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in nome del "popolo sovrano"
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 29 Set 2012 16:00    Oggetto: in nome del "popolo sovrano" Rispondi citando

- in nome del “popolo sovrano” -
di Paolo De Gregorio, 29 settembre 2012
Abbiamo spesso sentito i veri populisti, Berlusconi e la Lega soprattutto, appellarsi al “popolo sovrano”, pur sapendo benissimo che le elezioni si vincono con le televisioni, i giornali, e l’alleanza con i poteri forti, che fabbricano il “popolo suddito”.
Da quando la politica è sputtanata ad un livello di indecenza oltre ogni sopportazione, ecco che basta una autocandidatura di Monti a guidare il prossimo governo, e Marchionne, Confindustria, Moody’s, la Cei, in parole povere banche padroni e preti, applaudono coralmente all’idea, annullando per la prima volta nella storia la funzione della politica e della democrazia.
Ma naturalmente, invece di essere attaccati come forze antipolitiche, si riserva solo a Grillo e al suo movimento questa etichetta, condita con quella di populismo, appiccicata all’unica forza politica in espansione nel paese, che riceve consensi ragionati dalle persone che hanno letto il suo programma, che è nata proprio perché la vecchia politica è marcia e in dissoluzione.
Bisogna ricordare, in estrema sintesi, che se il prossimo governo in Italia lo faranno i poteri forti nazionali e soprattutto internazionali, la colpa è tutta dei partiti che hanno perduto irreversibilmente ogni credibilità e, consci di questo fatto, hanno delegato il loro ruolo di governo a dei tecnici, oggi in tutta evidenza graditi ai poteri forti, dimostrando la propria inutilità e la propria vigliaccheria non sapendo come affrontare la crisi.
E’ veramente difficile che i due partiti maggiori, PD e PDL, che oggi sostengono il governo Monti, possano sottrarsi dall’appoggiare un Monti-bis, perché sono spaccati al loro interno e non possono prendere grandi decisioni, nei sondaggi sono in flessione, e non si vede altra possibilità di sopravvivere se non il sostenersi l’uno con l’altro, appoggiando sine-die un bel Monti-bis.
L’antipolitica sono loro, e con la loro voracità, corruzione, ignoranza, hanno fatto fallire la democrazia e l’economia, prendendoci per il culo con la favola del “popolo sovrano”.
Paolo De Gregorio
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maxstirner
Comune mortale *
Comune mortale *


Registrato: 18/10/05 14:55
Messaggi: 212

MessaggioInviato: 29 Set 2012 23:50    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
L’antipolitica sono loro, e con la loro voracità, corruzione, ignoranza, hanno fatto fallire la democrazia e l’economia, prendendoci per il culo con la favola del “popolo sovrano”.


Se gli italiani si faranno prendere per il culo, non avranno alcuna giustificazione e quindi si meriterà tutto il male possibile. E' evidente che dovrà patire la pena anche chi ha capito ed ha agito, ma ormai i pochi che capiscono non bastano più. O questo popolo si rivolta nella sua maggioranza o sarà la fine per molti.

I mezzi per capire esistono; i mezzi per reagire politicamente esistono.

se poi ci impediranno di realizzare i cambiamenti con mezzi democratici, cambiando le regole del gioco in corsa e solo per continuare a detenere il potere, allora il Popolo Italiano sarà giustificato ad utilizzare tutti i mezzi possibili per esercitare la sua volantà di "POPOLO SOVRANO"


Spero di non essere apparso eccessivamente aggressivo, affinché mal non mi incolga.

Non sarei tenuto a salutare Toilet monster
ma pur di aumentare il mio credito verso ignoti saluto tutti

cappello
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paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 13:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 01 Ott 2012 19:42    Oggetto: Rispondi citando

