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La Terra è in rosso
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 23 Ago 2012 14:42    Oggetto: La Terra è in rosso Rispondi citando

Commenti all'articolo La Terra è in rosso
Esaurite le risorse annuali il 22 agosto, occorre adesso andare a debito.


(Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
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{pulp}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Ago 2012 08:33    Oggetto: Rispondi citando

A mio parere, ciò che conta è il fatto che consumiamo troppo e in maniera impropria.
Ma l'origine di tutti i mali, sta nella quantità enorme di persone su questo pianeta; immensi greggi di "consumatori" al servizio di quei pochi lupi che stanno nei posti che contano e che godono di potere (politico ed economico) quasi illimitato.
Folle sterminate necessitano di un controllo totalitario per essere gestite, perché questo conviene ai lupi di cui sopra, ed anche perché ogni libertà può avere drammatiche conseguenze sull'ambiente, perché gli eventuali danni provocati vanno moltiplicati per il numero di coloro che li provocano.
Ma l'eccesso di regole e di controlli si traduce in rigidità, ed in alcuni casi in paralisi negli stessi organismi che li devono attuare.
Senza contare l'impatto psicologico sui "consumatori", sempre più imbrigliati in quantità enormi di doveri ed obblighi, sempre più insoddisfatti, e perciò sempre più propensi alla delega ed alla fuga (discoteche, alcool, computer, vacanze, tv, ecc.).
Fuga dalle responsabilità, che fornisce ancora più potere ai lupi e peggiora la qualità della vita di tutti.
Con buona pace per l'ambiente...
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Zievatron
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 12:11    Oggetto: Rispondi citando

Analisi corretta, direi.
Più esplicitamente, l'homo-sapiens è un usurpatore del proprio nome ed è diventato il cancro della Terra.
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fuocogreco
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 15:28    Oggetto: Rispondi citando

Purtroppo è da un pò di anni che viviamo al di sopra delle nostre possibilità. Quando c'è stato l' ultimo incontro a Rio per combattere i mali ambientali del pianeta tutti ( o quasi ) i grandi della terra erano impegnati per la crisi economica del pianeta: spread, pil, crescita ecc..Della vera crisi ecologica che ci sta colpendo sembra non fregarne a nessuno!! Evil or Very Mad
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mda
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 17:39    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
Analisi corretta, direi.
Più esplicitamente, l'homo-sapiens è un usurpatore del proprio nome ed è diventato il cancro della Terra.


Lo è diventato grazie alla sovrappopolazione! Fintanto che eravamo sotto i 3miliardi (ora 7 e passa) anche stili di vita dispendiosi come energia/materia erano sempre in linea con le disponibilità della Terra e la Terra si rigenerava.



L'unico sistema è diminuire la popolazione e qualsiasi tentativo di mantenerla sui 7 miliardi o più significa solo incrementare questa popolazione!

Notare che la zona "Peste Nera" (in realtà diversi contagi) influirono pochissimo sulla popolazione!

Ciao
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Zievatron
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 17:53    Oggetto: Rispondi citando

Bhè, il cancro consiste proprio in quello. E' la cellula impazzita che si moltiplica indiscriminatamente.

Bisognerebbe sviluppare una politica di netta decrescita demografica per tornare sotto il miliardo di abitanti.
Ma chi glielo spiega seriamente all'umanità, e come si fa a farla accettare?

E' più facile lasciare che le cose vadano avanti al solito modo fino al collasso generale. Nonostante questo implichi un'età veramente terribile per l'umanità.
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{ranx}
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MessaggioInviato: 26 Ago 2012 20:03    Oggetto: Rispondi citando

e pensare che qualche fesso durante l'ultima campagna elettorale promuoveva L'INCREMENTO DEMOGRAFICO! che lungimiranza, che contatto con la realtà, che sancazzista!
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Blind Guardian
Semidio
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 09:41    Oggetto: Rispondi citando

Beh, dal punto di vista economico è auspicabile un incremento, o meglio, un ringiovanimento della popolazione. Se non altro perché a meno che tu non sia già vecchiotto, non ci saranno soldi per pagare la tua pensione. Senza nuove nascite il paese non può che invecchiare, e perdere produttività, finché un bel giorno muore per complicazioni cardiache.

Per risolvere tutt'e due i problemi quindi sarebbe opportuno abbassare la speranza di vita a 60 anni, per esempio negando l'assistenza medica agli anziani o tagliando al minimo le pensioni.

