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Legge antiGabanelli, Articolo 21 oscurato e anche Zeus soffr
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Zeus News
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MessaggioInviato: 22 Ott 2012 01:20    Oggetto: Legge antiGabanelli, Articolo 21 oscurato e anche Zeus soffr Rispondi citando

Leggi l'articolo Legge antiGabanelli, Articolo 21 oscurato e anche Zeus soffre
Aveva pubblicato un appello contro la nuova legge sulla diffamazione che rischia di impedire il giornalismo di inchiesta.
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eri75
Eroe
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Registrato: 18/11/10 12:02
Messaggi: 71

MessaggioInviato: 22 Ott 2012 09:06    Oggetto: Rispondi citando

Come al solito in Italia si passa da un estremo all'altro...
Il principio che chi sbaglia paga non è poi così assurdo, altrimenti è facile esagerare per costruire il "pezzo", tanto poi paga l'azienda (e nel caso della RAI paghiamo noi, ma questa è un'altra storia).
Un po' come nelle normali aziende, chi prende una multa con un mezzo aziendale la deve pagare.
Secondo me certe questioni andrebbero definite direttamente nel contratto con il giornalista: tu fai il tuo lavoro correttamente, io ti pago bene, e se diffami qualcuno paghi i danni. Se vuoi ti anticipo le spese legali, ma se risulti colpevole mi rimborsi. è tanto semplice...
E poi le multe andrebbero commisurate allo stipendio del giornalista...[/u]
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merlin
Dio maturo
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Registrato: 16/03/07 00:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 22 Ott 2012 09:52    Oggetto: Rispondi citando

E' sacrosanto il principio per cui "chi sbaglia, paga". Il problrma è più a monte, nello stabilire che cosa è sbagliatp e cosa no.
A prescindere dal fatto che uno i suoi soldi ha diritto di spenderli come vuole. Persino se di mestire fa l'editore.
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{ice}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Ott 2012 10:43    Oggetto: Rispondi citando

attacco informatico?
Scusate, ma io ho lavorato presso la LOGOS, che è la società che fornisce hosting al sito di Articolo21
Considerato come lavorano, basterebbe una donna delle pulizie che inciampa su un server...dimenticavo, i server non sono in una sala climatizzata, ma in un salona grnade come quello di un autosalone, con le finestre che vengono aperte per fa circolare aira fresca...e con questa stagione umida
HO ancora sul mio cellulare foto di case di server arrugginiti a causa dell'umidità delle giornate autunnali
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neobaumuth
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 12/04/11 13:12
Messaggi: 33

MessaggioInviato: 22 Ott 2012 13:39    Oggetto: Rispondi citando

Comunque è facile arginare il problema: gli editori si accordano e formano una associazione onlus da loro finanziata e controllata che abbia come scopo la copertura legale dei giornalisti accusati di diffamazione, ed ecco creata una "manleva" non diretta degli editori e così perfettamente legale.
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Kalandra
Dio minore
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Registrato: 17/10/05 10:58
Messaggi: 777

MessaggioInviato: 22 Ott 2012 14:27    Oggetto: Rispondi citando

eri75 ha scritto:

[..]
E poi le multe andrebbero commisurate allo stipendio del giornalista...


Laughing adesso non esageriamo perché non riguarda solo i giornalisti al vertice!
anzi, col web, riguarda anche il semplicissimo blogger che si fa trascinare troppo dalla fede politica.
(comunque sembra che il disegno di legge vada proprio nella direzione che auspichi)

infatti, se lo confronti

Citazione:
Art. 1.
(Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47)
1. Alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) l'articolo 12 è sostituito dal seguente:
«Art. 12. (Riparazione pecuniaria).
– 1. Nel caso di diffamazione commessa col mezzo della stampa, la persona offesa può chiedere, oltre il risarcimento dei danni ai sensi dell'articolo 185 del codice penale, una somma a titolo di riparazione. La somma è determinata in relazione alla gravità dell'offesa e alla diffusione dello stampato e non può essere inferiore a 30.000 euro.»;
b) l'articolo 13 sostituito dal seguente:
«Art. 13. – (Pene per la diffamazione).
– 1. Nel caso di diffamazione commessa con il mezzo della stampa, consistente nell'attribuzione di un fatto determinato, si applica la pena della multa non inferiore a 5.000 euro».


con la legge che modificherebbe non fa altro che adeguare le cifre risarcitorie.

anche per quanto riguarda l'art. 57 sostituendo "pena diminuita in misura non eccedente un terzo" con con "pena in ogni caso ridotta di un terzo" per il direttore responsabile.

e lo stesso per gli articoli 594 e 595 del C.P., dove commuterebbe in multe e risarcimenti l'eventuale pena detentiva.

Citazione:
Capo II: DEI DELITTI CONTRO L’ONORE

Art. 594 Ingiuria
[..]