- Monti nella palude -
di Paolo De Gregorio, 1 ottobre 2012
Sostiene Padellaro, nell’editoriale di ieri 30 settembre su “il Fatto Quotidiano”: “qualcuno può pensare davvero che l’Europa, i mercati e la Casa Bianca possano affidare il grande malato italiano, con tutto il rispetto, ai Bersani e ai Renzi?”
Implicitamente qui si afferma un principio culturalmente molto diffuso, ma concettualmente sbagliato, che per governare ci vogliono i professori, i banchieri, i grandi industriali, gli intellettuali, che godono di un grande prestigio internazionale.
Per ora abbiamo visto che i provvedimenti di Monti hanno colpito soprattutto i pensionati, tagliato servizi, aumentato la recessione e hanno consegnato l’Italia ad un commissariamento in cui le vere decisioni le prendono BCE, Merkel, USA, agenzie di rating.
Tutto ciò è la conseguenza diretta della nostra adesione acritica alla globalizzazione che ha premiato solo chi ha grandi multinazionali, grandi strutture di ricerca scientifica, elettronica e farmaceutica, grandi banche, potere nel FMI e nella Banca mondiale, chi ha centinaia di milioni di lavoratori a basso costo, chi possiede materie prime, chi la potenza militare globale.
L’Italia è in declino strutturale e ha futuro incerto, non solo perché ha un debito pubblico di duemila miliardi di euro che è impossibile restituire e che costano di soli interessi 100 miliardi di euro l’anno, ma perché è stata invasa da merci straniere a basso costo che hanno fatto fallire interi settori produttivi, ha visto migliaia di imprese , FIAT compresa, delocalizzare all’estero privando il nostro paese di centinaia di migliaia di posti di lavoro, e vede ogni giorno i migliori cervelli migrare verso paesi più forti, visto che qui si sono tagliati anche i fondi per la ricerca.
Questa fase storica non è stata governata dalla politica, che negli ultimi 20 anni è affogata in scandali, barzellette, escort, corruzione. La natura della crisi non solo non è stata compresa, ma negata dando la colpa ai pessimisti e ai catastrofisti, e ora Monti ci imbroglia sulla “ripresa”, che non ci sarà come per tutte le economie deboli, che saranno tenute in vita, ma commissariate e man mano depredate di tutti i pezzi pregiati che possono essere venduti a prezzi stracciati.
La globalizzazione ha già i suoi vincitori e i suoi vinti, e non bisogna illudersi che le cose possano cambiare, se non in peggio.
Vi è infatti una ragionevole prospettiva per economie gigantesche, come quella cinese, indiana, brasiliana, indonesiana, russa e tra un po’ anche quella africana sostenuta dalla Cina, di aumentare la propria capacità produttiva e conquistare ulteriori mercati, anche in settori avanzati.
I professori, i tecnici, i politicanti, i preti, ci vogliono lasciare in questa palude senza alcuna prospettiva.
Siamo falliti, economicamente e anche eticamente. Inutile pensare che possiamo risalire dalla voragine in cui ci hanno gettato i “mercati globali”, bisogna pensare solo ad uscire da queste logiche globali per ripensare l’economia a partire dalla soddisfazione dei bisogni primari: autosufficienza energetica (con le rinnovabili) e autosufficienza alimentare, finanziando questa svolta industriale, tutta Made in Italy, con l’azzeramento delle spese militari e l’uscita dalla WTO.
Bisogna cominciare a pensarci e a mettere sul tavolo la dura realtà dei fatti, senza ideologismo, ma liberandoci dal dogma liberista che a tutto pensano i mercati, visto che i mercati hanno già deciso per la vittoria dei più forti.
Paolo De Gregorio
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 06 Dic 2012 20:27    Oggetto: Rispondi

- populisti d’Italia unitevi… -
di Paolo De Gregorio, 6 dicembre 2012

Tutta la vecchia politica si manifesta ai cittadini con un linguaggio insopportabilmente ambiguo, criptico, tattico, dove la menzogna e l’ipocrisia la fanno da padrone, in modo che all’occorrenza ci si possa riposizionare e restare come CASTA inamovibile nelle stanze del potere, se le circostanze impongono dei cambiamenti, che occorre prima abbracciare e poi svuotare di forza e significato.
Prendiamo l’attuale tema della “rottamazione”, che in sostanza chiede la sostituzione dei politicanti di lungo corso con una nuova generazione di dirigenti. Da anni Grillo, con poche parole limpide ed inequivocabili, ha suggerito la via attraverso la quale è possibile garantire all’Italia un costante rinnovamento della classe dirigente, con la regola-legge che dopo due legislature si è ineleggibili. Tutti i partiti, che in linea di principio si dicono d’accordo, si sono guardati bene dal portare in Parlamento la discussione su questa norma, e il rottamatore Renzi è stato rottamato dall’apparato del PD e dalla sua nomenclatura, che sarebbe spazzata via da questa regola di salute pubblica.
Una altra ambiguità, insopportabile per le persone serie, è che si parla sempre di centro-sinistra, a vanvera, in quanto attualmente il centro presieduto da Casini non ha scelto ancora con chi stare, e denominare il PD partito di sinistra o comunista, come fa Berlusconi, è un imbroglio, falsifica la realtà, non lascia spazio al costituirsi di una sinistra vera, antagonista, anticapitalista, anti Nato, anticlericale. In sostanza oggi il PD è un partito di centro, governativo, come il partito democratico americano (che nessuno in America si sentirebbe di definire di sinistra), entrambi lasciano che siano l’economia, le banche, le lobby, il Pentagono a comandare, fanno guerre in nome della democrazia. E se proprio si vuole usare il termine centro-sinistra per l’attuale alleanza PD-SEL, sarebbe giusto dire che il centro è il PD e SEL la sinistra. Questo ci sarebbe dovuto, tanto per non essere sempre presi per il culo.
Un altro termine generico, usato quasi sempre a sproposito, di cui ci farebbe piacere non sentire più parlare, è “populismo”, in genere usato come accusa verso chi vuole coinvolgere i cittadini in partecipazione (leggi di iniziativa popolare, referendum propositivi, public company nella gestione della RAI, autogestione nella Sanità), sempre presente nell’arsenale dei politicanti, che un giorno dicono che il “popolo è sovrano” e un altro, quando vedono che il popolo si muove e si sottrae alla loro influenza, ecco che parlano di “populismo”, un insulto per chi mette in discussione la CASTA.
Oggi il bersaglio è Grillo, populista, comico, ignorante, non all’altezza di governare, come sostengono fior di galantuomini condannati, pregiudicati, inquisiti, ladri e corruttori monopolisti, presenti in concentrazione abnorme nel nostro Parlamento, che hanno dimostrato di governare splendidamente, nell’interesse del popolo, appoggiati dai preti e dalle mafie, con i vecchi al lavoro e i giovani a spasso.
Ma sostenere questa elementare verità è populismo.
Paolo De Gregorio
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