Mi sembra fattibile, no?
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Zievatron
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 12:55    Oggetto: Rispondi citando

L'unica alternativa vera ad andare incontro ad una catastrofe globale, con grave danno anche per le generazioni future, sarebbe una pandemia artificiale, controllata ed imparziale rispetto a categorie etno-culturali, che asportasse, in pochi anni ed in modo quanto meno sofferto possibile, i 3/4 della popolazione mondiale.
Meglio ancora se la sopravvivenza alla pandemia fosse ben correlata con doti mentali sensibilmente al di sopra della media.

Qualche gruppo di punta potrebbe decidere di attuare una cosa del genere.
Ma la mia percezione è che l'umanità in genere preferisce la catastrofe perchè ritiene il rimedio inaccettabile moralmente, o almeno "indicibile". Per cui, forse, se qualcuno lo attuase nascostamente, gli direbbero nascostamente "grazie", ma ufficialmente mai, è inaccettabile.
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OXO
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 13:29    Oggetto: Rispondi citando

Mah, a me sembra che l'utilizzo delle risorse sia a favore di una parte largamente minoritaria della popolazione mondiale, quindi forse piuttosto che scatenare atti terroristici di massa per annientare i reietti sarebbe più logica una revisione del modello dei consumi e della distribuzione della ricchezza, non trovate?
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Zievatron
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 14:17    Oggetto: Rispondi citando

Sono certamente daccordo sulla redistribuzione come principio generale di giustizia tra i popoli e le persone.
Questo, però, è un aspetto diverso del problema generale che non fornisce una soluzione all'emergenza della catastrofe globale.
Cioè, cercare di risolvere i problemi di fondo dell'umanità è sicuramente una cosa importante. Il guaio è che non può essere una cosa di attuazione veloce, nè ad attuarla se ne avrebbero gli effetti in tempi molto brevi. Il tempo disponibile per evitare una catastrofe globale, invece, sta scadendo.
Se potessimo contare su 50-60 anni per attuare trasformazioni adeguate attraverso le convenzionali strategie culturali e politiche, sarebbe diverso.
Se avessimo incominciato a lavorarci più seriamente fin dagli anni '70, sarebbe diverso.
Ma adesso chi ce lo dà il tempo necessario?
Se ancora oggi, con la situazione attuale, la finanza vampirica domina l'economia mondiale e condiziona pesantemente la politica e la cultura, quanti anni ci vgliono per smontare questa situazione ed iniziare ad affrontare seriamente il problema della trasformazione della civiltà?
Vorrei tanto sbagliarmi, e sbagliarmi di grosso, ma penso che non c'è più il tempo occorrente. Perchè stiamo parlando di una trasformazione che avrebbe dovuto essere già in fase avanzata di attuazione prima del ragiungimento del cosiddetto "picco del petrolio".
Non c'è più il tempo per una trasformazione secondo strategie ideali che possa evitare una catastrofe globale.

"scatenare atti terroristici di massa per annientare i reietti "
è una descrizione denigratoria di quella che potrebbe diventare, se non lo è già, l'ultima carta rimasta da giocare per evitare il peggio. Una operazione assai dolorosa per l'umanità, ma non di natura terroristica (nessuno vuole terrorizzare nessuno) nè di parzialismo tra etnie o culture.
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OXO
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 14:26    Oggetto: Rispondi citando

Il punto è che faccio francamente fatica a capire chi deciderà i tagli e su quali basi: è evidente che il problema è ormai detonato e che sarebbe stato meglio chiudere il recinto prima di far scappare i buoi, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare.

Purtroppo è un problema paradossale, in quanto coloro che sarebbero chiamati a risolverlo sono quegli stessi individui che vedrebbero decadere i loro grassi privilegi nel farlo: è per questo che temo che una sorta di epurazione (non formalizziamoci sui termini, quello che conta è il concetto generale di drastica riduzione della popolazione mondiale) dirigistica non potrà che essere attuata da questa élite autoproclamatasi su basi assolutamente non logiche né "umanitarie".

E pensare che i giapponesi affrontavano questi stessi temi già negli anni '70 coi cartoni animati... Rolling Eyes
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mda
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 15:25    Oggetto: Rispondi citando

Blind Guardian ha scritto:
(...) Per risolvere tutt'e due i problemi quindi sarebbe opportuno abbassare la speranza di vita a 60 anni, per esempio negando l'assistenza medica agli anziani o tagliando al minimo le pensioni.
Mi sembra fattibile, no?


Sarebbe inattuabile in quanto nessuno vorrebbe che un proprio caro o se stesso morisse prima del tempo.