Art. 595 Diffamazione
[..]
Se l’offesa e’ recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicita’, ovvero in atto pubblico, la pena e’ della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione.
Se l’offesa e’ recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorita’ costituita in collegio, le pene sono aumentate.
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PuppinoCbr
Dio minore
Dio minore


Registrato: 10/03/06 18:13
Messaggi: 676
Residenza: Chieti

MessaggioInviato: 22 Ott 2012 15:36    Oggetto: Rispondi citando

La Galbanelli è tra gli ultimi baluardi di libertà.
insieme a "Presa diretta" le ultime due trasmissioni che scoperchiano lo schifo a cui ci stiamo abituando.
Il vero gironalismo è Galbanelli e suoi accoliti.
Una stortura in deroga da "sanare". Prego, accomodatevi.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Ott 2012 18:15    Oggetto: Rispondi citando

{ice}, il tuo commento potrebbe essere diffamazione... anche se fosse la verità... e tu paghi!
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{Salterino}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Ott 2012 19:29    Oggetto: Rispondi citando

... "contiene un divieto per gli editori di coprire le spese legali e le multe di un giornalista eventualmente indagato e condannato per diffamazione."

cioè smembrare diabolicamente un team, un gruppo compatto che lavora in una direzione (nel senso di itinerario)? Spogliarli dalle armi di difesa?
Come dire: se un politico o una persona pubblica o una persona privata (con risorse pubbliche) fa i C477I suoi e un pincopallo di turno li divulga, quest'ultimo non deve fare nulla se l'infame se ne risente.
Ho capito bene?
Magari abbinando un'altra legge-porcata che blocca i beni del giornalista. Perché ormai tutto è possibile.
Se non si vogliono notizie scomode, si faccia a meno di azioni che diano adito a ciò.
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{Salterino}
Ospite





MessaggioInviato: 22 Ott 2012 20:51    Oggetto: Rispondi citando

Caro utente anonimo, la diffamazione è una forma di espressione che lede l'onore di una persona o di un'istituzione.
Quindi i capi di quel luogo di lavoro o qualunque politico che se ne approfitta dovrebbero denunciare sè stessi perché disonorano sè stessi.
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{loris}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Ott 2012 08:28    Oggetto: Rispondi citando

chi sbaglia paga.....anche la magistratura?
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Ott 2012 09:15    Oggetto: Rispondi citando

Ribadisco: la Giustizia italiana è per ricchi e fa schifo.
Colpa degli italiani tutti. E mi fermo, perché il reato di vilipendio alla nazione esiste ancora, pare.
Quanto alla Gabanelli,vorrei ricordarle che altri, come lei, con la spina dorsale diritta, forse solo un po'più matti, soffrono, anche perché lei ha deliberatamente dato il suo contributo per buttarli a mare.
Come questo signore:
" Mai iscritto a un partito, mai appartenuto a gruppi d’interesse legati al potere, mai raccomandato ovviamente; non ho mai compiaciuto a chi stava sopra di me sul lavoro, e per essere libero ho sempre fatto tutto quello che in questo Paese ti garantisce la non-carriera. Infatti non ho fatto carriera, non all’interno del Sistema né nelle nutrite fila dell’Antisistema (che richiede la medesima omologazione). Ho un attaccamento fortissimo al senso di giustizia, non sto zitto e dico ciò che penso sempre, a qualunque costo. Ho pagato e pago per questo prezzi alti, talvolta al limite del sopportabile. Ad esempio, dopo la mia rottura con RAI e Gabanelli per la vicenda di Censura Legale (leggi nel sito), mi sono auto-sospeso dalla RAI e ho rifiutato due diverse proposte di lavoro in quell'Azienda (da Giovanni Minoli e da Carlo Vulpio), perché prima di tornarvi io pretendo da RAI e Gabanelli le scuse, e soprattutto un impegno aziendale a difendere tutti i giornalisti freelance, che vi lavorano, nella cause civili derivanti dalle loro inchieste. Tradotto: sto senza lavoro e ai margini della notorietà per questo principio".
Paolo Barnard, il rompiscatole. Se lo ricorda ancora, signora?
Giambattista
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oldmax
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 19/09/05 16:04
Messaggi: 84
Residenza: Trieste

MessaggioInviato: 23 Ott 2012 09:35    Oggetto: Rispondi citando

Ma scusate, un domanda da ignorante, ribadisco che NON E' UNA AFFERMAZIONE MA UNA UNA DOMANDA Question : ostacolare l'informazione non è un'azione da dittatura ? Question Mi sono letto un po' di Costituzione e i presupposti ci sarebbero. Mi sono perso qualcosa ? Sempre una DOMANDA Question : la Costituzione è stata dichiarata "Fuorilegge" ? Question

un tunnel sempre più buio....povere le future generazioni...depressione...profonda depressione Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad
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{Salterino}
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MessaggioInviato: 23 Ott 2012 09:56    Oggetto: Rispondi citando

