatto che alcune persone accedano a internet non implica che esiste un "popolo della rete"... Semplicemente esiste una parte di popolazione che non può o non vuole usare internet, che sia una maggioranza o una minoranza non ha importanza; in ogni caso non esiste un "popolo della rete": definire le persone che si connettono a internet un "popolo" è errato.

Per come sono organizzate le cose adesso, la rete non può e non deve essere considerata espressione della volontà popolare.

Se l'intera popolazione avesse accesso a internet, se tale accesso fosse gratuito per tutti e ciascun cittadino fosse a tutti gli effetti un utente (con tanto di id che lo identifica in maniera univoca, una vera e propria firma), allora si potrebbe iniziare a considerare la rete come una voce degna di essere presa in considerazione dalle alte sfere della politica.
Ma solo pochi giorni fa eravamo tutti d'accordo sul fatto che la rete deve rimanere uno strumento libero...

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Edit: Che poi ci sia, in certi ambienti, un sentimento di ostilità o quantomeno diffidenza verso tutto ciò che nasce in internet, l'ho notato pure io.
E in un certo senso è qualcosa che dovrebbe sorprendere: chi vuole tramare, ha paura della circolazione delle idee; chi ha una mentalità "vecchia" non riesce a districarsi nel maelstrom di idee ed è portato a identificare la rete con un singolo aspetto di chi vi scrive (ad esempio una persona del genere potrebbe pensare che la rete sia necessariamente antipolitica non costruttiva, una generalizzazione ovviamente inesatta), ecc...

è bello trovare un post che mi solleva dalla fatica di argomentare quello che sento! Condivido al 100% Squall, anche se personalemnte non posso affermare di NON essere conservatore, superati i 60 posso serenemanete dire che su alcune materie sono conservatore, ad esempio vorrei conservarmi in vita per ancora molti anni e NON vedo di buon occhio il cambiamento ultimo che mi è ormai più vicino di quanto non mi era 40 anni fa!
La resistenza al cambiamento dei vecchi è un fatto normale che va compreso, ma non credo al meccanismo "il vecchio saggio consiglia il giovane inesperto" perchè i giovani vogliono essere liberi di sbagliare per conto loro.

Cmq sono d'accordo che la parata militare si può annullare

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MessaggioInviato: 31 Mag 2012 10:36    Oggetto: Rispondi

ziomik ha scritto:
Lo stato è nato per difficoltà del popolo nella comunicazione. Serviva una entità che "parlava" con esso.
Ora c'è la rete. Non serve più; il WEB SOSTITUISCE I PARTITI.
Il vecchiume e le sue idee personali sono da seppellire in una cassa..e sigillarla per evitare fuoriuscite.


Tu fai una gran confusione tra popolo, stato e partiti

il web non è lo stato
il web non è il popolo
il web non sostituisce i partiti, anche se è possibile che QUESTI partiti spariscano.


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