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Sfruttare l'energia da vento e sole, contemporaneamente
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Zeus News
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 07:30    Oggetto: Sfruttare l'energia da vento e sole, contemporaneamente Rispondi citando

Leggi l'articolo Sfruttare l'energia da vento e sole, contemporaneamente
Grazie alle vele solari, le navi possono risparmiare sino al 40% del carburante.


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MattMercenario
Eroe
Eroe


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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 08:58    Oggetto: Rispondi citando

Idea geniale, speriamo solo che non venga ostacolata dalle grandi compagnie petrolifere, come già hanno fatto per le automobili elettriche, che vedrebbero i loro introiti diminiure sicuramente..
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Stx
Dio minore
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Residenza: In coda sulla Tangenziale Est

MessaggioInviato: 30 Nov 2012 10:37    Oggetto: Rispondi citando

Complottista!! complimenti


I petrolieri non ostacolano nessuno, non serve a nulla tirare fuori questa leggenda metropolitana ogni volta che si parla di rinnovabili. Mi cito da solo.
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OXO
Dio maturo
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Residenza: Scandicci

MessaggioInviato: 30 Nov 2012 14:30    Oggetto: Rispondi citando

Ma qui ci guadagnerebbero anche loro, quindi...
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 14:32    Oggetto: Rispondi citando

Concordo.
I petrolieri non hanno alcun problema che non sia la riduzione della disponibilità di petrolio da sfruttare. Eppure, anche così, potranno alzare il prezzo.
Gli andrà bene finchè si potrà tirare avanti a produrre qualcosa dal petrolio. Poi diventerà così improponibile da rinunciare. Ma è ancora molto lontana come prospettiva.
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spacexplorer
Dio minore
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 14:49    Oggetto: Rispondi citando

Ahem... IMO questa è una BUFALA per varie ragioni.

Il rendering mostrato non ha tecnicamente senso: primo con un'ampiezza di
"vela solare" simile ed un "albero" sotto le forze che si generano servono
praticamente solo a deformare, stressare, rompere le strutture sottostanti,
secondo le navi hanno il ponte di comando a poppa per poter vedere sia il
carico che il mare, la poppa è tagliata il più possibile sia per idro- che
per fluido-dinamica: è più vantaggioso avere un regime turbolento di bordo
a poppa che non un flusso laminare molto lungo che fa da "risucchio" con
un significativo ostacolo all'avanzamento. In ultimo una nave così fatta
ammesso che "le vele" siano in grado di sopravvivere al vento, ostacolano
la marcia avanti (sapete perché le vele latine han soppiantato le vecchie
vele quadre no?) deve avere un'infrastruttura portante che ingombra e pesa,
in pratica non fa bene per contenitori, non va bene come cisterna, le
superpetroliere ricordo sono abbandonate, non va bene manco come rinfusiera.

L'energia elettrica prodotta dai pannelli è minima: l'inclinazione per usare
il vento fa si che il pannello sia per ogni rotta quasi sempre "fuori posto"
come pannello solare; se si fa il contrario la "superficie velica" fa da
freno, altro che da spinta.

'Somma gente, non c'è solo il petrolio ma se veramente lo vogliamo mandare a
casa prima che finisca del tutto/ci abbia uccisi tutti, sarebbe meglio non
andar dietro alle bufale e spingere su ciò che si può ed ha senso realizzare.

Che ne dite di iniziare sulle automobili a montare motogeneratori con motori
all'interno della ruota nel posteriore ed inclinati a bordo telaio
sull'anteriore? Senza cambio, frizione, trasmissione ecc quanto si risparmia
in peso, componentistica, attriti meccanici ecc? Troppo difficile? Meglio
continuare ad andare a benzina sognando l'auto volante?
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Zievatron
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 18:22    Oggetto: Rispondi citando

Non me ne intendo. Come funzionerbbero queste auto? Confused
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mda
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 18:42    Oggetto: Rispondi citando

@Spaceexplorer

ESATTISSIMO quello che scrivi! sarebbe meglio avere una copertura di pannelli solari oppure delle vele tradizionali! Ambedue (la spiegazione precisa la da spaceexplorer) è una cavolata...

Anche la vela rotante (sapete cosa è?) è un'ottima idea!!!