Non è che sia fuorilegge... è, piuttosto, scomoda. E tanti personaggi che sono entrati al governo hanno giurato su di essa. L'unico modo per rimangiarsi la parola e tentare di cambiarla a proprio piacimento.
... E poi dicono a noi "la prossima volta votate meglio"!!!
Noi non possiamo rimangiarci il voto e non fare più affidamento su certi politici oggi stesso?
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ruud47
Mortale pio
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Residenza: Roma

MessaggioInviato: 23 Ott 2012 11:12    Oggetto: Rispondi citando

{loris} ha scritto:
chi sbaglia paga.....anche la magistratura?


Mi sembra l'unico commento valido, nella sua semplicità.
Perchè "le leggi son, ma chi pon mano ad esse?" (Dante, Purg., XVI).
Voglio dire che la diffamazione è un delitto, che richiede quindi il dolo, la coscienza e volontà, del giornalista.
Se un giornalista volontariamente offende l'onore e la reputazione di qualcuno, è giusto che paghi, penalmente e civilmente, e può anche essere giusto che si vieti che qualcun altro si faccia carico della multa o del risarcimento.
Il problema della libertà si pone soltanto quando il giudice, cui spetta l'applicazione concreta della legge, assolve un giornalista perchè è suo amico, o nemico di un suo nemico; o condanna il giornalista nell'ipotesi opposta. Il che, credetemi sulla parola, avviene con molta più frequenza di quanto si immagini.
E allora viene spontaneo domandarsi: perchè l'unica categoria professionale che è (di fatto) esente da qualsiasi responsabilità, deve essere quella dei Giudici?
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Kalandra
Dio minore
Dio minore


Registrato: 17/10/05 10:58
Messaggi: 777

MessaggioInviato: 23 Ott 2012 11:58    Oggetto: Rispondi citando

oldmax ha scritto:
Ma scusate, un domanda da ignorante, ribadisco che NON E' UNA AFFERMAZIONE MA UNA UNA DOMANDA Question : ostacolare l'informazione non è un'azione da dittatura ? Question Mi sono letto un po' di Costituzione e i presupposti ci sarebbero. Mi sono perso qualcosa ? Sempre una DOMANDA Question : la Costituzione è stata dichiarata "Fuorilegge" ? Question


no, è il concetto di giornalismo che è andato a quel paese, tramutandosi in gossip più o meno malevolo (o benevolo) a seconda della parte, confidando nella "fede" di chi legga.
anche quando si tratta di qualcosa di serio come una legge, pare si confidi in un credere a prescindere, perché andare alle fonti costa tempo che spesso non si ha e appunto si delega al giornalista.

lavoro, fra l'altro, che la Gabanelli svolge egregiamente, mettendo a confronto le varie sfaccettature e lasciandole giudicare a chi assiste ma che spesso non è prerogativa di altrettanti giornalisti o blogger.
eppure, in questo nostro "tempo tecnologico" costa così poco mettere un link.

cito dall'articolo di zeus:
Citazione:
Il nuovo disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, che dovrebbe evitare la galera per i giornalisti colpevoli di diffamazione, come nel caso del direttore del Giornale Alessandro Sallusti, contiene un divieto per gli editori di coprire le spese legali e le multe di un giornalista eventualmente indagato e condannato per diffamazione.


bene, me lo son trovato, il disegno di legge e l'ho confrontato con gli articoli che andrebbe a cambiare (paginata precedente):
be', immagino che con un milione di lire nel 1948, se non ci si comprava una casa si fosse comunque nei paraggi.
oggi, al cambio, son circa 500 euro, tutto sommato pochi per una reputazione rovinata dai "sentito dire", soprattutto in quest'epoca in cui tutto sembra diventato monetizzabile.
(altra cosa che ho pensato leggendo "non meno di trentamila" è stata: "ma guarda, se uno ne ha tanti può anche spararle enormi, tanto paga ed è a posto".. mica tanto giusto!)
resta che trentamila euro probabilmente hanno un potere d'acquisto molto minore che un milione nel 1948.

ma non si trattava del disegno di legge bensì della proposta recentissima di un emendamento:

