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maxstirner
Comune mortale *
Registrato: 18/10/05 13:55
Messaggi: 212
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 Inviato: 30 Set 2012 20:48 Oggetto: |
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| Citazione: | Danielix ha scritto:
ma il direttore responsabile di una testata non è obbligato per legge a rivelare il nome dell'autore di un articolo, quando questo si è macchiato di un reato? |
| Citazione: | Danielix ha scritto:
Ma da lì si evince che il segreto professionale riguarda le fonti delle notizie... Think |
Ricapitoliamo:
La tua considerazione è giusta, infatti la legge tutela la fonte di notizie, ma anche un articolo con firma anonima, per un direttore di giornale è una fonte di notizia che gli chiede di non rivelarne l'identità.
Ciao
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Danielix
Amministratore
Registrato: 31/10/07 15:30
Messaggi: 8498
Residenza: All'inferno.
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| Inviato: 30 Set 2012 21:17 Oggetto: |
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Ah, ok, thanks. 
(anche se la cosa mi sembra un po' una "forzatura interpretativa" a favore della loro casta...) |
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Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23536
Residenza: Pianeta Terra
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| Inviato: 03 Ott 2012 16:53 Oggetto: |
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| eri75 ha scritto: | | khambra ha scritto: | | l'incolmabile statura morale che fa di Sofri un gigante |
Cioè fare apologia di una lotta violenta verso le istituzioni, incitare alla violenza, dare un supporto e una giustificazione a chi lanciava molotov nelle piazze, fino a fornire quanto meno un pretesto se non una "benedizione" per un omicidio sarebbe "incolmabile statura morale"?  |
Io credo che le frasi lette in questa discussione dovrebbero essere oggetto di riflessione e non solo di risposta a molla, a scatto, a serramanico, dando spazio solo all'emotività o al proprio convincimento personale maturato magari in buonissima fede ma senza una adeguata analisi dei fatti.
Se vogliamo sfogliare il curriculum vitae (pensieri, opere, opinioni, fatti ecc..) di Adriano Sofri e sovrapporlo a quello di Sallusti non credo che Sallusti ne uscirebbe vincitore.
Usando un esempio un po' esasperato (è solo un esempio, mi raccomando, non facciamone una questione!) la qualità di un uomo si misura ragionando su tutto ciò che ha fatto fino al momento del confronto e non solo dal fatto che se la sia fatta addosso in culla o che da giovane abbia detto parolacce o espresso opinioni discutibili.
L'assassinio del Commissario Calabresi è un omicidio altrettanto efferato quanto quello di Pinelli, altrettanto efferato quanto qualsiasi assassinio. E su questo non credo si possano fare gare a chi è stato più ucciso.
Nel caso di Sofri, una cosa sulla quale si potrebbe discutere, ovviamente, è la condanna per concorso morale apposta sul capo del giudicato, solo per l'aver espresso un'opinione, magari discutibile sul piano politico ma non troppo sul piano del senso comune.
E ovviamente noi non intentiamo processi basandoci sul senso comune.
O mi sbaglio?
Sallusti, se le notizie che ci stanno giungendo, corrispondono a verità, da parte sua avrebbe commesso parecchi "errori" tanto che il suo editore avrebbe ottime ragioni per chiedere la sua testa o mandarlo a togliere le gomme da masticare sul marciapiede davanti alla redazione.
Poi ovviamente dobbiamo tenere conto dell'editore e quali siano i suoi interessi personali e quale vantaggio potrà ottenere tenendo al suo posto un direttore responsabile di tal professionalità e stile.
L'omesso controllo delle notizie (di qualche gravità, direi, non certo l'espressione di una opinione personale è accusare falsamente qualcuno, per di più dall'altro della sua carica di giudice, d'aver indotto una ragazzina ad abortire), rimane comunque, che ci piaccia o meno, come responsabilità del direttore "responsabile" di un giornale. Carica che comporta una piena accettazione del termine "responsabilità" e non solo il potere decisionale e lauti stipendi.
Se davvero il sig. Farina ha pubblicato un articolo sul giornale di Sallusti, a quale titolo lo avrebbe fatto dal momento che era stato radiato dall'albo? Se un primario (ecco un altro esempio "esagerato") permette ad un medico radiato dall'albo di operare un paziente e questo ne subisce un danno come si può pensare che il primario non ne risponda?
Il discorso del carcere non piace nemmeno a me. Nel caso che si tratti di opinione espressa nei termini consentiti dalle leggi vigenti, sempre ché queste leggi non siano totalmente indirizzate ad imbavagliare la libertà medesima d'espressione. Ma se ad andare in carcere per diffamazione grave (e badate bene, la diffamazione non è un'opinione ma un atto posto in essere con lo scopo di danneggiare un'altra persona) è un comune cittadino, niente alzate di scudi vanno bene? Oppure esistono categorie per le quali lo stesso reato viene derubricato ad eccesso dell'uso di un proprio diritto/prerogativa e perciò ai primi bastonate e ai secondi l'indulgenza plenaria?
A me non piace nemmeno questo. La legge dovrebbe essere uguale per tutti e applicata con le dovute cautele e contestualizzazioni. Il punto è che le leggi ad personam ci hanno talmente abituato ad assurdi peggiori di questo tanto che, probabilmente, finiremo per non reagire nemmeno quando a finire in carcere saremo noi, senza aver in realtà commesso alcun delitto o reato.
Ma questa è un'altra faccenda. |
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Danielix
Amministratore
Registrato: 31/10/07 15:30
Messaggi: 8498
Residenza: All'inferno.
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| Inviato: 03 Ott 2012 20:50 Oggetto: |
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| Citazione: | | Se vogliamo sfogliare il curriculum vitae (pensieri, opere, opinioni, fatti ecc..) di Adriano Sofri e sovrapporlo a quello di Sallusti non credo che Sallusti ne uscirebbe vincitore. |
Glom! Per un attimo, mentre lo leggevo, ho avuto un conato di vomito misto a ribrezzo e repulsione, al solo pensiero dell'orrido accostamento, orrido come un baratro... |
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