Sappiate però che una nave è il mezzo più economico per spostare! Avere una differenza del solo 20% è quasi nulla in termini di costo quando in realtà i costi sono la manutenzione e altri fattori. Per questo che difficilmente vedremo navi che si muovano con sistemi di batteria (esistono accumulatori da MEGAWATT) o di nuovo sospinti dalle vele.

Ricordiamo che già le navi sono sospinti da motori elettrici!

Ciao
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Marcus Prometheus
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 18:47    Oggetto: Rispondi citando

Concordo col commento che qualifica l'idea come una bufala. Stanno gia' funzionando e sono in ulteriore sviluppo tecnico le navi che raccolgono energia dai venti a qualche centinaio di metri tramite vele aquiloni che servono per generare elettricita' (per trazione).
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mda
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 21:02    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
Non me ne intendo. Come funzionerbbero queste auto? Confused


link
YuoTUBE: L'idea è stata presentata nella trasmissione Portobello da un italiano ma oramai è stata sviluppata dai tedeschi

Nota: C'è una anima pia che mi spiega come inserire il tag del video??? Embarassed

Ciao
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Danielix
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 21:15    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:
Nota: C'è una anima pia che mi spiega come inserire il tag del video??? Embarassed

Per embeddarlo direttamente qui:

[video]Indirizzo_URL_YouTube[/video]

Wink
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spacexplorer
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 21:41    Oggetto: Rispondi citando

@Zievatron
Non parlo di auto a vento o solari, parlo di auto come quelle che usi ogni
giorno, solo che anziché usare un motore collegato alle ruote con vari
elementi meccanici che gli permettono di "stare accesso" e "far girare le
ruote a richiesta" si usano motori elettrici autonomi ed un generatore
interno.

Un'auto tradizionale usa:
motore - genera il moto
frizione - permette di disaccoppiare il motore dalle ruote quando serve
cambio - permette di variare il rapp. di giri tra motore e ruote
trasmissione - distribuisce la coppia motrice alle ruote

la trasmissione a sua volta è un bel po' di ingranaggi con attriti, peso
componenti da costruire e montare ecc.

Un'auto ibrida serie come descritto usa:
motore - genera corrente elettrica
fili - portano la corrente ai motori
motori elettrici ("piccoli" cilindri Ø30cm x 15-25cm)
un cardano per collegare i motori anteriori alle ruote (il motore dentro
la ruota pesa, l'effetto giroscopico e la massa non fa godere né lo sterzo
né l'ammortizzatore per questo davanti li preferisco separati dalle ruote)

Il generatore di corrente può essera a pistoni, wankel, altro, un domani se
avremmo batterie usabili si potrà sostituire con una batteria, se avremmo la
fusione si potrà sostituire allo stesso modo, la sostituzione comporta solo
il mantenimento di voltaggi, amperaggi e fasi richiesti, il resto sono dei
fili di rame...

Ps di ibridi serie ce ne sono da anni un mucchio, dalle vecchie motrici
ferroviarie diesel-elettriche ad alcuni camion e macchine da cava ecc.
non c'è *nulla* di nuovo in ciò se non il cervello di chi mette insieme
i pezzi... Ci sono molte auto fatte con questa filosofia, dalla Mercedes
SLS AMG e-cell, alla Mini QED ecc...
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mda
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 21:57    Oggetto: Rispondi citando

Riposto il video che da qui si capisce meglio:





Comunque questa soluzione è già usata per le moto, come la nuova "Smart EScooter" della Mercedes - Vecltrix.

Ciao
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Zievatron
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MessaggioInviato: 30 Nov 2012 23:21    Oggetto: Rispondi citando

MDA
Prova a far rientrare tutto in un rigo solo. Forse è per quello.
idea presentata da un italiano sviluppata dai tedeschi

Ho visto. Carino, ma non spiega perchè il motore viene messo dentro le ruote. Anzi, non spiega proprio niente di niente.
Per fortuna ha rimediato Spaceexplorer Wink
Altrimenti non avrei capito qual'è la questione.
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mda
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MessaggioInviato: 01 Dic 2012 04:45    Oggetto: Rispondi citando

@Zievatron

Ok. Il post di tutto era "cosa era il motore elettrico nella ruota?"