Citazione:
All'emendamento 1.2000, sostituire la lettera c) con la seguente:
«c) l'articolo 11 è sostituito dal seguente:
''Art. 11. - (Responsabilità civile). – 1. Per i reati commessi col mezzo della stampa sono civilmente responsabili, in solido, con gli autori del reato e fra di loro, il proprietario della pubblicazione, l'esercente dell'impresa giornalistica o l'editore.
2. Sono nulle, ai sensi dell'articolo 1418, terzo comma, del codice civile, le clausole contrattuali in forza delle quali gli autori dei reati di cui al comma 1 sono sollevati, in tutto o in parte, dagli oneri derivanti dal pagamento delle pene pecuniarie loro comminate a seguito dell'accollo degli stessi da parte delle altre persone indicate nel comma 1 medesimo.
3. Sono parimenti nulle, ai sensi dell'articolo 1418, terzo comma del codice civile, le clausole contrattuali in forza delle quali sono posti ad esclusivo carico del proprietario della pubblicazione dell'esercente dell'impresa giornalistica o dell'editore gli oneri derivanti dal risarcimento dei danni determinati dalla commissione dei reati di cui al comma 1 anche se accertati incidentalmente nel corso di un procedimento civile.
4. Sono altresì nulle, ai sensi dell'articolo 1418, terzo comma del codice civile, le clausole contrattuali in forza delle quali sono posti ad esclusivo carico del proprietario della pubblicazione dell'esercente dell'impresa giornalistica o dell'editore gli oneri derivanti dal risarcimento stabilito nel corso o a conclusione del procedimento di cui al decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28.
5. Nella determinazione del danno derivante da diffamazione commessa con il mezzo della stampa, il giudice tiene conto della diffusione quantitativa o geografica del mezzo di comunicazione usato per compiere il reato, della gravità dell'offesa, nonché dell'effetto riparatorio della pubblicazione della rettifica''».


.- "responsabili in solido" - in caso di diffamazione o calunnia accertata - : lo trovo corretto, e per diversi motivi.
ma proprio da "responsabili in solido" mi lasciano perplessa le precisazioni che seguono perché appunto dovrebbe significare che se uno di loro non paga, gli altri comunque pagano per esso.

non trovo invece corretto definirlo "anti-Gabanelli" perché, per quel che mi è capitato di seguirla, certo non diffama gratuitamente e se mostra determinati aspetti, di politici o simili, sono essi stessi a rappresentarli e davanti a una telecamera.
e qui sta la differenza.

"bavaglio al giornalismo", quindi, quello vero, serio, basato sui fatti?
(anche le parole pronunciate davanti a una telecamera da un uomo pubblico, cosciente di esserci, sono fatti)

no, non ancora.
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Zorro
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MessaggioInviato: 23 Ott 2012 14:55    Oggetto: Rispondi citando

{loris} ha scritto:
chi sbaglia paga.....anche la magistratura?

s'! Informati!

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MessaggioInviato: 23 Ott 2012 14:57    Oggetto: Rispondi citando

ruud47 ha scritto:
{loris} ha scritto:
chi sbaglia paga.....anche la magistratura?


Mi sembra l'unico commento valido, nella sua semplicità.
Perchè "le leggi son, ma chi pon mano ad esse?" (Dante, Purg., XVI).
Voglio dire che la diffamazione è un delitto, che richiede quindi il dolo, la coscienza e volontà, del giornalista.
Se un giornalista volontariamente offende l'onore e la reputazione di qualcuno, è giusto che paghi, penalmente e civilmente, e può anche essere giusto che si vieti che qualcun altro si faccia carico della multa o del risarcimento.
Il problema della libertà si pone soltanto quando il giudice, cui spetta l'applicazione concreta della legge, assolve un giornalista perchè è suo amico, o nemico di un suo nemico; o condanna il giornalista nell'ipotesi opposta. Il che, credetemi sulla parola, avviene con molta più frequenza di quanto si immagini.
E allora viene spontaneo domandarsi: perchè l'unica categoria professionale che è (di fatto) esente da qualsiasi responsabilità, deve essere quella dei Giudici?


Informati meglio anche tu!
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{fernando}
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MessaggioInviato: 23 Ott 2012 16:26    Oggetto: Rispondi citando

Perché una giornalista deve anticipare di tasca sua, un chirurgo anche, ma un giudice mai????
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Kalandra
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MessaggioInviato: 23 Ott 2012 17:11    Oggetto: Rispondi

Smile se ancora non lo sapete, in commissione Caliendo ha ritirato l'emendamento.

Citazione:
[..]
Il relatore del Pd ha anche reso noto che, intervenendo sulla diffamazione a mezzo stampa, non si poteva lasciare il carcere solo per la diffamazione comune, quella compiuta da qualsiasi cittadino, e quindi la detenzione è stata eliminata anche in questo caso.
E' stato ritirato, invece, l'emendamento di Giacomo Caliendo (Pdl) cosiddetto 'anti-Gabanelli', che mirava a rendere nulle le clausole contrattuali a tutela dei giornalisti, anche collaboratori e free lance, che addebitano all'editore il risarcimento sollevando il giornalista dalla responsabilità civile. "Caliendo l'ha ritirato quando ha visto che la commissione era contraria, ma non è escluso che lo ripresenti in aula", ha detto Felice Casson.
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