Wink

Zievatron ha scritto:
L'unica alternativa vera ad andare incontro ad una catastrofe globale, con grave danno anche per le generazioni future, sarebbe una pandemia artificiale, controllata ed imparziale rispetto a categorie etno-culturali, che asportasse, in pochi anni ed in modo quanto meno sofferto possibile, i 3/4 della popolazione mondiale. (...)


Una pandemia di solito colpisce solo il 10% della popolazione. Nel caso di "peste nera" erano più pestilenze di diverso tipo e con condizione scarsamente igieniche e nessuna conoscenza medica con una (città) forte promiscuità e nessuna gestione degli appestati.

Se è troppo forte una pandemia cancella la possibilità di trasmissione e quindi si autoesclude.

Ebbene come vedete dal grafico colpi' neanche un 25% della popolazione locale. Ora con 7miliardi (e uguali condizioni) si ridurrebbe di soli 5,5 miliardi.

Ciao
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 15:58    Oggetto: Rispondi citando

Una pandemia con uno o più virus "costruiti" potrebbe essere regolata per ottenere l'effetto voluto in tot anni.
Soprattutto se accompagnata dall'esclusione dello sviluppo e distribuzione di vaccini per limitarne la diffusione.
Oppure, se non si può impedire lo sviluppo e distribuzione di vaccini, lo si può neutralizzare con la sostituzione tempestiva del virus.

In ogni caso, si tratterebbe di un'azione intrapresa per poter guadagnare il tempo mancante per una trasformazione della civiltà in un modello sostenibile.
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 16:00    Oggetto: Rispondi citando

Non ero serio ovviamente. Comunque non è da escludere un intervento in questo senso da parte di qualche mega corporazione multinazionale farmaceutica governativa che lavora nell'ombra I said
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 18:19    Oggetto: Rispondi citando

Infatti questo scenario esiste già: più volte Medici Senza Frontiere ed altre associazioni simili hanno denunciato le politiche di diffusione e distribuzione dei medicinali nei Paesi del Terzo Mondo da parte delle multinazionali farmaceutiche.

Peccato però che l'obbiettivo è ben diverso: hanno altri problemi, loro... Incupito
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 18:47    Oggetto: Rispondi citando

La soluzione e' una sola...

ZOMBIIIYEAAAAAHH!!!

Smile
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 22:37    Oggetto: Rispondi citando

@ Blind Guardian / OXO

Infatti non è per niente credibile che un intervento del genere provenga da quella parte.
Se mai verrà, sarà da qualche gruppo di ricerca minore di scarso interesse commerciale.
Quelli che stanno nelle alte sfere non credo siano interessati. Pensano che loro se la caveranno comunque meglio di tutti. Pazienza per il mondo. Anzi, a preoccuparsene seriamente, rischiano di perderci di più.
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 23:38    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
Una pandemia con uno o più virus "costruiti" potrebbe essere regolata per ottenere l'effetto voluto in tot anni.
Soprattutto se accompagnata dall'esclusione dello sviluppo e distribuzione di vaccini per limitarne la diffusione.
Oppure, se non si può impedire lo sviluppo e distribuzione di vaccini, lo si può neutralizzare con la sostituzione tempestiva del virus.

In ogni caso, si tratterebbe di un'azione intrapresa per poter guadagnare il tempo mancante per una trasformazione della civiltà in un modello sostenibile.


Dovrebbe essere un virus che per molti anni rimane silente (intanto si diffonde) come quello dell'HIV e poi svegliarsi ed uccidere rapidamente.

Non è facile creare un simile virus!
---
Scendere sotto i 3 miliardi non serve più una società sostenibile in quanto sparisce inquinamento, penuria di risorse, fame, ecc..

Però bisognerebbe bloccarla sul quel numero oppure dopo un certo periodo bisogna ricominciare con il virus.

Nota: La discussione è ipotetica e non che organizzo la cosa! Laughing

Ciao
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Zievatron
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MessaggioInviato: 27 Ago 2012 23:45    Oggetto: Rispondi

Ma proprio la trasformazione in un modello di civiltà equilibrata e sostenibile è la soluzione che porta ad una popolazione stabile.
Altrimenti, se si mantiene il mdello dei grandi squilibri e dell'economia della crescita e del debito, dopo un po' ci si ritrova al punto di partenza. Se non peggio.

Ovviamente, anche per me la discussione è ipotetica.
Non posseggo neanche lontanamente le competenze per organizzare la cosa. Laughing
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