I sistemi ibridi esistono da un secolo, ma l'idea di mettere il motore direttamente sulle ruote o dentro la ruota stessa (come si vede nel filmato), dunque senza collegamenti strani con cinghie, catene, differenziali, ecc. è solo di un inventore italiano!

Questo si presentò alla trasmissione di Portobello di Enzo Tortora dove gli inventori proponevano le loro idee. L'invenzione era all'epoca come aiuto in caso che il motore si guastasse o altro difetto meccanico o aiuto nei parcheggi. In questo caso il motore elettrico nella ruota con due sole batterie al piombo consentiva di raggiungere un meccanico o il benzinaio più vicino oppure di fare la manovra, più agevolmente, del parcheggio.

Quelle batterie (l'unica cosa che mangiava spazio in auto) si ricaricavano grazie al fatto che il motore elettrico diventava dinamo nella guida normale.

Questa idea, mai usata in Italia (ma neanche nel mondo), probabilmente è stata vista dai tedeschi (non è la prima volta che ci rubano le idee) che sviluppandola hanno concepito il motore elettrico, delle auto e moto, DENTRO la ruota e non esternamente come gli altri ibridi, consentendo in questo modo un maggior sfruttamento dello spazio e (i collegamenti e differenziali mangiano energia) sfruttamento dell'energia.

Ciao


Ciao
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MessaggioInviato: 01 Dic 2012 11:20    Oggetto: Rispondi citando

@Zievatron, mda
Il motore nella ruota è "problematico" sul piano tecnico da realizzare poiché
devi farci stare:
- cerchione (una struttura portante pur ci vuole)
- ammortizzatore (su un trattore non si stà così comodi...)
- motore (!)
- freno di sicurezza/stazionamento
- collegamento tra il corpo motore e il corpo del veicolo

I vantaggi sono:
- baricentro basso
- comodità di montaggio
- spazio extra a bordo
cose che interessano molto sia per le piccole city-car che per le sportive
di un certo livello (assetti ribassati anyone?)

Il motore elettrico è "piccolo" riesci a metterlo un po' ovunque purché ci
arrivi corrente, non hai bisogno di cambi o frizioni, il motore può fermarsi
e partire come si vuole, non deve "stare accesso", può girare ad un enorme
intervallo di giri a coppia praticamente costante...

L'uso del freno magnetico/ricarica è noto ed applicato da secoli, fa parte
anche dei programmi di fisica di molti scientifici e tecnici in IV o V
superiore... In molti casi la corrente elettrica viene semplicemente buttata,
in altri (es. alcune metropolitane) viene reimmessa in rete, in altri viene
usate per caricare delle batterie di condensazione da usare nel frena-e-parti
che è il momento in cui generi (frenata) e poi richiedi (ripartenza) più
energia; non si usa in genere per ricaricare le batterie poiché non abbiamo
quasi mai batterie in grado di caricarsi "di colpo"/molto rapidamente ed in
maniera assolutamente non costante...

Oggi nelle auto si usa per lo più l'ibrido parallelo ovvero un motore
elettrico che si attiva "in soccorso" del sistema tradizionale quando hai
bisogno di potenza extra o in curva per avere un 4x4 senza la caterva di
differenziali/transfert/giunti viscosi di un 4x4 meccanico classico. IMO è
una *porcata* utilizzata da quelle aziende guidate da manager non da tecnici
che non avendo competenze tecniche non si fidano granché dei loro ingegneri
o che non hanno ingegneri validi... La scusa ufficiale è che il rendimento
del motore elettrico è intorno al 95-98% quindi creare corrente elettrica a
partire da un motore endotermico, convertirla in corrente elettrice e poi
riconvertirla in moto fa perdere più energia di trasmettere direttamente
con assi/differenziali/cambi/frizioni/... Affermazione vera se tali elementi
meccanici non avessero attriti e non avessero massa extra da far muovere...

Altri un po' più "coraggiosi" usano un motore elettrico per asse piazzato
davanti o dietro ai due differenziali occupando spazio che in genere non
si usa ma aumentando comunque i componenti richiesti, il peso della vettura
e aumentando lo spazio occupato sotto la vettura...

Spero di essere stato più chiaro Smile
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mda
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MessaggioInviato: 01 Dic 2012 13:38    Oggetto: Rispondi citando

Caro @spacexplorer

Non stiamo parlando di progetti ma realtà già in uso! Mettere il motore nella ruota è già realtà.

Se guardi il filmato ti spiega anche come fanno.

Ultimamente è stato provato su Subaro Impresa Rally da 400cavalli su 4 ruote motrici. La Mercedes punterà sui prossimi modelli ed esiste già per le moto.

Le batterie che si ricaricano in un lampo si dicono ad condensatore.

Per me l'optimum è il motore termico come generatore di corrente e il motore elettrico per la trazione! ma poi butti via decenni di sperimentazioni motoristiche e chi lo dice al manager?

Ciao
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merlin
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MessaggioInviato: 03 Dic 2012 09:57    Oggetto: Rispondi citando

non è altro che il vecchio progetto di rotonave, magari aggiornato e/o integrato.
vedi link
Ricordo fi aver visto diversi anni fa uno yacht dotato di un'unica alsissima vela rotante e dalle specifica pareva andasse veloce come qualsiasi trimarano moderno, però anche del tutto controvento.
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mda
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MessaggioInviato: 03 Dic 2012 10:52    Oggetto: Rispondi citando

Quella che io chiamai vela rotante!

Sono molto più efficienti di qualsiasi vela.

In questo caso anche se ricoperte di pannelli fotovoltaici avrebbero una certa spinta che quelle pale quadre non avrebbero.

Ma rimane il fatto che i pannelli fotovoltaici per funzionare bene devono essere verso il sole e anche questo sistema misto non andrebbe.

Ciao
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spacexplorer
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MessaggioInviato: 03 Dic 2012 13:57    Oggetto: Rispondi

@merlin
L'effetto di Magnus è una forza "debole" che si verifica un un corpo sferico
o cilindrico in moto in un fluido: in regime laminare intorno al corpo si
forma uno strato, boundary layer per gli anglofili, che fascia il corpo con
aria, a velocità più basse del flusso asintotico, in regime turbolento. Con le
minime fluttuazioni del flusso si genera una debole coppia sino a che lo
strato non si stacca causando uno stallo...

L'unica applicazione pratica che vedo è sfruttare l'inerzia: diciamo un
"cilindrone leggero" messo in rotazione dal vento (eff. Magnus) ad "alta
velocità" collegato ad un albero/cilindro coassiale a massa elevata che
gira molto "demoltiplicato" rispetto al "cilindrone" esterno.

Questo fa da volano extra compensando gli sbalzi di coppia delle eliche dovuti
al rollio/beccheggio alle correnti ecc, il tutto permettendo ai diesel di
girare ad un regime più regolare consumando un po' meno. Il resto IMO è
come fantasia, un ramo secco che non è stato più sviluppato per tutti i
problemi che comporta: la massa rotante fa da giroscopio quindi quando c'è
mare sollecita notevolmente le strutture, il "generatore" esterno è
particolarmente esposto e "delicato" sul piano delle deformazioni dovuti
al solo calore del sole e questo rende complesso il mantenimento di bassi
attriti per farlo funzionare senza considerare lo spazio che occupa e il
basso guadagno che dà, incluso l'aumento di resistenza aerodinamica dovuto
alla struttura in particolare per i vortici che si formano in cima al
cilindro...

A livello aeronautico l'effetto Magnus è usato di tanto in tanto in quelle
soluzioni fantasiose che vengono installate davanti e dietro alle ali assieme
a flap e slat per cercare di dare portanza a basse velocità per atterraggi e
decolli sempre più brevi date le sempre maggiori dimensioni dei velivoli,
qui c'è qualche esempio:
[Wikipedia] link
[Newplane] link
Ma sono oggetti che da più problemi che risultati...

@mda
La "vela circolare" si chiama spinnaker, non so cosa c'entri con queste, si
usa sulle piccole imbarcazioni a vela, per lo più da competizione quando si
ha il vento in poppa alle volte sostituito da un genoa, non si usa in tutti
gli altri casi perché è efficiente SOLO se hai il vento perfettamente in
poppa...
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